LETTERS

By Patty346

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Una ragazza con un passato triste, con dei gusti fuori dal comune, riservata e abbastanza rude incontra un ra... More

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By Patty346

JULIA'S POV

Ti vuoi uccidere?! Ricordi come sono morti i tuoi genitori?!

Queste parole si ripetono continuamente nella mia mente da circa venti minuti, senza interruzione. Finn ancora non ha capito che della mia vita non mi frega un cazzo. Se sapesse il vero motivo per cui ho gareggiato mi darebbe ragione. Che cazzo gli è venuto?! Sembrava impossessato! Come si è permesso di parlare dei miei genitori e soprattutto di dirmi quelle parole?! Lo odio cazzo! Questa sarà la terza sigaretta che fumo ma non riesco a tranquillizzarmi, sono troppo incazzata e nervosa. I tacchi iniziano a farmi male perciò li tolgo e mi siedo per terra. Alzo lo sguardo e vedo le solite stelle che sormontano le nostre teste da millenni infiniti.
Ho vinto per fortuna, Zack ora potrà vivere tranquillo. La gara è stata perfetta, come l'avevo calcolata dall'inizio e la faccia di Simon è stata troppo divertente quando l'ho superato, ma comunque mi ha dato del filo da torcere. Non è un pivellino infondo, anzi.

"Li vuoi i soldi allora?" urla Finn da lontano. Sentire la sua voce mi tocca i nervi, non so con quale forza riuscirò a non prenderlo a pugni. Mi rimetto i tacchi e lo raggiungo senza guardarlo neanche in faccia.

"Sono 73521 dollari" dice Finn finito di contare i soldi.

"Perfetto" dico e li sistemo. Seduto sul divano noto Simon con una sigaretta in bocca che guarda incazzato la scena. Perchè lui ha voluto fare questa gara? Ora che ci penso forse a lui servono realmente dei soldi: una macchina che cammina grazie al miracolo di qualche santo sconosciuto, il lavoro, gli spettacoli per strada... forse anche lui ha avuto un motivo valido per gareggiare. La sua mascella è contratta, sta serrando i denti per la rabbia. La sua mano trema facendo smuovere più del dovuto il fumo della sigaretta. La sua gamba fa su è giù, come se fosse un tic nervoso. Conto 3000 dollari perfetti e li metto da parte.

"Simon" lo chiamo e lui si volta verso di me quasi fulminandomi.

"Ti servono davvero dei soldi?"

"Fatti i cazzi tuoi" dice brusco facendo fuoriuscire del fumo dalla sua bocca.

"Ti bastano 3000 dollari?" gli chiedo senza far caso alla sua risposta precedente. Lui mi guarda con gli occhi sbarrati, forse non se lo aspettava. E' sorpreso.

"Non voglio la tua carità" sbotta.

"Non sto facendo la carità... metti da parte quel fottuto orgoglio"

"Senti Biancaneve del cazzo io non voglio i tuoi fottuttissimi soldi. Hai detto che ti servivano, beh allora tieniteli! E non parlare a me di orgoglio perchè tu sei la prima orgogliosa fino al midollo qui in mezzo" dice avanzando verso di me e alle sue ultime parole riesco a sentire il tabacco pesante delle Lucky Strike. Io lo voglio aiutare e lui che fa?!

"Ingrato" sussurro vicino alla sua bocca.

"Io ingrato?! Hai una cazzo di Spider 4c e fai una gara per vincere altri soldi! Se avessi vissuto solo un anno della mia vita allora capiresti cosa si prova a non avere nulla e avere paura di non riuscire a dare da mangiare a tua sorella più piccola! Non puoi capire un cazzo tu!" sbotta acido. Lo fisso senza fiatare ma so che le sue parole hanno scatenato in me una rabbia che non ho mai provato "e non mi guardare con quei fottutissimi occhi! Che c'è? Non sai cosa significa avere la responsabilità su tua sorella? Ah già vero! Tuo fratello ti ha sempre protetta e coccolata come se fossi una principessina del cazzo! Ah no aspetta, ti ha lasciato sola per un bel periodo lì a Fort Lauderdale! Beh cerco di farti capire cosa significa lavorare fino a notte fonda per avere 100 miseri dollari per riuscire a far mangiare tua sorella, fare turni extra per riuscire a raccimolare più soldi magari per comprarle un regalo per il suo compleanno o per Natale, farti in quattro per farla essere felice e per non farla sentire diversa rispetto alle altre sue amiche con una famiglia perfetta! Quando non hai nessun aiuto e tutto è sulle tue spalle, quando ti devi predere cura di tua sorella ma anche di tuo padre, che è un figlio di puttana ubriacone, capisci questo cosa significa?!" sbraita e noto delle lacrime scendere sul suo viso. Sembra così stanco e pieno di rabbia che anche le sue lacrime che dovrebbero rendere il suo viso più innocente, sembrano furiose.

