Fallin' All In You || Shawn F...

By LadyFrost02

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«Ci siamo conosciuti in una situazione stramba e le cose sono andate diventando sempre più strambe, anche se... More

Presentazione
I - Raimon Junior High
II - Visita alla Royal Academy
III- Alius Academy
IV - Il Lupo dei Ghiacci
V - La Terra dei Ghiacci
VI - Non È Ancora Finita
VII - Partita da Tre Minuti
VIII - Absolute Royal Academy
IX - Primo Segreto Svelato
X - Confusione In Casa Collins
XI - Allenamento Speciale
XII - Il Cielo Stellato
XIII - I Capelli Favolosi di Xene... O Xavier?!
XIV - Cambi Repentini d'Umore
XV - Il Bomber di Fuoco
XVI - Vagando Per Okinawa
XVII - Ritorno In Campo
XVIII - Un Compleanno Quasi Rovinato
XIX - La Genesis
XX - La Fine... O Forse No
XXI - Un Nuovo Inizio
XXIII - Selezioni
XXIV - Non Dovevamo Allenarci Dice?
XXV - Interrogatorio Stile Collins
XXVI - Sono Brava A Dar Fastidio
XXVII - Questo Non È Mai Successo
XXVIII - Erik torna da noi!
XXIX - Suzette La Racconta-Storie
XXX - Fiammella Is Back
XXXI - Insegna Luminosa
XXXII - Ignoratemi Pure
XXXIII - Stonewall Non È Poi Così Male
XXXIV - Vittoria E Sconfitta
XXXV - Mi Devi Un Milkshake
XXXVI - È Tornato!
XXXVII - Zuccherino...
XXXVIII - Spada Angelica
XXXIX - Albino o Corvino?
XL - Geloso?!
XLI - Spin Off
XLII - Una Sequestrata... Particolare
XLIII - Ho Solo Giocato A Monopoly!
XLIV - Appuntamento Romantico
XLV - Festival
XLVI - Desiderio
XLVI - Desiderio (pt. 2)
Epilogo
Annuncio Sequel
Sequel
I - Il Tempo Vola
II - Conversazione Tra Gli Spalti
III - In Prima Pagina
IV - Intervista Pre-Partita

XXII - Il Ritorno

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By LadyFrost02

«Axel tira.» grido lanciando la palla all'attaccante che prova a metterla in rete ma Mark la ferma.

Sono ore ormai che ci stiamo allenando ma la cosa sembra non pesare a nessuno, tutti tranne me che sto morendo dalla sete.

«Va bene così ragazzi, per oggi può bastare.» dice Mark.
«Grazie non ne potevo più, sono stanca.» mi sdraio a terra sporcando sicuramente i capelli di terra.

«Forza venite fate una piccola pausa.» dice Silvia, pausa? Ma non avevamo appena finito?!
«Su in piedi.» Jude mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi.

«Chiedo scusa, tu non sei Cammy?» Mark corre da una ragazza che stava osservando gli allenamenti già da un po' di tempo.
«Ho ragione?! Tu sei proprio Cammy, guardami sono Mark Evans.» la ragazza però sembra proprio non ricordarselo.

«Mi dispiace ma io...» viene interrotta dal capitano.
«Come non mi riconosci sono io... Mark Evans. Mark quello che gioca a calcio no?» quello che gioca a calcio? Siamo seri?
«Devi perdonarmi ma davvero non mi ricordo di te, mi avrai scambiata per qualcun'altra.» povero capitano.

«È che mi piace tanto il calcio, così mi sono fermata a guardare.» spiega gentile.
«Camelia è ora di andare.» la chiama un signore che dovrebbe essere il padre.

«Si arrivo, allora a presto "Mark quello che gioca a calcio".» corre dal padre, mi viene voglia di mettermi a ridere.

Io, Silvia e Kevin ci avviciniamo a lui.
«Ma tu la conosci?» chiede Silvia.
«Ma certo che la conosco, abbiamo giocato tanto alle elementari, non capisco come possa avermi dimenticato.» Mark incrocia le braccia al petto.

«È normale che non si ricordi di te se ti presenti come "Mark quello che gioca a calcio".» lo prende in giro Kevin.
«Era molto meglio "Mark quello fissato con il calcio" io dico che se ne sarebbe ricordata.» dico battendo il pugno a Kevin.

