LETTERS

By Patty346

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Una ragazza con un passato triste, con dei gusti fuori dal comune, riservata e abbastanza rude incontra un ra... More

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By Patty346

SIMON'S POV

Corro tra le strade di Miami, sono leggermente in ritardo, ma poco importa. Le luci dei grattacieli quasi mi acciecano e i lampioni si susseguono veloci, creando una specie di intermittenza ritmica. Il mio cellulare squilla e lo sfilo dalla tasca leggendo il nome 'Marcus'.

"Sto arrivando" dico diretto.

"Fa subito, Finn ti cerca" cosa? Ora che vuole?

"Va bene"

Accellero. Cosa vorrà mai da me ora Finn?

Arrivo finalmente a destinazione e la musica riempie le mie orecchie. Mi addentro nella folla e trovo velocemente Marcus, per fortuna.

"Cosa succede allora? Che vuole Finn?"

"Ciao eh... comunque ti cercava, non mi ha detto il perchè... oh eccolo!" dice guardando alle mie spalle. Mi volto e incontro il suo sguardo che mi trasmette sempre e solo diffidenza. Mi fa cenno di raggiungerlo.

"Ci vediamo dopo Marcus" lo saluto e raggiungo Finn. Appena arrivo da lui non dice nulla, si avvia semplicemente verso la baracca. Rimango immobile, non capisco cosa devo fare e lui, come se mi avesse letto nel pensiero, mi fa cenno di seguirlo con le dita.

"Ecco il tuo avversario" dice appena supera la porta dell'edificio. Avversario? Ma di che sta parlando? Forse avversario per qualche scommessa contro qualche omone tutto muscoli e tatuaggi. Da dietro le sue spalle non riesco a vedere nulla allora lo supero e mi trovo davanti Julia.

"Cosa?" diciamo all'unisono. Che cazzo ci fa lei qui? Ma questa ragazza è ovunque?! Ci manca solo che la trovi nel bagno dei maschi a scuola!

"Come? Vi conoscete?" e Finn scoppia a ridere e se non la smette giuro che gli do un pugno sul naso. Continuo a guardare Julia e noto che è completamnete diversa dal solito: jeans aderenti, maglietta corta e tacchi. Sembra una modella ma senza la convinzione che le caratterizza, non sembra consapevole di essere meravigliosa e fottutamente sexy vestita così. Ha un fisico mozza fiato, la pancia piatta, le gambe lunghissime accavallate l'una sull'altra, un collo delicato, un viso dolce e degli occhi vitrei sia per il colore sia per il loro sguardo tagliente.

"Ma che cazzo!?" dice alzandosi e iniziando a cammianre su e giù, muovendosi sinuosamente su quei tacchi vertiginosi che accentuano il movimento delle anche e delle sue natiche. Perchè si copre così tanto avendo un corpo così?! Se fosse stata un'altra si sarebbe vestita con abiti succinti per far sbavare decine di ragazzi e portarli ai suoi piedi, invece usa felponi e maglioni lunghissimi che coprono tutto questo ben di Dio. Basta cazzo!

"Che cazzo ci fai tu qui?" le chiedo cercando di allontanare tutti questi pensieri. Lei si ferma permettendomi di ammirarla in tutta la sua totalità e noto sull'angolo superiore del suo ombelico un neo, e anche quello è fottutamente sexy. Oh basta andiamo!

"No tu che cazzo ci fai qui!" dice nervosa. Tutto questo sta diventando surreale, ovunque vado c'è lei! E' un tormento! Sto iniziando a credere che un qualcosa stia cercando di fare di tutto per farci stare insieme, e che tutto questo non sia solo un caso. Il destino sta giocando con noi e si sta divertendo davvero molto. Destino, stare insieme, un caso... oh ma andiamo! Non mi frega un cazzo di lei, devo pensare alla mia vita e ai soldi, punto.

"Lasciamo stare! Perchè mi cercavi Finn?" in tutto questo non ho capito ancora nulla. Ha parlato di avversario, ma in cosa?

"Perchè devi gareggiare contro di lei" e si gira verso Julia.

"Cosa?! Oh no no!" non se ne parla! Io non faccio gare, scommesse sì, ma mettermi in una macchina e correre mettendo a rischio la mia vita no! E poi come dovrei gareggiare?! Di certo non con quel rottame di auto che ho.

