Riley Jackson e gli Dei dell'...

By tasheryt

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Riley Jackson non è una tredicenne come le altre, vive in un posto chiamato Nuova Roma e i suoi genitori sono... More

Prologo
Riley
Riley
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Riley
Riley
Adam
Donovan
Billy
Riley
Adam
Donovan
Billy
Riley
Suri
Percy
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Adam
Adam
Riley
Riley
Billy
Billy
Riley
Riley
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Riley
Riley
Amanita
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Amanita
Amanita
Riley
Riley
Riley
Amanita
Amanita
Adam
Adam
Amanita
Donovan
Donovan
Billy
Amanita
Amanita
Amanita
Riley
Amanita
Luke
Michaela
Ian
Riley
Adam
Adam
Donovan
Amanita
Billy
Billy
Amanita
Luke
Amanita
Riley
Riley
Amanita
Adam
Adam
Amanita
Ian
Michaela
Donovan
Donovan
Amanita
Billy
Billy
Amanita
Riley
Riley
Amanita
Luke
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Amanita
Michaela
Riley
Riley
Amanita
Riley
Riley
Adam
Adam
Amanita
Michaela
Donovan
Donovan
Luke
Billy
Billy
Riley
Riley
Adam
Adam
Amanita
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Amanita
Riley
Riley
Amanita
Amanita
Luke
Adam
Adam
Michaela
Ian
Iris
Alabaster
Donovan
Donovan
Luke
Iris
Billy
Amanita
Alabaster
Amanita
Riley
Riley
Luke
Adam
Adam
Amanita
Donovan
Alabaster
Donovan
Billy
Billy
Alabaster
Riley
Riley
Amanita
Adam
Asha
Adam
Alabaster
Donovan
Donovan
Billy
Billy
Riley
Riley
Percy
Percy
Adam
Adam
Amanita
Donovan
Donovan
Amanita
Billy
Billy
Amanita
Amanita
Riley
Riley
Suri
Adam
Adam
Donovan
Donovan
Percy
Billy
Billy
Amanita
Riley
Riley
Riley

Billy

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By tasheryt

Billy decise di parlare ai propri genitori portandoli a fare un giretto sulla collina, tanto per starsene in pace. Malgrado i suoi tentativi di restare tranquillo, la sua tensione li allarmò un po'. Aveva un bel da spiegare loro che non era niente di grave, ma si faceva subito prendere dall'ansia e il nervosismo.

Quando furono sotto il pino di Talia, dove schiacciava i soliti pisolini il drago guardiano, Billy si decise a parlare.

- Oggi ho parlato con la nonna, credo... beh, sì, credo sia venuta a incoraggiarmi- iniziò, contemplando il Vello D'Oro.

- Afrodite è venuta a parlarti?- si stupì Piper- Spero non ti abbia detto cose strane-

- Non esattamente. In realtà, è stata molto gentile- rispose Billy, voltandosi a guardarla- ma non è tanto cosa ha detto, ma il modo in cui lo ha fatto che mi ha dato da pensare. Insomma, ho riflettuto molto e vorrei parlarvi di una cosa importante-

- Allora dilla senza problemi, sai che puoi parlarci di quello che vuoi- lo incoraggiò Jason.

Annuendo, Billy prese un bel respiro.

- Vorrei poter stare al Campo Mezzosangue. Intendo, tutto l'anno- disse- e vorrei frequentare una scuola mortale a New York. La Booth, magari, che è a Brooklyn... se vi chiedete perché quella, dato che è risaputo che è una scuola di seconda categoria, è solo perché ci sono i miei amici. Adam studia lì e ci andrà anche Riley-

- Annabeth mi ha detto che proveranno a vivere nel mondo mortale- parlò Piper, calma- Percy e Riley vorrebbero uscire un po' da Nuova Roma, si sentono...-

- Soffocare- la interruppe Billy, completando la frase per lei- lo so, perché mi sento allo stesso modo. Nonostante io abbia sangue romano, non mi sento molto a casa, là. Il Campo Giove non è il mio posto, non ho amici tra i semidei romani, mentre qui ne ho tantissimi. La casa di Afrodite mi accetta, Iris mi ha detto che se dovessi trasferirmi qui, sarò inserito a pieno titolo nella casa, se lo desidero. E lo desidero, eccome. Nella Legione non è la stessa cosa, noi figli di semidei non siamo trattati bene e questo voi lo sapete, è un pezzo che Reyna lotta contro questa discriminazione. Anche tu, papà. La verità è che Roma non perdona chi non è come dice lei-