"E tu potresti capire quello che ho vissuto io?! Hai visto la vita dei tuoi genitori scivolarti tra le dita?! Hai mai avuto il rimorso di non aver risposto a una chiamata che avrebbe salvato la vita ai tuoi genitori? Hai avuto questo rimorso che ti scava dentro ogni fottutissimo giorno? Sai cosa si prova a vedere i tuoi genitori stesi sulla strada? Beh te lo dico io: nulla. Nulla di nulla. Tutto quello che hai intorno sparisce, e la tua forza vitale cade, come l'acqua di una cascata. Passare interi giorni in un cazzo di ospedale con le luci fredde, ma mai più fredde del corpo dei tuoi genitori e del tuo animo. Sentire quel fottuto bip che ti rincuorava, che ti lasciava ancora una piccola speranza ma che poi, un giorno, si ferma, come il cuore dei tuo genitori. Quel giorno sono morta anche io, anche il mio cuore ha smesso di battere. E mio fratello? Sì anche lui mi ha abbandonato, come tutti d'altronde! Sono stata giorni interi in casa, senza vedere la luce del sole, non ricordavo più neanche il colore del cielo. Sai cosa vuol dire sentirti svuotati? Sentire che nulla ha più senso, neanche la tua vita? Sentirsi abbandonati? Tu lo sai questo stronzo? Tu hai qualcuno che ti tiene legato alla tua fottuta vita, ma io no!" sbotto e anche a me delle lacrime scorrono sul mio viso. D'un tratto mi sento debole, la testa mi vortica, la vista si sta appannando piano piano e le gambe iniziano a cedere. Mi sento debole.

"E non mi guardare con quei fottuti occhi" sussurro per poi chiudere gli occhi e non sentire più nulla.

SIMON'S POV

"...Tu hai qualcuno che ti tiene legato alla tua fottuta vita, ma io no!" e interrompe il suo sfogo. Ho sentito tutto quello che ha vissuto sulla mia pelle, mi ha fatto sentire come si è sentita lei nelle circostanze che ha descritto, ma non penso che potrò capirla a pieno, come lei non potrà capire a pieno me. Siamo due persone che hanno affrontato davvero tante difficoltà. Anche a lei iniziano a scorrere delle lacrime sul suo viso chiaro. Sembra così innocente mentre piange, ma in realtà è tutto il contrario. Il suo viso si distende dall'espressione iraconda che aveva fino a  qualche secondo fa. Sembra che si sia liberata di un qualcosa che le logorava l'animo, di un masso che appesantiva il cuore e a pensarci anche io mi sento più libero. Ho tenuto per anni questo dentro e finalmente me ne sono liberato. Il viso di Julia diventa d'un tratto palliddissimo e vedo che fa fatica a reggersi in piedi.

"E non mi guardare con quei fottuti occhi" dice con un fil di voce e poi chiude gli occhi lasciandosi andare.

"Julia!" urlo riuscendo a prenderla prima che cadda per terra. Sembra di rivivere il giorno che Zoe svenne tra le mie braccia, ma ora tra le braccia ho Julia, ma provo comunque la stessa sensazione. Il suo viso sembra fatto di porcellana a causa del suo colorito troppo chiaro, e delle enormi occhiaie circondano i suoi occhi dandole un aspetto tetro.

"Che cazzo è successo?!" mi dice El Diablo correndo verso di noi.

"Non lo so, stavamo discutendo e ad un certo punto si è accasciata a terra!" rispondo con voce tremante. Che cosa le è successo? Non so perchè ma nasce un senso di colpa in me. Sarò stato troppo duro? So solo che ora sento di doverla proteggere e prendermi cura, ma soprattutto aiutarla.

"Mettila sul divano, veloce!" mi comanda El Diablo in preda all'agitazione. Prendo Julia in braccio e mi sembra di portare un cadavere: la sua testa cade all'indietro facendo svolazzare i suoi capelli corvini e le braccia cioldolano a ogni mio passo. La poso delicatamente sul divano e le sposto delle ciocche che le sono ricadute sul viso. Sembra davvero Biancaneve ora.

"Cosa facciamo ora?!" dico cercando di mantenere la calma che El Diablo, a differenza mia, l'ha persa completamente. Gira per la baracca con le mani in testa e fissando a terra.

