LETTERS

By Patty346

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Una ragazza con un passato triste, con dei gusti fuori dal comune, riservata e abbastanza rude incontra un ra... More

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By Patty346

SIMON'S POV

"Simon porta questi cappuccini al tavolo 3!"

"Subito"

Come facciano le persone a bere questi cappuccini io proprio non lo so. Una volta ho assaggiato questa sottospecie di cosa e sembrava che stessi bevendo rifiuti atomici mischiati a piscio di cammello. Bleah!

"Grazie giovanotto!" Mi dice la signora seduta al tavolo con suo marito, credo.

"Di nulla" sorrido. Dovrei avere un aumento solo per quante volte sorrido al giorno controvoglia. Sarei ricco!

6:38. Tra meno di mezz'ora uscirò da questo maledetto bar. Per fortuna oggi lavoro solo mezza giornata, quindi me ne andrò alle 7.

"Caffè Italia". Così si chiama il bar, ma non credo proprio che in Italia facciano un caffè o cappuccino così di merda.

"Simon puoi andare! Ti posso offrire un caffè?" mi dice Max, il mio capo.

"Oh no grazie, non ti preoccupare" È molto gentile e ci tiene a me, ma non ci tengo a bere quel veleno!

"Sei proprio sicuro?" Sì cazzo! Non lo voglio il tuo caffè di merda!

Che ragazzo gentile e raffinato

"Si si sono sicurissimo grazie!"

"Va bene allora a domani!"

"Ciao Max a domani!"

Mi tolgo la divisa e ritorno finalmente nei miei jeans e canotta della vans. Fa terribilmente caldo in questi giorni. Esco dal bar e ricomincio di nuovo a respirare. Non sarei riuscito a rimanere un altro minuto lì dentro! Pensare che domani dovrò starci dalle 4:30 del pomeriggio fino alle 11 di sera! Inizio già a piangere. Svolto nella stradina e tolgo la catena alla mia bici ma una mano si poggia sulla mia spalla.

"Simon" mi volto e so già cosa vuole.

"Cosa cazzo vuoi?"

"Ehi stai calmo amico!" Un pugno in faccia. Vuole un pugno in faccia.

"Non sono tuo amico!"

"Va beh okay! Senti Simon abbiamo bisogno di te e..."

"Cosa ancora non hai capito di 'non sono tuo amico' io non ti parlo e soprattutto non ti aiuto, né a te né ai tuoi amici di merda!"

"Ricorda che noi siamo stati la tua famiglia!"

"Voi siete stati solo la mia rovina!"

"Ah! È così ci ringrazi! Vergognati!"

"Io non mi vergogno proprio di niente! Siete voi che vi dovreste vergognare!"

"Ricorda che anche tu lo facevi!"

Sto perdendo la pazienza. Ora gli spacco davvero la faccia.

"Che c'è? Ti sei reso conto di quanto sei ingrato verso la famiglia?" dice sorridendo. Ora gli spacco quei denti schifosi.

"Voi-non-siete-la-mia-famiglia" scandisco le parole e lo prendo per il colletto sbattendolo al muro.

"Ehy ehi amico, stai calmo! Va bene non ti cercherò più, ma calmati" che cacasotto, ipocrita schifoso. Alzo il braccio per assestargli un pugno in pieno viso e lui stringe gli occhi, ma una mano si appoggiò sul mio braccio. Max.

"Ehy Simon calmati. Non si risolvono così le cose, basta parlare" mi sembra un sacerdote

"Infatti"

"Tu stai zitto!" Ringhio

"Credo che Simon non voglia parlare. Potresti lasciarlo in pace per ora?"

"Per sempre, non per ora, PER SEMPRE!"

Quel bastardo si allontana sparendo finalmente dalla mia vista.

"Cosa è successo Simon?"

"Nulla!" Ritorno a togliere la catena dalla bici, voglio ritornare a casa il più presto possibile.

"A me non sembrava 'nulla'"

"Non sono affari tuoi va bene Max?"

"Mmmmm" mi guarda storto. Può essere gentile quanto vuole ma è troppo ficcanaso per i miei gusti "Va bene"

"A domani Max"

"A domani Simon"

Finalmente salgo sulla mia bici e mi allontano da quel posto di merda. Che faccia tosta quel figlio di puttana! Ma perché aveva bisogno di me? Spero non per un aiuto econimico altrimenti stanno messi proprio male se chiedono a me, che non ho una lira.

