I can't get him off my mind (parte 1)

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Non le ho parlato per una settimana.

Ma la questione è che sono incasinatissima, e probabilmente lo sono da quel giorno, in cui mi è stato chiaro che io, di ragazzi, non ne capisco tanto quanto Bonnie, se non addirittura meno.

Il primo problema è che non posso risolvere questa cosa col mutismo, come facevo da bambina, il secondo è che non so come fare. Nel momento in cui penso di essermi liberata dei miei problemi, quello in cui inizio anche solo a credere che le cose, finalmente, saranno più facili, ecco che al posto del sassolino che ho spostato sulla mia strada, si posiziona un masso che non ho abbastanza forza per spostare e passare.

Ho lasciato Matt e, lo stesso giorno, ho conosciuto Damon.

Dev'essere la Giustizia Divina che mi vuole punire per essere stata una pessima fidanzata, una pessima figlia, poi una pessima sorella e, ancora, una pessima amica. Non riesco a trovare altra spiegazione.

Perché una ce n'è per forza, non può essere l'Universo che cerca, ogni volta, di rendere impossibile la vita di un'adolescente solo perché ha un'età compresa tra i tredici e i diciannove anni.

È impensabile, mi rifiuto di crederci.

Ma devo ammettere che sono bastati cinque giorni per convincermi di una cosa che ho cercato di rifiutare in cinque anni. E la cosa mi preoccupa abbastanza.

Però ho cercato di risolvere almeno il problema con me stessa, quell'insensato e incontenibile desiderio di trovare un messaggio, una vaga traccia della presenza di Damon sul mio cellulare o sulla mia strada, ma non nel modo in cui ci si aspetterebbe da una diciottenne normale: ho semplicemente cercato di smettere di pensarci.

Così, ho accompagnato Caroline a scegliere il suo vestito per Miss Mystic Falls, dice che non la preoccupa affatto il fatto che io sia una sua concorrente, e io l'ho presa nel modo migliore: voglio credere che non la preoccupi perché siamo amiche e perché sa che non le farei mai un torto scegliendo un vestito che le sta male per risaltare agli occhi dei giudici, piuttosto che pensare che l'abbia detto perché ho una bellezza piuttosto comune, e non ho comunque speranze, nemmeno se lei indossasse un sacco vecchio e sporco.

Anche perché la mia autostima, ultimamente, non è proprio ai massimi livelli.

Bonnie era impegnata con suo padre, a fare non so cosa per essere quella famigliola felice che lei ha sempre voluto, perciò non era con noi, e la mia migliore amica ha avanzato ipotesi piuttosto pittoresche sulla vera motivazione - vera nel senso che è quella che lei crede che lo sia. "Secondo me, si vede con un ragazzo e non vuole dircelo."

Questo perché lei pensa sempre che, in qualche modo, ci sia di mezzo un ragazzo. Solo che Bonnie non ci mentirebbe mai su una cosa del genere, proprio perché non ne ha motivo. Noi non la giudicheremmo mai.

Caroline deve aver compreso il mio dissenso dalla mia espressione, perché io non ho detto niente. "Non guardarmi così, Elena. Riflettici: sparisce sempre in orari strani, e lo sai che suo padre lavora fino a tardi. Altro che riunioni di famiglia, secondo me è una sessione di ses..."

"Caroline!" l'ho pregata, perché non volevo affrontare quel genere di argomento, non oggi. Solo che lei, a volte, sa essere estremamente insensibile su ciò che può dire e non può dire, anche se ha cambiato argomento.

Ha scelto, chiaramente, il più sbagliato da tirare fuori. "E di Damon Salvatore che mi dici?"

Ci ho pensato seriamente, al fatto che Bonnie potesse aver vuotato il sacco, anche se lo credevo poco probabile, conoscendola.

Dear Diary - The Vampire DiariesWhere stories live. Discover now