Dopo l'incontro in bagno con Taehyung, avevo deciso di fare almeno quelle ultime lezioni che c'erano durante quella mattinata, anche se non avevo capito molto considerando che la mia testa era altrove e che non riuscivo a pensare ad altro.
Durante le ultime ore, Chanyeol non aveva fatto altro che mandarmi un'infinità di messaggi in cui mi diceva che Taehyung non era quello giusto per me, e, quindi, dopo aver letto per l'ennesima volta lo stesso messaggio in cui mi diceva cosa fare, decisi di scrivergli di uscire dall'aula un secondo, cosa che avrei fatto anche io, chiedendo ovviamente di andare in bagno, così da poterne parlare faccia a faccia, considerata la situazione diventata ormai insostenibile.
Uscita dall'aula Chan era già lì fuori ad aspettarmi.
«Chanyeol piantala di dirmi quello che devo fare, è stressante»
«Seriamente Is è per il tuo bene, già stamattina quell'idiota stava almeno con altre tre, lo sto facendo per te, non ti sto dicendo cosa fare»
«Non mi sembra di averti detto quale ragazza sia giusta o meno per te, se ti piace ci stai e basta! A me.. piace Tae quindi smettila»
Non ne ero convinta nemmeno io, volevo ridergli in faccia dopo aver detto quella frase. Ma non era il caso. Ne il momento.
«Tae? Seriamente, stiamo litigando per quell-»
«Quel cosa?»
Improvvisamente apparve Taehyung, che subito approfittò della scena per avvicinarsi a me e cingermi il collo con il suo braccio.
«Andiamo principessa?»
Chanyeol sgranò gli occhi e, dopo aver guardato Taehyung, mi rivolse uno sguardo glaciale.
«Andate dove? Iseul ha lezione adesso»
«Iseul adesso sta col suo ragazzo, non le serve l'avvocato difensore»
Perché ogni volta che lo pronunciava lui quel nome, il mio nome, perdevo un battito? Perché mi si bloccava il respiro e diventavo nervosa? Suonava stranamente bene pronunciato da lui.
Chanyeol ci fissò, facendomi sentire improvvisamente sotto giudizio, come se ci stesse valutando come coppia, quindi iniziai a sistemare la camicia che si era messo Taehyung quella mattina e lui, capendo il gioco, iniziò a sua volta a provarci spudoratamente con me, come se il mio migliore amico non fosse lì a guardarci.
Stavo per morire di imbarazzo in quel momento.
Taehyung giocava sensualmente con la sua lingua, leccandosi ripetutamente le labbra mentre mi guardava sistemargli i vestiti.
Avrei voluto letteralmente-
No ma che dico.
Io amo Chanyeol.
E allora perché mi sto eccitando solo guardando Taehyung che faceva quel gesto?
«Io non ho parole, Is poi parliamo, da soli»
Ignorai Chanyeol mentre se ne andava e continuai a guardare Taehyung, che a sua volta mi guardava con degli occhi pieni di eccitazione.
«Principessa.. dovresti sembrare meno provocatoria sai.. così ci rimetto anche io»
Volevo ridergli in faccia.
«Come scusa?»
Sorrisi maliziosamente mentre gli tiravo leggermente la cravatta che aveva abbinato alla camicia costosa di gucci.
«Andiamo»
«Dove Tae?»
Lo chiamai appositamente in quel modo, provocandolo ulteriormente.
«Muoviti»
Mi prese il braccio e mi trascinò verso la sua auto, facendomi entrare ed entrando anche lui a sua volta.
«Ti ho detto che andiamo da me»
«Ho lezione»
«Chissene frega»
Volevo scoppiare a ridere, ma evitai. Anche se probabilmente era stato l'unico momento della mattinata in cui mi sentivo davvero serena e felice.
«E cosa facciamo da te?»
Mi guardò malizioso per poi tornare a guidare.
«Tu cosa ti aspetti?»
«Non mi toccherai Kim, sappilo»
«Non ero il tuo fidanzato Tae poco fa?»
Sorrisi.
«Si ma non stiamo insieme veramente»
«Per il tuo amichetto si, quindi ora gli facciamo vedere come sei felice con il tuo nuovo fidanzatino»
Sorrisi nuovamente senza dire nulla, mentre lui guidava verso casa sua in silenzio. Non eravamo amici e nessun tipo di legame ci univa, quindi non eravamo tenuti a dirci nulla. Ed era meglio cosi. Non volevo raccontargli cose di me che solo Chan conosceva. Così come lui sicuramente non voleva parlare con me delle sue cose. Eravamo perfetti estranei che passavano il tempo frequentandosi casualmente per un interesse comune. Non ci importava altro.
