Fallin' All In You || Shawn F...

By LadyFrost02

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«Ci siamo conosciuti in una situazione stramba e le cose sono andate diventando sempre più strambe, anche se... More

Presentazione
I - Raimon Junior High
II - Visita alla Royal Academy
III- Alius Academy
IV - Il Lupo dei Ghiacci
V - La Terra dei Ghiacci
VI - Non È Ancora Finita
VII - Partita da Tre Minuti
VIII - Absolute Royal Academy
IX - Primo Segreto Svelato
X - Confusione In Casa Collins
XI - Allenamento Speciale
XII - Il Cielo Stellato
XIII - I Capelli Favolosi di Xene... O Xavier?!
XIV - Cambi Repentini d'Umore
XV - Il Bomber di Fuoco
XVI - Vagando Per Okinawa
XVII - Ritorno In Campo
XVIII - Un Compleanno Quasi Rovinato
XIX - La Genesis
XXI - Un Nuovo Inizio
XXII - Il Ritorno
XXIII - Selezioni
XXIV - Non Dovevamo Allenarci Dice?
XXV - Interrogatorio Stile Collins
XXVI - Sono Brava A Dar Fastidio
XXVII - Questo Non È Mai Successo
XXVIII - Erik torna da noi!
XXIX - Suzette La Racconta-Storie
XXX - Fiammella Is Back
XXXI - Insegna Luminosa
XXXII - Ignoratemi Pure
XXXIII - Stonewall Non È Poi Così Male
XXXIV - Vittoria E Sconfitta
XXXV - Mi Devi Un Milkshake
XXXVI - È Tornato!
XXXVII - Zuccherino...
XXXVIII - Spada Angelica
XXXIX - Albino o Corvino?
XL - Geloso?!
XLI - Spin Off
XLII - Una Sequestrata... Particolare
XLIII - Ho Solo Giocato A Monopoly!
XLIV - Appuntamento Romantico
XLV - Festival
XLVI - Desiderio
XLVI - Desiderio (pt. 2)
Epilogo
Annuncio Sequel
Sequel
I - Il Tempo Vola
II - Conversazione Tra Gli Spalti
III - In Prima Pagina

XX - La Fine... O Forse No

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By LadyFrost02

È morbida e calda, questa sciarpa apparteneva ad Aiden il fratello gemello di Shawn, non se l'è mai levata fino ad oggi.

Rimango a osservarla.
«Che ci fai lì impalata?» sento una voce ma non alzo lo sguardo.
«Nulla, penso.» dico ancora con la testa bassa.

«Questo mi pareva ovvio, a cosa?» domanda serio.
«Che tutto questo adesso è finito, tornerà ad essere come mesi prima.» non so che strani poteri abbia questo ragazzo ma riesce sempre a leggermi dentro.

«Non per forza, se non vuoi che finisca non succederà.» alzo lo sguardo.
«Come fai a esserne così sicuro?»
«Perché farò tutto ciò che è in mio potere per far sii che nulla cambi.»

«Credo di non avertelo mai detto, ma mi sono resa conto che mi piaci e non poco.» sussurro per non farmi sentire da lui.
«Anche tu, ma questo già lo sapevi.»

Gli porgo la sua sciarpa.
«Questa è tua.» la prende in mano.
«Grazie.» si avvicina e me la lega al collo.

«Ricordati sempre che io ci sarò sempre, qualsiasi cosa accada.» mi ricorda.
«Quindi questo non è un addio?» domando speranzosa, annuisce.
«Non è un addio. Scommetto che mi darai il tormento anche se ti troverai dall'altra parte del Giappone.» dice.

«E voglio che tu lo faccia.» poi infischiandosene della presenza dei ragazzi, di Veteran e del signor Hillman; Shawn mi bacia attirandomi a sé tenendomi stretta per non lasciarmi andare, dalla vita; mentre le mie mani stringono la sua maglietta all'altezza del petto.

Sorrido sentendo Suzette urlare «Lo sapevo.» mentre le altre le chiedono di stare zitta per non rovinare il momento.