«Andiamo a cambiarci dai.» dice Jude.
«Arriviamo.» urliamo in coro noi tre.

Metto la tuta della Raimon e quando esco dallo spogliatoio aspetto gli altri.
«Che fai?» chiede Nathan.
«Provo a chiamare Shawn.» dico mentre digito il numero sul cellulare.
Aspetto che inizi a squillare ma dice che il telefono è irraggiungibile... da più di tre giorni.

«Io lo ammazzo.» dico e Nathan prova a farmi calmare.
«Tranquilla appena avrà tempo ti chiamerà lui.»
«E io non gli risponderò.» dico mentre vedo anche altri uscire dallo spogliatoio.
«Sei cattiva così.»
«Era quello l'obbiettivo.» dico ghignando.

__________

Sento la sveglia del mio telefono squillare, ma perché?
Mi copro la testa e allungo il braccio per prendere quella roba che mi ha svegliata dal mio sogno dove mi trovavo in un bellissimo campo fatto di caramelle e dove c'era un ruscello di cioccolato... se vi state chiedendo se sono in fissa con il cibo la risposta è sì e penso si sia anche notato, ora ho fame.

Quando prendo il cellulare in mano, mi rendo conto che non è la sveglia ma Celia che mi chiama.

«Pronto?» dico con la voce ancora impastata.
«Stai ancora dormendo?!» urla e io allontano il telefono dell'orecchio.
«Perché no? Oggi è sabato, non c'è scuola.» voglio dormire ancora cinque minuti.

«Ti avevo detto ieri che oggi saresti dovuta venire a scuola, ma sei in ritardo di venti minuti.» mi ricordo subito di quello che mi avevano detto ieri, avevo promesso che le avrei aiutate con alcuni documenti riguardanti la squadra.

«Tre minuti e sono per strada.» dico riattaccando e cercando qualcosa dentro l'armadio, ma è troppo disordinato e non capisco dove si trovano le magliette e i pantaloni, quindi faccio la cosa più semplice prendo l'uniforme della scuola.

Mentre scendo le scale provo a legarmi il fiocco giallo attorno al collo, arrivata in cucina vedo mio fratello sul computer.
«Buongiorno, perché sveglia a quest'ora?» chiede, sembra non aver dormito, è da più di una settimana che rientra tardi dal lavoro e continua anche a casa, poverino.

«Devo andare a scuola, c'è qualcosa da mangiare? Che posso portarmi dietro.» dico aprendo la dispensa.
«Ci dovrebbero essere delle brioche al cioccolato in quello scaffale.» me lo indica e io ne prendo tre uscendo subito di casa.

Quelle mi ammazzano se faccio ancora più tardi, sono dolci e carine ma quando ne faccio una delle mie sono peggio di Satana.

Arrivo a scuola dopo quella che mi sembra un eternità e vedo due ragazzi entrare anche loro a scuola... che succede?

Mi avvicino lentamente e noto all'entrata un mucchio di scarpe, levo le mie e faccio il mio ingresso.

Entro e vedo Mark parlare con William, mi guardo attorno.

«Eh no, quella che è perennemente in ritardo non sei tu ma lei.» dice Axel.
«Scusate me ne ero scord... Darren LaChance?» dico sorpresa andandolo a salutare, sono più di tre mesi che non lo vedo.

«Hurley, Scott, Thor... che ci fate qui?» che bello poterli vedere di nuovo.
«Questo ancora non lo sappiamo, ma non siamo gli unici a essere venuti fin qui.» dice Hurley.

Da dietro Jack vedo spuntare una testa a me troppo familiare, quanto mi era mancato.
«Isabelle.» dice Shawn sorridendo.
Mi avvicino e lo abbraccio, che bella sensazione durante questi tre mesi ci siamo visti parecchie volte ma mai per più di due giorni, e l'ultima volta che abbiamo passato un po' di tempo da soli è stato poco più di un mese fa, mi godo il momento ma poi come se mi risvegliassi gli schiaccio il piede.

«Ahia! Che ho fatto?» si lamenta saltellando su un piede.
«Come sarebbe a dire "Che ho fatto?". Sei sparito dalla circolazione da qualche giorno.» lo guardo arrabbiata.

