Capitolo 38

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« Eden? Eden! Per l'amor del cielo! Esci di qui! » April sbatte i pugni sulla porta.
Rose è seduta sul bordo del letto, osservandosi le unghia, e fischiettando come se nulla fosse.
La Tassorosso le rivolge un'occhiata di rimprovero.
« La smetti e mi aiuti a tirarla fuori di qui? »

Rose solleva le iridi verdi su di lei, improvvisamente seria.
« Ti prego, April! È abbastanza matura, sà farlo da sola, sai? »

April stringe le labbra in una linea sottile. Ma poi, notando il silenzio di Eden dall'altra lato della porta, riprende a sbattere i pugni sulla porta.
« Giuro che se non apri, la butto giù con la magia! »

A quelle parole, le ragazze avvertono la chiave nella serratura girare lentamente.
April arretra, e quando la porta si apre cigolando, la figura di Eden ne viene fuori con le guance rigate dal pianto.
Rose scatta in piedi, improvvisamente allarmata.
Eden la guarda, ed entrambe si rendono conto del gesto appena compiuto.
Rose torna a sedersi come se nulla fosse, ma non smette di guardare la sua migliore amica.

« Tesoro, ma che ti è successo? Perchè stai piangendo? » April le si avvicina, le asciuga le lacrime con i polpastrelli.
Eden singhiozza, per poi scostarsi, scuotendo il capo.

Rose è sul punto di dire qualcosa, ma si limita a mordicchiarsi l'interno guancia. I suoi occhi non abbandonano la figura di Eden, che poggiandosi al muro si lascia scivolare lungo la parete, finendo seduta per terra.

« Eden.. ci stai preoccupando. Ti prego di parlare. » April guarda prima Rose, come a cercare supporto. Poi di nuovo l'amica seduta per terra.
Ma entrambe restano in silenzio.
« Ti ha fatto del male? » domanda ancora, stringendo i pugni lungo i fianchi. « Quelle persone sanno fare soltanto questo, del male.. ingiustificato. » sembra che stia perdendo la pazienza, ed è strano per una Tassorosso buona e gentile come April.

Ma Eden parla a voce bassissima, senza farsi capire. Le sue parole sono coperte dal tono di voce di April, che ormai è partita in quarta.

« Cosa hai detto? Sta zitta, April! Ha parlato! » afferma Rose, quasi sul punto di cadere dal bordo del letto, talmente è tesa.

Entrambe le ragazze guardano Eden, le cui labbra schiuse lasciano a metà la frase.
Ma poi , la Grifondoro deglutisce e abbassando lo sguardo scandisce bene le parole.
« Abbiamo... abbiamo... »

Rose rotea gli occhi.
« Eden, ti prego. Dobbiamo tirarti fuori le parole? »

Un'ennesima occhiata di April, che la rossa ignora.

Eden raccoglie le gambe al petto e le accarezza, tastando il tessuto delle calze.
« Abbiamo... fatto...l'amore. » è come se ogni lettera venisse fuori a fatica. Come se tutto ad un tratto, fosse difficile parlare.

April aggrotta la fronte. « Eden, tesoro, non è la prima volta che succede... » allunga un braccio verso di lei, scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

La Grifondoro scuote il capo e tira su col naso.
« No, intendo che... io e lei... »

Rose è quasi del tutto fuori dal bordo del letto.
« Cosa Eden? Cosa tu e lei? Facci capire, ti prego. Mi sta venendo l'ansia. »

Eden la guarda. Sa che appena pronuncerà tali parole, potrebbe essere la  fine della sua amicizia con Rose. Ma non può tenersele dentro.
Il cuore sembra volerle esplodere nel petto, come una bomba.
« Non è stato come le altre volte. È stato più... intenso... L'abbiamo fatto una sola volta, ma è come se fosse stata infinita. Io l'ho.... sentita ovunque, April.. non mi era mai successo prima.. » l'ultima frase la dice tutta d'un fiato, guardando negli occhi la Tassorosso, che con uno slancio deciso, l'abbraccia forte, carezzandole la schiena.

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