Sento che anche Shawn sorride, finalmente penso di aver capito per una buona volta quali sono i miei sentimenti per questo ragazzo che sembra non mi voglia lasciar andare, ma la cosa non mi dispiace affatto.

Appoggia la sua fronte sulla mia e fa incrociare le nostre mani.
«Tu mi sei stata sempre accanto in alcuni dei momenti più brutti della mia vita, rendendoli migliori soltanto con una delle tue solite battute e non smetterò mai di ringraziarti Izzy.» sorrido e mi allontano di qualche passo.

«Andiamo a giocare un po'.» dice trascinandomi in mezzo al campo.
Per tutto il tempo giochiamo e scherziamo.

Iniziamo a giocare e mi passano per l'ennesima volta il pallone vedo Mark che mi viene incontro per rubarmela.

Senza alcuno sforzo, mi sposto a destra e quando se ne accorge prova a recuperare velocemente la palla, e io mi diverto a vederlo provare, gioco con la palla passandola da un piede all'altro e colpendola con la testa, forse mi sto prendendo gioco di Mark, giusto un poco.
«No basta mi arrendo, hai vinto tu.» Mark si siede a terra con il fiatone.

«Già stanco capitano?» lo prendo in giro.
«Se l'avessi detto prima, che sei capace di cose simili, probabilmente non ti avrei fatta entrare in squadra, mi sento umiliato.» fa finta di essere offeso, ci mettiamo tutti a ridere.

«Dai su, questa volta ti do' un piccolo vantaggio.» dico passandogli il pallone, si alza e comincia a correre con la palla al piede.

Quando è abbastanza lontano, inizio a correre e lo raggiungo, gli faccio un cenno di saluto con la mano, e lo supero con la palla al piede.
Resta a bocca aperta.

Passano quelli che saranno una ventina di minuti, poi inizio a lamentarmi.

«Che succede?» domanda Shawn.
«Shawn, ho fame.» dico tenendomi la pancia.
«Devi resistere...» mi dice mentre con la mano fa su e giù sulla mia schiena.

«Resistere un corno, ho fame.» voglio piangere, sento la mia pancia brontolare.
«Ma tu non avevi del cibo in una borsa?» lo guardo in un modo strano.

«Cibo... in una borsa...» ripeto, ma certo.
Trascino Shawn fino al pullman e cerco il mio borsone.

«Non ci avevo pensato.» continuo a ribaltare tutto ma non riesco a trovarlo.
«Dov'è finito?» parlo con me stessa, Shawn si è seduto e mi guarda.

«Hai veramente una pessima memoria... l'avevi messo sotto il nostro sedile.» dice a braccia conserte.
«È vero.» mi alzo e lascio tutto in disordine, ma per fortuna quel santo che è insieme a me, rimette tutto al suo posto.

«Eureka!» esclamo aprendolo e tirando fuori dei biscotti al cioccolato.
«Mi chiedo come tu possa avere così fame.» si avvicina e si siede vicino a me.

«Io ho sempre fame.» gli porgo la confezione e lui ne prende uno.
«Dai andiamo, non vorrai mica mangiarti tutto questo da sola?!» mi da un bacio sulla guancia e sento che potrei svenire in questo preciso istante.

«Quella era l'intenzione.» ammetto, ogni volta che ci fermavamo in qualche città, io compravo un po' di cibo spazzatura riempendo così la borsa fino a farla scoppiare, a parte Shawn, che mi aveva beccato all'Alpine, nessuno sa dell'esistenza di tutta sta roba.

«Muoviti.» chiude il borsone e lo pende. «Come fa a pesare così tanto?» chiede stupito.
«È strapieno, sono riuscita a sistemarlo come meglio potevo e alla fine ci sono riuscita.» dico fiera, mi prende per mano e usciamo dal pullman.

«Ragazzi, fate una pausa.» ci sediamo in mezzo al prato e Celia mette una gigantesca tovaglia mi metto al centro con il borsone.
«Non c'è tanta roba qui dentro, quindi lasciatemi qualcosa...» apro la zip e faccio uscire una confezione alla volta, sopra ci sono i biscotti, i più fragili ovviamente.

