Fallin' All In You || Shawn F...

By LadyFrost02

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«Ci siamo conosciuti in una situazione stramba e le cose sono andate diventando sempre più strambe, anche se... More

Presentazione
I - Raimon Junior High
II - Visita alla Royal Academy
III- Alius Academy
IV - Il Lupo dei Ghiacci
V - La Terra dei Ghiacci
VI - Non È Ancora Finita
VII - Partita da Tre Minuti
VIII - Absolute Royal Academy
IX - Primo Segreto Svelato
X - Confusione In Casa Collins
XI - Allenamento Speciale
XII - Il Cielo Stellato
XIII - I Capelli Favolosi di Xene... O Xavier?!
XIV - Cambi Repentini d'Umore
XV - Il Bomber di Fuoco
XVI - Vagando Per Okinawa
XVII - Ritorno In Campo
XVIII - Un Compleanno Quasi Rovinato
XIX - La Genesis
XX - La Fine... O Forse No
XXI - Un Nuovo Inizio
XXII - Il Ritorno
XXIII - Selezioni
XXIV - Non Dovevamo Allenarci Dice?
XXV - Interrogatorio Stile Collins
XXVI - Sono Brava A Dar Fastidio
XXVII - Questo Non È Mai Successo
XXVIII - Erik torna da noi!
XXX - Fiammella Is Back
XXXI - Insegna Luminosa
XXXII - Ignoratemi Pure
XXXIII - Stonewall Non È Poi Così Male
XXXIV - Vittoria E Sconfitta
XXXV - Mi Devi Un Milkshake
XXXVI - È Tornato!
XXXVII - Zuccherino...
XXXVIII - Spada Angelica
XXXIX - Albino o Corvino?
XL - Geloso?!
XLI - Spin Off
XLII - Una Sequestrata... Particolare
XLIII - Ho Solo Giocato A Monopoly!
XLIV - Appuntamento Romantico
XLV - Festival
XLVI - Desiderio
XLVI - Desiderio (pt. 2)
Epilogo
Annuncio Sequel
Sequel
I - Il Tempo Vola
II - Conversazione Tra Gli Spalti
III - In Prima Pagina

XXIX - Suzette La Racconta-Storie

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By LadyFrost02

«Cosa stavo dicendo? Ah sì l'orribile capitano Janus... iniziarono a distruggere le scuole di Tokyo compresa la Raimon Junior High.» con la mente torno indietro nel tempo penso come tutti quelli presenti durante i fatti.

«Dopo la terribile sconfitta subita per mano della Gemini Storm...» Jordan fa una faccia compiaciuta ricordando la vittoria sebbene non con cattiveria.
Quelli più interessati sembrano essere Archer, Austin e Camelia all'oscuro più o meno di tutto.

«Per riuscire a sconfiggerla si sarebbe dovuta formare la squadra più forte al mondo e così dopo aver conosciuto la figlia del presidente Vanguard: Victoria, che poi si è unita alla squadra... l'allenatrice Schiller, sorella adottiva di Xavier.» spiega ogni singolo dettaglio l'azzurra.

«Dopo aver cacciato Axel...» Austin la interrompe rivolgendosi direttamente al Bomber di Fuoco.
«Perché ti aveva cacciato?» sta per rispondere ma le urla di Suzette lo zittiscono.
«Fammi finire poi lo dico.» sbuffa e fa la offesa, ma dura solo un secondo che ritorna al racconto.

«Dopo aver cacciato Axel l'allenatrice decise di andare in cerca del leggendario attaccante Shawn Froste.» Shawn stringe la mia mano da sotto il tavolo concentrato sulla narrazione della nostra amica.

«Così decisero di andare nell'Hokkaido in cerca del centravanti dai mille soprannomi: "Prince of Snowfield", "The Bear Killer", "Froste the Blizzard", "Blizzard Wizard" e "The Legendary Striker"... li ho detti tutti?» domanda.
«Ti sei dimenticata di "Lupo dei Ghiacci".» le ricordo e lei fa un segno di approvazione.

