Kismet • Harry Styles

By vivianadirectioner26

97.9K 5K 1.2K

Sono passati 4 anni dalla partenza di Harry alla ricerca della madre biologica. In questi anni Vivian si è ri... More

back
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Ultimo capitolo

Capitolo 25

2.9K 123 39
By vivianadirectioner26

A metà/fine capitolo c'è una parte spinta, se non vi piace passate avanti. Quel pezzo metterò  "🔥" all'inizio e alla fine, quindi potrete passare quello per poi continuare.
Buona lettura

Capitolo 25

"Ti ricordi quando abbiamo passato capodanno insieme?" Chiede Harry vestendosi nella sua stanza. Per fortuna non devo lavorare stasera, e settimana prossima ho anche le ferie.

"Sì, perché?" Passo il mascara per la seconda volta per rendere le mie ciglia più voluminose. Sono lenta, devo ancora vestirmi ed Harry è già pronto.

"Anche questa volta ci diamo gli obiettivi dell'anno?"

"Tu vuoi?"

"Non ho obiettivi da raggiungere" afferma entrando in bagno. Lo guardo dallo specchio incrociando il suo sguardo malizioso.

"Proprio nessuno?"

"Ho te, non ho bisogno d'altro."

"Troppo romantico." Faccio una smorfia facendolo ridere. Lui si avvicina posizionandosi dietro a me ancora piegata a mettere il mascara, cinge i miei fianchi sorridendomi soddisfatto dallo specchio. "Così mi tenti." Sussurro mordendomi il labbro.

"Cosa vorresti fare?" Fa scorrere la sua mano fino al mio gluteo stringendolo nella sua mano.

"Mh" inspiro "secondo te?"

"Tante cose..." si piega anche lui su di me raggiungendo il mio orecchio ed iniziare a baciarmi lungo il collo, seguendo la direzione della clavicola e tornare dietro sulla scapola. Automaticamente la mia pelle si riempie di brividi, stordendo i miei pensieri. "Ma è tardi, meglio andare lì entro mezzanotte visto quello che hai pagato."

"Mi lasci così?" Chiedo delusa. È sadico da parte sua tentarmi per poi lasciarmi col fiato sospeso, a lavoro iniziato.

Mi preparo velocemente per non far aspettare ancora Harry. Ieri sono andata a comprare un vestito con Daisy, volevo prendere un paio di jeans strappati neri ed una maglietta dallo stile elegante per rimanere comoda, ma mi ha obbligata a comprare qualcosa di più provocante. Non che ne abbia bisogno, Harry ed io siamo motivati e non abbiamo bisogno di incentivi per continuare ad andare a letto. A proposito, deve comprare i preservativi.
Infilo le calze autoreggenti e poi il vestito aderente che fascia il mio corpo, forse un po' troppo, per fortuna è elasticizzato altrimenti non respirerei. Sto iniziando a pensare di cambiarmi e mettermi qualcosa di comodo e non questo che lascia poco all'immaginazione a proposito delle mie curve. Guardo l'ora, è troppo tardi per cambiarsi. Metto la giacca e le scarpe col tacco alto, troppo alto, maledizione a Daisy. Spero che nel locale della festa non faccia freddo.

"Sono pronta" annuncio con poco entusiasmo.
Harry spegne la televisione e appena mi guarda si morde il labbro."Mi tenti a toglierti tutto."

"Allettante..." sussurro avvicinandomi a lui. Ad un soffio dalle sue labbra punto i miei occhi sui suoi vogliosi di strapparmi tutto. Anche io gli vorrei strappare quella camicia e sbatterlo contro il muro. Ma devo trattenere i miei impulsi e vendicarmi. "Magari più tardi."

La delusione è evidente sulla sua faccia, insoddisfatto della mia risposta mi blocca afferrandomi per la testa e mi avvicina a lui strappandomi un bacio, impossessandosi delle mie labbra.

