Gucci Boy (Kim Taehyung)

By JwriterK

264K 12.5K 2.9K

«Oh scusa principino viziato, ti ho forse rovinato le scarpe? Non volevo, o forse sì, chi lo sa» «Sei solo un... More

Prologo|Personaggi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
Ringraziamenti

21

5.1K 270 68
By JwriterK

Ero esausta, volevo solo entrare nel mio letto e lasciarmi quella pessima serata alle spalle, ma Taehyung aveva deciso che voleva portarmi da qualche parte, quindi entrai nella mia stanza e afferrai le prime cose a caso dell'armadio da poter indossare più velocemente possibile. Optai quindi per una semplice maglietta a mezze maniche, una felpa nera con il cappuccio che avrei messo sopra la maglietta e dei classici jeans azzurri strappati sulle ginocchia.

Avevo accettato di uscire di casa a quell'orario improponibile per il semplice fatto che probabilmente, uscendo con lui, non avrei pensato troppo a Minho, cosa che mi serviva decisamente.

Mi truccai un pò e mi guardai allo specchio.

Sorrisi.

I capelli mi piacevano molto di più con quel taglio. Il colore scuro, che tra parentesi non era nemmeno mio, perchè li avevo tinti neri prima che iniziasse il college sotto consiglio di Chanyeol, risaltava molto di più con il taglio così corto. Dava una nuova forma al mio viso. Tutto mi piaceva molto di più rispetto a prima.

Ero soddisfatta dell'atto estremo che avevo fatto.

Uscii finalmente dalla stanza e vidi Taehyung venire verso di me.

«Comunque sei proprio una stupida Park»

Il mio sguardo si fece ancora più confuso quando si allungò verso di me e mi lasciò un dolce e casto bacio sulle labbra.
Arrossii e sorrisi. Non avevo capito il senso di quelle parole, tanto meno il senso di quel bacio, ma mi piaceva. Mi piaceva come ci stavamo legando, come sembrava iniziare a tenerci a me. Ci comportavamo quasi come una coppia, e per la prima volta, iniziai a pensare al fatto che forse non mi sarebbe dispiaciuto poi così tanto iniziare una vera relazione con il ragazzo che avevo davanti.

Eppure, realisticamente parlando, sapevo che non potevo avere quello che volevo. Taehyung alla fine si stava comportando così solo perchè non cercava una relazione, perchè era annoiato e perchè era un ottimo modo per passare il suo tempo. Cosa che aveva sempre ribadito con estrema chiarezza, quindi non potevo neanche mettere in dubbio le sue parole.

«Andiamo principessa»

Era circa mezzanotte quando risalimmo sulla sua auto, iniziando a vagare senza meta. O comunque, una meta che io non conoscevo.

«Dove andiamo?»

«Ti porto alla panchina dove di solito fumo quando sono nervoso, romantico vero?»

Scoppiai a ridere. Eravamo veramente usciti di casa per andare a sederci su una panchina quando potevamo tranquillamente farlo sul divano del mio salotto?

Dopo una decina di minuti di viaggio, finalmente parcheggiò l'auto e scendemmo, andando verso la famosa panchina di Kim Taehyung.

«Ci porti tutte le tue conquiste qui?»

Sorrise.

«Non ci ho mai portato nessuna, dopo Jisoo non sono stata con nessuna ragazza in realtà»

Lo guardai. Era buio, ma il suo volto era illuminato dal lampione posto esattamente di fronte a quella panchina sul quale ci sedemmo.

«Perchè no?»

Si voltò verso di me.

«Se rispondo a questa domanda, tu risponderai alle mie principessa?»

Sapevo già di che domande si trattava, ma avrei risposto ugualmente. Mi sentivo a mio agio con lui e sapevo che, infondo, potevo fidarmi.

«Affare fatto Kim»

«Ero stranamente perdutamente innamorato di Jisoo, accidenti a me, mi fa strano dirlo ad alta voce»

Si grattò la testa, era imbarazzato, si vedeva, e questo lo rendeva ancora più carino. Sembrava un bambino. Quindi era stato innamorato anche lui?

«Perchè vi siete lasciati?»

«Te l'ho detto, eravamo dannatamente uguali, ci piaceva il divertimento, e questo mi intrigava ancora di più, ogni tipo di esperienza, e dico, OGNI tipo di esperienza, l'ho sperimentata con lei»

Inarcai le sopracciglia. Troppi dettagli.

«Che schifo»

Rise.

