Capitolo 43

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Non ha chiuso occhio Eden.
Per tutta la notte non ha fatto altro che girarsi e rigirarsi nel letto, cercando di trovare la posizione adatta per addormentarsi.
Ma il cuscino sembrava fatto di pietra e le lenzuola sembravano bollenti.

Per questo, intorno alle tre della notte, con gli occhi del tutto sbarrati, accende la punta della bacchetta, e afferra i libri di magia, che come ogni anno, le vengono regalati da April, Rose, da Hermione Granger, da Frank , dal professor Paciock e dai suoi genitori.
Sono a conoscenza della passione di Eden per i libri, oltre che a quella per le piante, e per ogni  Natale, e per ogni suo compleanno, le regalano libri su libri.

Li sfoglia tutti, illuminata dalla debole luce fioca della bacchetta, al sicuro tra le tende del suo letto a baldacchino.
Sfoglia le pagine febbrilmente, sapendo già che alcuni capitoli non le serviranno a nulla.

Ma dopo aver letto ' Incantesimi di ogni genere ' ' Incantesimi degli ultimi decenni ' ' Incantesimi che hanno fatto la storia ' e sopratutto ' Storia degli incantesimi ' Eden non arriva a capo di nulla. Nulla che parli di un calore improvviso, nulla che accenni ad un incantesimo non verbale trasmesso attraverso la fisicità.
Forse l'indomani avrebbe passato l'intera giornata in biblioteca, sepolta tra i libri.
O forse semplicemente, avevano frainteso tutto e  non era successo proprio un bel niente.
Ed Eden sperava che fosse cosi.

È ormai l'alba quando Eden, i cui occhi stanchi cominciano a bruciarle, decide di chiudere i libri, infilandoli sotto al letto.
Spegne la bacchetta e si abbandona sui soffici cuscini color rubino, sbuffando sonoramente.
Una mano sale tra i capelli, scombinandoli tutti.
Cosa le aveva fatto Babs Nott? Perchè non riusciva a liberarsi di quella ragazza? Perchè, in qualche modo, si sentiva collegata a lei?

Qualche ora dopo, al tavolo dei Grifondoro, Eden è addormentata sul tavolo, la testa poggiata sulle braccia incrociate, la bocca semi aperta e una leggera scia di bava che cola all'angolo della bocca.

Rose le dà di gomito.
« Eden! Per l'amor del cielo! Sei imbarazzante! » borbotta, sorridendo a malapena ad un ragazzo Corvonero dell'ultimo anno, che passa loro accanto, scrutando attentamente Eden addormentata sul tavolo.

La Grifondoro si tira su, gli occhi sgranati e i capelli disastrati.
« Oddio.. mi sono addormentata... » risponde frastornata, portandosi le mani alle tempie, cercando di riprendersi.

« Si. Ma non hai dormito stanotte? Sei completamente distrutta! » ammette Rose, riempiendosi del succo di zucca nel calice.

« Non riuscivo ad addormentarmi.. » risponde Eden, bevendo un'enorme quantità di caffè direttamente dalla brocca, sotto lo sguardo allarmato di Rose.

Ma prima che possa dire qualsiasi cosa, Frank Paciock passa loro accanto, senza neanche degnare di uno sguardo Eden, per la prima volta in sette anni.
Rose aggrotta la fronte.
« Hai litigato con Frank? » domanda all'amica.

Ma Eden è già in piedi e gli sta correndo dietro.
« Frank! Posso parlarti per favore? »

Il ragazzo si volta, scuro in volto. Eppure Eden riconosce quello sguardo triste e gentile allo stesso tempo.
L'ha desiderata cosi tanto, che ora gli riesce difficile persino odiarla.
« Per essere di nuovo aggredito dalla tua amica squilibrata? » le domanda, più serio che mai.

« No, questa volta non accadrà nulla. Voglio soltanto chiarire la questione. » afferma la Grifondoro, torturandosi le mani in grembo.
E quando nota che il ragazzo non accenna a risponderle, ci riprova.
« Ti prego, Frank. Fammi soltanto spiegare.. »

Lui sospira pesantemente. Ma dopo qualche secondo di indecisione, annuisce lentamente.
Eden gli fa un cenno di seguirla fin fuori la Sala Grande.
Lancia un'occhiata di sbieco alla tavolata dei Serpeverde.
Ma fortunatamente non c'è traccia ne di Babs, ne di Lilith.

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