"Adesso è meglio andare." Annaspo le parole allontanando la sua mano curiosa dai miei fianchi.

Stiamo diventando dipendenti l'uno dell'altra, non riusciamo a stare fermi senza divorarci a vicenda. È disarmante, lui è disarmante. Lo è sempre stato. È sempre riuscito a far crollare ogni muro che costruissi. E sempre lo sarà, perché lui è l'unico a riuscire a modellarmi, a farmi perdere la cognizione del tempo e sopratutto la ragione.
Arrivati alla festa troviamo Niall poco lontano dal palco del DJ con dei ragazzi e poche ragazze a bere ogni volta che finivano una frase. Probabilmente facevano quello stupido gioco in cui uno dice qualcosa di estremo quanto stupido che ha fatto e se tu l'hai fatto bevi, altrimenti resti sobria. Continui fino a quando finisci le avventure stupide, o quando sei troppo ubriaco per parlare. La pista era satura di persone, compattate tra loro senza lasciare un piccolo buco libero nel locale.

"Vuoi da bere?" Chiede Harry urlandomi nell'orecchio, così forte e inaspettato che salto sul posto coprendomelo con la mano. "Scusa." Leggo dal labiale. "Quindi, vuoi da bere?" Urla avvicinandosi senza farmi diventare sorda, la musica è già abbastanza assordante.

"Sì, ma non vai da Niall?"

"È con alcuni dell'università." Spiega indicandoli "ti va di conoscerli?"

Annuisco succhiudendo gli occhi per riparare gli occhi dalle luci stroboscopiche, odio quelle che fanno dei mini flash continui, ti stordiscono. "Sono simpatici?" Chiedo ironica seguendo Harry che si fa strada tra la gente.

"Abbastanza, dipende in che condizione li trovi." Spero che non siano stronzi come Niall. Mi abbasso la gonna e sistemo i capelli mentre saliamo le scale per raggiungere Niall ad un tavolinetto. Più ci avviciniamo, più la musica è forte essendo vicino alle casse del DJ.

La giacca l'ho lasciata in macchina e per fortuna fa caldo qui dentro, ma mi sento troppo scoperta anche se confrontandomi con alcune ragazze io sono così coperta da poter andare in Alaska. Alcune indossano dei pantaloncini ma dubito a chiamarli così, comunque, indossano quei cosi che io definisco a giro-passera super attillati e top che lasciano veramente poco all'immaginazione del loro intimo. Ma non hanno freddo? Qui farà caldo, ma fuori si congela dannazione. Poi alcune fanno proprio schifo, se non hanno il fisico perché dannazione si mettono quelle cose così attillate e scoperte? Va bene avere autostima, ma anche avere rispetto per se stessi non farebbe male. Mi lacerano gli occhi dall'orrore, potrei lacrimare sangue. Per fortuna oltre alle poco di buono ci sono anche le buone anime che si vestono in modo decente. Io sono dell'idea di coprirsi ma non troppo, giocare col vedo-non-vedo per tentare e incuriosire i ragazzi perché se hai già tutto scoperto non dai loro nemmeno la soddisfazione di toglierti i vestiti perché tanto conciate come sono è come se fossero nude, e soprattutto non si sorprendono alla vista del tuo corpo scoperto. Poi, l'idea di attrazione è soggettiva.

"Amica di Harry, i miei complimenti, hai delle bocce notevoli!"  Esclama un ragazzo appena ci avviciniamo ai tavolini. Ecco, iniziamo bene. La ragazza di fianco a questo gli dà uno schiaffo dietro la nuca facendogli esclamare "che c'è?!??

"Michael, non importunare la mia fidanzata se non vuoi un naso rotto." Lo riprende subito Harry attirandomi a sé per i fianchi. Sposto i capelli in avanti per coprirmi il petto.

"Se è la tua fidanzata allora tengo le mani a posto!" Si difende il ragazzo esaminandomi da testa ai piedi. Vedi di tenere anche gli occhi al loro posto.