«La cosa strana è che il giovane Taehyung del primo anno si era innamorato di quella ragazza. Si era innamorato del fatto che in quella relazione malata che avevamo ci accontentavamo sempre. Ci tenevamo entrambi, ma sapevamo che allo stesso tempo non eravamo un bene l'uno per l'altro. Quando abbiamo deciso di lasciarci dopo svariate litigate per cui entrambi volevamo avere ragione, non ci siamo più parlati. Praticamente fino a questa sera. E' un bene che dopo due anni abbia trovato uno come Park, è diverso da lei, e diverso da me, lui è un tipo giusto. Ero rimasto stupito che la Jisoo del terzo anno che conoscevo si fosse messa con qualcuno del primo anno, poi dopo averli visti...dopo averla vista questa sera con lui, non lo so, ho pensato che probabilmente questa volta sarebbe andata bene»

Lo guardai attentamente mentre parlava e fumava la sua solita sigaretta. Più lo ascoltavo e più mi convincevo del fatto che se solo le persone conoscessero questo lato di lui, non passerebbe solo il fatto che Kim Taehyung era un ragazzino viziato e maleducato, bensì molto altro. Era dolce, sentibile, intelligente. E la cosa continuava a stupirmi parecchio.

Allungai la mano verso il suo labbro e presi la sigaretta, spegnendola sulla panchina e buttandola nel cestino alla mia destra.
Taehyung mi guardò scocciato, ma ignorai la cosa e continuai a guardarlo, quasi come se fossi incantata nel sentirlo parlare.

«Ti ho detto che fumare fa male»

«Quante cose ancora non so di te Park Iseul?»

«Troppe probabilmente» Mi guardai i jeans strappati e sorrisi. «Troppe davvero»

«Sei una brava ragazza Park Iseul»

Sorrisi nuovamente.

«Anche tu sei un tipo giusto Taehyung»

Mi guardò in silenzio, come se stesse pensando se farmi la fatidica domanda oppure no.

«Cosa intendeva quel Minho al locale?»

Risi sottovoce.

«Non ho mai parlato della mia vita con qualcuno che non fosse Chanyeol»

«Era il tuo ragazzo?»

Risi di nuovo e scossi la testa.

«Oddio, assolutamente no, ma è stato una parte fondamentale della mia vita visto che me l'ha resa un inferno sin da quando ero piccola fino al periodo delle superiori praticamente, è una lunga storia...»

«Tanto rimarremo qui fino a quando non avrai finito»

Sorrisi mentre giocherellavo con i jeans.

«Diciamo che non ero mai stata una ragazzina loquace e carina. Tutto l' opposto. Da piccola ero sempre stata in sovrappeso, non che io avessi problemi con questa cosa, ma sai come sono i bambini. Alla fine, tramite gli insulti, ti fanno credere di essere un problema anche quando non lo sei per niente. Quindi diciamo che principalmente questo era stato il motivo per cui non avevo mai avuto nessun amico, beh fino a quando Chan non entrò a far parte della mia vita. Diciamo che in quel periodo aveva salvato lui la mia solitudine, come ben sai ormai. Quindi non diedi più molto peso a questi piccoli problemi a scuola perchè uno dei ragazzini più gentili dell'universo era diventato il mio migliore amico, quindi non è che mi importava di altro, anzi»

Sospirai e mi guardai in giro, continuando poi a raccontare quella che era la mia vita.

«Inoltre la mia vita familiare non era proprio il massimo, soprattutto a quell'età. Mio padre era appena morto, quindi mia madre mi stava crescendo praticamente da sola. Faceva di tutto per me, mille lavori. Infermiera, barista, autista, donna delle pulizie, ha fatto letteralmente di tutto e soprattutto tutto in una sola volta. Era il mio eroe, al cento per cento. Sempre. Le prese in giro a scuola non erano nulla, perchè poi tornavo a casa e aspettavo il mio angelo custode che mi proteggeva qualsiasi cosa succedesse, lei era e sarà sempre la mia motivazione più grande»

I miei occhi iniziarono a farsi umidi, ma cercai di trattenermi.

«Ricordo che Minho apparve nella mia vita circa in terza elementare, era stato appena trasferito non mi ricordo da dove esattamente. L'unica cosa che ricordavo chiaramente era il fatto che avevo dovuto sopportarlo fino alla prima superiore, quando se ne dovette andare. Tra insulti, uova in testa e farina nei vestiti non ricordo bene quale fosse la cosa peggiore che mi aveva fatto passare quel ragazzino» Risi. «Certo.. la volta del caramello, quella è stata sicuramente la cosa più brutta, umiliante e fastidiosa della mia vita, non puoi immaginare quanto sia stato difficile togliere il caramello dai capelli senza l'aiuto di mia madre»

Risi nuovamente con sarcasmo, presi un lungo respiro ed espirai.

«Mia madre si prostituiva»

«Iseul...»

Taehyung mi guardò quasi sconvolto per le mie parole.

«Non essere dispiaciuto, penso che sia la vita a portarti a fare determinate scelte. Lei aveva fatto quella, ovviamente completamente alle mie spalle, lo scoprii all'inizio della prima superiore, quando uno degli idioti che si portava a letto ci provò con sua figlia, spaventandola a morte. Era stato sicuramente quello a riportarla in se e a farle cambiare completamente vita, tornando a fare i suoi soliti due o tre lavori che occupavano tutta la sua giornata. Inutile dire che lo stato mentale della figlia che l'aveva sempre vista come un eroe non era dei migliori... L'unica cosa di cui ero felice era il fatto che con me avevo Chanyeol, che faceva sempre del suo meglio per proteggermi e tenermi compagnia...O comunque ci provava al meglio delle sue capacità»

Taehyung mi interruppe e mi guardò negli occhi.