"Non lo so!" sbotta fulminandomi. E' in panico totale.

"Cosa succede qui?!" dice Finn entrando seguito da 2King. Appena vede Julia stesa sul divano si blocca sbarrando gli occhi.

"Oh cazzo!" dice 2King correndo verso di noi. Si inginocchia affianco a me e osserva attentamente Julia come se fosse un dottore "respira ancora per fortuna, ma è troppo pallida"

"Di questo ce ne siamo accorti tutti genio!" sbotta El Diablo che si è avvicinato a noi. I suoi occhi sono spalancati sul corpo di Julia e i suoi occhi pregano che si svegli da un momento all'altro ridendo e dicendo che ci ha fatto lo scherzo più epico della storia.

"Non dovremmo portarla all'ospedale?!" dice Finn che intanto si è ripreso dal suo shock momentaneo.

"No! Porterebbe troppi guai!"

"La vuoi far morire Diablo?!"

"Che cazzo dovremmo dire ai medici? Ci faranno delle domande e di certo non possiamo dire che è svenuta dopo aver fatto una gara clandestina!"

"E poi chiamerebbero il fratello..." aggiungo. Sarebbe un po' complicato andare in ospedale ma non possiamo aspettare un miracolo divino che la faccia svegliare. Potremmo ucciderla rimandendo qui.

"Diablo alzale le gambe" dice calmo 2King.

"Eh?" chiede stranito Diablo.

"Muoviti!" e lui prende le gambe di Julia alzandole.

"Portatemi dell'acqua" aggiunge deciso. Mi volto verso Finn e gli faccio cenno con la testa di andarla a prendere e lui correi verso una parte della baracca. 2King sbottona il bottone dei jeans di Julia e abbassa la cerniera.

"Che cazzo fai?!" dico bloccandogli il braccio.

"Devo aggevolare il flusso sanguigno e i jeans erano troppo stretti! Stai calmo pivellino!" mi dice scontroso, come lo sono stato io d'altronde. Perchè ho reagito così?

"Ecco!" e Finn porge l'acqua a 2King.

"Quanto tempo è passato da quando è svenuta?" dice mentre apre la bottiglia d'acqua e si bagna le mani.

"Un minuto più o meno" rispondo.

"Merda" sussurra.

"Perchè merda?!" sbotta El Diablo appena sente le parole di 2King.

"Se non si sveglia entro un minuto dobbiamo andare all'ospedale"

"Perchè?!"

"Perchè significa che il fatto è grave , potrebbe andare in arresto cardiaco" dice con una calma che mi da quasi sui nervi, ma è meglio, è l'unico che ha mantenuto la calma e la sta aiutando realmente.

"Cazzo!" sbotta Diablo che sta andando ancora di più in panico e anche io a quelle parole mi spavento. Osservo 2King che le sta bagnado il viso e poi prendo il cellulare per vedere quanto tempo è passato e prego al minuto di non scattare avanti, prego al tempo di fermarsi.

"Quanto tempo è passato?" dice preoccupato anche lui ora 2King.

"Due minuti..." dico distrutto. Che cazzo ti sta succedendo?! Svegliati cazzo!

"Cazzo!" e 2King si alza "veloce, dobbiamo andare all'ospedale! Prendete una macchina cazzo dai!" sbotta. Io rimango immobilo affianco a Julia: è così bella. Mi sembra una bambolina di porcellana che devi maneggiare con cura. Sembra così delicata e innocente. Gli altri continuano ad urlare ma io non sento nulla, sono rapito da lei. Le accarezzo la guancia nel modo più delicato possibile ma ad un certo punto noto che muove gli occhi e dopo poco li apre. Si volta verso di me e mi fissa. I suoi occhi sono incastrati con i miei e ci perdiamo l'uno nell'altro. Non li ho mai visti così, sembrano più belli. Ricordo tutte le volte che li ho visti da vicino: quando ci trovammo uno sopra l'altro in spiaggia e ieri notte poi tutte le altre volte eravamo così vicino perchè ci sputavamo veleno addosso. Ma questa volta è diverso, forse perchè li sto vedendo dopo aver pensato che non li avrei rivisti mai più, questa volta è più speciale. Le sorrido con gli occhi lucidi quasi e anche lei mi sorride dolcemente. E' il sorriso più dolce, calmo e puro che le abbia visto sul viso, ed è davvero bellissimo.

"Ci hai fatto prendere un bello spavento" sussurro. Se parlassi più forte farei scoppiare la bolla che ci racchiude, che ci esterna da tutto e tutti.