«Avevi detto che lo ammazzavi ma non pensavo lo facessi realmente.» dice Nathan.
«Eccome se lo faccio.» sono arrabbiata con lui, ma comunque felice di poterlo rivedere.

«Scusa mi era morto il cellulare mentre venivo qui, e non ho avuto tempo di chiamare.» mi spiega sorridendo. Lo guardo di sottecchi... posso fidarmi?
«Non lo so...» mi giro facendo l'offesa, si mette dietro di me.

«Mi perdoni?» sussurra spostandomi i capelli corti dalla spalla, non lo sopporto è troppo vicino e la cosa mi manda in tilt il cervello.
«Devo pensarci.» mi allontano senza però farmi vedere mentre sorrido.

«Mark è stato convocato pure David Samford.» dice Jude.
«David.» saluto io. «Siete stati convocati? Quando? E da chi?» chiedo confusa.

«Non sappiamo perché ma dal signor Hillman.» dice Jude.
«A quanto pare hanno radunato qui un bel po' di giocatori.» dice David osservando tutti i presenti.

Sento le mani di Shawn sulla mia vita.
«Ci hai pensato?» sussurra.
«Oggi mi sento buona, posso concedertelo.» sorride e mi da un bacio sulla guancia, sento calore della zona del punto di contatto, l'ho già detto quanto mi era mancato?

«Ci sono anche persone inaspettate.» dice Axel e da dietro di lui compare un ragazzo dai capelli rossi.
«Xavier!» esclamo felice di vederlo.

«Ciao come vanno le cose?» mai stata più felice di trovarmi a scuola il sabato mattina.
«Sono rimasto molto sorpreso che abbiano contattato anche me, è un onore poter far parte di quest'avventura.»

«Io vorrei sapere quale a dire il vero.» dico. «È bellissimo che siate venuti qui, alcuni più di altri...» guardo Shawn che alza gli occhi al cielo. «Ma vorrei sapere perché l'allenatore Hillman vi ha detto di venire.»

«Questo non lo so, e credo nessuno qui dentro.» risponde Xavier. «Ma c'è anche qualcun'altro.» ci giriamo dove sta guardando e si avvicina a noi una figura.

«Cos'è quella specie di aura che ha intorno?» dice Shadow.
«Ma chi è quello? Lo conosci Xavier?» quando è abbastanza vicino lo riconosco.

«Che dell'accoglienza, i terrestri hanno un proverbio che dice: fai attenzione a colui che non si è fatto vedere per tre giorni; lo conoscete?» lo guardo stranita.
«Mai sentito nominare.» dico e tutti mi guardano come per dire "Da che pianeta viene questa?"

«Ma come, vuol dire... perdo solo tempo a spiegarlo.» si mette una mano sopra la fronte.
«Mi dispiace Jenus ma impara a parlare la mia lingua.» tutti sobbalzano.

«Janus?!» dice Kevin.
«Incredibile, è il capitano della Gemini Storm.» Shawn aumenta la presa.

«E dai calma, che sarà mai.» mi guardano tutti male persino Shawn e li ignoro.

«Ah, non fatela tanto lunga, quello era il mio nome alieno... ho un vero nome adesso che cosa credete, mi chiamo Jordan Greenway gente.» ora è molto più simpatico rispetto a qualche mese fa.

Uno dei fratelli della Kirkwood si lancia all'attacco contro il povero Jordan.
«Ma quale Jordan Greenway, tu hai distrutto la nostra scuola, te lo ricordi?» ancora non mi è chiara una cosa, a parere mio hanno fatto un favore a tantissimi studenti, certo non è una cosa bella da fare, ma comunque in parte ero favorevole, questo però non lo dirò mai.

«Sì è vero e sono sinceramente dispiaciuto per quello che ho fatto, ma vedi detto tra noi, ho dovuto lavorare sodo per riuscire a contenere la mia personalità aliena.» quasi quasi sta per essere preso a pugni, appoggio la mia testa alla spalla di Shawn, e fisso la scena che si sta svolgendo davanti ai miei occhi.

Tutti guardano Jordan a bocca aperta.
«Siete veramente strani... che c'è di male?» chiedo.
«Tu stai male! Sei seria?!» mi risponde Shawn, non ha tutti i torti, a volte quello che per alcuni è strano per me è la cosa più comune al mondo.