«Come mai hai tutti questi soprannomi?» domanda Xavier.
«Non lo so nemmeno io a essere onesto.» risponde il diretto interessato.
«Ma perché questi? Non sembri un tipo così minaccioso.» dice Camelia e ripensando all'altro suo lato quello aggressivo di Aiden penso di poter capire e mi viene quasi da ridere a immaginare Shawn che ammazza un orso mentre se provo a immaginare suo fratello farlo mi sembrerebbe abbastanza normale.

Shawn alza le spalle per dire che non lo sa.
«Fatto sta che viene chiamato così...» conclude Suzette.
«Era in corso una bufera di neve e il pullman della Raimon si fermò in mezzo alla strada poiché aveva visto un ragazzo che stava morendo dal freddo fuori.» mentre racconta fatti in cui lei non era presente fa gesti strani con le mani per enfatizzare le sue parole.

«Il nostro portiere Evans lo fece salire a bordo e indovinate un po' chi era?» domanda al gruppo e rispondiamo tutti in coro "Shawn".
«Esatto! Anche se nessuno lo sapeva, ma appena entrato i suoi occhi incrociarono per la prima volta quelli verde smeraldo di Isabelle, che iniziò a sentire quelle famose farfalle nello stomaco, il cuore le batteva più velocemente del normale, non sentiva nessuno vicino a lei, si era dimenticata dove fossero e perché si trovassero lì... aveva occhi solo per il misterioso ragazzo a cui porse la sua coperta per far si che si riscaldasse.» dopo essermi passata una mano sulla faccia interrompo Suzette.

«Iniziamo dicendo che non c'eri, come fai a sapere tutti questi dettagli? E poi come fai a sapere ciò che sentivo se non eri con noi e non ho mai detto nulla?» le domando.
«Mi sono informata, e poi è normale durante il primo incontro... non hai mai visto un film romantico?» il punto è che ci ha azzeccato in pieno, solo che non lo ammetterò mai, neanche a Shawn.

«Lui appena la vide pensò che fosse la creatura più bella di tutte, una ragazza da difendere da tutte le minacce del mondo, con quei occhi da cerbiatta i più belli che avesse mai visto e quelle labbra...» sento le guance scottare, se fossimo sole la ascolterei dire queste cose e ridere di lei ma il problema è che in questa stanza ci sono quasi una ventina di ragazzi, quindi si fa imbarazzante la cosa.

«Suzette tu guardi troppi film, e poi penso che a nessuno interessi sapere "ciò che abbiamo provato" la prima volta che ci siamo incontrati.» dico sperando sorvoli e passi al punto successivo.
«No, a me interessa, vederti a disagio è una cosa straordinaria.» dice Scott e mi viene una voglia matta di ucciderlo.

«Quindi continuo o salto?» domanda con uno sguardo di sfida verso di me.
«Continua.» rispondono tutti in coro, maledizione.

«Dai su, non è poi così male.» dice Shawn divertito dal tutto.
Gli tiro un pugno e lui si lascia andare a un piccolo urletto di dolore.
«Che ho detto?» domanda massaggiandosi il punto dolorante.
«Dovresti stare dalla mia parte, non di certo permettere che questa squilibrata racconti quello che le pare.»

«Ti voglio bene anche io.» dice Suzette e io le riservo una linguaccia a cui risponde con un bacio volante.

«Fu allora che ci furono i primi sguardi, i primi sorrisini e i primi complimenti.» dice e mi trovo costretta a interromperla per la milionesima volta.
«Ma se ci saremo scambiati si e no due paroline, e non erano complimenti.» preciso, della serie: come violare definitivamente la privacy di Isabelle Collins.

«Poi all'improvviso arrivò un feroce drago sputa fuoco che minacciava di uccidere la principessa Isabelle, allora il cavaliere Shawn decise di andare a salvare la sua amata.» sbatto la testa sopra il tavolo... che ho fatto di male?

