24. Esame... E poi?

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Entro e mi dirigo nella classe dove si terrà l'esame. Mi guardo in giro, come al solito, e noto alcune ragazze che confabulano su come copiare durante l'esame. Le sorpasso senza nemmeno ascoltare i loro piani: questa volta ho studiato come una matta, quindi non avrò problemi, credo... Spero... Scuoto la testa per scrollare via le preoccupazioni e finalmente varco l'entrata dell'aula che oggi terrà la bellezza di 350 studenti che cercheranno di superare questa prova scritta.

Mi sento quasi mancare per tutta la gente che vedo, ma subito mi riprendo andando ad occupare un banco abbastanza lontano dalle prime file. Ribadisco: non voglio copiare, ma stare vicino all'insegnante che ci guarda dalla cattedra di legno antico mi incute timore, e non poco. Mi siedo sulla sedia di legno e metallo e chiudo gli occhi cercando di calmarmi "Ce la posso fare..." Mi dico a bassissima voce.

In realtà non mi sono fatta molti amici qui in Università, solo tre o quattro, quelli che non sono mai stati bocciati e quindi li conosco da quando ho iniziato questo corso. Oggi non ne vedo nemmeno uno, e sì che dovevano venire anche loro...

HARRY'S POV

Scendo dall'auto e incontro lo sguardo dell'uomo sorridente accanto alla casa dove ho parcheggiato "Buongiorno Signor Styles!" Dice stringendomi la mano calorosamente. Ricambio "Buongiorno... Allora, possiamo fare un giro dell'edificio?" Chiedo felice. L'uomo magrissimo vestito in un completo grigio chiaro annuisce indicandomi la via "Prego, dopo di lei...".

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Tamburello sul volante a ritmo dell'assolo di batteria di questa canzone che suona alla radio mentre aspetto che Sofia esca dall'Università. Sposto lo sguardo sull'entrata e vedo uscire un sacco di studenti: abbasso il volume della musica e mi guardo bene in giro sperando di vedere la mia bellissima ragazza.

Niente, non c'è... Mi devo preoccupare? Magari non si sente bene e... Oh grazie al cielo! In quel momento compare lei con i capelli sistemati in uno chignon mal messo, un po' come quando è nervosa e non riesce a fare qualcosa. Sorrido notando che ha il giaccone aperto lasciando intravedere la camicetta messa come se avesse appena lottato con un leone: l'esame dev'essere stato duro.

Sofia mi vede subito e in men che non si dica è seduta accanto a me "Ciao amore!" Dico baciandole la guancia "Ciao..." Ha il fiatone. Si butta di peso contro il sedile e chiude gli occhi mentre un ricciolo sfugge all'elastico colorato che tiene insieme la sua massa di capelli mori. Le accarezzo la mano "Come è andato l'esame?" Ho quasi paura a chiederglielo. Un sorriso compare sul suo volto "Bene, credo mi sia andato molto bene dato che avevo studiato come un'ossessa!".

Sorrido a mia volta "E perché allora sembri sconvolta?" Lei sposta lo specchietto retrovisore per guardarsi. Appena vede la sua immagine nella superficie riflettente emette un urlo acuto "Oh santo cielo: sono un mostro!" Poi mi guarda e spiega la vicenda "È che ho litigato con una segretaria... Pensavo di non essermi scaldata poi così tanto, e invece..." Ridacchio mettendo in moto l'auto "E invece è il contrario... Perché ci hai litigato? Sei una pacifica, no?".

La mia ragazza apre la borsa per cercare qualcosa "Tu non ci crederai ma non voleva far fare l'esame a Kayla! Santo cielo, lei DOVEVA fare questa prova!" Sorrido guardando quanto lei sia presa dal racconto "E quindi?" Chiedo tenendo gli occhi sulla strada "E quindi ho preso le sue difese e ho vinto, ovviamente..." Sofia recupera finalmente un lipgloss e se lo stende sulle labbra carnose.

