25. Inconveniente non celabile

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Marinette's pov

<<Merda!>> esclamo, ricordandomi improvvisamente dei miei impegni di questo pomeriggio.
Tra tutti i giorni in cui avrei potuto avere il lusso di perdere la cognizione del tempo senza conseguenze, non posso credere di averlo fatto proprio oggi, che sarei dovuta andare ad allenarmi con Luka dopo averlo letteralmente pregato di darmi una mano prima della partita.

Il biondo di fronte a me pare sorpreso da questa mia reazione estemporanea. Dopo qualche secondo in cui, essendo esitante sul da farsi, rimango ferma, prende parola.

<<Di solito non è questa la reazione delle ragazze ad un succhiotto>> afferma sorridendo con palpabile ironia nella voce, avendo evidentemente intuito che la causa scatenante della mia esclamazione non dipende in alcun modo dalle sue azioni.

Pur essendo abbastanza consapevole che stia scherzando, sento la punta dello stomaco bruciarmi al pensiero di lui con le "ragazze" a cui si è appena riferito. Non ho alcun diritto di essere gelosa, ma devo trattenermi dall'evitate di svalutare le sue precedenti affermazioni sulla mia unicità rispetto alle sue altre conoscenti.

Mi alzo, accennando un sorriso di cui spero non noti la forzatura.

<<Devo andare, mi dispiace>> affermo, stringendo il manico della mia borsa mentre lo guardo con una scintilla di mestizia negli occhi.
Mi addolora essere proprio io quella a dover interrompere questo momento dopo averlo praticamente obbligato ad aprirsi con me, ma non ho altra scelta.

Lui pare non restarci male, rimane invece piuttosto indifferente rispetto alle mie parole e si alza a sua volta. Ringrazio il cielo che non mi abbia chiesto dove devo recarmi con così tanta fretta, considerando che l'odio di Adrien per Luka è stato in principio la ragione per cui ho deciso di baciarlo. Non immagino proprio cosa potrebbe dirmi se fosse a conoscenza dei miei piani.

<<Anche io devo andare, Claire mi aspetta>> rivela, con un'impeccabile intonazione francese.

Stessa sensazione riprovevole.

Evito di domandare chi sia la Claire in questione e piuttosto, cercando di non pensarci, mi guardo attorno per tentare di individuare la porta da cui poter uscire per abbandonare la Stanza delle Necessità.
La trovo poco dopo e resto sorpresa dalle sue dimensioni modeste: è molto minuta rispetto a quella da cui siamo entrati.

Inizio a dirigermi verso essa, poi, accertatami che Adrien mi stia dietro, tiro verso il basso la maniglia ed esco, mentre lui mi segue.

Il corridoio sul quale mettiamo piede è vuoto, ma le voci che si possono udire alla perfezione, con chiarezza e senza interferenze particolari, ci suggeriscono che solo a pochi metri da dove ci troviamo sia probabilmente pieno di persone.

Mi volto verso Adrien, facendo un passo verso di lui per salutarlo e, quasi mi fossi dimenticata che non siamo niente, realizzo che non posso andarmene lasciandogli un bacio a stampo, una carezza, né una stretta di mano.

Imbarazzante.

Mi schiarisco la gola, osservandolo in viso.
<<Allora ciao>> affermo semplicemente, in modo goffo.

<<Ciao, Dupain-Cheng>> replica lui con compostezza.

<<Puoi anche chiamarmi Marinette, ne sei consapevole?>> domando.
Pare volermi spiegare qualcosa che sia in grado di giustificare la sua scelta di evitare deliberatamene, con cognizione di causa, di chiamarmi così; attimi dopo, però, sembra ripensarci.

In verde [Miraculous & Hogwarts]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora