LETTERS

By Patty346

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Una ragazza con un passato triste, con dei gusti fuori dal comune, riservata e abbastanza rude incontra un ra... More

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By Patty346

JULIA'S POV

La testa mi vortica, mi sento una foglia in predo al vento autunnale e finalmente sto dimenticando tutto, tutto il mio passato, tutto quello che mi è accaduto, tutto quello che mi distrugge ogni giorno. Non capisco più un cazzo, sono completamente ubriaca e fatta. Oh quell'erba! Era scesa direttamente dal cielo! Era dolce e non pizzicava quasi per niente. Per fortuna mi sono ripresa e sono andata da Marcus altrimenti sarei rimasta seduta sul mio skate a fumare come una turca e a pensare alle parole tra me e Han. Lui ci è rimasto male ed è andato da qualche parte a deprimesi ma cazzi suoi! Io mi sto divertendo e mi sto godendo quasta serata! Lui non è la mia guardia del corpo, non ho bisogno della sua protezione, posso farcela da sola come ho fatto per tutti questi mesi mentre lui viveva tranquillamente la sua vita a Fort Lauderdale. Io non ho bisogno dell'aiuto di nessuno, anche perchè nessuno mi può capire. Porto alla bocca la bottiglia di malibù appoggiando il vetro alle mie labbra. L'alcolico scende giù col suo sapore di cocco che sinceramente mi fa schifo, ma è alcool quindi va bene, voglio scordarmi tutto stasera!

"Hai capito alla piccoletta!" mi sorride Marcus appena allontano la bottiglia ormai vuota.

"Piccoletta a chi porcellino d'india?" lo sfotto. Lui alza le mani in segno di resa e ride.

"Ragazzi è riamasta solo questa bottiglia e abbiamo finito!" dice Lucas con un Bacardí Oakheart in mano. Non l'ho mai assaggiato in realtà ma il colore mi ispira: è di un ambrato tendente all'arancione.

"Facciamo una cosa! Tutti beviamo un goccio, poi facciamo la conta e chi esce dovrà scolarsi tutto il resto!"

"E chi cazzo riesce a contare in queste condizioni!" dice scoppiando a ridere Mary al mio fianco.

"Tu no di sicuro!" la sfotte Madison. Lei forse è quella messa meglio, non ha bevuto molto.

"Conto io dai!" e tutto scoppiano a ridere alle parole di Marcus e lui fa una faccia offesa "Cazzo ridete!"

"Ma se non sai contare fino a 3 quando stai bene figurati ora!" aggiunge Madison.

"Ragazzina tu stai sfottendo un po' troppo oggi!" e si avvicina a lei iniziando a farle il solletico. Starebbero bene insieme.

"Dai ragazzi poi vediamo intanto beviamo!" e Lucas apre la bottiglia. Sento un profumo dolce invadermi il naso, sa di frutta secca, credo di essere impazzita! Bacardi alla frutta secca! "A lei l'onore!" e me la porge. Annuso ancora la bevanda e sa davvero di frutta secca. Porto la bottiglia alle labbra e inizio a fare grandi sorsi. Le mie papille gustative si sono innamorate di questa cosa! All'inizio sa di miele e di qualche altra cosa dolce e poi vaniglia e caramello. E' la fine del mondo questa cosa! Vorrei berla tutta io!

"Ehy carina calmati!!!" e Mary mi spintona scherzosamente. Mi stacco a malincuore e gliela porgo. Cazzo che bomba! Inizia a bere ma fa solo due piccoli sorsi, è ridotta abbastanza male anche se non ha bevuto un gran chè, non regge molto bene l'alcool. Se avesse bevuto quanto ho bevuto io sarebbe già stessa per terra collassata. 

"No io passo!" dice Madison scuotendo la mano.

"Oh ma dai!!! Quanto sei noiosa, più di Simon!" e di tutta risposta riceve un pugno sul braccio da Simon.

"Non ho voglia!" insiste Madison.

"Dai hai paura?" insiste a sua volta Marcus.

"No!" scatta.

"Dai allora, se bevi avrai un sorpresa!" e le fa l'occhiolino. La ragazza sbuffa e afferra la bottiglia e fa due sorsi.

