Riley Jackson e gli Dei dell'...

De tasheryt

29.5K 2.7K 1K

Riley Jackson non è una tredicenne come le altre, vive in un posto chiamato Nuova Roma e i suoi genitori sono... Mais

Prologo
Riley
Riley
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Riley
Riley
Adam
Donovan
Billy
Riley
Adam
Donovan
Billy
Riley
Suri
Percy
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Adam
Adam
Riley
Riley
Billy
Billy
Riley
Riley
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Riley
Riley
Amanita
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Amanita
Amanita
Riley
Riley
Riley
Amanita
Amanita
Adam
Adam
Amanita
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Amanita
Amanita
Amanita
Riley
Amanita
Luke
Michaela
Ian
Riley
Adam
Adam
Donovan
Amanita
Billy
Billy
Amanita
Luke
Amanita
Riley
Riley
Amanita
Adam
Adam
Amanita
Ian
Michaela
Donovan
Donovan
Amanita
Billy
Billy
Amanita
Riley
Riley
Amanita
Luke
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Amanita
Michaela
Riley
Riley
Amanita
Riley
Riley
Adam
Adam
Amanita
Michaela
Donovan
Donovan
Luke
Billy
Billy
Riley
Riley
Adam
Adam
Amanita
Donovan
Billy
Billy
Amanita
Riley
Riley
Amanita
Amanita
Luke
Adam
Adam
Michaela
Ian
Iris
Alabaster
Donovan
Donovan
Luke
Iris
Billy
Amanita
Alabaster
Amanita
Riley
Riley
Luke
Adam
Adam
Amanita
Donovan
Alabaster
Donovan
Billy
Billy
Alabaster
Riley
Riley
Amanita
Adam
Asha
Adam
Alabaster
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Riley
Riley
Percy
Percy
Adam
Adam
Amanita
Donovan
Donovan
Amanita
Billy
Billy
Amanita
Amanita
Riley
Riley
Suri
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Percy
Billy
Billy
Amanita
Riley
Riley
Riley

Donovan

102 10 7
De tasheryt

- Che hai fatto, scusa?-

I signori Winterbottom si voltarono di colpo sentendo il nipote alzare stranamente la voce. Non avevano sentito al conversazione tra lui e Margaret.

- Che succede?- chiese il nonno di Donovan, avvicinandosi- Che gli hai fatto, Margaret?-

La donna alzò un sopracciglio.

- Io cosa gli ho fatto? Oh, sempre colpa mia!- esclamò.

Donovan scosse il capo, ridendo appena. Alzò una mano e indicò sua madre.

- Tu sei davvero una creatura patetica- le disse- credi davvero che facendo così io tornerò da te?-

- Ma insomma, che è successo?- insistette il nonno, confuso.

Donovan assottigliò lo sguardo.

- Questa stronza si è permessa di intromettersi nella mia vita privata- rispose.

- Donovan!- esclamò la nonna, stupita del fatto che avesse usato un termine simile riferito a sua madre.

- Scusa, nonna, ma lo è- replicò subito il figlio di Apollo, facendo un gesto noncurante con la mano nella sua direzione. Spostò lo sguardo sulla madre- non avevi il diritto di rivolgerti a quel modo ad Adam. E pensare che lui non mi ha detto niente, immagino il perché... hai fatto bene a dirmelo tu, così adesso so con certezza che la colpa è davvero interamente tua. Se le persone che frequento non ti piacciono, non è un problema mio, ma non azzardarti a cercare di allontanarle!-

Il nonno decise di intervenire.

- Margaret, è perché è un ragazzo?- le chiese- E' questo il problema?-

- Oh, dio, no, non sono così di strette vedute- rispose subito la donna- avrei fatto la stessa cosa se fosse stata una ragazza. Non è questo il punto. Io non credo che stare con una ragazzo del genere vada bene per lui, tutto qui e non ho piacere che si frequentino-

- Ma... Donny è felice!- intervenne la nonna- Che ti importa? Se il ragazzo ha un carattere che non ti piace, pazienza, Maggie-

- E' un problema tuo, non mio- sbottò Donovan, stringendo i pugni- adesso, dopo diciotto anni ti intrometti nella mia vita? Ma che accidenti vuoi, per Zeus, si può sapere? Cosa vuoi da me, eh? Che ti faccia un applauso per aver dimostrato di essere una mamma protettiva? No, hai solo dimostrato di essere un'arrogante!-

Margaret reagì velocissima, gli occhi chiari che scintillarono di indignazione e rabbia. Lo schiaffo le partì quasi senza rendersene conto.