Mi viene spontaneo sorridere per poi spostare lo specchietto in modo che riesca a vedere dietro di me "La mia piccola avvocatessa..." Lei sorride sistemando il trucco in borsa "Mha... Non mi ci vedo... Credo sarei in grado di fare solo un gran casino..." Mentre mi parla si slega i capelli facendomi notare, ancora di più, la sua bellezza. Sto per ribattere quando Sofia ha la meglio.

SOFIA'S POV

"Allora... Di cosa dovevamo parlare?" Chiedo innocentemente: quando faccio questa faccia da bambina indifesa ottengo sempre tutto. Harry mi da una leggera occhiata "Pensavo..." Guardo davanti a me e non riconosco la via: non stiamo andando a casa. "No, tu adesso non pensi e mi rispondi: dove cavolo stiamo andando?" Lui ridacchia divertito "Sof, lascia che ti spieghi..." Sospiro portandomi una mano alla testa "No, ti prego... Non dirmi che vuoi portarmi a fare un giro perché sono seriamente distrutta...".

Lui scuote la testa "Lo so, ma questa cosa è davvero importante e non ti sto portando in un bar..." Ok, lasciamo che faccia: mi fido di lui e se dice che è importante lo è davvero. Mi rilasso sul mio posto "Perfetto. È ancora lungo il viaggio?" Harry si passa una mano fra i ricci: cavolo! Adoro quando lo fa... "Una mezz'oretta..." Annuisco mentre tiro fuori un libro dalla borsa "Va bene, se non ti spiace leggo un po'... Ho bisogno di evadere, almeno con la mente...".

Sì, amo i libri e amo leggere. I libri per me sono vita, sono sacri e non mi stancherò mai di dirlo. Giro sempre con un libro in borsa. Non so, scrivere e leggere mi permette di essere ciò che davvero sono, come la musica. Io vivo mille vite. Già, mi lascio prendere da qualunque libro io legga.

Harry alza l'angolo della bocca "Fai pure..." Apro il libro dove avevo lasciato il segnalibro e mi immergo fra le mille parole davanti a me.

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"Sofia?" Sento la mano di Harry sulla mia gamba e distolgo lo sguardo dalle pagine. Confusa come non mai lo fisso "Cosa?" Lui mi accarezza i capelli "Siamo arrivati mia piccola esploratrice di libri..." Ridacchio sistemando il mio meraviglioso amico in borsa e scendo accompagnata da Harry. Mi guardo in giro e vedo una bellissima casa vicino a noi "Wow!" Dico senza fiato. Lui sorride e mi prende per mano "Andiamo a vederla, allora...".

Lo guardo ancora più confusa di prima "Perché?" Harry mi tira con sé senza rispondermi. Entriamo dalla porta di quella favolosa casa e rimango senza parole: il soggiorno è gigantesco, ma non ci sono mobili. A quel punto capisco qualcosa "Non dirmi che..." Lui scuote la testa "Guardiamola tutta, poi risponderò...". Sorrido e iniziamo ad esplorare l'edificio pieno di stanze, una più bella dell'altra.

Ad un certo punto arriviamo in una stanza con una grande finestra su un lato. Questo posto mi da subito una bella sensazione, un po' come se fosse familiare. Mi siedo al centro di questa stanza sul parquet chiaro e Harry mi segue "Che ne dici?" Sorrido "Questa casa è bellissima... Harry, dimmi la verità..." Lui mi prende il viso con le mani e i suoi occhi sembrano parlare da soli

"Questa sarà casa nostra."

||AUTHOR'S SPACE||

Tadaaaa :D

Ecco a voi come detto il nuovo capitolo :D spero vi piaccia :) insomma, alcune di voi avevano già indovinato cosa voleva fare e dire Harry: sono abbastanza prevedibile, lo so 😂 ora spetta a voi farmi sapere che ne dite di queste righette che ho scritto col ❤️

GRAZIE mille a tutti quanti, vi voglio taaaaaanto bene 😘

Ora vado, Best Ink mi aspetta 👋

GRAZIE ANCORA ❤️

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