Capitolo 28

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« Dove sei stata? » Rose la raggiunge a falcate, facendosi spazio tra gli studenti.
Il cialeccio nella Sala Grande non riesce comunque a coprire la sua frase irritata.
I suoi occhi lanciano scintille, e sembra davvero furiosa.

Eden intravede Babs avviarsi al tavolo dei Serpeverde, prendendo posto accanto a Lilith.
Ma torna immediatamente ad osservare Rose, il cui viso sta lentamente passando dal bianco al rosso, più veloce di un semaforo.
« Eden! Ti sto parlando! » le ripete, con tono fermo.

« Ma che ti prende, Rose? Mi sono fermata a prendere degli ingredienti per la pozione del Distillato... »

« Non è vero! Sei entrata con la Nott in Sala Grande! Anche le pietre capirebbero che c'è qualcosa tra di voi! » Rose ha il fiatone. Viene persino urtata da un ragazzo Corvonero, ma non si preoccupa di dir lui nulla.

Eden comincia ad avvertire un certo formicolio alle mani.
« Non capisco dove sia il problema. Non è cosi, ma se lo fosse? »

Rose spalanca gli occhi, come se non credesse alle sue orecchie.
Afferra Eden per un braccio e la porta fuori dalla Sala Grande, lì dove il cialeccio si spegne improvvisamente.

« Dov'è il problema?  Ti ha ucciso Bunny , e tu non te ne sei neanche curata. Anzi, te la sei scopata subito dopo! Ti ha insultato, per tutti questi anni, o te lo sei dimenticata? Si è presa gioco di te, facendoti finire in punizione due volte, e non una, senza neanche aiutarti con i compiti assegnati! Senza parlare di quello che avete fatto oggi in classe, evito di approfondire la questione, perchè davvero, è stato imbarazzante! Ma la cosa che mi freme, è che Babs Nott, è nota in tutta Hogwarts come la sverginatrice. Sai con quante ragazze è stata? Sai quante sono passate tra le sue gambe? E sai quanti festini ha organizzato, quante perversioni, cose malsane sa fare ? » Ha parlato senza un freno, ma Eden, per tutto il tempo, scuoteva il capo, come se non volesse credere a nessuna di queste parole.

« Basta Rose! Mi stai solo facendo del male! » le dice, gli occhi che lacrimano, come se la stesse pugnalando alle spalle.
« Eden, miseriaccia! Riprenditi! Mi sembra che tu abbia i prosciutti sugli occhi! Non ti riconosco più! » Rose l'afferra per le spalle, ma Eden è in preda ai singhiozzi.

« Ti prego non dirmi che ti piace.. » biascica, portandosi le mani sul viso, come se non credesse alle sue stesse parole.

I singhiozzi di Eden rallentano, e lo sguardo che le rivolge, è duro, quasi ostinato.
« Io non lo so quello che cazzo provo, Rose! Ma tu sei brava soltanto a darmi addosso, invece di starmi vicino e di provare a capirmi anche solo per un istante! »

« Ma cosa vuoi che capisca? Come faccio a capire un essere come quello lì? Non la senti la sua... cattiveria? Le piace soltanto scoparti, ha capito che può raggirarti come le pare. Tanto tu sei la cagnolina in calore che le apre le gambe ogni volta che ne sente il bisogno! »

Di conseguenza, la mano di Eden si solleva in aria, finendo per mollare un ceffone in faccia alla sua migliore amica.
La sua migliore amica da sette lunghi anni.
Il viso di Rose è del tutto girato dal lato opposto, la guancia in fiamme.
Porta una mano sulla forma delle cinque dita, mentre Eden se ne pente all'istante.
Ma non fa in tempo a dirle nulla, e neanche Rose, che la osserva con le lacrime agli occhi, e forse non solo per il dolore.

Le porte di quercia della Sala Grande si spalancano , mostrando la figura di Babs Nott.
Guarda prima Rose, poi Eden in lacrime.
« Che succede qui? » domanda, con tono rude.

Rose la guarda con disprezzo, per poi osservare Eden.
« Sei diventata tale e quale a lei. » e senza dire più nulla, le dà le spalle, risalendo le scale, diretta di sicuro verso la Sala Comune.
Eden resta a fissare il punto in cui è appena sparita, senza battere ciglio, le braccia inermi lungo i fianchi.

Babs le si avvicina, senza però sfiorarla.
Non ha mai visto Eden piangere, e non sa come ci si comporta in certi momenti.
« Stai bene? » le domanda, fronteggiandola.
Eden annuisce piano, ma non ricambia lo sguardo.
Si asciuga le lacrime col polsino del maglione.
E proprio in quel momento, le porte della Sala Grande si spalancano di nuovo, rivelando un gruppetto di ragazzi Serpeverde dell'ultimo anno.
« Nott! Che combini? Fai piangere un'altra ragazza? » le dice uno di questi, il più alto.

Eden di conseguenza, arretra, lo sguardo spaventato.
Il ragazzo, Alexander Rosier, la scruta con interesse, per poi passarsi la lingua sulle labbra.
« Interessante. Possiamo unirci anche noi? »

Babs gli lancia un'occhiata strana.
« Rosier, sparisci, dai. »

« Va bene, abbiamo capito! Lo sappiamo che a te piace giocare da sola. Però qualche volta faccelo un pensierino, Nott! » e cosi dicendo, il ragazzo, seguito dalle risate squallide dei suoi compagni, sparisce nelle ombre dei sotterranei.

Eden guarda Babs, senza riuscire a decifrare le emozioni che attraversano gli occhi della bionda.
« È un coglione. » afferma lei, come se lo stesse scusando.

Ma Eden tira su col naso.
È una Nott. E lei stava semplicemente giocando col fuoco.
« Non importa. » dice, con un filo di voce.
E poi senza darle più modo di dire nulla, Eden risale le scale, seguendo la scia di Rose.
Babs non la ferma.
Ma non aveva dubbi. Non se lo aspettava.
Semplicemente, in una piccola parte di sè, una parte che doveva ancora venire fuori, ci stava sperando.

E le strade a senso unico, cara Eden Parker, sono sempre le peggiori. Attenta a non schiantarti!

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