«Un drago?» domanda Jordan confuso.
«Orso intende orso, non drago.» preciso con ancora la testa sul tavolo.

«Ciò che Suzette voleva dire e che un orso aveva attaccato il pullman e Shawn l'ha cacciato via.» dice Silvia mentre Celia annuisce.
«Giusto il Vecchio della Montagna.» ricorda Shawn.

«È la stessa cosa no? Non rispondete, continuiamo... dopo aver lasciato il ragazzo per strada come richiesto da lui, i giocatori della Raimon e le quattro manager andarono all'Alpine Junior High.» viene interrotta di nuovo solo che questa volta non da me.

«Quattro? Ma non erano tre? Nelly Raimon, Silvia e Celia.» dice Camelia.
«La quarta ero io.» dico. «Non facevo ancora parte della squadra di calcio.» spiego.

«Non sapevi giocare? Bisogna ammettere che sei molto brava.» dice Austin.
«No, facevo parte della Royal Academy prima di cambiare scuola e lì decisi che non avrei più giocato.» spiego.

«E cosa ti ha convinto a tornare in campo? E quando?» chiede Archer.
Sto per rispondere ma Suzette mi ferma urlando che ci sarebbe arrivata e che è lei la narratrice quindi dobbiamo fare silenzio.

«All'Alpine vennero a scoprire che il ragazzo che avevano incontrato per strada era Shawn Froste, il giocatore leggendario che cercavano quindi dopo la richiesta della signorina Schiller, entrò ufficialmente nella squadra della Raimon.» fino a qui nessuno la interrompe.

«Ma qualcosa non andava in quel ragazzo, nascondeva un oscuro segreto e Isabelle voleva scoprire di cosa si trattasse.» sento Shawn ridacchiare.
«Oscuro segreto.» sussurra con una voce inquietante, ridiamo entrambi.

«Fate silenzio voi due!» grida Suzette e noi la smettiamo subito.
Suzette scende dalla sedia e inizia a girare per i tavoli quindi tutti ci voltiamo seguendola con lo sguardo.

«Shawn propose un allenamento speciale, che consiste solo nell'andare sullo snowboard per...» sembra non trovare le parole oppure non si ricorda ciò che le hanno raccontato.
«Diventare veloci come il vento?!» suggerisce Nathan e lei annuisce.

«Esattamente, ma torniamo alla nostra coppietta...» vi prego uccidetela. «Tutti iniziarono ad andare sullo snowboard per poter migliorare e battere la Gemini Storm e sebbene Isabelle fosse solo una manager voleva allenarsi anche lei, dopo centinaia di cadute Shawn si avvicina a lei e poggia delicatamente le sue mani sulla vita di Izzy...» la fermo nuovamente prima che si inoltri in una descrizione imbarazzante.

«Mi ha solo fatto capire dove sbagliavo, non esagerare.» i ragazzi hanno uno sguardo divertito sulla loro faccia, dato che il rossore sulle mie guance sembra non volermi abbandonare.
«E poi chi ti ha detto queste cavolate?» alzo un sopracciglio e lei automaticamente indica Silvia e Celia.

«Non puoi negarlo, eri diventata...» gesticola con le mani Silvia, vorrei soltanto alzarmi e andarmene ma temo che continuerebbero lo stesso.

Poi sento delle mani che sbattono sopra il tavolo mi volto e all'unisono Hurley, Scott e Jordan gridano "Olè" mi stanno prendendo in giro? Non ci metto nulla a farli fuori.

«Poi una sera Shawn nel bel mezzo della notte andò a svegliare Isabelle, per portarla a pattinare... la trovo una cosa così romantica.» dice esaltandosi.

Volto di scatto lo sguardo verso di Shawn e anche lui fa lo stesso.
«Gliel'hai detto tu?» diciamo insieme.