«Bhe in effetti sembra cambiato.» concorda Nathan.
«Concluderei questa parentesi dicendo: tutto bene quel che finisce bene, d'ora in avanti chiamatemi Jordan Greenway.» dice sorridendo.

«Ma la smetti con questi proverbi? Tu mi farai impazzire.» sono già stufa non ho mai sentito tanti proverbi in una sola giornata, si lo so, sono soltanto due, ma per me sono anche troppi.
«Più di quanto tu non sia già?!» chiede David e tutti ridono pure quello che dovrebbe essere il mio ragazzo.
«Spiritoso.»

«Va bene però adesso volevo presentarvi un altra persona.» Mark si avvicina a un ragazzino che assomiglia a una statua in questo momento. «Ragazzi lui è Austin Hobbes, pare che sia stato convocato pure lui, così dice.»

«Piacere di conoscervi, potete chiamarmi Austin se volete.» almeno non sembra tanto antipatico.
«In che ruolo giochi Austin?» gli chiede curioso Jude.
«In tutti tranne che in porta.» deve essere molto bravo il ragazzo.

«Ehy guarda Mark, c'è un tipo strano laggiù che sembra non essere in sintonia con nessuno.» dice Hurley che si trova di fianco a noi.
Giriamo la testa e vediamo un tipo strano mentre si pettina il ciuffo viola.

Alla gentile richiesta di Mark che gli aveva semplicemente chiesto come si chiamasse l'ha totalmente ignorato, di certo è un maleducato, sbuffo infastidita dal suo comportamento se osa rispondere così a me si ritrova senza nulla da pettinare, può contarci.

Entra il Mister Hillman con le ragazze mentre ci avviciniamo a loro Shawn nota qualcosa di strano in me.
«Ehy cos'hai?» chiede.
«Mi sta dando parecchio fastidio.» dico quando raggiungiamo gli altri.

«Chi?» proprio in quel momento Jude tira un pallone e senza girarmi rispondo a Shawn.
«Stonewall.» si gira subito per vedere se avevo ragione, l'avevo intravisto un minuto fa e ho provato a non dare di matto.

«Ma è Caleb.» dice David, mi giro anche io e resisto alla tentazione di saltargli al collo, fai un bel respiro profondo Isabelle e tutto andrà bene, non ci saranno morti e tu non andrai in prigione... ce la posso fare.

«Ehy Stonewall che ci fai qui?» Jude pare abbia cambiato umore come me e David, a quanto pare ora è ufficialmente uno studente della Royal Academy e Joe mi ha pure detto che è capitato in classe assieme a lui.
«Sono venuto ad augurarvi buona fortuna, vogliamo cominciare a giocare oppure no?» certo cominciamo pure, ti aspetto in un vicolo buio, verrò sola... con una mazza da baseball.

«Hillman non dirmi che hai convocato pure lui?!» ti prego, fa che David si sbagli.
«Eh già, adesso si che ci siamo tutti, ora ascoltate attentamente: voi siete i candidati per diventare i futuri rappresentanti del Giappone.» dice il Mister, ecco perché si trovano tutti qui.

Mi allontano da tutti e vado a mettermi vicino a Silvia.
«Quest'anno il Football Frontier ha indotto un torneo mondiale, Football Frontier International, FFI, è un torneo per stabilire chi sarà la squadra giovanile più forte del mondo e voi siete i candidati ad entrare nella nazionale giovanile giapponese, che ve ne pare?» spiega guardando tutti i ragazzi, wow sfideranno il mondo intero, sarebbe fantastico parteciparvi.

«Ragazzi è una notizia straordinaria sfideremo il mondo.» esulta Mark.
«Ma possono partecipare tutti e ventidue?» chiedo all'allenatore.

«Appunto, non createvi illusioni, per ora siete soltanto dei candidati, siete in ventidue ma ne verranno scelti solo diciassette.» chiarisce subito Hillman.
«Prima di tutto, vi divideremo in due squadre formate da undici giocatori, le squadre si sfideranno tra due giorni in una partita che servirà a selezionare i migliori.» spiega Nelly.

«Fate attenzione sto per annunciare le formazioni.» richiama l'attenzione Silvia, mi avvicino ulteriormente a lei e osservo la lista che ha in mano.