"Lei è Vivian" mi indica Harry "loro sono Michael, Ines" è la ragazza a fianco di Michael "e Bethany." Indica una ragazza al fianco di Niall, dai capelli colorati e vestiti corti quanto attillati. Ines al contrario è una ragazza più sobria, semplice e riservata.

"Non mi presenti?" Chiede ironico Niall.

"Ti conosco già, purtroppo" scherzo io sorridendogli.

"Sempre un piacere per me, Vivian." Alza il bicchierino in segno di brindisi ed alza il gomito.

C'è solo un posto nei divanetti ed Harry, ricordandosi che odio farmi prendere in braccio, mi fa sedere restando in piedi alle mie spalle.
Come avevo intuito stavano facendo quel gioco stupido e ci hanno convinti a partecipare anche a noi, chiedono al cameriere di portare un'altra bottiglia di super alcolico e gentilmente ho aggiunto anche di portare una sedia per Harry. Quando il ragazzo porta il tutto iniziamo il giro.

"Inizio io" annuncia Michael. Iniziamo bene... di solito annunci azioni che tu non hai fatto, in modo da rimanere sobri e incastrare gli altri "fare sesso in macchina." Per primi beviamo io ed Harry ricevendo dei commenti inopportuni da Michael e Niall. Perché Harry frequenta gente simile?

"Non farti ingannare da come si comportano sotto l'effetto dell'alcool, da sobri sono simpatici e soprattutto intelligenti." Spiega senza farsi sentire dagli altri come se leggesse nella mia mente. Abbiamo fatto in tutto 14 turni di cui ho bevuto, per fortuna, nove volte. Già al terzo bicchierino sentivo la testa leggera. Adesso sto bevendo il decimo e mi sento come quando frequentavo il loft, tranne che al posto delle canne ci sono bicchierini. Odio questa sensazione di perdere il controllo a causa dell'alcool, è per questo motivo che ho lasciato quello schifo, oltre al fatto che odiavo e non sapevo aspirare bene il fumo. Se non lo sai fumare fai più figura evitando di farlo, piuttosto che renderti ridicolo solo per entrare ed essere accettato da un gruppo.

"Io mi tiro fuori" annuncio alzandomi dalla poltroncina ma barcollo immediatamente cadendo seduta come un sacco di patate. "Harry, andiamo di là?" Farfuglio ridendo anche se non c'è nessun motivo per cui ridere. E chi torna a casa? Siamo entrambi ubriachi da far schifo.
Salutiamo i ragazzi borbottando strane parole. Niall è ancora pimpante e cosciente anche se ha bevuto a quasi ogni giro, secondo me bara fingendo di bere e rovesciando l'alcool. Cavolo, potevo farlo anche io.

"Ho bisogno di aria, ci sono troppe persone qui." Dico ad Harry aggrappandomi alla sua spalla. Sono già così andata da non reggermi in piedi?

"Mangiamo prima qualcosa." Giusto, così ci riprendiamo prima... più o meno. Andiamo verso il bancone e chiediamo qualcosa da mangiare, il bar-man ci fa un panino che costa 15£ a testa così ce lo dividiamo prendendone solo uno. Oltre ad essere piccolissimo fa anche schifo. Questo è tutto matto, ubriaca sì ma scema no. Usciamo dal locale prendendo boccate d'aria camminando fino al retro, dove non c'è quasi nessuno a parte una coppia di gatti randagi. Fa freddissimo, in parte grazie all'alcool è sopportabile, ma fa comunque freddo.

"Volevo essere ubriaco dopo la mezzanotte" si lamenta Harry appoggiando la schiena contro il muro.

"Pensa che io non volevo nemmeno ubriacarmi." Esclamo restando al suo fianco.

"Harry..." lo chiamo dopo un lungo minuto di pausa. "Sai che ore sono?"

"Non ho portato né l'orologio né il telefono."