"Che c'é? Hai paura?" mi sfida lei. Classico. Mi guarda con quel suo solito sguardo beffardo, convinto e provocatore, mi ricorda quello di ieri notte. Lei pensa di battermi solo perchè ha una macchina da centinaia di dollari, beh si sbaglia.

"No di sicuro" la sua convinzione e sicurezza smisurata mi da sui nervi. Chi si crede di essere?!

"E allora gareggia" continuando a tenere quel tono di sfida insopportabile.

"Con quale macchina?! Tu hai la tua bella macchinina ma io non ho un cazzo!" sbotto. Non sono così pieno di soldi da pettermettermi la bella macchina, cara mia, a differenza tua, che usi le banconote per soffiarti il naso, per non dire altro. Il suo sguardo cambia, si è resa conto che ho ragione. Sembra nervosa e preoccupata. Perchè è così importante fare questa gara per lei? E poi perchè proprio con me?!

"Ti do la mia" sento queste parole provenire dall'alto. Chi ha parlato? Alzo lo sguardo e noto un figura uscire dal buio. Guardo con più attenzione e mi accorgo che è El Diablo. Ma si è rincoglionito?! Prima mi vuole spaccare la faccia e ora mi vuole dare la sua macchina?! Scende tramite un tubo di acciao e si avvicina a una macchina nera opaca. E' davvero meravigliosa. La osserva intensamente, come se stesse gaurdando l'amore della sua vita.

"Sei sicuro?" dice quasi preoccupato Finn, e noto che anche Julia lo guarda in modo strano, quasi scioccata. E' una macchina non sua figlia andiamo!

"Infatti Diablo..." continua Julia. 'Diablo'?! Manca solo che li chiami zuccherini! Da quanto tempo li conoscerà? Sembra che faccia parte di loro e che questa fosse la sua casa.

"Sì" risponde secco El Diablo accarezzando la macchina. Continua a fissarla, non ha staccato lo sguardo neanche per un secondo ma ad un certo punto si volta verso di me e si avvicina, con fare quasi minaccioso. Che c'è, ora mi vuole picchiare?! "Se avrà un solo graffio, io farò lo stesso sulla tua pelle" e mi punta un dito contro. E' così vicino che riesco a sentire l'odore di fumo delle sue mani e della sua bocca e a distinguere la pupilla dalla sua iride scurissima. Sinceramente mi fa leggermente paura, il tono con cui l'ha detto faceva davvero venire i brividi. Sembra che mi stia affidando sua figlia o la cosa a cui tiene di più al mondo. Annuisco senza proferire parola, non ho il coraggio di parlare, ho paura che se parlassi mi conficcherebbe un coltello nello stomaco.

"La gara può avere inizio allora" dice entusiasta Finn per poi uscire seguito da Julia. I suoi capelli corvini oscillano a destra e sinistra e non riesco a staccare lo sguardo dai suoi movimenti e dal suo corpo. Perchè? Perchè lei? Perchè tutto questo? Perchè mi sento una calamita attratta dal metallo gelido?

"Smettila di guardarla" mi dice con tono accusatorio El Diablo.

"Non la stavo guardando" dico discolpandomi.

"Non sono stupido" e fa un leggero sorriso "E' davvero bella lo so" dice guardando la porta da dove è uscita. Ha un tono quasi da padre, non c'è malizia ma solo ammirazione verso qualcosa di meraviglioso.

"Già..." dico quasi senza accorgermene.

"Ora devi pensare alla gara non a lei" mi riprende "non provare a fare giochi pericolosi o giuro che ti ammazzo con le mie mani, sia se fai male a lei" e indica l'auto "o lei" e indica fuori, riferendosi a Julia. Che rapporto avranno loro due?

"Va bene" dico fissandolo negli occhi. Mi apre la portiera e entro sedendomi sul posto del guidatore. E' davvero un gioiellino: è elegante e già sento la sua potenza sotto i miei piedi.

"Se sei stato tu a difenderla ti ringrazio... se si è arrabbiata con te sappi che non ce l'ha veramente con te, è solo troppo orgogliosa per rendersi conto che ha sbagliato e che ti deve essere debitrice" rimango di stucco. Come fa a saperlo?! Non so che dire, non ho parole. Julia mi deve essere debitrice, a me?! Suona troppo strano, ma nel sentire queste parole sono quasi felice, più sollevato. Julia non mi odia e non è così morbosamente convinta, non è come la immaginavo, ma anche se fosse stata così mi avrebbe attratto lo stesso, me ne rendo conto, purtroppo.

