Unstoppable 2

By Giorgina_Snow

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QUESTO È IL SECONDO LIBRO DI UNSTOPPABLE • Si consiglia la lettura della prima storia per capire questo seco... More

~ ETHAN ~
~ EMMA ~
~ Demons ~
~ Shake It Out ~
~ Say Something ~
~ Lost ~
~ Amnesia ~
~ Invincibile ~
~ Alive ~
~ Give me love ~
~ Halo ~
~ Take Your Time ~
~ Take me home ~
~ Impossible ~
~ Skipping Stones ~
~ Heaven ~
~ Always ~
~ Beautiful Disaster ~
~ Wherever you are ~
~ Skinny Love ~
~ Elastic Heart ~
~ When I Was Your Man ~
~ Another Love ~
~ Breakeven ~
~ Follow Me ~
~ Count On Me ~
~ Boulevard Of Broken Dreams ~
~ Freeze You Out ~
~ Rise ~
~ The One That Got Away ~
~ Insomnia ~
~ Bleeding love ~
~ Better In Time ~
~ Follow You ~
~ You ~
~ Beating Heart ~
~ Unsteady ~
~ Stay High ~
~ Carry On ~
~ Unconditionally ~
~ Dark Paradise ~
~ Down ~
~ A Drop In The Ocean ~
~ All This Time ~
~ Over You ~
~ Just Tonight ~
~ Let Her Go ~
~ The Power Of Love ~
~ Talking To The Moon ~
~ All Of Me ~
~ Faded ~
~ High Hopes ~
~ Don't Forget About Me ~
~ Stay ~
⭐️ RINGRAZIAMENTI ⭐️

~ Stay With Me ~

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By Giorgina_Snow


AVVISO

Vi consiglio di ascoltare la canzone di Sam Smith ❤️

~ Ethan's POV:

Emma non si sveglia. Emma tiene gli occhi chiusi. Parker continua a scuoterla lentamente e poi scoppia in lacrime mentre urla contro un paramedico di salvare la vita alla ragazza che ama. Alla ragazza che io amo!
Attorno a loro due c'è una pozza enorme di sangue. Parker passa una mano tra i capelli disperato mentre un paramedico tenta di rianimare la piccola figura riversa al suolo.
Lei non respira, non si muove. Il mio cuore si ferma, si ferma così tanto a lungo fino a quando TJ non mi si para davanti appoggiando le mani sulle mie spalle.
«Ce la farà amico!»
Scuoto la testa stropicciando gli occhi. Sappiamo entrambi che non sarà così. Abbiamo visto sparatorie e tentati omicidi ovunque. Abbiamo salvato vite ma questa volta è diversa. Sto per scoppiare, lo sento.
I paramedici caricano Freddy in ambulanza partendo a sirene spiegate.
Per Emma ci stanno mettendo troppo tempo. Continua a non muoversi. Continua ad essere inerme e fredda. C'è troppo sangue attorno a lei.
«Cosa faccio? Cosa faccio senza di lei?»
Vedo Parker disperato mentre sbraita ancora contro i paramedici. Come me sta vivendo un pessimo momento. Deve lasciarli fare il loro lavoro. Mi avvicino a lui e senza riflettere lo porto a distanza. «Ascoltami», inizio con più calma possibile. «Emma si riprenderà ok? Si riprenderà e tornerà ad essere il sole in grado di illuminare le nostre giornate!»
Scuote la testa. «Se muore io... io non ho più niente!»
Mi si stringe il cuore per lui perché comprendo perfettamente il suo stato d'animo.
«Evans, stiamo portando quei due al comando!»
Annuisco provando a mantenere ancora il controllo. «Io devo andare in ospedale per Emma e Freddy! TJ pensa tu a tutto il resto! Parker andiamo!»
Entriamo in auto e corro verso l'ospedale in cui stanno portando Emma d'urgenza.
Sto davvero tentando in tutti i modi di trattenermi. So già che cederò.
Non mi curo della segnaletica, dei clacson, dei pedoni che rischiano di essere investiti dalla mia furia, sono con l'auto della polizia, il lampeggiante acceso, sto abusando del mio potere ma devo raggiungere la mia Emma.
Parker toglie il giubbotto antiproiettile e ripone la pistola con la sicura inserita. Quante cose ancora devo scoprire sul suo conto?
Basterà una chiamata per avere il suo fascicolo in ufficio. Basterà una chiamata per avere la certezza che lui sia chi dice di essere.
«Grazie per prima»
Annuisco poco incline al dialogo. «Avresti fatto lo stesso!» ribatto.
Sterzo velocemente e posteggio scendendo dall'auto di corsa. Parker mi segue disperato.
Ha tenuto duro in questi giorni, sta cedendo proprio ora che Emma ne ha più bisogno. Non dovrebbe. Io al contrario sto mantenendo la calma dopo giorni di angoscia. Siamo proprio l'opposto noi due. Chissà perché Emma ci ama così tanto!
Corriamo verso l'ambulanza che si sta aprendo. Rimango sconvolto da quello che vedo.
Emma intubata e piena di sangue. I medici che corrono iniziando a sbraitare codici incomprensibili alle mie orecchie perché sono troppo stordito e scosso.
Parker sembra appena stato colpito e indietreggia bianco come un lenzuolo. Afferro il suo braccio e lo trascino in sala d'attesa.