"Io il telefono l'ho lasciato in macchina." Faccio un passo ma perdo l'equilibrio, per fortuna Harry è riuscito ad afferrarmi in tempo. "Chi guida per tornare a casa?" Chiedo sarcastica notando che nemmeno lui si regge bene in piedi.

"Dobbiamo riprenderci." Afferma malizioso tirandomi contro il muro e posizionandosi davanti a me. Non ho più freddo. Alza la mia gamba fino al suo fianco e capisco perché Daisy abbia insistito a farmi indossare le calze autoreggenti e non i collant.

🔥

Alza il vestito di poco palpando le mie coscie mentre mi bacia impossessandosi come sempre delle mie labbra e della mia mente. Si fa spazio tra le mie gambe arrivando fino alle mutande, facendomi gemere contro le sue labbra mentre con la mano esplora curioso... molto curioso. Sorride compiaciuto quando emetto un suono di piacere appena le sue dita sono dentro di me. Le mie mani dalle sue spalle scivolano fino ai suoi fianchi per poi tirare giù i suoi pantaloni, boxer compresi, prendendo prima l'ultimo preservativo che ci è rimasto. Penetra in me e torno a tenermi in equilibrio dalle sue spalle larghe. Trattenendo di non dare sfogo alla mia voce bacio Harry sospirando dalla lussuria mentre lui continua a spingere deciso fino in fondo. "Non pensare nemmeno per sogno di venire adesso." Mi riprende Harry. "Allora spingi meno a fondo..." gli consiglio con malavoglia. Ormai ero a così poco dal venire, e quelle spinte così profonde mi stavano facendo impazzire dal piacere. "No, così non c'è piacere." Sospira Harry tornando al ritmo di prima. "Allora fa presto a venire" non so per quanto potrò resistere. Sopra le nostre teste scoppiano i fuochi d'artificio, segno che è l'anno nuovo e spero vivamente che nessuno esca dalla porta sul retro per vedere i fuochi. Fotunatamente anche lui è vicino così chiudo gli occhi ed inebriata dal piacere finalmente veniamo insieme.

🔥

Ci ricomponiamo distratti guardando i fuochi d'artificio sopra le nostre teste. Harry butta il preservativo nel prato vicino al parcheggio delle macchine.

"Inquini l'ambiente." Lo riprendo sarcastica. Devo ammettere che questa sveltina sul retro è stata col botto, letteralmente se penso ai fuochi d'artificio. Ed anche di buon auspicio. 'Chi scopa il primo dell'anno, lo fa per tutto l'anno.'  Musica per le mie orecchie.

"No, il massimo che potrò fare sarà ingravidare quel prato." Si avvicina a me sistemando i miei capelli dietro le orecchie e baciandomi lentamente mi sussurra "buon anno."

"Buon anno" rispondo baciandolo ma lo interrompo tirandolo per tornare dentro al locale, adesso più sana di mente. Se avessimo continuato a baciarci non mi sarei fermata, non che mi dispiaccia, ma abbiamo finito i preservativi ed è meglio ingravidare il prato piuttosto che me.

"Auguri!" Urlano i compagni di Harry correndo verso di noi. "Buon 2017!" Perché non sono ubriachi? Io ho smaltito con la sveltina, ma loro? A meno ché loro non siano stati da meno, dovrebbero barcollare a destra e sinistra.

"Ma dov'eri?" Chiede Niall ad Harry, ma dalla sua faccia capisco benissimo che lui sa dov'eravamo.

"L'ingenuità non è una caratteristica che ti appartiene." Mi intrometto senza vergogna.

Niall ghigna e tira la ragazza di prima verso di lui dicendole qualcosa all'orecchio, questa sorride mordendosi il labbro e si dileguano.
Harry mi cinge i fianchi baciandomi lentamente circondati dalle persone che ballano e urlano intorno a noi. Non potrei passare il capodanno in modo migliore se non con Harry.

