9. O.V & Poker

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"Un bacio è il ponte rosso che costruiamo tra le nostre anime, che danzano sulla vertigine bianca della vita senza paura di cadere"
Alessandro D'Avenia

Marinette's pov

Mi siedo tra i miei due amici Grifondoro: Nino e Alya. Quest'ultima sta sta bevendo qualcosa di diverso rispetto al drink verdognolo che il mio amico mi ha offerto poco fa e, ripensandoci, non ho idea di che fine abbia fatto il bicchiere che aveva preso Nino prima che iniziassimo a ballare.

<<Ne vuoi un po'?>> mi chiede allungando nella mia direzione il braccio con la bevanda in mano. Sicuramente l'ha fatto perché lo stavo fissando, pensierosa.

Scuoto la testa e cerco di rilassarmi.

Guardo Lila, ché si trova di fronte a me e, nonostante non vorrei farlo date le divergente passate, non posso non ammettere che sia una ragazza esteticamente perfetta; negarlo sarebbe una bugia.
La vita stretta è evidenziata perfettamente all'interno del corsetto verde scuro che compone parte del vestito che sta indossando. Il seno, schiacciato sulla sommità a causa di esso, risalta nonostante le dimensioni modeste.
Seppur vero che la parte superiore di ciò che sta indossando sia particolarmente elaborata, quella inferiore non lo è affatto, anzi, stenta ad essere presente. Il vestito è corto, molto corto, così tanto che credo sia un miracolo che non si riesca a scorgerle la biancheria intima.

Passati in rassegna i dettagli della sua figura, noto un anello, spesso e con un serpente inciso, presente sull'anulare della mano che Adrien tiene, saldamente, sulla coscia dalla pelle chiara di Lila.

Mi rendo conto che non sono l'unica ad aver notato la mano del biondo: una ragazza dai capelli rossi, dietro di lui la osserva infatti con espressione delusa, rassegnata. Ci metto qualche secondo per realizzare che sia Lydia, o Lita, o in qualunque modo si chiama colei che questa mattina ha interrotto le nostre pulizie.
Mi dispiace per lei, sinceramente.

Adrien è veramente un verme con le ragazze. L'ha usata, come ha fatto con altre a quanto mi hanno raccontato, poi l'ha abbandonata senza spiegazioni, facendole credere che ci fosse qualcosa tra loro. Forse farà lo stesso con Lila e anche se non dovrei, visto che si è comportata male con me, provo un certo senso di pena nei suoi confronti.

<<Ecco qua, finalmente>> prorompe una ragazza appena arrivata, destandomi dalle mie riflessioni.
Poggia una busta di plastica piena di piccoli oggettini - che non riesco a distinguere - sul tavolo in legno scuro tra i due grandi divani.

<<Finalmente Zoè>> dice un ragazzo molto simile a Kim, il prefetto Serpeverde. Di sicuro sono parenti, forse è suo fratello maggiore o minore.

La ragazza che ormai ho dedotto si chiama Zoè, non l'ho mai vista, quindi suppongo che sia una Grifondoro.
Ha capelli biondi e lisci che le arrivano fino alle spalle. Le due ciocche frontali sono colorate di una tenue sfumatura di rosa e le incorniciano il volto grazie a una frangetta a tendina. I suoi occhi azzurri mi ricordano quelli di qualcuno che conosco, ma non riesco a capire chi sia.

<<A cosa giocate?>> chiedo, sporgendomi in avanti con il busto per poter osservare meglio la busta.

<<O.V & Poker>> mi risponde prontamente Lila.

Non ho mai sentito questo gioco prima d'ora e vorrei sapere come funziona, ma la soggezione che provo in questo istante mi trattiene dal domandarne le regole.

In verde [Miraculous & Hogwarts]Where stories live. Discover now