Metto in moto la macchina e sento il ruggito del motore. Mi sento quasi invincibile a guidare quest'auto, e la sua potenza mi intimorisce, quasi. Esco dalla baracca immergendomi nella folla. Tutti mi fissano esterrefatti, o meglio fissano la macchina che sto guidando. Finalmente vedo la macchina di Julia e mi accosto al suo fianco. Ci fissiamo, i suoi occhi fissi sui miei e i miei fissi sui suoi. Perchè sei così Julia Lorford? Perchè sei così complicata, misteriosa e attraente, ma non come una persona è attratta da un'altra, ma come una calamita è attratta da un metallo. E' quasi impossibile per me non essere attratto da te, andrebbe contro i principi della fisica. Sembro un quindicenna in preda alla sua prima cotta!!! Basta Simon Sharman!!! Julia scende dall'auto e io la seguo. Mentre scende noto dei ragazzi che la fissano in modo disgustoso. Brutti vermi immondi. Non so cosa mi stia fermando da andare da loro e prenderli a pugni. Ci fermiano uno di fronte all'altro e continuiamo a fissarci come prima, solo che ora non c'è nessun finestrino o lamiera a dividerci. Sento l'odore di birra mischiato a tabacco provenire dalla sua bocca, ma è maledettamnete seducente ed eccitante. I suoi occhi sono diversi dalle altre volte, sembrano spenti, più spenti del solito.

"Perché lo fai?" le chiedo non spostando lo sguardo dal suo. Perchè vuole fare questa gara? Perchè le servono dei soldi? Eppure sembra che non le manchino.

"E tu perché lo fai?" ribatte.

"Perché ti sei incazzata così tanto quando ho detto agli altri dei tuoi genitori?" questa cosa la voglio capire. Ora so che in realtà non è davvero arrabbiata con me ma voglio capire perchè ha avuto quella reazione quella notte. Sembrava svuotata e riempita di sola pura rabbia. Perchè questa reazione così sproporzionata?

"Perché ti sei incazzato così tanto quando ti ho chiamato figlio di puttana?" di nuovo quelle parole. Cerco di non reagire e a non innervosirmi dal riaffiorare dei ricordi.

"É una storia troppo lunga" cerco di trattenere la rabbia.

"Anche la mia" dice quasi soddisfatta, soddisfatta di non aver risposto neanche a una mia domanda, di averla avuta vinta.

"L'hai fatto per difendermi ma non dovevi dirlo" e mi fissa negli occhi con uno sguardo che non riesco a decifrare: premuroso, leggermente arrabbiato, calmo.

"Non ti ho difeso!" dico non volendo ammettere che l'ho davvero difesa, che non sopportavo sentire quelle parole contro di lei.

"Ho sentito tutto quello che hai detto... Madison si era vantata delle parole che mi disse quella mattina e tu sei scoppiato dicendo quello che ho vissuto..." risponde tranquilla e sapendo di avermi messo nel sacco.

"Volevo far sentire una merda Madison" ammetto.

"Oh tutti vorrebbero, ma non sta te a farlo da parte mia"

"Va bene ma tu non devi più chiamarmi in quel modo... ricorda che tutti hanno sofferto o soffrono e usare parole del genere potrebbero ferire... Non sei l'unica che soffre qui in mezzo ricorda" le dico con lo stesso tono che ha usato lei prima. Finalmente glielo detto e spero che se ne renderà conto. Lei rimane pietrificata e le sue pupille sembrano tremare davanti alle mie. Mi dispiace Julia ma lo devi capire, qui tutti soffrono, tutti hanno la propria storia e tu non sai nulla di quello che provano, tu non sei nessuno e non hai nulla in più degli altri, soprattutto più di me.