-----

Sono le quattro di mattina e sembra che la festa sia appena iniziata, nessuno è apparentemente stanco o assonnato. Al contrario, molte persone saltano nella pista da ballo, bevono e parlano allegramente.

"Vuoi tornare a casa?" chiedo ad Harry quando mi porta una bottiglia d'acqua.

"Non per dormire." Risponde malizioso. Mi alzo dai divanetti salutando gli amici di Harry, più o meno sono simpatici.

"Vivian, sei meglio di quella psicopatica che Harry aveva prima." Ines mi urla nell'orecchio ridendo bevendo ancora. "Spero di rivederti." Si aggrappa alle mie spalle facendomi piegare per abbracciarla.

"Adoro queste dimostrazioni d'affetto." Esclama Michael puntando gli occhi sul mio petto, di nuovo. Mi allontano da Ines irritata mentre questa schiaffeggia il ragazzo per la ventesima volta, nell'ultima ora.

"Dipende dai punti di vista." Aggiunge Niall seguendo con gli occhi il mio fondoschiena. "Harry, hai fatto un bell'affare con Vivian."

"Vi cavo gli occhi ad entrambi se continuate a fare commenti inopportuni sulla mia ragazza." Li istiga Harry. Mi sento a disagio ad avere tutti i loro sguardi su di me e vorrei avere qualcosa per coprirmi. Apprezzo i complimenti, ma procurano disagio, soprattutto quando sono volgari. Se li fa Harry, invece, sono eccitanti.

"Taylor era un palo, Vivian invece..." continua Michael.  Mi sono veramente stufata adesso. Odio essere paragonata, sia nel bene che nel male.

"Non guardo l'aspetto."

"Dicono tutti così" Niall sbuffa una risata ma io so che è vero, Harry non guarda l'aspetto fisico. Sto per rispondere ma Harry mi tranquillizza allontanandomi e salutando i suoi amici irritato a sua volta.

"Scusa."

"Non sei tu quello che si deve scusare." Gli assicuro appena usciamo dal locale. Il freddo mi fa iniziare a tremare così corriamo verso la macchina dove mi infilo immediatamente la giacca.

"Di solito non-"

"Hey, non devi darmi spiegazioni." Lo interrompo, poi sorrido maliziosa e aggiungo ridendo "adesso andiamo a fare la spesa." Dico riferendomi ai preservativi, parlandone come se stessi parlando di cibo.

-----

"Vivian!" la sua voce suona terrorizzata e singhiozza farfugliando parole strane. La chiamata viene interrotta ma mi richiama immediatamente piangendo ancora spaventata.

"Daisy? Cosa succede?"

"So che sono le cinque di mattina ma..." ha il fiato corto e la voce viene spezzata ad ogni suo passa, probabilmente sta correndo. "Puoi venire a prendermi?" Poi inizia a singhiozzare e non riesco a capire cosa dice.

"Daisy, calma. Dove sei?"

"Non lo so, sto camminando nel ciglio di una strada isolata. Ci sono case e alberi"

"Grazie per la grande descrizione, per quanto ne so potresti essere a casa mia."

"Aspetta! Vedo un cartello! C'è scritto Buckrust Hill A121"

"Ti ricordo che non sono londinese, dov'è Buckrust Hill?"

"Loughton se non sbaglio" suggerisce Harry.

"Come dannazione sei arrivata fin lì? Non eri con Zayn?"

"Poi ti spiego, ti prego vieni. Sono sola e ho paura, l'unica luce è quella del mio telefono che d'altronde si sta anche scaricando."

"Okay, sta ferma. Stiamo arrivando." Chiudo la chiamata e guardo Harry "Daisy è da sola e..." mi interrompo notando che sta sbadigliando mentre fa retro marcia "ti dispiace? Sei stanco..."

"No, tranquilla." Mi assicura.