Questa bici fa un casino assurdo, ma ha anche 5 anni. Me l'hanno regalata i miei genitori a 14 anni. L'unico regalo che ricordi, o forse che mi abbiano effettivamente fatto.

Arrivo ad un incrocio e mi ricordo solo ora che i freni non funzionano. Non faccio in tempo a fermarmi che una macchina mi prende, per fortuna non in pieno.

Ma che giornata di merda!

Una ragazza corre verso di me.

"O mio Dio scusa! Non ti avevo proprio visto! Mi dispiace tanto!"

"Ma sei cieca per caso! Ma chi cazzo te l'ha data la patente?! Un bradipo morto?! Ma certa gente non dovrebbe guidare..." cerco di togliere la bici di dosso e alzarmi.

Che gentiluomo che sei!

È lei che è cieca!

"Senti prima di tutto modera i termini e soprattutto calmati. Ti ho chiesto scusa più di così non posso fare. La tua fottuta bici è a posto quindi puoi chiudere anche la bocca!"

Oh oh che bel caratterino. Ha le palle la ragazza!

È una stronza montata di testa

E tu giustamente sei tutto il contrario mi dicono!

Che rompi coglioni

"Senti piccola stronza io le tue scuse non le accetto e ora ti conviene salire in macchina e andartene prima che chiami la polizia!" la guardo dritta meglio occhi e lei mi fissa. Vediamo se ha ancora il coraggio di fare la sbruffona

Ora passiamo alle minacce! Complimenti

Almeno me la tolgo dai coglioni. Voglio ritornare a casa!

Continua a guardarmi con gli occhi spalancati. Le manca il fiato o sbaglio?

Si se ci hai fatto caso ha della bava ai lati della bocca, gli occhi a forma di cuore e si sta per spogliare.

Beh non sarebbe male. È carina, molto carina

*la coscienza si dà uno schiaffo in fronte*

"Che cazzo guardi" mi sta iniziando a preoccupare e dare sui nervi. Mi sta fissando da troppo tempo

"Ma vaffanculo!" Ma è scema o cosa?

Su questo ti do ragione. È strana

Mi hai dato ragione?! Stappiamo lo spumante!

Farò lo stesso quando lo farai tu

Lo sai che succederà tra secoli, se non mai

Si...

Si allontana ondeggiando la sua chioma corvina e rientra in macchina, un'Alfa Romeo 4c spider, un gioiellino. La stronza è anche ricca! Riprendo la bici e ritorno a casa, sperando di non fare altri incidenti o incontrare altri coglioni.

"Simon!!!" mia sorella corre verso di me e la prendo in braccio al volo.

"Ciao Simon, se non hai soldi puoi anche andartene" si avvicina mia zia con quel suo sguardo sufficiente. Odiosa.

"Sto bene grazie, tu?"

"Fa poco lo spiritoso. Allora?"

"Tieni" e le porgo i soldi

"Okay ciao" mi apre la porta spingendomi fuori. Perché mi odia? Sono figlio a mio padre, ecco perché.

"A mai più" bisbiglio.

"Perché la zia è così cattiva?" mi dice mia sorella con la sua vocina innocente

"Non lo so Zoe, non lo so"

Arriviamo a casa e mi metto a giocare un po' con lei. Di sicuro quella strega di mia zia non le avrà fatto toccare neanche un giocattolo, anche perché non ne ha. Non ha fatto in tempo a fare un figlio con zio Chuck, è morto 5 anni fa di tumore. Mi è dispiaciuto molto, era una brava persona, l'opposto di sua moglie. Ci ha aiutato sempre, anche economicamente ma dopo la sua morte quella faccia tosta di mia zia ci ha chiesto i soldi e riscuoto il debito così: lei mi mantiene Zoe e io la pago. Continuiamo a giocare e osservo mia sorella. Sembra un angioletto con i suoi boccoli dorati e gli occhi azzurri. Zoe è la mia famiglia. È l'unica persona a cui tengo davvero e darei la vita per lei. Se qualcuno le facesse del male lo ucciderei, non me ne frega del carcere, lei è l'unica persona che ho e la devo proteggere. Qualcuno bussa violentemente alla porta di casa. MERDA. Ancora lui.

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