«Lei non ci era mai stata e si teneva stretta al suo cavaliere per evitare di cadere, hanno riso spensierati tutta la serata, cadendo e rialzandosi mano nella mano poi ad un certo punto i loro visi erano talmente vicini, stavano per baciarsi, si avvicinarono ulteriormente ma lei inciampò sui suoi piedi e quasi perse l'equilibrio.» mi alzo in piedi e sbatto le mani sul tavolo.

«Okay... adesso mi devi dire chi te l'ha detto.» Shawn mi tira per la maglietta costringendomi a tornare al mio posto.
«Le ragazze.» dice e io fulmino le tre.

«È stata Celia.» dicono in coro Victoria e Silvia, la guardo male.
«Io l'ho saputo da mio fratello.» dice indicandolo.

«Tu sporco traditore.» gli punto un dito contro per intimidirlo e io che pensavo fossimo amici.
«Non avevo sonno e vi ho visti tutto qui.» dice tranquillo.
«Almeno potevi evitare di fare la pettegola Sharp.» continuo irritata, e lui sarebbe uno dei miei migliori amici?!

«Non rispondi?» gli chiedo e Shawn mi interrompe.
«Ma la smetti ne stai facendo un dramma.» dice calmo.
Giro la testa ignorandoli.

«La terribile Gemini Storm si ripresentò con l'intenzione di battere l'Alpine Junior High e distruggere la loro scuola.» continua l'azzurra.
«Scusa amico.» dice Jordan.
«Nessun problema.» risponde Shawn e continuò così fino ad arrivare alla parte dei Dark Emperos, con continue interruzioni da parte mia e prese in giro da parte degli altri.

__________

«Qualcuno sa spiegarmi perché mi trovo qua?» metto le mani dietro la testa mentre Xavier si prepara a tirare in porta.
«Per aiutare Mark.» risponde ovvio Shawn.

«Mi stavo così divertendo a dare fastidio a Stonewall.» ammetto mentre Shawn tira.
«E questa è un'altra ragione per la quale sei qui.» dice Xavier.

«Ma siete tutti attaccanti mi sento a disagio.» dico.
«Probabilmente sei l'unica ragazza a partecipare al torneo quindi è impossibile che tu ti senta a disagio a stare con noi quattro e poi... esattamente che ruolo avresti tu?» dice Axel.

«Nessuno in particolare, ma non portiere... ovvio.» rispondo.
«Quindi anche attaccante, vedi?! Sei nel posto giusto.» dice il biondo.
«Touché.» rispondo calciando la palla.

Axel è più silenzioso e serio del solito, ho provato a scherzare con lui, ma ha solo fatto un sorriso forzato.

«È solo una mia impressione o Axel è un po' troppo nervoso oggi?» domando a Shawn, siamo seduti sull'erba vicino al campo che osserviamo Axel e Austin provare una tecnica combinata.
«Giusto un po', sarà per la prossima partita.» dice sdraiandosi e guardando le nuvole in cielo.

Mi metto a guardarlo.
«Perché mi fissi?» dice senza guardarmi.
«Così, non posso?» chiedo sorridendo.
Alza la testa prendendomi per un braccio e facendomi cadere sopra di lui.
«No non puoi.» dice scherzando, mi da un bacio tra i capelli.

«E se parlassi con lui?» domando con la testa appoggiata sul suo petto.
«Puoi provarci, ma non so...»

Poi sento chiaramente che il signor Hillman avvisa Axel che lo aspettano in presidenza.
Mi alzo di scatto.

«No! Ferma. So bene quello che vuoi fare, non spierai la conversazione.» dice Shawn e io sbuffo, volevo solo sapere cosa stesse succedendo.

«Andiamo ad allenarci allora, mi annoio a stare ferma.» mi alzo e lo strattono da un braccio costringendolo ad alzarsi.

Corro dentro il campo prima di lui, prendo un pallone e lo tiro addosso all'albino che lo ferma senza troppi problemi.

Poi parto all'attacco e cerco di recuperarla e lui prova ad impedirmelo, ci metto due minuti ma alla fine la prendo io e corro verso una delle porte con Shawn alle calcagne.