"Brava la mia piccolina!" e le scombina i capelli, come fa mio fratello con me. Inizia a bere Marcus e poi lo passa a Simon "Dovrò convincere anche te in qualche modo?" dice vedendo l'esitazione di Simon nel prendere la bottiglia.

"No" e la afferra. I suoi muscoli rispondono a tutti i suoi movimenti contraendosi, i suoi bicipiti si gonfiano in tutta la loro possenza, ha un fisico da urlo cazzo! Appoggia la bottiglia alle sue labbra carnose e mascoline. Porta la testa su facendo risaltare il suo pomo d'adamo che inizia a fare su e giù. Fa qualche sorso e poi stacca la bottiglia lasciando le sue labbra lucide e bagnate che poi asciuga facendo scivolare la lingua su di esse. Questo ragazzo è illegale porca puttana!

Oh finalmente ragioni cazzo!

L'alcool mi fa male!

No, ti fa bene cazzo!

Alza lo sguardo verso di me e i nostri sguardi si incontrano. Lui non ha il solito cipiglio scontroso, come quella volta alla festa quando mi beccò mentre lo fissavo, anzi, mi guarda in modo... malizioso. Io ricambio lo sguardo e poi lui sorride portandosi una mano tra i capelli e abbassando la testa. Chiamate il 911 cazzo! Che cazzo mi sta succedendo?! Perchè mi sto comportando così con lui?!

Ti stai comportando bene sta zitta!

Sono ubriaca fradicia e non capisco un cazzo, ecco tutto!

"Allora ragazzi la conta!" dice Lucas appena finisce di bere.

"Si ma chi cazzo conta!?" aggiunge Marcus. Non ce la faremo mai!

"Conto io dai muovetevi!" dice Madison e penso che sia la persona più adatta.

Ci mettiamo in cerchio e dopo aver mosso le mani buttiamo giù i numeri. Io ho messo il tre come e sempre.

"Allora 4 e 3 fa 7, 7 e..." e non la seguo più altrimenti mi rincoglionisco.

"15, 16 e 17!" e indica Simon.

"Ohhhh!" e Marcus spintona Simon. Peccato, si berrà tutta lui quella delizia.

"Cazzo ragazzi!" e Simon ride per poi scolarsi l'intera bottiglia. Si lecca le labbra guardandomi intensamente. Stasera finisce male me lo sento.

Ma che finisce male! Al massimo bene!

L'alcool ha fatto perdere la ragione a me ma anche a lui, soprattutto a lui!

Ma se l'hai costretto tu a bere prima!

Lo so, ma... Dio perchè l'ho fatto?! Che avevo in testa? Volevo sfidarlo, volevo togliergli quella corazza che ha, quel peso che si porta dietro per qualche motivo che ancora non so. L'unica volta che l'ho visto spensierato è stato durante quella lezione, ma soltanto perchè aveva fumato. E' triste il fatto che per liberarsi abbia bisogno per forza di alcool o droga, proprio come me...

"Ragazzi andiamo a collassare in spiaggia dai!!!" urla Marcus attraverso il megafono e ci avviamo tutti verso la spiaggia. Ora si mette male! Mary si aggrappa a me e iniziamo a camminare a zig zag a causa del troppo alcool nel nostro corpo, ma ci sono con la testa molto di più di lei.

"Stai ridotta male Irwin!" le dico e lei scoppia a ridere.

"Oh sta zitta!" mi dice con ancora il sorriso stampato in faccia.

"Quelli che non sono ridotti a merda accendessero un fuoco!!!" urla Marcus come se fosse il direttore di un cantiere edile. Ovviamente con 'quelli che non sono ridotti a merda' intendeva Madison. Lei alza gli occhi al cielo e sbuffa e si avvia alla ricerca di qualche pezzo di legno.

"Aspetta!" sento urlare Lucas alle mie spalle e poi lo vedo rincorrere Madison. Lei all'inizio fa un'espressione confusa e poi scocciata, strano da parte sua! (Detto  ironicamente ovviamente)

"Ti aiuto!" dice il ragazzo appena la raggiunge ma lei, senza rispondergli, si avvia. Mi volto verso Marcus per vedere la sua reazione e da come mi immaginavo sta uccidendo con lo sguardo Lucas.

"Coglione!" dice affianco a me Simon facendomi predere un colpo. Un giorno mi farà avere un'infarto me lo sento!