- Ma sono ancora tua madre e uno schiaffo non te lo leva nessuno!- rispose- Chi ti credi di essere, ragazzino? Portami un po' di rispetto-

Calò un pesantissimo silenzio. Se Adam fosse stato al posto di Donovan, certamente avrebbe risposto allo schiaffo e, probabilmente, avrebbe fatto bene, al diavolo il non colpire le donne. Ma il semidio decise di non darle la soddisfazione neppure di controbattere. Semplicemente si voltò, recuperò lo zaino e si avviò alla porta.

- Donny, non andare via!- lo supplicò la nonna, dispiaciuta.

Il signor Winterbottom si voltò verso la figlia.

- Dovevi proprio farlo, eh? Dovevi proprio far uscire quel tuo stupido orgoglio!- le disse, con disapprovazione- E dovevi addirittura picchiarlo?-

- Non osare, papà, era solo uno schiaffo, non ne ha mai preso uno in vita sua e infatti guarda il risultato- sbuffò Margaret.

L'uomo grugnì con frustrazione per la sua testardaggine. La moglie stava ancora cercando di convincere Donovan a non andare via, ma sembrava impossibile.

- Mi dispiace, nonna, scusa anche tu, nonno- disse loro- ma io proprio nella stessa stanza con lei non ci riesco a stare. Siamo incompatibili-

- Su questo hai ragione- ammise Margaret- e forse io avrò esagerato, ma non ti permetto di parlarmi così-

Donovan si voltò verso di lei, gli occhi di nuovo di una sfumatura dorata come quelli di Apollo.

- E io non ti permetto di cercare di allontanare Adam da me. Tu non sei niente per me, mentre lui significa tutto-

Aprì la porta e uscì dall'appartamento, prendendo subito l'ascensore. Quando fu sul marciapiede, di fronte al palazzo, lasciò uscire il sospiro che aveva trattenuto per tutto il tempo. Non aveva idea di cosa fare o dove andare, onestamente, non aveva nemmeno denaro mortale con lui. Avrebbe potuto chiamare un Cocchio della Dannazione e tornare al campo, aveva abbastanza dracme per la corsa.

Ma aveva anche bisogno di stare da solo e pensare un po', quindi si mise a gironzolare per la città, senza una meta precisa. Gli era passata la fame.

Girovagò per un'oretta, mangiucchiando alcune caramelle blu che gli aveva regalato prima di partire Riley, poi si sedette su un marciapiede, riflettendo.

- Vorrei vedere Adam- pensò.

Si rese conto che era un pensiero egoista e che probabilmente lui stava passando tranquillamente il Ringraziamento in famiglia, come anche Riley e Billy. Perché loro una famiglia ce l'avevano.

Alla fine si alzò e s'infilò in un vicolo, chiamando il Cocchio della Dannazione. Il taxi arrivò, come sempre, cigolando e sgasando. Con lentezza, Donovan salì.

- Dove vuoi andare sta volta, dolcezza?- chiese una delle tre megere.

Donovan ci pensò un attimo.

- A Brooklyn- rispose alla fine, frugandosi in tasca e trovando qualcosa scritto a mano nel portafogli. Lo porse alle vecchie- questo è l'indirizzo preciso-

Il taxi partì a tutta birra, creando un effetto giostra che non aiutò lo stomaco annodato di Donovan. Già dopo aver pronunciato la destinazione si sentì in colpa, perché piombare così da Adam, senza preavviso... avrebbe potuto mandare effettivamente un messaggio Iride, ma ormai era tardi. Prima che potesse accorgersene, il taxi era arrivato a Brooklyn e aveva parcheggiato esattamente dall'altro lato della strada rispetto a casa Rodriguez. Donovan pagò e scese, per una volta senza far infuriare le tre schizzate. Trovò il portone del palazzo aperto ed entrò, salendo al terzo piano, dove stava l'appartamento di Adam e famiglia. Sentì le voci all'interno, del resto erano neppure le tre del pomeriggio, forse erano ancora a tavola, se mangiavano tardi. Fece per suonare, ma c'era una grossa X fatta con lo scotch sul campanello, segno che era fuori uso; gli venne da sorridere.