«Hai solo biscotti lì dentro?» chiede Jack quando tiro fuori il decimo pacchetto.
«Cosa? No, con calma.» inizio a tirare i tubi contenenti le patatine di diversi gusti, non ho preso i pacchetti perché si sarebbero schiacciati tutti.

«Iniziamo?» chiede Mark quando tiro fuori pure le patatine al formaggio.
«Aspetta non ho ancora finito.» lo fermo, tirando fuori due pacchetti di popcorn.

«Ce l'ha un fondo quel borsone oppure no?» chiede Shawn osservando tutto il cibo per terra.
«Abbiamo quasi finito, mancano i dolci.» tiro fuori sette barrette di cioccolato ognuna diversa dall'altra.

«Se questo è il paradiso non portatemi via di qua.» dice Jack felice.
Tiro lecca lecca, caramelle di quelle dure e quelle ripiene, e infine quelle gommose a forma di orsetti, serpenti e frutta e ovviamente quelle a forma di coccodrillo.

«È troppo poco, quindi non mangiate tutto.» dico avventandomi per prima su una barretta di cioccolato alle nocciole.
«Tu sei pazza.» Jude scuote la testa come per dire "questa ragazza è un caso perso", e credo che abbia anche ragione.

«Come tu faccia a non ingrassare con tutto il cibo che mangi per me rimarrà sempre un mistero.» dice a braccia conserte Nelly.
«Tutta invidia...» scherzo lanciandole addosso un piccolo pacchetto di biscotti. «Mangia Nelly, e infischiatene.»

Ridiamo e scherziamo come se qualche ora fa non avessimo salvato, in un certo senso, il mondo.
«Basta stiamo scoppiando.» parla Jack per tutti.

«Meglio per me.» dico prendendo dalle mani di Mark le patatine, dato che ha appena detto di non riuscire più a mandare giù niente.

Mangio metà di quello che ha fatto avanzare Mark e Shawn mi toglie dalle mani il mio amore.
«Non avevo ancora finito.» dico provando a riprenderlo ma senza riuscirci.

«Dopo ti sentirai male.» prova a convincermi.
«Allora voglio sentirmi male, ma restituiscimele Shawn.» lo supplico, quelle sono le ultime patatine rimaste.

«No.» ma che cosa ci trovo in lui? È un insensibile, non può separarmi da quella delizia.
«Froste smettila, le ho comprate io... in parte.» sussurro l'ultima parte, una volta ho trovato dei soldi sotto il mio sedile e quindi pensando che fossero miei li ho spesi ma poi controllando il mio portafogli mi sono resa conto che erano suoi, ma questo non lo saprà mai.

«Cosa?» domanda.
«Cosa?» ripeto io?
Provo a coglierlo di sorpresa ma è più agile di me.

«Ah l'amore.» dice Suzette guardandoci.
Ci fermiamo allo stesso tempo e i nostri sguardi si incrociano, mi sembra di notare che sia leggermente arrossito mentre io sento di essere diventata rossa come un peperone.

«Suzette!» grido per farla zittire.
«Volete negarlo? Abbiamo visto tutti quello che è successo prima...» fa uno sguardo furbo.

«Cosa?» che qualcuno mi salvi, ma perché l'ha fatto?! Certo non mi è dispiaciuto, per nulla, ma è uguale.

«Quindi adesso state insieme?» questa volta è Victoria quella che tenta di estorcere informazioni.

«Non stiamo insieme.» diciamo all'unisono, non mi era passato neanche per l'anticamera del cervello.

«Ma glielo chiederai presto vero Shawn?!» ormai pare che io e Shawn siamo diventati la stessa persona, rispondiamo allo stesso momento.
«Victoria!» basta vi prego, io volevo solo mangiare delle patatine.

«Ma la vera domanda è...» ti prego Silvia non ti ci mettere anche tu. «quando avete capito che siete innamorati?»