"Coglione sei tu!" sbraito ma in modo scherzoso, non pesante infatti lui scoppia a ridere. Non ridere cazzo! Il lato della sua bocca che si alza, le sue labbra che si distendono, quelle piccole fossette che si creano sulle guance... oh basta!

Distolgo lo sguardo dal suo viso e mi avvio verso tutti gli altri che sono letteralmente collassati sulla sabbia. Mi siedo affianco a Mary che è distesa a terra e sono sicura che tra un po' si addormenterà, quando smetterà di ridere e parlare a caso. Noto Simon sedersi accanto a me e alle sue spalle noto Marcus passeggiare a riva abbastanza nervoso. Il ragazzo al mio fianco segue il mio sguardo e poi scuote la testa sorridendo.

"E' innamorato perso di lei ma ancora non lo vuole capire... coglione" dice con calma e continuando a osservare l'amico.

"Ma da quanto tempo sono amici?"

"Da sempre penso! Non li ho mai visti staccati, se c'è Marcus autometicamente c'è anche Madison, lei sta più tempo con lui che con la sorella, ne sono sicuro!"

"La sorella di chi? Chi è il coglione? Di chi state parlando? Oh che carine le lucciole!" e indica le stelle. Io e Simon scoppiamo a ridere.

"Sta ridotta davvero male!" dice tra una risata e l'altra il ragazzo.

"Già!"

"Hey carino ti sento! Aiuto un ufo!!!" urla Mary. La serata sarà molto lunga!

"Mary calmati, sta tranquilla..." cerco di tranquillizzarla per poi farla addormentare.

"Va bene..." e si stende di lato e chiude gli occhi. Le accarezzo i capelli facendola rilassare ancora un po' e dopo pochi minuti si addormenta. Ricordo quando a letto giocavo con i capelli della mamma per prendere sonno. Mi rilassa e lo faccio da quando sono neonata, una volta la mamma mi disse che lei si sporgeva nella mia culla per permettermi di toccarle i capelli e addormentarmi. Mi perdo nei ricordi continuando ad accarezzare le ciocche rosse della mia amica. Quanto mi manca...

"Ehy ci sei?" e una voce calda mi riporta alla realtà.

"Sì ci sono!" e sorrido al biondino al mio fianco.

"Ti piace toccare i capelli eh?" facendomi notare che sto ancora pettinado i capelli di Mary.

"Sì!" e scosto la mano.

"Ecco la legna ragazzi!!!" dice trionfante Lucas alzando un bastone di legno tipo la Statua della Libertà. Alle sue spalle compare Madison con un piccolo ammasso di legna in braccio e noto che sta... sorridendo?! Che le avrà fatto Lucas? Il ragazzo butta a terra la legna seguito da Madison e poi appiccano il fuoco che piano piano cresce con forza.

"Oh finalmente!!!" sopraggiunge Marcus con cipiglio abbastanza infastidito.

"Potevi venire anche tu!" gli risponde Madison con lo stesso tono. Marcus la liquida con un gesto di mano e si dirige verso di noi. Madison e Lucas si siedono poco distanti da noi e iniziano a parlare animatamente. Madison e Lucas o Madison e Marcus? Chi sarà la nuova coppia?

"Che si fotta!" dice Marcus sedendosi affianco a Simon, vorrei dirgli di andare da lei e prendersela ma in fondo, che mi importa? Marcus prende rabbiosamente il grinder e l'erba dalla tasca e inizia a preparare una canna "Ci rilassiamo un po' ragazzi!" ci dice voltandosi verso di noi mentre gira tra le mani il grinder.

"Ci sta!" dico entusiasta. Mandiamo ancora un po' più lontano i ricordi!

"Io passo!" e Simon si sdraia portando le braccia dietro la testa.

"Strano!" dico ironicamente.

"Ora devo anche fumare?!" chiede alzando le sopracciglia guardandomi.

"Sì!" affermo sorridendo a trentadue denti. Lo sto facendo di nuovo, perche?!

Segui il tuo istinto e sta zitta!

Farei solo cazzate!

E finalmente porca puttana! Segui il tuo istinto e farai la tua scelta senza pensarci troppo, incondizionata, libera e vera. Smettila di calcolare tutto nei minimi dettagli!