Infine vedo Axel uscire dalla scuola con una faccia che fa chiaramente intendere il suo stato d'animo.
Mi fermo e Shawn con me.

Si è fatta ormai sera e il sole sta tramontando.
«Vieni anche tu?» domanda Jude mentre tutti iniziano a tornare dentro prima di cena.
«Vi raggiungo tra poco.» resto a guardare per ancora una mezz'oretta Austin e Axel che provano inutilmente a far entrare quella palla in rete.

Sono migliorati ma ancora non ci sono riusciti.
Mi alzo in piedi.

«Hai visto Isabelle?! Ci siamo quasi riusciti.» dice entusiasta Austin.
«Già, siete grandi...» inizio, mi giro e torno dentro per cenare ma prima ho intenzione di parlare con Axel.

Axel si è chiuso dentro la sua stanza, busso e sento la sua voce.
Apro e tolgo le mie scarpe mettendole vicino alle sue.

«Disturbo?» sorrido, mettendo le mani dentro le tasche.
«Ma figurati, accomodati.» dice indicando il suo letto mentre lui è seduto sulla sedia alla scrivania.

Mi siedo e incrocio le gambe sul suo morbido letto.
«Di cosa volevi parlarmi?» chiede.
«In realtà volevo che fossi tu a parlare.» alza un sopracciglio per spronarmi a dargli una risposta più sensata.

«In questi giorni sei con la testa tra le nuvole, persino più di me, non ti obbligo di dirmi cosa ti stia succedendo, ma solo dirti che se hai bisogno di una mano, anche per andare a rapinare una banca o qualsiasi altra cosa, puoi contare su di me.» dopo due minuti di silenzio mi alzo e raggiungo la porta per mettermi le scarpe ma vengo fermata dalla voce di Axel.

«La finale sarà la mia ultima partita.» dice, mi giro e torno dove ero prima, adesso ha decisamente attirato la mia attenzione.

«In che senso? Se vinciamo ce ne saranno altre...» inizio ma vengo interrotta.
«Vinceremo, ne sono certo, ma sarà la mia ultima partita.» colgo la tristezza nel suo sguardo.
«Perché?» domando.

«Andrò a studiare medicina in Germania.» un sorriso amaro si fa largo sul suo volto.
«Axel non ci sto capendo nulla, sii più chiaro, era abbastanza ovvio che tu volessi diventare un calciatore professionista non un medico.» no seriamente non ci capisco nulla.

«Infatti è così, ma mio padre non vuole, ha intenzione di mandarmi a studiare medicina in Germania, sarei già dovuto partire ma sono riuscito a convincerlo a lasciarmi giocare la finale, per aiutarvi ad andare alle prossime fasi del torneo.» suo padre?
«E perché non vuole? Se vuoi posso provare a parlarci, forse mi darà retta.»

«Sarebbe come parlare con un muro...» poi mi racconta della morte della madre e di come ciò abbia cambiato molto il padre, poi come se non fosse abbastanza si era aggiunto l'incidente di Julia.
«Si risolverà tutto te lo assicuro.» dico sicura delle mie parole.
«Non puoi risolvere tutti i problemi.» afferma stringendo i pugni.

«Appena ti vedrà giocare la partita si ricrederà e lascerà perdere una volta per tutte questa stupidaggine.» dico alzandomi in piedi sprizzando gioia da tutti i pori.
«Non vedrà alcuna partita, domenica lavora.» dice amareggiato.

Lo abbraccio.
«Grazie comunque.» dice, è decisamente troppo alto.
«Ringraziami solo a lavoro fatto.»

__________

Shawn e Thor si allenano per la loro tecnica combinata ma non fanno progressi al contrario di Archer che migliora a vista d'occhio.

«Avanti Stonewall.» ormai ho preso l'abitudine di allenarmi con lui sebbene lo provochi tutto il tempo e stessa cosa fa lui.
«Non ce la puoi fare Collins.» prova a rubarmi la palla ma la faccio passare sopra la testa, me la leva subito e con la stessa velocità la recupero.