Una volta arrivati in quel paese troviamo Daisy sola, rannicchiata sul marciapiede vicino ad un cartello che si fa luce col telefono. Le strade sono deserte così Harry si ferma in mezzo alla strada ed io corro verso di lei togliendomi la giacca vedendola tremare.

"Daisy!" La sveglio posandole la mano sulla spalla. Inizialmente non mi riconosce e mi spinge per allontanarmi, poi sfrega gli occhi con le mani e mi riconosce.

"Vivian, oh Dio! Grazie!" Mi abbraccia piangendo.

"Ora mi devi spiegare come sei finita fin qui. Non eri in centro con Zayn?" Le chiedo preoccupata.

"Non urlare!" Urlare? La guardo bene nel viso, soprattutto negli occhi, uguali ai miei nel periodo nero della mia vita: rossi come se iniettati di sangue, e non è causato per le lacrime.

"Ti sei drogata?" Chiedo prendendole il viso tra le mani.

"Anche se fosse?"

"Anche se fosse?! Perché mai l'hai fatto? È stato per Zayn, vero? Cosa è successo?"

"Una domanda alla volta..." si lamenta aggrappandosi a me a peso morto. "Sì, ero con Zayn." Risponde sussurrando mentre entra in macchina col mio aiuto e ci sediamo nei sedili anteriori. "Andiamo a casa" dico a bassa voce ad Harry. Poi, finalmente, inizia a raccontare.

"Eravamo io, Zayn ed altri suoi dieci amici in un pub al centro... dopo la mezzanotte, siamo usciti e con le macchine siamo andati da qualche parte. Avevano tutti quelle macchine stile Fast and furious, qualcuno le aveva affittate altri invece erano dei ricconi e la macchina era propria. Comunque sia, con le macchine siamo andati in una strada abbandonata perché volevano appunto fare una gara come in Fast and furious il problema è che eravamo tutti ubriachi e avevamo appena fumato, alla fine c'è stato un incidente e... la polizia è arrivata non poco dopo così ci siamo sparpagliati tutti. Non so come mi sono trovata sola e ho iniziato a camminare per cercare la linea per chiamare qualcuno, alla fine sono arrivata qui." Durante il racconto piange, sarà ancora l'effetto che le fa la canna in circolo facendo emergere il doppio del dolore che prova.

"Non sono tua madre e non ti farò la predica ma ti dico solo 'te lo avevo detto' "

"Sei l'ultima persona che potrebbe farmi la predica visto che anche tu l'hai fatto."

"A diciotto anni perché volevo dimenticare Harry. Tu ne hai ventitré, per quale motivo l'hai fatto?" Anche se sono molto arrabbiata mantengo una voce calma e controllata, quando invece solitamente avrei urlato a mia volta.

"Anche io volevo dimenticare!" Urla spingendomi "voglio dimenticare Niall e l'intero schifo di vita che ho!" Sto per ribattere ma mi interrompe di nuovo. "E poi voglio essere come te!"

Harry mi guarda dallo specchietto confuso ed io inciampo nelle parole non sapendo cosa dire o chiedere. "Come me?"

"Sì. Sto fingendo di essere te con Kaleb o Eshin quando ti drogavi."

"È Ashton!" la correggo, anche l'altra volta ha sbagliato. "E comunque è assolutamente ridicolo quello che stai dicendo!"

"Non per me." Piagnucola come una bambina. Ha tre anni in più rispetto a me, ma la maturità è sottozero. "Voglio solo essere come te..." sussurra e prima che possa risponderle sento che russa sonoramente contro il finestrino della macchina.

"Non ho parole." Termino guardando Harry dallo specchietto.

"Ho sempre pensato che fosse strana ma mai che per imitarti arrivasse a tanto." Commenta fermandosi al semaforo rosso.

"Dici che l'ha fatto per invidia?"

Annuisce con fare ovvio. "Un po' la capisco però, dimenticare qualcuno che ami è difficile. Avrà preso la mia storia come spunto e capitandogli Zayn..." rifletto guardandola dormire in quella posizione scomoda e irregolare.