"E va bene" e il biondino illegale ritorna a sedersi.

"E vaffanculo!" dice Marcus mentre rolla quello che sembra un purino "Ecco qua!" e ci mostra due canne ripiene d'erba. Si andrà giù pesante stasera!

"Cazzo!" dico esterefatta.

"Su dai accendila!" e mi porge una. Accendiamo le canne e iniziamo a fumare. Ohhh... ossigeno nei miei polmoni. Faccio qualche tiro e la passo a Simon.

"Tutta colpa tua" e inizia ad aspirare per poi cacciare fuori il fumo denso. Seguo tutti i suoi movimenti: la sua sicurezza mentre incorpora il fumo nei polmoni, le sue labbra che si stringono intorno al filtro, gli occhi che si restringono a causa della nuvoletta bianca che esce dalla sua bocca, il braccio che si muove su e giù per allontanare e avvicinare la canna. Basta fissarlo!

"E' buona!" dice tra un tiro e l'altro mentre io mi stendo sulla sabbia.

"Già!" gli risponde Marcus mentre fuma la sua con le braccia appoggiate alle giocchia piegate.

"Tieni" e Simon mi porge la canna poggiandosi su un gomito per raggiungermi. La afferro e inizio a fumare mentre osservo le stelle. Chiudo gli occhi e ad un tratto parte nella mia mente 'The Great Gig In The Sky' dei Pink Floyd. Non so perchè ma ha inizianto a suonare da sola nella mia testa, come se l'avesse messa qualcun altro. Mi rilasso ancora di più. Mi sto librando nell'aria, non sento più il terreno sotto di me, non sento più la sabbia fredda, non sento il calore del fuoco ai miei piedi, sto arrivando alle stelle.

"Stai volando?" e percepisco che qualcuno si è sdraiato al mio fianco. Vuole fare questo viaggio assieme a me. Annuisco sorridendo per poi aspirare ancora l'erba. Gli do una leggera gomitata e gliela passo.

"Ti va di andare ancora più lontano?" gli propongo quest'idea pazza e infatti lui mi guarda confuso e divertito. Mi alzo a malincuore e apro lo zainetto e noto la sua giacca ma non gliela voglio dare ora. Prendo il mio cellulare e inserisco le cuffie nel jack. Mi sdraio di nuovo al suo fianco e gli metto una cuffia nell'orecchio e faccio partire a random la mia playlist dal nome 'Pink Floyd'. Un arpeggio di chitarra acustica invade le nostre orecchie e una voce profonda pronuncia le parole 'Hey you'. Non ho mai ascoltato con nessun altro le canzoni dei Pink Floyd tranne che con papà, ho paura che possano essere giudicate male e questo mi farebbe stare male visto che era uno dei gruppi che ascoltavo di più con papà. Li ho tenuti stretti gelosamente a me e al mio cuore e mai avrei pensato che li avrei fatti ascoltare a qualcun altro sotto mia proposta. 'Together we stand, divided we fall' e Waters pronuncia queste ultime parole per poi lasciare il posto a 'Speak To Me' o 'Breath', sinceramente non ho ancora capito bene la differenza.

"Questa è una delle mie preferite" sussurro, e un piccolo urletto si insinua nelle orecchie per poi scoppiare in una melodia calma e travolgente che ti porta su nell'universo a guardare le stelle e i pianeti che si muovono.

"Le vedi le nebulose, li vedi quegli ammassi di stelle?" mi chiede calmo. Sta vedendo le stesse mie immagini, sta volando proprio come me.

"Sì..." e poi lasciamo che la voce di Gilmur canti tranquillamente.

"Wow..." sento sussurrare leggermente al mio fianco. Mi volto cerso di lui e i nostri sguardi si incontrano. Nei suoi occhi vedo l'oceano, l'universo, il cielo, le nuvole, la terra... vedo tutto. Perchè?

"Sono magnifiche queste canzoni..." aggiunge continuando a fissarmi, come se fosse di vitale importanza. Qualche ciuffo d'oro cade davanti ai suoi occhi mosso dal vento e lui per spostarlo soffia verso l'alto creando una smorfia buffissima sul suo viso. Scoppio a ridere e lui mi segue. Tra il suono della mia risata ascolto l'assolo di chitarra di 'Comfortably Numb' seguito poi dalla voce di Gilmur. E' un momento quasi surreale. L'oceano, la sabbia, le stelle, il fuoco, i Pink Floyd e lui... sono in un sogno, ora mi sveglio e tutto scompare, ma non succede.

