LETTERS

By Patty346

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Una ragazza con un passato triste, con dei gusti fuori dal comune, riservata e abbastanza rude incontra un ra... More

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By Patty346

JULIA'S POV
"Vaffanculo!" butto la sigaretta ed entro di nuovo a scuola. Stronzo! L'unica cosa che mi viene in mente per descriverlo. Arrogante, maleducato, deficiente e stramaledettamente stronzo!

E bello, ti sei scordata questo!

Ma vaffanculo anche tu!

Quando l'ho visto a mensa con noi non credevo ai miei occhi. Perché il destino è così crudele?! Poi non l'ho calcolato, fortuna che stava Marcus a farmi compagnia.

Seconda ora: musica.

"Buongiorno a tutti ragazzi e ben tornati a scuola!" sembra simpatico a primo impatto. Passa il suo sguardo su ogni uno di noi ma, arrivato a me, si ferma. Non vorrà mica presentarmi a tutta la classe?!

"Ben tornati ma anche ben venuti! Abbiamo il piacere di avere un'altra alunna! Presentati dai!" No, non è per niente simpatico. Lo odio!

"Ciao a tutti mi chiamo Julia Lorfod" tutti mi fissano. Che situazione di merda, tutto a causa di quella palla di ciccia di professore!

"Io sono il professor Nicolson e insegno musica, ma bando alle ciance, sai suonare qualche strumento Julia?"

"Ehm... Si, il pianoforte"

"Oh fantastico ci vuoi suonare qualcosa?" ma perché proprio a me?!?!

"Ehm, preferirei di no... ce non saprei che suonare..." fa che accetti e non insista ti prego!

"Oh dai tranquilla, la prima cosa che ti viene in mente, anche happy birthday va bene! Su vieni qui!" mai na gioia proprio! Mi arrendo e mi siedo davanti alla tastiera bianca e nera. So già che suonare "Canon" di Johann Pachelbel. L'ho studiata assieme a mia madre quando ero piccola e la sua melodia mi ha sempre affascinato. Inizio ad accarezzare i tasti e creare questo suono dolce e delicato. È lenta ma i suoni sono decisi, all'inizio sono poche note, semplici ed essenziali poi nell'andare avanti si aggiungono arricchendo la melodia, poi ad un certo punto c'è un pizzico di felicità, scandito dalle note più acute e va avanti così. Non so ma mi ricorda la vita: quando siamo bambini abbiamo un piccolo cerchio ristretto di persone che abbiamo vicino poi andando avanti conosciamo nuove persone che ci rendono felici, alcune se ne vanno ma incontreremo sempre altre o ritorneranno altre ma non saremo mai completamente soli e così fino alla fine della nostra vita. Le persone che incontriamo sono le note e la nostra vita la melodia e una melodia non può esistere senza note. Riapro gli occhi dopo essermi fermata e aver fatto cessare quel suono così perfetto che riempiva l'aula.

"Wow, davvero complimenti signorina Lorfod!"

"Grazie!" mi alzo, ritorno al mio posto cercando di non incontrare lo sguardo degli altri alunni e la lezione continua tranquilla.

"Per la prossima settimana ragazzi vorrei che scriveste una piccola canzone che raccontasse un po' di voi. Naturalmente chi riuscirà anche a comporre una melodia farà miglior figura ma l'importante è che esterniate le vostre emozioni facendole percepire anche agli altri. Bene ragazzi e al prossimo lunedì!"
Usciamo tutti dall'aula e sento qualcuno che mi chiama. Marcus.  "Sei stata fantastica oggi a musica! Davvero! Si vedeva che ci hai messo l'anima mentre suonavi!"

"Oh grazie! Ma aspetta, come fai a saperlo?!"

"Beh ero in classe con te..." oh mio Dio che figura di merda madornale!

"Oh scusa non ti avevo proprio visto" vorrei sprofondare sotto terra

"Nah va beh tranquilla. Comunque ancora complimenti!"

"Grazie ma non credo che sia stata chissà che cosa" ho solo suonato non ho fatto nulla di ché.

"Oh credimi il professore aveva quasi le lacrime agli occhi e quindi è molto più di 'qualcosa'!"

"Mah se lo dici tu"

"Non accetti i complimenti vero?" e ora cosa c'entra adesso questo?

"Ehm... beh diciamo che se non condivido quello che dicono gli altri allora non accetto, se vogliamo dirla così"

"Ah... come mai?" ma è un interrogatorio?