"Buona fortuna" aggiungo e ritorno nella macchina. Lei sembra rimanere ferma un altro minuto lì ma subito dopo sale in macchina. Fisso la strada davanti a me e cerco di studiare il percorso, é abbastanza semplice: dritto, mezzo giro intorno a un bidone e di nuovo dritto verso il traguardo. Posso vincere, ce la farò. Ho visto molte volte guidare Julia ma mai per una gara. Lei spesso guida veloce e ora lo farà il doppio. Mi volto verso la sua auto e vedo che sta parlando con El Diablo. Non so cosa le starà dicendo, Julia non sembra la persona che ha bisogno che qualcuno le dia sicurezza o che la rincuori. El Diablo si allontana, lei chiude gli occhi per un minuto e poi si volta verso di me. Ci fissiamo per un'ultima volta e poi ci giriamo verso la ragazza che indicherà il via. Appena la bionda alza il fazzoletto bianco non sento più nulla, le mie orecchie sembrano ovattate, non sento più la musica o le persone che urlano e schiamazzano. Il viso di Zoe appare nella mia mente e sono più sicuro, più deciso di vincere. Devo vincere, devo vincere per lei. Stringo il volante, stendo le braccia, mantengo il piede destro pronto a schiacciare l'acceleratore appena il fazzoletto arriverà a terra. Chiudo gli occhi per due secondi, cerco di avvertire la potenza della macchina e farla diventare mia. Io e la macchina siamo una cosa sola. Riapro gli occhi. Sono pronto. Il fazzoletto scende piano verso il terreno. 3,2,1 via! Schiaccio forte l'acceleratore e parto a tutta velocità. Metto la marcia più alta e senza neanche accorgermene ho superato Julia. Guardo dallo specchietto retrovisore la sua macchina e il suo viso leggermente preoccupato. Sto vincendo ma devo rimanere concentrato. Pochi metri e sarò arrivato alla curva e di sicuro non posso farla a questa velocità, mi toccherà decellerare ma non sarà un problema, sono in netto vantaggio. Scalo di marcia e avverto subito il rallentamento. Inizio a girare il volante ma ad un certo punto vedo l'auto di Julia al mio fianco. Vedo il suo viso beffardo e orgoglioso e ad un certo punto fa l'occhiolino. La sua auto continua a fare la curva ad una velocità straordinaria e in un modo molto strano. Finito la curva, corro il più veloce possibile e inizio di nuovo ad avvicinarmi a Julia. Mi affianco alla sua auto ma sono ancora un po' indietro rispetto alla sua. Manca poco, la sto per superare. Guardo davanti e me e mancano pochissimi metri al traguardo. Devo farcela! Devo vincere! Accellero, accellero, ce lo sto per fare. Traguardo superato, gara finita, gara persa...
Non sono riuscito a superarla. Do un pugno sul volante, sono furioso! Mancavano pochi centimetri e la superavo, pochi centimetri e avrei vinto!

"Merda!" impreco. Mi volto e vedo Julia sorridere. Brutta stronza! A che cazzo servono i soldi a te?! Con quei soldi avrei comprato tantissimi vestiti e regali a Zoe e invece no! Se li prenderà questa riccona del cazzo. Sono furibondo. Ritorniamo indietro e tutti festeggiano la vincita di Julia. Mi fermo in mezzo alla folla e vedo lei che scende dall'auto e va nella baracca, fregandosene di tutte le lodi che le stanno facendo. Stronza! Scendo dall'auto e mi dirigo verso la mia. Non voglio sentire un'altra voce né tanto meno qualche atto commento sulla gara.

"Hey! Dove credi di andare?" mi richiama Finn. Sembra leggermente incazzato. Cosa sarà successo ora?!

"Cosa c'è ora? Ho fatto la gara ora che cazzo volete?!" sbotto appena arrivo da lui.

"Seguimi e non fare storie" e si dirige verso la baracca.

"Ciao Simon!" dice beffarda Julia. É odiosa quando fa così!

"Zitta!" la riprende Finn con una cattiveria che farebbe impaurire anche IT. Il suo sguardo cambia e diventa incazzato, come al solito.

"Che cazzo ti prende ora?!" risponde.

"Sedetevi, tutti e due. Ora!" continua Finn con lo stesso tono. Io e Julia ci guardiamo e ci dirigiamo verso il divano.

"Mi spieghi che cazzo sta succedendo?!" insiste Julia.

"Quanti anni avete?" dice Finn non calcolando la ragazza la mio fianco.

"Cosa?! Ma di quale cazzo di droga ti sei fatto?!" continua Julia.

"Rispondi!" la riprende Finn fulminandola con lo sguardo.

"18!" sbotta.

"19" rispondo quando Finn si volta verso di me con quello sguardo furibondo, ma comunque controllato. Non so come definirlo, so solo che fa paura.

"Bene 18 e 19 anni! E cosa cazzo avete fatto ora?"

"Una gara?" dico confuso.