«La squadra A sarà formata da: Mark Evans, Kevin Dragonfly, Hurley Kane, David Samford, Shawn Froste, Xavier Foster, Jack Wallside, Thor Stoutberg, Maxwell Carson, Archer Hawkins e Marvin Murdock.» elenca Silvia.

«Mentre la squadra B da: Jude Sharp, Nathan Swift, Axel Blaze, Darren LaChance, Jordan Greenway, Tod Ironside, Scott Banyan, Austin Hobbes e per finire Caleb Stonewall.» conclude, mi metto a contare i membri della seconda squadra.

«Ma sono dieci, ne hai saltato uno.» dico.
«No li ho letti tutti, guarda.» mi mostra la lista.

«Avete dimenticato me.» dice il fratello gemello di William.
«È vero...» dice Silvia. «Mister?»

«Stiamo aspettando delle notizie, Isaac Glass è in sospeso fino a che non saremo certi di una cosa, non parteciperà... ma è meglio se ti tieni pronto.» spiega il Mister, che cosa strana.
«Che genere di notizie?» chiede Mark.
«Per il momento non possiamo dire nulla.» che sarà mai? Stanno progettando di rapire qualcuno? Mah.

«Inizia il divertimento vero Jude?» Caleb è proprio un bravo provocatore è sta avendo la meglio sulla mia pazienza e anche su quella di Jude e David.
«Mark Evans, Jude Sharp; sarete voi i capitani delle rispettive squadre.» conclude l'allenatore.

«Il match si svolgerà tra due giorni e poiché dovrò osservare le vostre capacità individuali, niente mosse combinate.» mi pare giusto.

Se ne va e restiamo soli lì regna il silenzio.
«Non dovreste essere felici? Dai su qui bisogna festeggiare, e a ogni festa sapete cosa non può mancare?» li guardo furba e quelli che mi conoscono rispondono in coro.
«Il cibo.» ridono.

«Esatto, chi va a comprarlo?» chiedo guardando tutti pregandoli con lo sguardo.
«È ancora troppo presto.» mi ricorda Nelly. «Non farà bene al tuo fisico.»

«Chissene frega del fisico tanto non posso andare ai mondiali.» la cosa mi dispiace ma non posso farci nulla se sono una ragazza.
«Ma smettila e dai retta a qualcuno una buona volta.»
«Shawn sei un guastafeste.» metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«E tu una bambina.» gli faccio la linguaccia. «Visto?» se la ride.
Mi avvicino a Xavier e lo prendo a braccetto.
«Vero che tu mi compri qualcosa da mangiare?» sembro disperata lo so.

«Ma mi ascolti quando parlo?!» dice Shawn.
«Stavi dicendo?» faccio finta di non averlo sentito.
«Che qualcuno la faccia sparire una volta per tutte.» supplica lui facendo ridere tutti.

«Mi chiedo cosa ci trovi in questa piccola bambina viziata obesa.» Kevin mi scompiglia i capelli.
«Sei geloso ammettilo.» dico guardandolo.

«Ma sei matta?» quasi urla.
«Non c'è nulla di male, bisogna ammetterlo che anche se è noioso, è piuttosto carino.» gli faccio l'occhiolino.

Mi metto a correre per scappare da Kevin che mi insulta in tutti i modi possibili e inimmaginabili.
«Se ti prendo ti faccio fuori Collins.» dice ma sono più veloce di lui.

«Non ce la farai mai.» passo tra Hurley e Scott e per poco Kevin non gli va addosso, stiamo dando spettacolo a tutti.

«David, Jude... aiutatemi.» dico dall'altro lato della palestra.
«Cavoli tuoi.» dicono in coro.
«Pensavo fossimo amici.» passo di fianco a loro ancora seguita da Kevin, ma non si stanca mai?!

«Chi noi? Non ci siamo mai visti prima.» scherza Jude.
Sono stanca, vado dietro a Shawn e mi nascondo da Kevin, tengo stretta la sua tenuta dell'Alpine.

«Ora non scappi più?!» si avvicina e ora l'unico ostacolo che lo separa da me è Shawn.
«Preferisco stare qui.» dico sporgendo di poco la testa da dietro le spalle di Shawn.