«Sei irritante.» dice.
«E io devo ammettere che fai veramente schifo.» dico riprendendo il pallone.

«Non mi provocare...» dice cercando di rubarmela.
«Che paura!» affermo sarcastica.

Abbiamo entrambi in faccia due ghigni consapevoli del fatto di essere superiore all'altro.

Con la coda dell'occhio osservo Shawn che ha una faccia, che non saprei dire, è frustrato dal fatto di non essere ancora riuscito a creare la tecnica combinata con Thor.

Caleb approfitta di quel mio momento di distrazione e mi riprende la palla.
«Ci hai provato Caleb.» la prendo con il tacco e la riprendo in mano.
«Hai perso, magari andrà meglio la prossima volta.» sorrido vittoriosa e lui sbuffa ma con l'accenno di un piccolo sorriso... stiamo facendo progressi no?

Da un lato c'è Darren che non tocca pallone, dato che Axel e Austin non riescono a farla entrare in rete; e dall'altro lato ci sono Thor e Shawn che provano ma Mark le prende facilmente.

Finalmente facciamo una pausa.
«Credo di aver messo poca potenza nel colpo.» dice Thor a Mark e Shawn.
«Ho visto il vostro colpo, vedo che siete migliorati.» dice Jude mentre insieme ci avviciniamo ai tre.
«Io no, fanno sempre schifo.» scherzo, infatti Jude mi da una leggera spinta in avanti.

«Grazie.» dice gentile Shawn, ovviamente non in riferimento alla mia ultima battuta.
«Grazie ma ancora non è perfetto, dobbiamo ancora lavorare.» afferma Thor.
«E una volta che avrete perfezionato questa tecnica micidiale, non ci sarà portiere capace di parare il vostro tiro.» li incoraggia il capitano.

Mi avvicino a Shawn e lui mi mette una mano attorno alla vita mentre l'altra regge la sua borraccia d'acqua.

«Quindi neanche tu caro Mark?» gli chiedo sorridendo, si zittisce subito, non sa come rispondere.
«No, cioè si, volevo dire... ho sete.» inizia a bere l'acqua e ci mettiamo tutti a ridere di lui.

«Potete anche smetterla ora.» dice offeso il portiere.
«Tu che ne pensi?» domanda Shawn.
«Che Jude ha avuto proprio una bella idea, la forza di Thor unita alla tua velocità, potrebbe uscirne fuori qualcosa di veramente niente male.» dico circondando anche io con un braccio il suo busto.

«Ma...?» chiede Thor.
«Ma la parte difficile è quando Shawn colpisce la palla, deve riuscire a contenere e rilasciare persino una forza maggiore unita alla sua velocità, è abbastanza complicata come cosa... ma penso che la possiate fare.» poggio la testa sulla sua spalla.

«Parli come Jude.» dice Mark.
«Mi pareva ovvio, praticamente siamo cresciuti nello stesso modo più o meno, ragioniamo allo stesso modo, forse io meglio ma non diciameglielo.» sussurro l'ultima parte.
«Sono qui vorrei ricordarti.» dice il ragazzo con gli occhiali, faccio finta di nulla.

Shawn, prima di lasciarmi andare mi da un bacio, che libera centinaia di farfalle dentro il mio stomaco, che qualcuno le recuperi.

Silvia arriva di corsa con una busta in mano.
«Mark è arrivata una lettera per te.» dice Silvia prima di iniziare ad avvicinarsi.

«Vorrei tanto sapere chi ti ha scritto.» dice Tod quando scopriamo che non ha scritto il mittente.
«Bhe trattandosi di Mark, non può essere la lettera di un'ammiratrice.» dice Hurley, mettendo le mani dietro la testa.

«Se è per questo neanche tu ne ricevi tante.» dice Scott ridendo.
«Scott non essere così cattivo.» affermo anche se non ha tutti i torti.
«In effetti è Shawn quello che ne riceve di più non trovi?» continua a ridere.
«Ti faccio fuori.» gli dico ignorandolo poi e io che pensavo di essere stata gentile a difendere Hurley.