No si chiama conversare. Conosci il verbo c-o-n-v-e-s-a-r-e?

Si ma.... insomma troppe domande

"Come mai non ti fai i cazzi tuoi?"

"Oh scusa non volevo, insomma... Non volevo infastiditi..." sembra che se la sia presa, ma non arrabbiato, di più triste.

"Oh dai scherzavo non te la prendere ma non mi piace parlare molto di me, scusami"

"Oh tranquilla sono stato io troppo insistente"

"Che materia hai ora?"

"Fisica tu?"

"Matematica"

"Oh auguri allora!" sorride

"Oh grazie ma perché?"

"Il professore è uno stronzo" wow che bello! Speriamo che almeno lui non mi presenti alla classe!

"Ah bene... va beh allora vado, non vorrei arrivare tardi. Ciao Marcus ci vediamo!" e mi allontano dirigendosi verso la classe di matematica

"Ciao Julia!"

Mentre attraverso il corridoio una ragazza mi guarda in cagnesco, è la stessa che stava al tavolo con noi, Madison mi sembra che si chiami. Ma perché mi guarda così?

Forse sei solo complessata?

Forse...

Entro in classe e mi siedo al solito posto. Entrano gli altri studenti e noto che tra loro c'è Mary, che ovviamente si siede affianco a me.

"Ciao!!!" ricambio con un gesto di mano vedendo che il professore sta entrando.

"Buongiorno ragazzi. Avete fatto i compiti assegnati?" Marcus aveva ragione, è uno stronzo. Cala il silenzio

"Robinson?"

"Ne ho fatti solo alcuni prof, quest'estate ho lavorato e non sono riuscito a fare tutti"

"Oh andiamo ho sentito scuse migliori! Mason?"

"No prof."

"Ovviamente" guarda sul registro scendendo e salendo con lo sguardo tra i nomi. Vuoi vedere che chiama me?

"Lorfod?" potrei fare la chiromante

"Ehm no prof sono nuova..." mi guarda sospettoso. Non crederà che sto mentendo?!

"Mi faccia vedere il foglio di trasferimento" oh ma andiamo!

"Si può fidare prof" non rompesse i coglioni

"Mmmm va bene... venga alla lavagna" cosaaaaa? Ma che sfiga!

"Risolva questa espressione" e inizia a dettare cifre enormi. Ma non so neanche come si leggono questi numeri!

Quanta ignoranza

Sta zitta una buona volta e aiutami

Non sono il tuo cervello non servo a questo

Non servi a niente infatti

"Prof mi dispiace ma non so farla. Non abbiamo affrontato questi argomenti nella mia vecchia scuola"

"Oh allora non stiamo messi proprio bene signorina, deve recuperare non posso stare dietro a lei a causa delle sue lacune" ora gli cieco un occhio con la matita e gli faccio mangiare il gesso! Meglio che sto calma, non voglio farmelo nemico dal primo giorno, magari più in là

"Va bene prof" ritorno a posto e appena suonata la campanella corro fuori dell'aula, non sarei riuscita a sentire un'altra parola proveniente dalla bocca di quella sottospecie di professore.

"Juliaaaaa!!!" riconosco quella voce squillante. Mary.

"Oh ciao Mary dimmi"

"Ti va oggi pomeriggio di venire con me, Marcus e Madison allo skate park e uscire?" non c'é Simon quindi si potrebbe fare, ma non so...

"Oh dai ti pregoooo" mi sta letteralmente pregando. Va beh dai, non mi farà male svagarmi un po'

"E va bene"

"Okay alle 6 allo skate park e ricordati che devi insegnarmi ad andare sullo skate!"

"Va bene"

Le ore di scuola sono finite e tutti usciamo da quella sottospecie di carcere, ma comunque come primo giorno non è andato malissimo infondo. Mi avvicino alla macchina ma noto che è rigata sulla parte del guidatore. Cazzo! Mi avvicino e noto che è stato fatto di proposito con qualcosa di appuntito. Ma chi mai può avercela così tanto con me da fare questo? Un viso compare nella mia mante. Lui!

"Tu!" gli urlo contro con il tono più arrabbiato che possa avere "che cazzo hai in testa?!" si volta esterrefatto. Ora gli spacco quel visino da stronzo immane!!! Non la passerà liscia questa volta!

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