4. Il Quiddich

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Marinette's pov

Inutile dire che il cibo era fantastico, nel pensare che tutti i giorni avrò tali prelibatezze di fronte, mi viene voglia di darmi un pizzicotto per assicurarmi di non essere in un sogno.
Domani inizieranno le lezioni e non vedo l'ora, anche se ho anche un po' paura e so bene che mi pentirò del mio attuale entusiasmo quando sarò sommersa da compiti. Tecnicamente però il mio livello dovrebbe essere lo stesso di ogni studente, per cui non dovrei incorrere in particolari difficoltà, spero.

Quando abbiamo terminato tutti di mangiare, il prefetto dei Serpeverde ci chiede di seguirlo.
È un ragazzo mediamente alto e molto muscoloso, tanto che sono certa che il suo fisico non potrebbe essere raggiunto se non a seguito di un attento allenamento e dieta.
I capelli marrone scuro, che nella parte anteriore del ciuffo che gli ricade sulla fronte appaiono biondi, riflettono la luce delle candele che illuminano il corridoio in maniera eccessiva. Trattengo una risatina nel pensare che forse abbia usato un po' troppo gel per tenerli assieme.

Non riesco a scorgere quello che dovrebbe essere il secondo e ultimo prefetto, data la folla che si è accumulata attorno a loro. Cerco di passare tra le persone e, quando per sbaglio lo sfioro, Adrien mi rivolge uno sguardo scocciato.
Dovrà abituarsi alla mia presenza e farebbe meglio ad imparare a smettere di guardarmi con quest'arroganza in fretta, a meno che il suo intento non sia discutere ancora.

Scopro, una volta che l'ho superato, che la mia breve - e non piacevole - avventura con Lila Rossi non è terminata: è lei l'altro prefetto, dunque sicuramente sarò costretta ad interagirci altre volte.
Devo purtroppo ammettere che sia piuttosto brava nel fare discorsi organizzati, dato che riesce in poco tempo a spiegarci tutte le regole del dormitorio.
La nostra Sala Comune è nei sotterranei, accanto all'aula di Pozioni. La parola d'ordine è "Purosangue".

"Davvero originale" penso divertita, "possibile che le persone siano ancora legate a questo stupido concetto di purezza?"

Quando la parola viene pronunciata la lastra di pietra che copre l'entrata scorre, permettendoci di passare.

Il luogo è più grande di quanto mi aspettassi, inoltre, per la sua cupezza e tenebrosità, pare quasi somigliare a un paesaggio Romantico. Un camino accesso nell'angolo sinistro illumina la stanza di una luce fiebile e la scalda, rendendola della temperatura perfetta. Davanti ad esso trovano posto due divani neri di pelle lucida ed un piccolo tavolo in legno scuro, con sopra una scacchiera.

Lila Rossi sfiorandosi i capelli legati in un gesto ripetitivo, con la sua vocina irritante ci indica dove si trovano le nostre stanze, confermando il suo precedente discorso in cui già ce ne aveva accennatola posizione. Scopro, poco dopo, che condivido la mia con altre due ragazze.

Spero che, questa volta, le indicazioni non siano errate, considerando come è andata a finire l'ultima volta che le ho seguite.

Salgo le scale fino a ritrovarmi di fronte alla porta in legno della mia camera, è la numero 8, come segna una piccola incisione. La apro ed entro, pronta per ispezionare il luogo.
Vedo la mia valigia nera poggiata al centro, sul pavimento di legno e, dopo essermici avvicinata, la tiro su. Si trova vicino ad altre due: una simile alla mia, un'altra giallo fluo. A sinistra della porta ci sono tre letti con lo schienale appoggiato al muro, tutti di fronte ad un tavolino ed una piccola libreria vuota.

Mi siedo su uno di essi, iniziando a mettere i miei vestiti nel primo dei tre grandi armadi a poggiati davanti alla parete di fronte alla porta, quando sento qualcuno entrare, senza preavviso.
Suppongo che sia la mia nuova compagna, quindi mi giro e incontro il suo sguardo.

Rilascio un sospiro di sollievo - che non mi ero nemmeno accorta di aver tratturo - quando mi rendo conto che davanti ho la ragazza che era seduta affianco a me a tavola.

In verde [Miraculous & Hogwarts]Where stories live. Discover now