"Ora ti puoi vantare che mi hai steso con le tue parole" dice con un fil di voce, è ancora molto debole.

"Julia!!!" urla Diablo e corre verso di noi. Non ho mai desiderato così tanto che il resto del mondo sparisse.

"O mio Dio ma stai piangendo!" dice quasi ridendo Julia guardandolo.

"Sta zitta stronza!" e si asciuga le lacrime. Ci raggiungono anche 2King e Finn appena si accorgono che Julia si è ripresa.

"Julia mi dispiace per le parole che ti ho detto, davvero non dovevo essere così duro con te" dice quasi come un cane bastonato Finn.

"Allora devo far finta di morire ogni volta che qualcuno si comporta male con me così se ne renderà conto!" è sempre la solita Julia, capace di scherzare e alleggerire tutto "Ti perdonerò solo se mi dirai perchè hai fatto tutta quella scenata" aggiunge. Sì, è sempre la solita Julia. Finn rimane di stucco ma poi annuisce. "Avete tentato di stuprarmi?" dice Julia vedendo i suoi jeans sbottonati.

"Oh no! L'ho sbottonato per far fluire il sangue!" dice 2King sorridendo.

"Oh allora sei tu il mio salvatore!"

"Beh diciamo di sì"

"Cazzo sembravi dottor House!" aggiunge Diablo "Alza le gambe, prendi l'acqua, non devono passare due minuti, bisturi, trapano" lo prende in giro e tutti scoppiamo a ridere. Osservo tutti quanti, uno per uno, e vedo come tutti sono legati a questa ragazzina di appena 18 anni, di come lei unisca tutti, di come lei sia importante per tutti e di quanto lei sia bella e forte.

"Non penso che per un calo di pressione serva un bisturi!"

"Non esserne sicura Julia, la prossima volta svieni lontana da questo soggetto altrimenti ti esporterà il cervello cambiandolo con quello di una gallina!" dice Diablo indicando il biondino.

"Non che ci sia differenza!"

"Faccia d'Angelo! Mi spezzi il cuore così! Pensi davvero che abbia il cervello di una gallina?!" dice teatralmente Julia.

"Oh certo che no Bimba!" e le manda un bacio volante che lei fa finta di afferare e mettere in tasca.

"Che ore sono ragazzi?"

"L'una meno un quarto" rispondo visto che sono l'unico con il cellulare a portata di mano.

"Dovrei tornare a casa..." dice e cerca di alzarsi.

"Fa piano" dice 2King e Diablo la aiuta a mettersi in piedi.

"E oggi avevo messo pure i tacchi per fare la figa!"

"Ma tu sei sempre figa!"

"Oh Faccia d'Angelo!" dice per poi sedersi di nuovo. E' troppo debole per stare in piedi.

"Non puoi guidare in queste condizioni" aggiunge Diablo vedendo il suo stato.

"Oh sto bene dai!" e scatta di nuovo in piedi ma dopo pochi secondi perde di nuovo l'equilibrio ma per fortuna la afferro in tempo io. Sembra così fragile. Mi guarda negli occhi e quasi si vergogna della sua situazione, quasi si vergogna a mostrarsi debole.

"Queste è colpa tua Faccia d'Angelo! I tuoi complimenti mi fanno letteralmente svenire!" dice cercando di sdrammatizzare come fa sempre.

"Simon la porti tu a casa?" mi dice Diablo preoccupandosi di Julia come se fosse suo padre. Forse così vede Julia, come sua figlia, come qualcuno di cui avere cura, come qualcuno da proteggere a tutti i costi. Annuisco ma ovviamente le lamentele di Julia non mancano.

"Oh non ho bisogno di qualcuno che mi accompagni!" continua a dire da ormai 5 minuti.

"Ma se non riesci a stare in piedi!" dico.

"Vorrei vedere te dopo due ore con un tacco 12!" sbraita inventandosi questa scusa.

"Allora togliteli a cammina fino alla porta"

"Va bene!" e inizia a slacciarsi le scarpe. Si alza in piedi e inizia a camminare ma si vede che ha difficoltà.

"Ora cadi" dico quando è a metà strada.

"Vaffanculo!"

"Ma dai sembri un fenicottero paraplegico!"

"Avrai molte chance con le ragazza se fai questi complimenti!" si intromette 2King scherzando.

"Dovresti dargli delle lezioni Faccia d'Angelo"

"Attenta!" dico vedendo che stava per cadere, ma per fortuna si appoggi a una macchina che aveva affianco.