Le ore passano lente. Dieci, quindici. Dalla sala operatoria non esce nessuno.
Anya e Mark ci raggiungono così come Lexa e David. Tutti preoccupati e sconvolti. Tutti stanchi e provati.
Mark mi passa un caffè che accetto per mantenermi sveglio. Parker a poca distanza parla a bassa voce con David. Continua a scuotere la testa e a trattenere le lacrime.
Adesso capisco. Sono e sarò sempre geloso ma lui ama Emma e lei ama lui come non riesce ad amare me a causa delle mie bugie. Lui è sincero e diretto mentre io sono quello che continuerà a metterla in pericolo a causa delle bugie. Ho solo tentato di proteggerla ed ecco dove siamo arrivati. Ecco dove siamo...
«Se muore io...»
Anya mi abbraccia forte. «Emma è una ragazza forte. Sopravvivrà! Tornerà da noi vedrai», sussurra lentamente con il viso rigato dalle lacrime.
Lexa sembra completamente assorta. Non ho mai visto Emma così con mia sorella. Quelle due insieme sembrano due di quelle coppie di amiche che si notano sempre nei telefilm. Sempre pronte a sorreggersi, a ridere sulle cose più stupide che solo loro capiscono, sempre pronte ad andare avanti. Lexa è distrutta dentro e noto come continua a fissare quelle maledette porte aspettandosi il peggio.
«È colpa mia!»
«Non è colpa di nessuno a parte Drew e Tara! Non potevate prevedere una cosa del genere. Ormai è successo ora dobbiamo solo sperare che Emma stia bene!» replica Anya scoppiando in lacrime e nascondendo il viso contro il petto di Mark che tenta di rassicurarla ma non può. Come possiamo rassicurarci quando una persona che amiamo sta lottando per la vita a pochi metri di distanza?
In cuor mio so che non è ancora finita. Non può esserlo. Lei non può lasciarmi in questo modo. Non ora che le cose andranno per come dovrebbero.
Lei non può lasciarmi solo. Non può...
Dalla mia gola esce un singhiozzo. Mi alzo e inizio a camminare per calmarmi.
Tutti mi guardano spaesati. Anche Parker si alza e poi va a parlare con un medico. Questo si impegna immediato per avere notizie. Entra in sala operatoria e il mio respiro si mozza. Attendo, uno, due minuti. Trascorsi cinque minuti buoni il medico esce dalla sala operatoria.
Ha lo sguardo di chi sta per darti una brutta notizia. Si avvicina a Parker ma siamo già tutti accanto a lui per sentire.
«I medici stanno facendo il possibile... Ha perso molto sangue e ha avuto un arresto cardiaco. La sua vita è ancora appesa ad un filo. Tornerò ad informarmi!»
Tutti ringraziano. Tutti tranne me e Parker. Lui sembra appena stato colpito mentre io mi sento davvero confuso.
Lo vedo uscire fuori e lo seguo. Chissà perché ma lui è l'unico a capirmi. Chissà perché è l'unico a comprendere il mio stato d'animo, la mia angoscia. In altre circostante non lo avrei fatto, per orgoglio.
Sediamo su una panchina. Attorno solo rumori, sirene, lampeggianti.
«Dovevi vederla quando l'ho portata al parco acquatico la prima volta», passa la mano sul viso per controllare ogni emozione.
«Si entusiasma sempre con poco...» la sua voce si inclina.
Le mie labbra tremano. «Sei riuscito a renderla felice. Cosa che non sono riuscito a fare io!» replico pentito.
«Perché le hai mentito così tanto?»
«Volevo tenerla al sicuro e invece... invece ecco dove siamo!» mi piego sui gomiti.
«Lei avrebbe capito!»
Sorrido carico di amarezza. «Lo so e me ne pento! Mi pento di non essere stato sincero nei suoi confronti sin dal primo momento. Mi sentirò costantemente in colpa per questo! Pagherò ancora per i miei errori.»
Posa la mano sulla mia spalla. «Sai che lei si arrabbierà?»
Annuisco. Conosco abbastanza Emma. «Lo so, ed è giusto così! È giusto che lei sia arrabbiata con me perché le ho fatto passare l'inferno quando avrei solo dovuto proteggerla e tenerla al sicuro accanto a me!»
«Voi due vi amate in un modo che non riesco a capire...»
Le sue parole mi colpiscono. «Anche voi due e non capisco come fate a stare insieme visto che siete simili... Non fraintendermi mi piace vederla serena e sorridente anche se ammetto di esserne geloso. Però è giusto che lei abbia la sua vita tranquilla».
«Mi prenderò cura di lei e so che lo farai anche tu!»
Sentiamo dei passi, il rumore dei tacchi per precisare e ci voltiamo entrambi di scatto. Anya ci fa cenno di correre dentro.
Troviamo Lexa in lacrime mentre David tenta di farla calmare. Il dottore intento a parlare con Mark.
Mi sento parecchio male nel notare lo sguardo dell'uomo. Mi aspetto il peggio ormai e credo che stia proprio per arrivare.
«Non sappiamo se e quando si risveglierà!» è tutto ciò che dice su Emma.
«Per quanto riguarda l'altro paziente... Vi consiglio di iniziare a salutarlo!»
Indietreggio come colpito da una pugnalata al cuore. Dovevo proteggerli. Dovevo dirle la verità. Dovevo esserci io al suo posto.
Mi sento un completo disastro. Continuo a barcollare fino a sentire la schiena contro il muro. Scivolo sconvolto a terra, la vista si appanna e scoppio in lacrime e singhiozzi. Per la prima volta non freno nessuna emozione. Piango come un bambino. Piango fino a quando ogni lacrima presente e trattenuta dentro a lungo non esce svuotandomi completamente.
Parker da un pugno forte contro la parete prima di afflosciarsi anche lui a terra. Il viso nascosto tra le braccia. Lexa e David si avvicinano a lui per confortarsi a vicenda.
Anya corre ad abbracciarmi mentre Mark incredulo e colpito dalla notizia ringrazia il medico.
«Andrà tutto bene! Andrà tutto bene!» continua a ripetere come una preghiera. Ma, sappiamo entrambi che non andrà bene niente, non finché lei non si sveglierà.
Mamma arriva sconvolta in ospedale. Lei e i nonni si danno subito da fare per ottenere il meglio per Emma.
La notizia sta facendo il giro del paese. Ormai ne parlano tutti i notiziari. Casa nostra è assediata dai media. L'unico porto sicuro in questo momento, è proprio questo angolo tranquillo.