- Ok, ormai siamo qui, disturbiamo- borbottò, bussando.

Sentì dei passi e Clarisse andò ad aprire, restando un secondo a fissarlo, sorpresa.

- Ah, ciao Clarisse- disse Donovan, sorridendo con fare un po' impacciato, con lei non sapeva mai come comportarsi- mi dispiace disturbare, ma, ecco...-

- Ma quale disturbo!- esclamò la donna- E' un piacere averti qui, Adam sarà al settimo cielo. Vieni, entra, sei in tempo per il dolce! Ma se avvisavi ti tenevamo un posto-

Praticamente lo agguantò, trascinandolo dentro. Adam e suo padre erano in cucina, seduti al tavolo che guardavano in televisione un incontro di pugilato e facevano un tifo incredibile. Tutto quello, per Donovan era fantastico, una quotidianità che non aveva mai conosciuto. Adam pareva così rilassato e tranquillo, ancora di più che al campo. Indossava una vecchia tuta, probabilmente ci stava comodo, ma per quanto semplice fosse l'indumento, Donovan lo trovò comunque fantastico.

- Ehi, un po' di ritegno voi due, abbiamo ospiti- disse Clarisse.

Chris abbassò il volume e Adam si voltò verso la madre con un grissino in bocca. Nel vedere Donovan rimase abbastanza stupito e il semidio non riuscì a trattenere una risata. Adam lasciò perdere velocemente il grissino, scattando in piedi.

- Questa si chiama decisamente sorpresa- disse, raggiungendolo- che ci fai qui?-

- E' una lunga storia e, in verità, mi dispiace di essere piombato qui senza preavviso, per di più il giorno per Ringraziamento- spiegò Donovan.

Ad Adam bastò quello per capire che qualcosa non andava e annuì soltanto. Donovan era decisamente sollevato, solo Adam, Billy e Riley erano in grado di farlo sentire tranquillo e comprendere il suo stato d'animo senza chiedere.

- Mamma, scendo dopo a prendere un po' di dolce- disse velocemente Adam.

- No, ve lo porto io tra un po'- fece Clarisse- andate, su! Ah, Donovan, ti fermi a dormire? Billy è via qualche giorno, c'è un letto libero, se vuoi-

Ancora un po' frastornato, Donovan balbettò qualcosa, poi Adam lo trascinò al piano di sopra.

- Hai fatto bene a venire, davvero, a casa mia non è che il Ringraziamento sia poi tanto sentito, facciamo sempre le stesse cose-

- Ho notato che non c'è problema. Siete sempre così?-

- Così come?-

- Non so. Insomma, arriva gente senza preavviso e va bene?-

Adam si strinse nelle spalle, sorridendo.

- Dove si sta in tre, si sta in quattro, no?- rispose, tranquillo- Ora, però, posa lo zaino e dimmi che è successo con tua madre! Ah e resta, se vuoi... davvero, mi farebbe piacere-

Continue lendo

Você também vai gostar

7.8K 610 25
E se Herobrine avesse dei figli all'apparenza normali ma destinati ad conquistare, insieme al padre,il mondo di Minecraft. Per scoprirlo LEGGETE la s...
55.1K 5.1K 200
Terza raccolta di immagini, battute, headcanon e simili su Batfamily, Justice League e il multiverso DC in generale. Generalmente tradotte da Instagr...
3K 99 18
Livia Walker ha perso la madre nell'incendio allo Starcout. Ogni giorno deve affrontare le domande della psicologa della scuola e gli episodi violent...
2.8K 105 11
A parer mio, le storie più belle si sviluppano nel bel mezzo della notte. Sotto la luce della luna e delle sue amiche stelle, dove Amore e Ragione so...