"Minchia sembri mio nonno!"

"Ti avrei rinnegato come nipote!"

"Oh che nonnino carino e dolce!" e dopo pochi passi arriva alla porta e poi si volta verso di me facendomi il dito medio.

"Sì ma hai visto come ci sei arrivata?! Una formica senza zampe camminava meglio!"

"Lo sai che hai una fervida fantasia?" svia.

"Simon la accompagnerai tu" dice fermo Diablo. Julia sta per ribattere ma la interrompe "senza fare storie!" e lei si imbroncia e io le rispondo con un bellissimo e meritatissimo dito medio.

"Allora andiamo Biancaneve?" la sfotto.

"Stai zitto nano!" risponde furiosa.

"Dai andiamo!" dico prendendo i tacchi e lei a mo di sacco di patate, caricandola sulla spalla.

"Mettimi giù coglione!" e inizia a darmi pugni sulla schiena.

"Che male! Oddio!!!" e lei inizia a darli più forte, ma non mi fanno male per niente, mi sembra un massaggio più che un pestaggio.

"Stronzo!" dice arrendendosi.

"Saluta tutti dai!"

"Non sei mio nonno!" e mi da un ultimo pugno "Ciao ragazzi! Faccia d'Angelo ci vediamo nei sogni!" e gli manda un bacio volante. Diablo la saluta come se fosse un soldato e mi lancia uno sguardo severo. 'Prenditi cura di lei o ti stacco tutti i capelli uno ad uno' questo significava quello sguardo.

"Ciao!" saluto anche io e ci dirigiamo verso la porta, o meglio, io mi dirigo verso la porta con Julia sulla spalla.

"I soldi" e Finn da la busta a Julia.

"Grazie Volpe" sento dire alle mie spalle da lei e poi la risata di Finn.

"Andiamo con la mia macchina" dice appena usciti dalla baracca.

"Ho detto che non puoi guidare!"

"Infatti guidi tu deficiente!"

"Mi fai guidare la tua auto?" sono esterefatto.

"Sì..." dice scocciata.

"Wow!" stiamo facendo passi avanti!

Arriviamo alla sua auto e apro la portiera del passeggero.

"Attenzione alla testa" dico mentre la poso sul sedile. Mi accorgo che lei mi sta fissando meravigliata, forse perchè mi sto prendendo cura di lei o forse perchè sono bello e basta.

Modesto come e sempre!

Ma se sono bello e non mi resiste che posso farci.

Forse sta guardando quanto fa schifo la tua faccia. Sta cercando di analizzarla per capire se può essere possibile così tanta bruttezza in un soggetto!

Ma vaffanculo!

Mi siedo al posto del guidatore e accendo la macchina sentendo il ruggito del motore. Direi che oggi è la mia giornata fortunata, sto guidando macchine che costeranno circa 100 volte casa mia!

"Non ti gasare"

"Non mi sto gasando!" mento.

"Ti stai spogliando per quanto sei eccitato!"

"Ho caldo!" e lancio addosso a lei il mio giubotto. Pensandoci è lo stesso che le diedi alla festa e che lei mi lanciò addosso ieri notte. Lei se ne accorge e si volta verso di me fissandomi per un secondo.

"Io non tengo questo giubotto puzzolente!" dice ritornando in sè.

"Puzzolente! Profuma più di te!"

"Non voglio tenerlo io!"

"E dove cazzo lo metto!?"

"Nel bagagliaio coglione!"

"Che palle!" sbuffo ed esco dall'auto. Che nervi! E' davvero snervante questa ragazza! Zoe è meno rompi palle e si lamenta molto meno di lei! Rientro in macchina e parto prima che si inventi qualche altra cosa. La osservo mentre lei fissa il paesaggio fuori il finestrino, le luci della città illuminano il suo viso di mille colori. Mi sembra una bambina rapita da quello che la circonda, ma una bambina non prova quello che prova lei. E anche se volessi uccidermi non lo farei di sicuro in questo modo, sarebbe troppo veloce... una bambina non pensa a questo.



Spazio autrice

Stiamo crescendo sempre di più!!! Ragazze e ragazzi siate più attivi però! Io voglio sentire quello che pensate della storia, se vi piace o no, quello che pensate dei personaggi e su quello che fanno! Attivatevi! Ho messo tutti i personaggi che ridono per mostrare come Julia sia importante per tutti, come li faccia ridere.Comunque sono felicissima di essere arrivata a questo traguardo e spero di arrivare anche a tutti gli altri! Grazie ancora!!!

Hasta luego!

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