«Di che si tratta?» domandano quando Mark scioccato legge il contenuto della busta, incuriositi ci avviciniamo ma non capiamo ciò che c'è scritto, al contrario di Mark... assomiglia incredibilmente alla calligrafia di David Evans.

«Quindi significa che la lettera è stata scritta da David Evans?!» chiede Jude.
«Ma è impossibile, il nonno di Mark è morto tanto tempo fa.» gli va contro Nathan... in realtà era scomparso, ma la situazione è abbastanza strana.

«Ti aspetto sulla vetta.» legge ad alta voce Mark, questo si che è strano.
«Potrebbe significare sulla vetta del mondo, in riferimento al Football Frontier International.» suggerisce Celia, e non è poi così pessima come idea, ma come fa ad "aspettarlo" lì? Come ci arriva?

«Dici che David Evans ha mandato quel messaggio per farci capire che fa parte di una delle nazionali che partecipano al torneo?» prova a capire Jude.
«Si ma qua sorge una domanda: se è veramente il nonno di Mark perché fingersi morto?» domando io e silenzio di tomba.

«Potrebbe anche essere una trappola.» dice Willy, secondo me legge troppi gialli.
Da' una spiegazione assurda e viene interrotto da Darren.
È indubbiamente la calligrafia del nonno di Mark.

Sembra che Darren e William stiano per prendersi a botte quindi intervengono gli altri a dividerli, mentre Mark osserva il foglio non capendo cosa sia più giusto pensare.

Poi Mark ci rispedisce tutti ad allenarci.
«Hai parlato con Axel?» domanda Shawn mentre lo guardiamo che utilizza la Tormenta di Fuoco.
«Sì ,ieri.» rispondo incrociando le braccia al petto.
«E hai capito cosa gli prende?» continua e annuisco.
«Vuoi aiutarlo?» quante domande.
«Ci posso provare, torniamo a dare fastidio e distrarre Mark.» dico avvicinandomi alla porta del capitano.

__________

Giustamente dopo le minacce di Hurley, William si decide a darci il nome della prossima squadra che affronteremo, ovvero i favoriti del girone: la Corea.

Siamo tutti motivati a dare il massimo per migliorare le nostre, o meglio le loro, tecniche speciali e decisi andiamo fuori per poterci allenare, ma, devo ammettere che l'allenatore Trevis non la smetterà mai di sorprendermi, il campo è pieno zeppo di fango.

Nessuno osa fare un passo in avanti ed entrare dentro il campo di fango, quando sto per fare un passo in avanti vengo preceduta da Axel, si sporca immediatamente ma non gli interessa, vuole solo vincere la prossima partita, non gli importa come.

Mi avvicino anche io ed entro con cautela per evitare di sporcarmi molto, ma quando inizio a correre per raggiungere Axel, varie macchie vanno a sporcare la mia maglietta e il mio viso.

Raggiungo l'attaccante e provo a rubargli la palla.
«Ragazzi che aspettate?! È divertente!» esclamo ridendo.

Devo ammettere che è proprio così, vedere gli altri cadere e sporcarsi sempre di più è divertente.

Mi tengo lo stomaco per quanto sto ridendo, alla caduta di Jordan, quel ragazzo è fantastico, un comico nato, ma neanche sa di esserlo.

«Ma smettila... possibile che tu non sia ancora caduta?» mi rimprovera dolcemente Shawn.
«Non è poi così difficile.» prendo la palla e la alzo con il piede.

«Axel!» grido il suo nome e riceve la palla al volo per rimandarla al mittente senza mai farla cadere.
«Vedi?! Se la palla non tocca la superficie non ti sporcherai ulteriormente.» riprendo a correre con la palla tra i piedi.

Il giorno seguente siamo tutti decisamente migliorati e riusciamo a completare una fitta rete di passaggi senza permettere alla palla di toccare la superficie fangosa.

**********

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