Capitolo 36

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" Quando la luce s'infrange sopra le tue guance,
mi ricordi il Messico.
I tuoi occhi le spiagge, le tue gambe le piante
che vorrei innaffiare un pò ...
Come quando ti spogli e vado fuori di testa. "
- Gazzelle

Le accarezza i capelli, lentamente, come farebbe una mamma con la propria bambina dopo un furioso capriccio.
Babs è questo , al momento, tra le sue braccia: una bambina indifesa, che ha conosciuto soltanto tanta cattiveria, tanta ingiustizia, che non è mai stata amata a dovere.
E non giusto, perchè tutti a questo mondo dovremmo conoscere l'amore, in tutte le sue sfumature.
Le belle e le brutte.
Proprio come un dado. Dipende dalle partite.

E Eden, in questo momento non sà affatto come giocarsela.
Come si fa quando scopri di volere qualcosa di troppo grande e troppo inaccessibile?

Babs le respira addosso, per poi lasciar scorrere le mani sulla schiena della Grifondoro.
Sente il bisogno di toccarla, di sentirla, di annusarla.
Ed è per questo che, sollevando il mento, la guarda negli occhi.
Non dicono nulla, perse l'una nelle profondità dello sguardo dell'altra.

Succede tutto automaticamente, come se fosse già scritto da qualche parte. Come se il destino avesse già pianificato tutto.
Babs la trascina su di sè, la fà sedere sulle sue ginocchia, a cavalcioni.
La Grifondoro schiude le labbra, e poi sorprendendo entrambe, è lei la prima a prendere l'iniziativa, sollevandosi il maglione e sfilandolo via, per poi gettarlo alle sue spalle.
I capelli le finiscono davanti alla faccia, e Babs si preoccupa di spostarli, per poterla guardare negli occhi.

Eden compie lo stesso gesto col maglione di Babs, lanciando anche quello alla rinfusa alle sue spalle.
Nessuna delle due parla, per la prima volta.

La situazione si capovolge lentamente; Babs la fa distendere sul letto, sistemandosi dapprima al suo fianco.
Ma quando Eden le afferra la nuca e la cattura in un bacio, la bionda silenzia i suoi pensieri, come al solito.
Lascia scorrere le dita sotto la camicia di Eden, carezzandole i fianchi morbidi.
La ragazza rabbrividisce a quel tocco leggero; non l'aveva mai sfiorata cosi piano, quasi come se avesse paura.
Spalanca gli occhi e la guarda, mentre le loro lingue continuano a danzare insieme, allo stesso ritmo.

La Grifondoro la porta verso di sè, e Babs le finisce sopra, incastrandosi alla perfezione. Il loro bacio si interrompe, ed entrambe intuiscono al volo le intenzioni l'una dell'altra.
La Serpeverde porta una mano tra i loro volti, per carezzarle le labbra col pollice, come a riassaporare quel bacio, come se fosse stato il primo di una vita intera. Come se le mancasse quella sensazione.
Eden la scruta, col cuore a mille. Ha paura che l'altra possa sentirlo, ma Babs è persa nella contemplazione delle sue labbra.
Non era mai successo. Non l'aveva mai fatto.
Ed è tutto cosi magico, che la Grifondoro ha la pelle d'oca, come se in quella stanza ci fossero meno zero gradi. Come se fosse inverno e lei si trovi nuda sotto la neve.

Babs si districa facilmente nei suoi stessi indumenti, per poi ritrovarsi completamente nuda sopra la Grifondoro.
Si concentra su di lei, abbassandole la gonna e le calze, lentamente, senza distogliere gli occhi dai suoi.
Eden è immersa nella contemplazione dei suoi tatuaggi, che ormai, conosce quasi a memoria.
E quando anche lei, è nuda dalla vita in giù, Babs torna a stendersi sopra, intrappolando le dita ai bottoni della camicia, che comincia a slacciare lentamente.
Comincia dal primo in alto, per poi stamparle un bacio delicato sul primo lembo di pelle esposto.
Eden trattiene il respiro.
Poi compie lo stesso gesto dopo il secondo bottone, e anche dopo il terzo.
Ad ogni passo, una scia di baci .
E Eden avverte la sua pelle andare a fuoco, nello stesso momento in cui le labbra di Babs si appropriano del suo corpo.
La delicatezza con cui lo fa è disarmante. Eden le accarezza ancora i capelli con una mano, con l'altra il braccio sinistro, dove il tribale sembra prendere vita, come se stesse assumendo una sfumatura più decisa, più marcata.
Spalanca gli occhi, la Grifondoro. Ma per un momento, la sua attenzione viene distolta da Babs, che scorre con la lingua fino al seno, che ha ormai scoperto del tutto.
Le ha aperto la camicia, ed Eden, l'aiuta a toglierla via, sollevando il busto.
Non ci sono più ostacoli tra di loro, niente che possa impedire alla natura di fare il suo corso.
Eden lo sa, e anche se non è la prima volta, ha davvero paura.
Anche se non erano mai arrivate al punto di mostrarsi completamente, come in quel momento.

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