"Arrivare fino a quel punto?" Sottolinea rimettendo a moto.

"Io l'ho fatto" rispondo spostandole una ciocca di capelli unti dal viso con fare materno "Ho anche allontanato le mie amiche... non volevo più niente che mi ricordasse te. Forse sono stata esagerata ma... dipende da come reagisce la persona. Però Niall... non so cosa sia successo tra loro ma a me pare uno stronzo patentato."

Lui annuisce pensieroso continuando a guidare "Sono così importante da arrivare a tanto?"

"Che domanda retorica, ovvio. Non che fosse una novità" rispondo facendolo ridere "Beh, che dire! Che bel inizio anno movimentato." Ironizzo sgranchendomi nella piccola macchina.

"Non che gli ultimi due mesi siano stati tranquilli.." mi ricorda sorridendo.

"Già, che ore sono?"

"Quasi le otto di mattina."

"Peggio di una notte da leoni, se rimaniamo svegli ancora mezz'ora sono 24 ore che non dormiamo."

"Fantastico, per fortuna che domani non si lavora" esclama sarcastico "ah, già che stupido, domani si lavora." Rotea gli occhi sbuffando.

"Dai, solo di pomeriggio." Gli ricordo.

"Già, abbiamo ancora un'ora e mezza di strada per tornare a casa ed entro le tre dobbiamo essere al ristorante. Quanto dormiremo? Due ore? Io dovrò lavare i piatti, se mi addormento un attimo non fa niente ma tu devi stare a contatto con le persone."

Sto per rispondere ma vengo interrotta dalla suoneria del mio telefono, mio padre. Cosa è successo da chiamarmi a quest'ora? Partono domani mattina, non sarà per il volo. Non li vedo dalla cena perché, insomma, era imbarazzante e non posso evitare a guardarli con stizza.

"Papà?" Rispondo preoccupata. "Cosa è successo?"

"Ho ricevuto gli esiti dell'esame."

"Cosa aspetti a dirmelo maledizione?"

Sospira e parla "Tu ed Harry...

#49

Questi # che vedete sotto il titolo è la posizione temporanea che ha New Me nella classifica di Fan Fiction, in continuo aggiornamento. Nell'ultima settimana mi sono trovata al 69°, 64°, 59° e adesso al 49° posto! Sto continuando a salire e per questo posso ringraziare solo a voi, grazie veramente di cuore. ❤
Per quanto riguarda i Wattys mi sono ulteriormente informata e ho scoperto che il concorso finisce il 31 di agosto e che annunceranno i vincitori (quindi più di uno per categoria) mandandoti un messaggio proprio da wattpad ! A quanto mi hanno detto lo annunceranno a inizio autunno e non si vince un cartaceo, ma ci sono probabilità che un produttore ti noti e contatti.
Detto questo vi ringrazio ancora per le soddisfazioni che mi state dando e mi scuso per questo periodo di assenza, spero di farmi perdonare con questo capitolo lungo (il più lungo che abbia mai scritto al momento) 😂❤
All the love,

•viv•

Domanda del capitolo : Vivian ed Harry sono o non sono fratelli secondo voi? 😏

Continue Reading

You'll Also Like

20.9K 1.4K 72
"Now that you can't have me, You suddenly want me". Chi l'ha detto che la felicità è semplice da raggiungere? [SEQUEL DI 'JUST HOLD ON'] 24/04/2017 #...
125K 7K 113
quando incontri la persona giusta poi è così difficile lasciarla andare, diventa il tuo punto di riferimento, la tua casa, il tuo tutto.
10K 383 34
Introduzione dal primo capitolo: "Ciao a tutti... vorrei presentarmi. Mi chiamo Marina, ho tre sorelle: Danielle che è la maggiore, poi Erica che è l...
7.3K 302 67
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Abbandona la ragione e tutto ciò che com...