A quella domanda scatto ormai al limite della sopportazione, mi alzo in piedi, prendo le patatine dalla mano di Shawn.
«Io volevo solo delle patatine.» dico girandomi facendo volteggiare i lisci capelli neri che mi arrivano poco sotto le spalle.

Mi allontano il più possibile per poter mangiare senza essere disturbata.
Da qui sembra quasi che stiano confabulando qualcosa tutti insieme, se Shawn sta dicendo qualcosa che non dovrebbe, lo rispedisco all'Alpine Junior High immediatamente.

«Che stavate confabulando?» chiedo quando Shawn viene vicino a me e mi fa cenno di seguirlo.
«Mi hanno fatto un interrogatorio con i fiocchi, mi hanno chiesto di tutto.» sorride.

«Ma tu non hai risposto, vero?» il mio tono fa chiaramente intendere che deve stare attento a quello che risponde.

«Non a tutto.» lo strozzo e il suo bel sorriso non mi impedirà di farlo... o forse sì.
«Perché siamo qui?» domando quando ci fermiamo.

«Perché gli altri non potranno sapere cosa succede, non sei d'accordo?» annuisco lentamente.

«E cosa dovrebbe succedere?» lui alza le spalle.
«Qualsiasi cosa, non lo so.» è furbo.
Gli metto le mani attorno al collo.

«Quindi anche un omicidio?!» si mette a ridere.
«Arriveresti a tanto?» mi mette qualche ciocca dietro l'orecchio.
«Solo se sono costretta a farlo.»

«Faresti veramente male a questo bel faccino?» modesto il ragazzo.
«Bel faccino?» faccio finta di essere un po' sorpresa.

«Sì insomma guardami, ovunque io vada faccio stragi di cuori, e tu ne sei la prova vivente.» abbassa il tono di voce, adoro questo suo lato ma quello che ha detto mi ha dato parecchio fastidio, solo perché so che è vero.

«Cosa te lo fa credere?» mi avvicino ulteriormente.
«Cosa non te lo fa credere?» che confusione.

«Non capisco mai nulla in queste situazioni.» ammetto.
«Ormai io ci ho fatto l'abitudine.» questa volta sono io a prendere l'iniziativa e quindi a baciarlo.

Questa volta nessuno ci sta osservando e mi godo a pieno quel miscuglio di sensazioni che mi mandano in totale confusione.
In ogni suo singolo movimento è gentile, il modo in cui mi bacia e anche la presa sui miei fianchi.

«Credo che non ne avrò mai abbastanza.» sussurra prima di baciarmi un'altra volta, neanche io Shawn poco ma sicuro.

__________

«Ehy ma quello è...» comincia Jude quando vediamo un uomo venire verso di noi.

Ci aspettavamo di trovare tutti i ragazzi ad aspettarci magari in compagnia di tanto cibo, ma la scuola sembra essere deserta.

«Eccovi finalmente, vi stavamo aspettando.» dice l'uomo di cui in questo momento mi sfugge il nome.

«Vedi Mark, c'è ancora un'ultima battaglia da affrontare...» ne ho abbastanza quando la smetteranno?!
«Ed è per questo che siamo venuti qui, per sfidarvi.»

«Io proporrei di farli pagare, non è che possiamo fare sempre tutto gratuitamente non pensate?!» Shawn stringe ulteriormente la mia mano per intimarmi di stare zitta.

Un ragazzo con il cappuccio viene in avanti, ma cos'è una setta demoniaca?!
Quando si mette davanti a Mark lo riconosco.
«Nathan...» sussurro e l'unico che sembra avermi sentito è Shawn che fa una faccia stupita tanto quanto la mia.

Poi abbassa il cappuccio mostrandosi a tutti.
«Ma quello è Kevin.» dice Silvia.
Shawn è visibilmente scosso dalla cosa, infatti stringe ancora più forte la mia mano, ma non gli dico niente.

Ci sono tutti, se è uno scherzo è di pessimo gusto.
«Ne è passato di tempo, vero Mark?» Nathan ha uno sguardo che mette i brividi.