"Mh perspicace il ragazzo!" mi prende in giro Julia.

"Vaffanculo Julia"

"Smettetela! Esatto avete fatto una gara. Una gara con delle macchine..."

"Finn andiamo" lo interrompe 2King.

"No devono capire!" sbotta e continua a parlare con noi "avete fatto una gara con delle macchine, che andavano minimo a 90 km/h, su un terreno di merda e una curva a gomito pericolosissima che avrebbe potuto far ribaltare voi e tutta la macchina! Vi rendete conto di quello che avete fatto?!"

"Ma ti sei ricoglionito?!" dice Julia quasi incredula delle parole di Finn "fino a pochi minuti fa facevi i salti di gioia perché gareggevamo in una gara e ora mi vieni a fare la lezioncina da parroco in pensione?!"

"Lezioncina?! Avete messo a rischio la vostra vita!" urla.

Ha ragione, ne sono completamente consapevole ma se non ci provavo sarei morto di fame. Per un millisecondo ho avuto paura e pensavo che stessi facendo una cazzata, sì, ma poi è prevalsa l'adrenalina e ho corso per cercare di vincere e prendermi quei soldi che avrebbero aiutate me e Zoe, ma alla fine è stato tutto inutile.

"Hai perso il lume della ragione, senza ombra di dubbio" dice Julia quasi con fare scherzoso. Non se ne rende conto di quello che abbiamo appena fatto.

"Tu hai perso il lume della ragione! Non te ne rendi conto Julia!" sbotta.

Alla sue spalle vedo 2King che esce fuori muovendo il braccio come se stesse scacciando qualcosa, in segno di disapprovazione da quello che sta dicendo Finn.

"Io ho fatto quella cazzo di gara perché mi servivano soldi!" si riscalda anche Julia. Faccio un sorriso divertito e pungente. A Julia servono soldi quando ha una Spider 4c?! "Non ridere coglione! Mi servono davvero! Non sai la mia ragione quindi taci!" dice rivolgendosi a me.

"Venditi l'auto no?!" rispondo tranquillo.

"Fatti i cazzi tuoi!" scuoto il capo e cerco di farmi i fatti miei. Finn ha ragione ma se sapesse la mia motivazione mi darebbe ragione.

"A te servono soldi?! E sentiamo perché?!" la provoca Finn.

"Non-sono-cazzi-tuoi" dice a denti stretti alzandosi e andando verso Finn fino a stare faccia a faccia con lui.

"Finn le servono davvero, credimi. E non è per comprarsi una borsa di Gucci. Le servono davvero" interviene El Diablo da un angolo della stanza da cui ha osservato tutto in silenzio.

"Puoi trovare in mille altri modi dei soldi! Perché fai queste cazzo di gare?! Ti vuoi uccidere?! Ricordi come sono morti i tuoi genitori?!" e con quelle ultime parole si prende uno schiaffo dritto in faccia. A quelle parole mi si è raggelato il sangue e non voglio immaginare cosa sia successo in Julia.

"Ricordo ogni cazzo di secondo come sono morti i miei genitori e non sta a te ricordarmelo! Io e mio fratello siamo nella merda e ci servono dei soldi e il modo più veloce per averli era fare una gara!" dice tutto d'un fiato "Ho vinto e voglio i miei cazzo di soldi entro un'ora" aggiunge e supera Finn, che è a dir poco stupefatto e anche pentito delle parole che ha detto, e si dirige verso la porta, ma si ferma e si volta di nuovo col suo sguardo freddo.

"E anche se volessi uccidermi non lo farei di sicuro in questo modo, sarebbe troppo veloce" dice calma ed esce dalla stanza lasciando un aria gelida e quasi terrificante. Che cazzo voleva dire quella frase?! Era un'uscita di scena clamorosa o era seria?!

Che cazzo ha in testa quella ragazza?!







Spazio autrice!!!

E siamo arrivati a 1k!!! Sono euforicaaaaaaa!!! Grazie a tutti, per me é un grande traguardo (a proposito di traguardi, gare e robe varie). La storia vi sta piacendo? Mi sto accorgendo che sta venendo molto lunga ed ancora non è successo nulla! Non so a quanti capitoli arriverò ma saranno molti, ma spero che continuerete a seguire la storia di questi due dannati ragazzi. Fatemi sapere se vi intriga tramite messaggi, commenti e stelline!

Hasta luego!!!

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