Mentre ero concentrata sui miei pensieri, Taehyung mi avvisò che eravamo arrivati, quindi scesi anche io dalla sua auto ed entrammo in casa. Due volte in un giorno era decisamente strano, considerando che nemmeno lo conoscevo così bene.
«Salve signorino, è tornato a casa presto oggi»
«Si, oggi si»
Notai che sorrideva amorevolmente alla domestica. Sembrava piuttosto sincero, era quasi dolce. Morivo dalla voglia di sapere perchè aveva quel rapporto col padre, perchè sembrava essere così solo, perchè non aveva una ragazza, considerando che a scuola di sicuro non gli mancavano le ochette tra cui scegliere. Ma non potevo impicciarmi così della sua vita. E come avevo detto prima, non mi interessava neanche farlo visto che non avevamo intenzione di diventare amici o qualcosa del genere.
«Noi saliamo di sopra, non preoccuparti del pranzo, scendo io dopo a fare qualcosa»
«Sa che suo padre-»
«Non preoccuparti, tanto non torna di sicuro oggi, quindi puoi riposarti, faccio io, e ti ho detto di non darmi del lei, è strano»
Salimmo di sopra in silenzio ed entrammo in quella camera che speravo di non rivedere più. Non facevo altro che pensare al fatto che era stato veramente gentile con una domestica. Chi diavolo era veramente Kim Taehyung? Come mai aveva quel rapporto tanto dolce con quella donna?
Sapevo che dovevo smetterla di farmi tutte quelle domande, ma mi passavano inevitabilmente in testa.
«Quindi.. a casa non sei il bimbo viziato di papino?»
«Sta zitta»
«Sei per forza un viziato, con questo carattere di merda che ti ritrovi»
«Grazie principessa, anche tu non sei un granchè»
Sorrisi.
«Grazie, è un complimento detto da te»
«Vieni a sederti qui»
Si sedette su una specie di divanetto posizionato di fronte al letto. Chissà cosa ci faceva su quel divanetto, e nemmeno volevo saperlo.
«Col cavolo»
«Non faremo niente idiota, nemmeno io sono interessato, facciamo qualche foto, così le metti come sfondo e le vede quando siete insieme»
Ottima idea per essere un ragazzo senza cervello.
«Oltre a ciò rimane comunque il problema dell'esperienza, fattelo dire piccola, oltre a baciare, non sai fare nulla, con la verginella Park lui non può farci nulla, per questo sta con Jisoo. E' risaputo che quella ragazza, oltre ad essere una bomba, è fantastica anche a let-»
«Si ok Kim, ho capito, non c'è bisogno di precisare, fatto sta che abbiamo un patto no? Insegnami e piantala di rinfacciarmelo»
Mi guardò quasi sconvolto, poi cambiò espressione e mi indicò nuovamente il divanetto.
«Prima facciamo questa foto, poi vediamo cosa si può fare, ma prova a dirlo a qualcuno e la tua vita finisce qui»
«Che schifo, la stessa cosa vale per te, mica ne sono contenta»
Misi il cellulare appoggiato di fronte a noi con l'auto scatto così da sedermi di fronte a Taehyung e fare questa foto. Ci sorridevamo come se veramente fossimo felici insieme, ma non appena l'auto scatto arrivò quasi al termine, Taehyung mise le mani sul mio viso e mi avvicinò a se, facendomi quasi cadere su di lui.
Dopo aver scattato e presa dall'imbarazzo della cosa, mi alzai e presi il cellulare così da poter guardare quella foto insieme. Anche lui sorrise, come se non si aspettasse che venisse così bene.
«Effettivamente siamo belli insieme»
Lo guardai e sorrisi.
«Se non sapessi che sei tu, lo penserei anche io»
«A proposito, sei molto bella, e accanto a me lo sei ancora di più»
Non sapevo se pensare al complimento che mi aveva appena fatto o al punto in cui mi diceva che eravamo belli insieme. Era imbarazzante e il mio cuore batteva davvero troppo velocemente, non sapevo nemmeno perchè. Non ero abituata ad avere un ragazzo intorno. Che non fosse Chanyeol ovviamente.
«Guarda che se arrossisci fai capire che ti senti in imbarazzo»
Poi si alzò dal divanetto e si fermò davanti alla porta.
«Dai andiamo, ho fame, quindi prepariamo il nostro pranzo!»
Insieme?
Dovevamo prepararlo insieme?
Mi alzai e lo raggiunsi, per poi scendere al piano di sotto con lui.
Quando stava in silenzio lo sopportavo molto di più. Non era così fastidioso.
Arrivammo in cucina ma purtroppo non eravamo soli.
Ci avevano visti insieme. Merda.
A scuola avrebbero di sicuro detto tutto a tutti.
Accidenti.