«Finalmente è arrivato il momento di realizzare le mie ambizioni.» parla l'uomo che si trovava con il signor Schiller.

Ma che cosa sta passando per la testa a questi qui? Appena tornano come prima li faccio fuori, non so se devo arrabbiarmi e farli ragionare a furia di pallonate oppure fare come tutti gli altri...

«Che cosa volete da noi?» chiede Mark.
«Che giochiate contro di noi.» risponde Nathan.

«Per quello credo non ci fosse bisogno del look cattivoni.» bofonchio.
«Guardate quella luce: deriva dalla pietra di Alius.» dice Nelly osservando il petto illuminato di Nathan.

«È impossibile, la pietra di Alius è andata distrutta con tutte le apparecchiature di ricerca.» parla l'allenatore Hillman.
«A quanto pare no.» dico osservando Nathan.

«Voglio esprimere la mia gratitudine a tutti quanti, abbiamo continuato le ricerche nonostante sembrasse impossibile ritrovare la pietra di Alius, ma una volta trovata sono stato libero di sbarazzarmi di Astram Schiller e fare di testa mia.» non c'è di ché sempre disponibili.

«Ma quindi tutti quei boom, pezzi dei muri che cadevano ovunque... potevamo morire.» dico furiosa.
«Vedo che ci sei arrivata, non serve più nascondersi, l'ho fatto perché volevo che la pietra di Alius diventasse mia.» che cattivone, mi sta annoiando sto tizio.

«Vi presento i fantastici Dark Emperors.» ma come hanno potuto farlo?!

«E va bene giocheremo!» decide infine il capitano.
«Se permettete mi state annoiando con tutti questi discorsetti, dimostrate tutto con i fatti, sul campo da calcio.» ho bisogno di una vacanza che duri da adesso fino alla fine dei miei giorni.

Il signor Hillman mi ha affidato il ruolo di trequartista, e ci siamo posizionati in campo.
Nathan ruba subito la palla a Mark e supera Bobby e Jude.

Proviamo ad avanzare verso la porta ma tutti i nostri sforzi non servono a nulla, fino ad ora non ho ancora toccato pallone.
La Tormenta di Fuoco viene fermata come se nulla fosse e i Dark Emperors si portano all'attacco.

«Un momento Kevin, anche se è passato molto tempo, non mi sono dimenticato di come ti sei sentito triste quando hai dovuto lasciare la squadra, di come ti sentivi quando hai dovuto lasciare il posto a me.» prova a farlo ragionare Shawn.
«Io non ricordo assolutamente nulla di tutto ciò.» sarà vero?!

«Bisogna vincere questa partita.» dice Mark.
«Mark ha ragione, dobbiamo vincere la partita e basta.» Jude poi si rivolge a me. «Credi di riuscire a superare la loro difesa?»

«Gli altri sì, ma non so Nathan.» osservo i nostri avversari.
«Okay, allora noi dobbiamo portarci avanti.» conclude Mark.

Il punteggio è di 1-0, dobbiamo muoverci.
«Shawn!» urlo quando cade a terra per colpa di Kevin.

Eh no, questo non dovevate farlo.
Darren si è fatto male al polso ma afferma comunque di star bene.

«Mi chiedo che cosa ci faccia tu qua.» dice Kevin quando si trova vicino a me. «Forse è meglio se te ne torni in panchina.»

«Sai io non sono come Shawn che ha una pazienza infinita, chiudi il becco e pensa solo a giocare.» mi allontano da lui.

Finisce il primo tempo e appena toccavo pallone la passavo immediatamente senza muovermi di un solo centimetro.

«È come se riuscissero a prevedere tutte le loro mosse.» dice Celia.
«Ricordati che hanno giocato insieme a Mark per moltissimo tempo.» le dice Celia.

«Dovrete essere imprevedibili, come la Collins.» dice il signor Hillman.
«Cosa?» chiedo.

