Gucci Boy (Kim Taehyung)

By JwriterK

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«Oh scusa principino viziato, ti ho forse rovinato le scarpe? Non volevo, o forse sì, chi lo sa» «Sei solo un... More

Prologo|Personaggi
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Ringraziamenti

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By JwriterK

Dopo aver sentito quelle parole non sapevo bene come reagire, ero rimasta solo ferma immobile con lo sguardo fisso su quel tavolo, mentre Chanyeol e Jisoo mi fissavano come se stessero aspettando che dicessi qualcosa.

Jessie si alzò da quel tavolo, fulminandomi con lo sguardo e uscendo dalla mensa con le sue due amiche, oche come lei.

Dovevo ammetterlo, quello che aveva detto di fronte a tutti mi aveva lasciata senza parole. Continuavo guardarlo, aspettando che ricambiasse il mio sguardo, cosa che non fece ovviamente, probabilmente perchè nemmeno lui aveva mai fatto una cosa del genere. Anche i ragazzi lo stavano guardando, ma nessuno aveva il coraggio di dire nulla.

«Is?»

Guardai Chanyeol.

«Cosa hai intenzione di fare adesso?»

«Non lo so..»

«Vieni alla festa con me stasera! Ci saranno Taehyung e Jimin sicuramente, sono entrambi del terzo anno, magari ne approfitti per parlare con lui»

Sospirai.

«Non saprei..»

«Dai ci prepariamo insieme»

Non mi ero mai preparata con nessuno prima, oltre che con Chanyeol, non ero mai stata con nessuno ad una festa, e dovevo ammetterlo, l'idea non mi dispiaceva per niente.

«E va bene»

Jisoo mi sorrise per poi alzarsi con Chan.

«Passo da te verso le sette, a dopo»

Salutai entrambi e mi alzai anche io, incontrando finalmente lo sguardo di Taehyung.
Mi fermai al loro tavolo.

«Iseul!! Ci manchi da Jin! Stasera ti unisci a noi?»

Guardai Hoseok e sorrisi.

«Mi farebbe piacere, ma stasera vado a una festa con Jisoo»

Jimin subito mi guardò.

«A quella del terzo anno?»

Annuii.

«Mi ha invitato lei»

«Beneeee! Allora ci vedremo la!» Sorrisi a Jimin mentre vedevo Taehyung che mi fissava. Ricambiai lo sguardo. «Verrò un'altra volta comunque»

Sorrisi a Hoseok.

Mi girai per andarmene ma sentii una forte presa sul polso che mi fece subito girare.

«Non andarci» Vidi Taehyung che mi fissava. «Stai con me stasera Is»

Sorrisi e mi staccai dalla sua presa.

«Ci si vede alla festa Kim»

Uscii dalla mensa andando verso casa, fortunatamente avevano cancellato l'ultima lezione, quindi mi incamminai per gettarmi finalmente sul mio letto. Ero così stanca che se non ci fosse stata quella festa, avrei dormito fino alla mattina seguente.
Finalmente arrivai a casa ed entrai, trovando mia madre che si stava preparando per fare il turno di lavoro dalle due alle dieci. Almeno, così ricordavo. Faceva sempre turni diversi quindi potevano variare di giorni in giorno.

«Bentornata amore!»

«Ciao mamma! Stasera posso uscire con una mia amica?»

«Un'amica?»

Sorrisi.

«La fidanzata di Chan, verso le sette verrebbe qui, ci prepariamo insieme e poi usciamo, posso?»

La vidi sorridere. Sapevo già che era contenta per il fatto che mi ero trovata finalmente un'amica oltre a Chan, ma si limitò a dirmi "certo" con un sorriso enorme stampato sul viso.

Entrai nella mia stanza e mi gettai sul mio letto. Negli ultimi due giorni erano successe talmente tante cose che non sapevo bene cosa pensare. Stavo guardando il soffitto da ormai un'ora. Cosa dovevo fare con Taehyung? Ero così confusa. Certo, era ormai ovvio che lo amavo, lo amavo da morire. Ma potevo fidarmi di lui?

Da quello che avevo capito anche lui amava me, me lo aveva dimostrato anche a pranzo, dicendo a quella Jessie di non chiamarlo più. Forse non bastavano due parole per far tornare tutto come prima. L'unica cosa che però sapevo era il fatto che mi mancava da morire, nonostante fossero passati solo due giorni. Due giorni senza sentirlo tra le mie braccia.
Si, sembrava una cosa esagerata, ma più ci pensavo e più mi rendevo conto di aver ormai bisogno di lui nella mia vita.

Forse questa era una risposta? Beh sicuramente alla festa avrei trovato una soluzione.

Guardai l'ora.

18:50.

Ma come? Di già?
Era tardissimo.

Corsi a farmi una doccia e fortunatamente dopo dieci minuti ero già fuori.
Giusto il tempo di uscire e Jisoo suonò il campanello, o così credevo.

«Jisoo?»

«Sono Taehyung, posso salire?»

