11. Sorrisoni

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"Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto"
Gandhi

Marinette's pov

L'aula di Trasfigurazione questa mattina è più rumorosa del solito e non impiegano molto tempo voci su un test a sorpresa che hanno fatto fare ai Grifondoro ed ai Corvonero nell'ora prima, ad arrivare alle mie orecchie. Così come non ci mette molto nemmeno la paura a sopraggiungermi. Normalmente non l'avrei mai fatto in condizioni normali, ieri non ho potuto studiare l'ultima lezione per via della punizione di Piton, durata più del previsto.

Inizio a sentirmi completamente preoccupata, con l'ansia nel petto che mi fa battere il cuore con un'accelerazione spropositata, quando la McGranit entra in classe con un'espressione più seria del solito in viso.

<<Silenzio per favore>> dice autoritaria e tutti gli studenti che prima chiacchieravano, generando un basso brusio, smettono di parlare di colpo e si vanno a sedere.

<<Oggi svolgeremo un test sui pochi argomenti trattati>> inizia a dire e sento un piccolo coro di voci contrariate, farsi strada nei banchi.
<<Evitate, il test è facile per coloro che hanno studiato>> afferma rivolta a chi ha appena parlato.

<<Prendete un foglio e preparatevi a rispondere alle domande. Vi ricordo che l'ordine è alla base del test, non ho intenzione di correggere fogli disordinati o illeggibili>> asserisce, poi con un colpo di bacchetta le domande appaiono contemporaneamente sui fogli
di tutti gli studenti.

<<Avete cinquantacinque minuti>> dice infine, sedendosi.
Prende una pila di fogli dal cassetto della cattedra ed inizia a leggere cosa c'è scritto, io dunque chino la testa sul mio test.
Mi faccio una piccola coda bassa per non avere i capelli davanti agli occhi ed inizio a leggere, ma chiaramente il mio problema non si risolve perché due ciocche più corte escono fuori dall'elastico, coprendomi il viso.

Nonostante il fastidio provocato dalle punte corvine che mi pizzicano le guance, le domande non sembrano essere complicate e i minuti a disposizione sono più di quanti credo che mi possano effettivamente servire. Anche se non ho potuto studiare l'ultima lezione, ricordo quasi perfettamente la spiegazione della professoressa, quindi non ho problemi a rispondere a nessuna di esse.

Poso la piuma della penna sul banco, prendendo poi un forte respiro di sollievo che mi serve per scaricare la tensione accumulata. Alzo la testa e mi guardo attorno mentre porto una mano sui miei capelli. Faccio scivolare l'elastico con cui li avevo raccolti lungo la lunghezza delle mie ciocche lisce, poi inizio a guardarmi attorno per passare il tempo: non voglio essere la prima a consegnare.

Sento una voce maschile, dannatamente piacevole, alle mie spalle che mi chiama, così volto con attenzione la testa, non prima di essermi accertata se sono o meno osservata da qualcuno.

<<Hai risposto all'ultima?>> mi domanda Adrien. È strano che mi chieda di suggerirgli qualcosa, dato che mi è sempre sembrato molto attento e particolarmente brillante a lezione.

Annuisco quasi impercettibilmente, iniziando a leggere a bassa voce la risposta che ho dato alla domanda in questione. Riguarda l'ultimo argomento trattato, quindi deduco che abbia avuto il mio stesso problema dovuto a Piton, ma evidentemente io sono stata più fortunata nel ricordarmi i miei appunti.

Pochi giorni fa non avrei mai suggerito ad Adrien, ma ieri si è comportato in modo diverso nei miei confronti. Di certo non al punto tale da farmi arrivare a cambiare radicalmente la mia opinione su di lui, ma credo comunque che siano proprio questi piccoli gesti a fare la differenza tra due persone che vanno d'accordo e due che si odiano.

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