Capitolo 21

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Era stata una giornata intensa per Eden. 

Per questo, una volta a letto, tira le tende del baldacchino, finalmente al sicuro sotto strati di coperte calde, senza nessuno sguardo curioso addosso, senza domande scomode. 

Ma prima che possa stendersi del tutto, la testa di April spunta dalle tende rosse. 

« Eden? Posso? » 

La Grifondoro spalanca gli occhi , sorpresa di ritrovarsi l'amica in camera, a quell'ora della sera. 

« Che ci fai qui? » le domanda, facendole spazio accanto a sè, nel letto. 

April gattona al suo fianco; il pigiamino giallo con le talpe disegnate la rende ancora più infantile e più dolce del normale. 

La tassorosso si sistema al suo fianco e l'abbraccia, stringendole un braccio attorno ai fianchi, la guancia poggiata sul seno. 

Eden, con un gesto d'affetto, le accarezzaa i capelli, respirando il profumo del suo shampoo al mango. 

« Che hai? » le domanda, guardando il soffitto, persa a sua volta nei propri pensieri. 

Avverte April sospirare, per questo le rivolge uno sguardo preoccupato. 

« Mi domandavo se...ecco, posso farti qualche domanda a riguardo.. » April inciampa nelle sue stesse parole, e ad un tratto, le guance si colorano di rosso. 

Eden avverte mancare un battito. 

« Di che stai parlando, April? Mi sto preoccupando! » 

In realtà, immaginava dove volesse andare a parare la Tassorosso. Ma non ne capiva il motivo, ed era questo a preoccuparla. 

« Come hai fatto a capire che ti piacciono le ragazze? » le domanda diretta, aumentando la presa sul fianco di Eden, come se avesse paura di vederla volare via. 

La voce ridotta ad un sussurro, forse per paura che Rose possa sentirla. 

Eden si ritaglia qualche secondo per focalizzarsi sulla domanda, e per elaborare un pensiero logico. 

Anche se non riesce a capire il perchè di tale conversazione. 

« Non l'ho capito in realtà. Non me lo sono mai chiesta. Sai che spesso non mi faccio domande, agisco e basta. » risponde, cercando di essere il più sincera possibile. 

« Questo l'ho capito! Ma non ti trovi a riflettere? A porti delle domande? » 

Eden le accarezza una spalla. 

« No, April. Non sono il tipo di persona che riflette a lungo sulle cose. Ci penso quel che basta, poi vado avanti. Semplicemente sò che mie azioni derivano da motivi ben precisi, che forse al momento non so, ma che col tempo potrei scoprire. Ma perchè mi stai facendo queste domande? » 

April non le risponde subito. 

Il suo pigiama morbido , l'odore dei suoi capelli. È come abbracciare un orsacchiotto di peluche. 

« Ho paura che tu ti faccia male. » le dice, senza troppi giri di parole. 

Eden scoppia a ridere. 

Porta una mano tra i capelli, giocando con qualche ciuffo. 

« Non succederà più, April. Sta tranquilla. » 

Ma la Tassorosso si libera dal suo abbraccio e si solleva su un gomito, squadrandola attentamente. 

« Anche la prima volta hai detto cosi. E poi ti sei concessa nuovamente. » 

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