"Ti starai rovinando tutti i capelli" dice prendendo tra le sue mani una delle mie ciocche scure.

"Fa nulla"

"No dai... appoggia la testa sulla mia pancia" e picchietta sul suo addome muscoloso.

"Cosa?" chiedo spiazzata dalla sua gentilezza.

"Non fare la stronza rompi coglioni e metti la tua testa di cazzo sulla mia pancia!" dice serio ma con un pizzico di divertimento. Deve far sempre primeggiare il suo lato stronzo ovviamente ma ora lo sta facendo con dolcezza.

"Okay!" dico alzando le braccia in segno di resa. Mi rimetto a sedere e mi sistemo per bene per poi appoggiare la testa sui suoi addominali. Possibile che li precepisco anche col cranio?! "Comunque testa di cazzo lo sarai tu!" ribatto. Lui ride e la mia testa inizia a fare su e giù a causa dei suoi movimenti.

"La smetti!" urlo ma facendo peggiorare le cose "Ti sto per dare un pugno nei coglioni lo giuro!" dico in modo minaccioso. Alza la sua testolina bionda per osservarmi e appena guarda la mia espressione smette di ridere e si copre i suoi gioielli di famiglia con la mano. "Ecco bravo!" dico e mi sistemo bene.

"Ora ti faccio ascoltare io una canzone" e con uno scatto stacca le cuffie da mio telefono e le attacca al suo. "Tieni" e mi porge la cuffietta che si era tolta mentre mi sistemavo su di lui. Suona troppo male 'mi sistemavo su di lui'! Una base elettronica parte e velocemente si aggiunge una voce calma, maschile e quasi sussurrata che poi si va intensificando. Si avvicina il ritornello e il drop aumenta di intensità e si aggiunge un'altra voce, femminile penso. Arriva il ritornello e tutto scoppia, come in tutte le canzoni con un drop ma questa è diversa. Queste piccole note acute mi fanno impazzire mentre creano questa melodia innocente e leggera e non pesante e rozza come altre canzoni. 'Our hope if only, we could take back some day' e dopo queste parole tutto tace.

"Bellissima..." dico ancora con quella melodia in testa.

"Già..." e avverto che ha alzato la testa per guardarmi, ma io non ricambio, non so perchè, voglio che mi osservi e basta, col solo gusto di guardarmi e non quello di aspettare un mio sguardo. Un ticchettio parte nelle mie orecchie e poi una voce desiderosa inizia a cantare parole che mi lascinao senza parole. Vi è mai capitato di ascoltare una canzone che descive alla perfezione quello che state vivendo e provando? Beh questa è una di quelle. Mi volto verso Simon con gli occhi quasi sbarrati per lo stupore e anche sbigottimento, oserei dire.

'Forgive me for staring, forgive me for breathing
We might not know why, we might not know how
But baby, tonight, we're beautiful now'

(Perdonami perché ti sto fissando, perdonami perché sto respirando
Potremmo non sapere perché, potremmo non sapere come
Ma piccola, stanotte, siamo bellissimi ora)

E i suoi occhi mi trapassano l'animo e urlano queste parole.

'We might not know why, we might not know how
But baby, tonight, we're beautiful now
We'll light up the sky, we'll open the clouds
Cause baby, tonight, we're beautiful now'

(Potremmo non sapere perché, potremmo non sapere come
Ma piccola, stanotte, siamo bellissimi ora
Illumineremo il cielo, apriremo le nuvole
Perché piccola, stanotte, siamo bellissimi ora)

E il suo busto si alza leggermente avvicinando i suoi occhi dal colore indescrivibile ai miei. Sento delle scintille partire dal mio petto, dal mio animo ma anche dal suo, avverto un qualcosa tra i nostri corpi, qualcosa di inspiegabile.