«Tu non hai un modo di giocare fisso, il tuo varia di situazione in situazione a seconda di chi ti trovi davanti, il ché può essere molto d'aiuto, se ti ritrovi un avversario veloce davanti dai meno potenza ai colpi per accelerare; hai un controllo di palla eccezionale, e tu li hai visti giocare mentre loro no, potete coglierli impreparati.» spiega.
«Ma anche Hurley, nessuno riesce a capire le tue mosse.» in effetti è vero.

«E lei come fa a saperlo? Se posso chiedere.»
«Ho chiesto a tuo fratello, e ora andate e vincete questa partita.» quel chiacchierone poi mi sente.

Nathan intercetta un passaggio diretto a Victoria, quando riacquistiamo palla mi viene subito lanciata.
Okay Isabelle, non dovrebbe essere così difficile come sembra, corro in avanti sfruttando gli spazi lasciati scoperti e dribblando qualche volta.

«Hurley!» gliela tiro e lui utilizza la sua Onda Inarrestabile ma viene fermata, ma proprio in quel momento poggio male il piede ed inizia a farmi male per qualche minuto, ma cerco di ignorare quell'orribile sensazione.

Riprendo la palla e la tiro a Shawn, ed è goal.
«Ben fatto!» ci battiamo il cinque.

La palla ora si trova in aria e di fronte a me c'è Nathan.
«Vediamo chi ci arriva per primo.» lo sfido mentre ci prepariamo entrambi a saltare, proprio nel momento in cui sembra che ci sia arrivati prima lui, lo supero prendendo la palla e atterrando perfettamente.

La passo ad Axel e Shawn che segnano il punto del pareggio con il Fuoco Incrociato, adoro quella tecnica.

Non fanno che attaccare e noi difendiamo come meglio possiamo la porta.

«Mark devi prendere il posto di Darren.» mi inginocchio davanti a loro.
«Fammi vedere la mano.» gli chiede Mark, ha preso proprio una bella botta, non può continuare.

Nathan tira il primo tiro e io mi metto in mezzo per fermarlo.
«Prima di arrivare a Mark, devi superare me.» gli dico passandogli la palla.

Tira con ancora più potenza e questa volta faccio più fatica a fermarlo, comincia a farmi male la caviglia, decisamente di più, ma di certo non ho intenzione di fermarmi.
«Mi aspettavo qualcosa di meglio, forse se chiedo a qualche bambino delle elementari potrei avere più difficoltà.» gli passo la palla.

«Smettila di provocarlo e spostati prima di farti seriamente male.» dice Mark ma resto lì impalata.
Mimo con le labbra "Ti aspetto".
Non se lo fa ripetere due volte che calcia questa volta faccio prima un giro su me stessa per poter parare come meglio posso con la gamba sinistra.

«Niente male questa.» ci palleggio per un po' e gliela lancio con potenza, indietreggia di un metro quando prova a fermarlo.
«Isabelle...» dice Mark dietro di me.

«Avanti Nathan, sei già stanco?» devo ammettere che non resisterò ancora per molto se andiamo avanti così.
Lancia per l'ennesima volta e ogni tiro diventa sempre più forte.

Lo colpisco con molta forza all'altezza del petto e quasi perde l'equilibrio.
Ho il fiatone e sento la caviglia destra pulsare, fa un male cane.
«Non ti sei ancora stufata?» domanda arrabbiato.
«Se vuoi possiamo andare a mangiare un gelato e tornare, che ne pensi?» neanche in situazioni del genere non so tenere a bada la mia lingua.

«Che parli troppo.» grida e poi tira.
La rallento con il piede destro, ma cedo e mi supera lentamente per fortuna perché Mark la prende senza alcuna difficoltà.

Quando appoggio la caviglia a terra, sobbalzo per il dolore.
«Isabelle, la caviglia.» mi siedo a terra e Mark si mette vicino a me.

«Non è nulla, solo una piccola botta.» la tocco ma quasi urlo dal dolore.
«Resta qui, non ti devi muovere.» si alza e si posiziona davanti alla porta.

Mark ce la puoi fare.

**********

Words: 3191

-A ❤

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