Rimasi ferma immobile. Cosa? E Jisoo? Sarebbe arrivata a momenti e Taehyung era lì alla mia porta.
E soprattutto, indossavo ancora l'accappatoio.

«Aspetta»

Indossai velocemente una lunga maglietta a mezze maniche di mio padre e andai ad aprire.

«Cosa ci fai qui?»

Notai che mi guardò i capelli bagnati, probabilmente aveva capito che ero sotto la doccia. Beh non ci voleva un genio effettivamente.

«Volevo parlarti»

«Adesso dovrebbe arrivare Jisoo e dobb-»

Notai che si avvicinò a me improvvisamente e mi prese i fianchi. Mi immobilizzai, non riuscivo letteralmente a spostarmi dalla sua presa.

«Voglio baciarti Iseul»

Guardai i suoi occhi profondi, il suo naso, precisamente il neo sul suo naso, per poi scendere sulle sue labbra, mordendomi le mie. Era innegabile il fatto che morivo anche io dalla voglia di baciarlo.

«Non farlo..»

«Perchè no?»

«Mi confonderesti, lo sai..»

Le sue braccia mi cinsero completamente i fianchi, facendo aderire il suo corpo al mio.

«Svegliarmi senza di te stamattina è stato orribile»

Mi si bloccò il cuore. Stavo per cedere, ma fortunatamente qualcuno suonò il campanello.

Jisoo, grazie al cielo!

Mi staccai e andai ad aprire.

«Eccomi- Ah.. V?»

«Sei venuta in macchina Ji?»

Ji?
Avevano ancora questa confidenza?
E poi, perchè mi dava fastidio?
Lei era la fidanzata di Chan, non avevo nulla da temere.

«No perchè? Mi ha portata Channie»

«Vi porto io alla festa allora»

Subito lo guardai.

«No Taehyung, non c'è bisogno, ci andiamo io e Jisoo da sole»

«Insisto, io vi aspetto in auto, fate pure con calma»

Vidi Taehyung uscire dall'appartamento, lasciandomi sola con Jisoo.

«Che diavolo ci faceva qui?»

«Non lo so! Ho aperto pensando che fossi tu!!»

«Fa nulla! Motivo in più per renderti ancora più sexy»

Sorridemmo andando in camera, pensando a cosa indossare.

«Non ho idea di cosa mettere te lo giuro, e tu?»

«Io metto un vestito, non elegante ma comunque un vestito, quindi direi che anche tu indossi qualcosa di corto, fammi vedere qua»

Aprì il mio armadio e iniziò ad esaminare ogni mio indumento.

«Non troppo esagerato però, mi sento a disagio quando mi fissano tutti»

«Non dovresti, stai benissimo anche solo con una felpa, hai un corpo bellissimo e dovresti vantartene»

Sorrisi arrossendo.

Prese un paio di cose dal mio armadio, e finalmente, dopo aver escluso le più "volgari", optai per un paio di pantaloncini in jeans a vita alta, una canottiera beige e una specie di copri spalle bianco e largo. Semplice ma efficace.

«Scordatelo! Quello lo togli»

Guardai Jisoo curiosa mentre cercavo di capire a cosa si riferiva.

«Quella giacchetta! Toglila! Posso accettare- anzi! Togli anche quella maglietta! Togli tutto! Ho un'idea!»

Mi fece togliere tutto quello che indossavo per poi allungarmi una maglietta a maniche lunghe nera, aderente sul corpo e con un leggero scollo che metteva in evidenza le clavicole.
Poi mi disse di indossare una gonna abbastanza corta a quadretti bianca e nera che mi consigliò di abbinare ad un paio di stivali di pelle che aveva addocchiato poco prima.

«Oh mio dio! Questa maglietta ti risalta il corpo in una maniera impressionante! Sei una bomba così Iseul! Stai veramente bene»

«Tu dici? Non è troppo così?»

«Ma cosa dici? È una festa! Sei pure troppo coperta rispetto alle oche che ci andranno»

Arrossii e sorrisi.
Lei a sua volta indossò il vestito che si era portata da casa, ci truccammo insieme, ci sistemammo i capelli e finalmente eravamo pronte ad uscire di casa.

Appena uscite dall'edificio vidi Taehyung con la sigaretta in mano appoggiato alla sua auto. Subito ci guardò e ovviamente si soffermò a guardarmi. Mi sentii quasi nuda sotto il suo sguardo, ma lo evitai e mi sedetti dietro con Jisoo, guadagnandomi uno sbuffo da parte del ragazzo.

Saliti in macchina regnava un silenzio imbarazzante, che subito ruppe con una frase che mi fece arrossire subito.

«Siete molto belle»

Io non risposi.

«Grazie V, hai visto quanto è sexy la tua ragazza stasera?»

La fulminai con lo sguardo.

«Si, ho visto, davvero sexy»

Ci guardammo dallo specchietto retrovisore della sua auto e gli sorrisi, come per ringraziarlo, nonostante stessi morendo dalla vergogna.

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