«Non sei tenuta a dirmi tutto, non mi interessa sapere se ti fa stare male»

Sorrisi.

«Minho mi aveva chiamato con una scusa e mi aveva chiusa in uno degli stanzini dei bidelli. Ci credi che nessuno se ne era reso conto per due giorni? Mia madre e Chan mi avevano cercata ovunque, avevano chiamato la polizia e solo quando finalmente la polizia decise di setacciare la scuola, mi trovarono in quello stanzino abbandonato nella zona inutilizzata della scuola. Quando aprirono quella porta, piansi per quattro ore di fila. Il giorno dopo tutti credevano che ero rimasta chiusa lì dentro dopo una scopata andata male, con uno degli amici di Minho che aveva messo in giro la voce in comune accordo con lui, ovviamente. Inutile dire che non andai a scuola per una settimana con la scusa di volermi riprendere dal trauma dello stanzino. In realtà volevo solo evitare che tutta la scuola continuasse a prendermi in giro, ridere di me e inventarsi storie sempre più fantasiose.
Quando tornai a scuola e vidi che niente era cambiato, la mia prima destinazione fu il tetto della scuola. Se non fosse per Chanyeol, che ovviamente era arrivato in tempo, sicuramente mi sarei tolta la vita. Non ci avevo pensato due volte, volevo davvero saltare.
Forse era stato in quel momento che i miei sentimenti per Chanyeol iniziarono a manifestarsi per davvero. Il mio migliore amico mi aveva salvato la vita, e ora, nonostante abbia degradato questi sentimenti, non posso stare senza di lui un secondo senza andare in ansia, lui è sempre stato la mia certezza.
Comunque Minho, dopo aver saputo di questo avvenimento, lasciò la scuola alla fine dell'anno»

«Mi dispiace...»

Guardai Taehyung.

«Minho mi descrive come una pazza psicopatica con problemi mentali. Non è così...quando ci ha parlato al locale, il mio pensiero fisso non riguardava il cosa pensasse o cosa dicesse lui...l'unica cosa che non volevo era che anche tu, come tutti allora, pensassi che avessi dei problemi»

Le sue dita fredde si appoggiarono alle mie guance, facendomi alzare lo sguardo verso il suo.

«Principessa, tu sei più che pazza. Hai deciso di accettare un patto con il ragazzo più bello e desiderato del college, fingendo una relazione per fare ingelosire il tuo migliore amico. Mi hai tirato un vassoio con il cibo addosso in mezzo alla mensa scolastica davanti a tutti, hai deciso di continuare tutto questo con me, provocandomi e rischiando il tutto per tutto. Fidati, sei coraggiosa, nessuno lo farebbe, soprattutto la parte del vassoio, me la sono legata al dito quella»

Mi venne da ridere.

«Tu mi avevi fatto cadere, te l'eri cercata»

«Sei l'unica ragazza che mi abbia mai fatto questo effetto. Non lo avrei accettato con nessun'altra, sappilo. Questa cosa mi sta friggendo il cervello»

«Kim Taehyung, ti stai innamorando di me per caso?»

«Potrebbe sembrare così effettivamente»

Sgranai gli occhi e rimasi ferma immobile a guardarlo. Cosa era quella? Una dichiarazione? Aveva appena ammesso che stava provando dei sentimenti per me? Non era chiaro, non riuscivo a capire.
Sorrisi e cercai di non illudermi inutilmente, anche se il mio cuore palpitava per quello che aveva appena detto.

«Torniamo a casa Kim, è tardi»

«Hai ragione, dobbiamo andare avanti con le nostre lezioni»

Mi alzai dalla panchina e sbuffai.

«Scordatelo, ho sonno e domani abbiamo lezione»

A sua volta si alzò anche lui.

«Un patto è un patto principessa»

«Non chiamarmi così»

Ci incamminammo verso l'auto.

«Quel Minho.. se ti si avvicina di nuovo, gli spacco la faccia»

Guardai la sua mano e sorrisi.

«Dobbiamo ancora medicare quella mano»

«E continuare le nostre lezioni, questo è il punto più importante»

Risi.
Forse stavo iniziando a provare qualcosa per Taehyung, e più ci pensavo, più era difficile da evitare.

Continue Reading

You'll Also Like

262K 12.8K 57
✓ COMPLETA La protagonista di questa storia è una ragazza italiana che ha vissuto in Corea da piccola a causa del lavoro dei suoi genitori, ma per lo...
190K 10.2K 62
La sua vita cambierà con un semplice trasferimento. Cosa succederà alla nostra piccola Mary? •Start: 20180106
14K 1.4K 34
Una ragazza che vede il mondo solo attraverso un obbiettivo, che crede che il mondo abbia perso tutti i suoi colori e che non trova più la forza di v...
92.7K 4.6K 76
quando incontri la persona giusta poi è così difficile lasciarla andare, diventa il tuo punto di riferimento, la tua casa, il tuo tutto.