'Let's live tonight like fireflies
And one by one light up the sky
We disappear and pass the crown
You're beautiful, you're beautiful'

(Viviamo questa notte come lucciole
E una alla volta illuminare il cielo
Noi svaniamo e passa la corona
Sei bellissima, Sei bellissima)

Il ritmo si fa più lento e lui avanza sempre più pacatamente. Piano piano i nostri occhi fanno scintille. Il ritornello si avvicina, tra un po' tutto scoppierà in un qualcosa di grande, luminoso e coinvolgente. Carica, carica, carica e scoppia. Simon scatta come una molla e in un secondo le mie labbra sono sulle sue. Non sento più la musica, non sento più il rumore del mare, non sento più lo scoppiettio del legno, non sento più nulla, solo delle labbra morbide e calde sulle mie. Preme con una violenta delicatezza, come se avesse paura che tutto possa finire troppo in fretta ma anche come se avesse paura di distruggere tutto con il suo desiderio maniaco. Porto le mie mani tra i suoi capelli e finalmente li accarezzo, sono morbidi e lisci come li immaginavo. Schiudiamo leggermente le labbra e le nostre lingue entrano in contatto creando un'altra piccola scossa elettrica. 'Cosa sto facendo?! Julia cosa stai combinando?!' dice una vocina lontana della mia mente ma gli rispondo con uno spassionato 'Non me ne frega un cazzo!' e continuo a baciare quel ragazzo che odio. Mi alzo rimettendomi seduta senza staccare le mie labbra dalle sue e mi metto a cavalcioni su di lui. Le nostre labbra sono calamite e le nostre lingue ballerine che si rincorrono sotto le note di un sentimento irriconoscibile, confuso, misterioso e nuovo che non sappiamo identificare per quanto sia sconosciuto ai nostri cuori. Una sua mano si posiziona dietro al mio collo intensificando ancora di più il bacio, rendendolo ancora più passionale mentre l'altra mano è sulla mia guancia e la coccola dolcemente con delle carezze innocenti. Io stringo nei pugni i suoi capelli ma mi abbandono a lui lasciandogli il 'comando'. Quanta opposizione c'è tra di noi, quanta diversità, dai nostri ruoli in questo bacio fino al nostro carattere. Come siamo finiti qui? I nostri respiri si fanno ansanti, in alcuni momenti sembra che ci manchi il fiato ma non ci vogliamo dividere. Con le sue braccia muscolose cinge i miei fianchi magri. Continuo a tenere gli occhi chiusi, ho paura di aprirli, ho paura di incontrare la realtà, ho paura di incontrare i suoi in uno sguardo confuso. C'è dell'amore? No, non credo ma un qualcosa c'è, qualcosa che mi travolge facendo fare mille capriole al mio stomaco e aumentando il mio calore corporeo e il mio battito cardiaco. Voglio queste labbra che mi stanno massacrando sulle mie, voglio queste braccia che mi stringono intorno al mio corpo, voglio questi capelli tra le mie dita. Voglio tutto questo ma non so il perchè! Il ritmo delle nostre labbra rallenta e piano piano si distaccano a malincuore. La mia bocca pulsa e sono sicura che sarà rosse come il sangue. Apro lentamente gli occhi e incontro i suoi, quei fottuttissimi occhi che odio. C'è una scintilla che parte dal profondo delle sue pupille che non ho mai visto. Appoggia la sua fronte sulla mia e continua a fissarmi. Vorrei di nuovo le mie labbra sulle sua, vorrei averlo mio, vorrei che fossimo due ragazzi normali con una vita tranquilla senza problemi e senza caratteri di merda forgiati dal dolore... ma non può succedere.

"Forse ho bevuto un po' troppo..." sussurra sulle mie labbra, ma so che non è stata colpa dell'alcool o dell'erba ma è meglio così, meglio definire quello che è accaduto come un'azione in preda all'irrazionalità.

"Già..." momoro continuando a fissarlo.

Che cazzo hai combinato Julia Lorfod?!




Angolo autrice!!!

Zan, zan, zan!!! Ecco a voi il primo bacio in preda all'incoscienza tra Julia e Simon. Il capitolo è lunghetto ma se lo merita. Fatemi sapere se vi piace con stelline, commenti o messaggi in chat. Siamo arrivati a 843 visualizzazioniiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!! Sono felicissima, vi amo! Arriveremo a 1k? Spero vivamente di sì!
Addio e al prossimo capitolo!

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