Emma è immobile sul letto. I macchinari che continuano a tenerla in vita. È così piccola, così indifesa. Ha il viso spento e pallido. Sembra la bella addormentata ma più ferita e più indifesa.
Come hanno potuto farle questo? Come hanno potuto farle così tanto male? È colpa mia! Solo colpa mia!
Parker se ne sta accanto a lei. Continua a stringerle la mano, a parlarle di tanto in tanto trattenendo le lacrime. Io me ne sto in un angolo e quando mi è permesso do il cambio affinché possa riposarsi ma non le stacca un momento gli occhi di dosso.
Quei due si amano e io ho distrutto ogni cosa. Quei due avevano un futuro, una vita, una storia e io l'ho distrutta. Distruggo sempre tutto!
Passo le mani sul viso e sospiro trattenendo le lacrime.
Estraggo il telefono dalla tasca, apro le note e lascio per l'ennesima volta ai pensieri la parola:

"Ciao piccola,
Sono di nuovo io. Sono di nuovo qui davanti una pagina bianca pronto a scriverti.
È assurdo visto che sei proprio davanti a me. Sei su di un letto d'ospedale, stai dormendo e chissà quando ti deciderai a svegliarti. Sono qui a scriverti come un cretino. Sono stanco, sto morendo di sonno ma non riesco a dormire perché il pensiero di averti ferito ancora una volta, mi mangia vivo.
Ho sbagliato così tante volte nei tuoi confronti. Sono stato un pessimo ragazzo mentre tu hai sempre cercato e tentato di tirare fuori il meglio di me. Hai sempre provato a spronarmi anche quando il mondo non lo permetteva.
Sei lì immobile e io non posso dirti tutto questo. Non posso fare niente e questo senso di impotenza mi lacera il petto. Non posso mostrarti il mio pentimento e il mio amore sconfinato per te. Non posso mostrarti come ci si sente nell'averti vicino anche solo per una manciata di secondi. Non posso mostrarti niente di quello che vorrei perché per colpa mia stai dormendo...
Il mio amico non ce la farà Emma! Il mio amico Freddy, anzi il nostro amico, sta morendo lentamente e tu non sei sveglia. Tu non ci sei a sorreggermi, a farmi sentire meglio quel tanto che basta.
Ho paura! Paura di soffrire. Paura di perderti in modo definitivo. Ho paura di non vederti più. Ho paura che tu fugga di nuovo ma in modo definitivo. Ho paura che tu decida di arrenderti e spegnerti.
Io non voglio perderti perché ti amo. Ti ho sempre amato anche quando non avrei potuto e dovuto. Sono stato un vero cretino. Avrei dovuto essere me stesso!
Lo so che avresti capito ma avevo troppo da perdere! Sono stato egoista e adesso guardarci... Io disperato e tu li inerme...
Mi fa male ammetterlo ma Parker ti ama davvero e sta soffrendo tanto quanto me per te.
Sei sempre stata la parte migliore di me.
Ti prego torna!
Ti prego resta con me!
Ti amo! Non farmi questo! Non lasciarmi! Svegliati! Svegliati e urlami contro quanto male ti ho fatto!"

N/A:
Per voi... ❤️

#EMKER ❤️

#EMVANS ❤️

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