«Affrontami se hai coraggio.» mi viene da ridere.
«Perché dovrei? Tu hai l'aria di un cattivaccio mentre io sono solo una dolce ragazza indifesa completamente innocente.» mi guardano tutti e poi scoppiano a ridere.

«Isabelle tu sei tutto tranne che dolce, indifesa e soprattutto innocente.» dice Mark, poi ci sono Austin e Archer che non conoscendomi guardano straniti tutta la scena.

Sbuffo.
«Dai ti vuoi staccare?» chiede dolce Shawn.
Scuoto la testa sebbene non possa vedermi.

«Non ti farà nulla.» dice.
Guardo Kevin.
«Non è vero.» lo indico con un dito. «È ancora arrabbiato e me la farà pagare.»

«E cosa farebbe sentiamo.»
«Non lo so, chiediamolo direttamente a lui.» Kevin si gira e si allontana leggermente.

Posso stare tranquilla ora, mi allontano di poco da Shawn, ma credo che abbia fatto male, Kevin fa uno scatto e mi solleva come un sacco di patate.
Una volta sulle sue spalle mi ricordo che indosso una gonna e cerco di tenerla giù.

«Kevin mettimi giù.» gli dico.
«Prima ritira quello che hai detto.» dice posizionandomi meglio sulle sue spalle.

«Neanche morta.» incrocio le braccia al petto e poi provo a levarmi i capelli da davanti alla faccia.
«Che qualcuno mi aiuti... Xavier, Mark, Hurley, Axel!» Shawn mi guarda con le braccia conserte.

È stranissimo vederli dal basso mi viene quasi da ridere.
«Come preferisci.» dice Kevin cominciando a uscire dalla palestra.

«Dove stai andando?» tutti cominciano a seguirci.
«A fare un bagnetto.» comincio a tirare pugni sulla sua schiena ma sembra che la cosa non gli dia fastidio.

Tutti ci seguono, appunto personale: mollare Shawn.
Entriamo dentro la scuola e Kevin comincia ad avviarsi verso la piscina della squadra di nuoto della scuola.

«Ma sei pazzo? Mettimi giù.» mi dimeno.
«Sai nuotare vero?!» forse, può darsi, che me la sia cercata.

«No, non fare questo a una povera ragazza a cui non hanno mai insegnato neanche come si fa a stare a galla sull'acqua.» provo a convincerlo ma inutilmente.
«Non ci credo.» siamo arrivati.

«Hai un'ultima possibilità.» dice sul bordo.
«Non dirò nulla.»

«Kevin dai lasciala stare.» finalmente si è deciso a parlare.
«Merita una bella lezione, scusa amico ma se l'è cercata.» lo scimmiotto e la scena dall'esterno deve sembrare piuttosto buffa.

«Dai fallo per me, non per lei.» cerca di convincerlo Shawn.
«Quando scendo di qui in quella piscina ci finirai tu.» gli dico.

«Ma la senti?!»
«Se fai così non aiuti Izzy.» mi rimprovera il mio ragazzo.

«Ma stanno insieme?» chiede Austin a Mark che annuisce.
«Austin se mi aiuti prometto che lo lascio, anche ora, nessun problema.» dico, Shawn apre la bocca per dire qualcosa e a quel punto Kevin mi mette giù.

«Perfetto, addio Shawn.» dico mentre mi sistemo i capelli, si avvicina a me, mi solleva e mi butta in piscina.

Prendo un bel respiro prima di entrare in acqua e resto giù più a lungo possibile, ma che cosa gli è saltato in mente?
Riemergo su che si sono tutti affacciati, nuoto fino al bordo piscina e mi ci appoggio.

«Questa me la paghi Froste.» dico.
«Scusa.» sussurra sorridendo, te lo tolgo io quel sorriso dalla faccia.
Quando mi porge una mano per aiutarmi a uscire lo trascino dentro con me.

«Così impari.» dico quando vedo la sua testa spuntare fuori dall'acqua.
Archer e Austin, non abituati alle mie genialate e stupidaggini, guardano scioccati mentre gli altri dicono che me la sono cercata.

«Ah e comunque è finita, buona fortuna Shawn.» dico senza voltarmi.
«Non accadrà mai.» dice raggiungendomi.
«L'ho appena fatto.»

«Sarà meglio che vada a cercare degli asciugamani.» dice Silvia.
«E io vado a cercare dei vestiti asciutti.» continua Celia.

«E noi è meglio se ce ne andiamo.» dice Axel. «Meglio lasciarli soli.»
«Si spera, anche perché qui non ci sono alberi dove nascondersi no?!»

«Cosa?» dice Xavier.
«Lascia stare...» risponde Jude, dopo un po' restiamo da soli.

«Non mi hai lasciato veramente.» dice lui.
«Oh sì che l'ho fatto davanti a una ventina di persone.» sono fiera di me.

«È praticamente impossibile.» nuoto verso il centro della piscina e lui mi segue.
«A quanto pare no, ora puoi pure considerarti libero e andare da qualcun'altra meno fradicia di me in questo momento.» accorcia le distanze e mi trascina a bordo piscina intrappolandomi tra il muro e il suo corpo.

«Perché dovrei volere un'altra se adesso ho te, qui davanti a me?!» gli metto le mani attorno al collo.
«Perché può essere più intelligente, sveglia, talentuosa, generosa, più bella e sexy di me.» mormoro.

«Fidati in questo momento non ci può essere alcuna ragazza sulla faccia della Terra più bella e sexy di te.» mi da un bacio sul collo, mi sembra che quest'ultimo mese sia passato troppo lentamente, siamo sicuri che non stia sognando?

«Dubito.» allaccio le gambe attorno al suo busto.
«Non ci siamo ancora salutati come volevo io.» ricorda.

«E come volevi salutarmi?»
«Così.» mi bacia ed è come la prima volta solo che questa volta è un bacio molto appassionale.

«Mi sei mancata.» ammette lui staccandosi di poco dalle mie labbra.
«Tu no.» sorrido.

«Ammettilo.» mi dà un bacio a stampo.
«Può darsi un pochettino.»
«Solo?» chiede.

«Eh si, tanto qui avevo un bel po' di ragazzi carini a distrarmi.» mette la mano destra sotto la camicia entrando direttamente a contatto con la pelle bagnata della mia vite.

«Quindi erano meglio di me?» magari ce ne fossero.
«Può darsi.» mi bacia nuovamente e stringo maggiormente la presa sul suo busto.

Sentiamo la porta aprirsi.
«Scusate l'interruzione, vi abbiamo portato asciugamani e cambi asciutti.» dice Silvia rossa come Celia.

«Grazie mille ragazze.» Shawn nuota fino alla scala e quando esce noto la sua maglietta dell'Alpine che si è appiccicata al suo corpo e arrossisco di colpo.
«Prenderai un raffreddore se non esci di li.» mi risveglia dal mio trans Shawn.
«S-Sì arrivo.» Silvia mi passa un asciugamano e neppure lei e Celia riescono a staccare gli occhi dal suo corpo perfetto, la ringrazio.

Potrebbe benissimo fare il modello, non c'è alcun dubbio, siamo tutte e tre rosse e balbettiamo senza dire nulla che abbia senso, dovrei essere gelosa, ma capiterebbe a chiunque di avere questa reazione... dai l'avete mai visto?!

«Vi aspettiamo in palestra.» dice finalmente Celia per poi andarsene.

Ci asciughiamo nei diversi spogliatoi, a Shawn hanno portato una maglietta bianca e i pantaloni della Raimon, mentre a me direttamente la mia divisa.

«Hai i capelli tutti bagnati.» Shawn mi strofina sui capelli l'asciugamano.
«Per colpa tua, dai andiamo.» gli do un bacio a stampo e lo prendo per mano.

Facciamo il nostro ingresso in palestra e io continuo a strofinarmi sui capelli l'asciugamano, con il vano tentativo di asciugarli.

«Come è andata a finire?» domanda Mark.
«Che adesso il signorino Froste è libero di farsi corteggiare da altre ragazze.» lui mi guarda stupito.

«Ma io... cioè tu... poco fa...» non riesce a dire nulla di sensato.
«Lasciamo stare.» lo spintono.

«Dai raccontate, come è stato il rientro a casa?» chiedo agli altri giusto per cambiare argomento.

********

Words: 3916

Scusate per l'attesa questo è il capitolo... al prossimo.

-A ❤

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