- Purtroppo è vero- ammise Jason- se è possibile, le cose in questo senso si sono inasprite proprio a causa di ragazzi come te. Non è una giustificazione, al contrario, è che non tutti i figli dei semidei e i loro discendenti si uniscono alla Legione, alcuni restano semplicemente a Nuova Roma come ragazzi normali. Ma tu, Riley e gli altri non lo siete... siete speciali-

- Lo so, infatti a Nuova Roma io sto bene, il problema è l'addestramento al campo- continuò Billy, più rilassato nel vedere che i suoi genitori capivano- non accadrà mai che io venga accettato. La selezione è diventata più dura, negli ultimi dieci anni, da quello che mi hanno detto. So che gran parte della colpa è di quello che è successo durante il risveglio di Gea... la maggior parte dei discendenti degli dei si sono schierati dalla parte sbagliata, dimostrandosi deboli. Ho il mio bel da fare a cercare di dimostrare che io non sono uno smidollato. Non servirà a nulla, inoltre... il problema è anche il fatto di chiamarmi Grace. Pensano che io sia un viziato-

Piper fece per parlare, ma Billy la bloccò con un gesto della mano.

- No, mamma, lasciami finire, per favore- le disse, tornando a guardare suo padre- non sto dando la colpa a te, anzi, è una cosa assurda. E non sto scappando, potevo farlo molto prima, potevo semplicemente fare come Riley e Adam, allenarmi solo qui, al campo greco... invece ci ho provato a stare alle regole dei romani, ma niente da fare. Non mi piacciono quelle regole-

Dopo qualche secondo di silenzio, accadde quello che Billy non si sarebbe mai aspettato. Suo padre si mise a ridere.

- Per Zeus, lo sapevo!- esclamò, scambiando un sorriso con Piper- Dovevi aver preso qualcosa da me! Lo sai, io sono nato e cresciuto al Campo Giove e quando sono stato al Campo Mezzosangue, ho capito che le regole forse non mi piacevano così tanto. Ho capito che essere figlio di due mondi poteva permettermi di avere una scelta. E l'ho fatta, decidendo di non scegliere, per così dire. Ma anche tu hai fatto la tua, vedo-

- Ci aspettavano questo giorno- aggiunse Piper- sapevamo che, prima o poi, sarebbe saltato fuori il tuo vero io. E il tuo vero io, a quanto pare, non è romano-

Billy li fissò attonito.

- Quindi non... siete arrabbiati?- chiese.

- Non abbiamo motivo di esserlo, anzi, semmai siamo orgogliosi di quanto tu sia maturato nel giro di poco- rispose Jason.

- Solo, non sarà semplice fare come ci chiedi- disse Piper- voglio dire, Annabeth e Percy hanno agganci a New York, ma noi... ci vorrà un po', ma potremmo anche noi tentare di vivere nel mondo mortale. È un rischio che si può correre-

A quel punto, Billy sorrise.

- Non posso chiedervi di fare tutto questo per me, vi chiedo però di pensarci- spiegò- nel frattempo, se non vi dispiace... dopo le feste vorrei fare un tentativo. Prima di venire qui ho parlato con Adam, mi ha detto che la sua scuola ha anche dei dormitori o eventualmente può ospitarmi lui senza problemi tutto il tempo che sarà necessario. Anche Riley ha detto che, nel caso, c'è posto a casa dei suoi nonni per me-

L'espressione di Piper fece capire a Billy che stava pensando qualcosa del tipo "ecco, si è rotto il cordone ombelicale. È giusto, ma sono triste". Tuttavia, nessuno dei due gli disse qualcosa per smontare la sua idea.

- Devi trovare la tua strada- gli disse Jason- noi siamo sempre con te-

Era fatta, il peso che Billy sentiva da un po' sul cuore si era alleggerito. I suoi genitori erano fantastici, riusciva a pensare solo a quello. Senza farsi problemi corse ad abbracciarli entrambi. Sarebbe stata dura stare senza di loro, anche se solo momentaneamente, ma sentiva di doverlo fare, era necessario per crescere. Doveva allontanarsi da loro, spezzare quel cordone ombelicale, altrimenti sarebbe rimasto in eterno l'insicuro Billy Grace.

Con un certo sollievo comunicò la notizia agli amici poche ore dopo, terminata la cena. I semidei erano tutti raccolti davanti al falò, con i figli di Apollo che suonavano e cantavano e i ragazzi della casa di Afrodite che ballavano per intrattenere i compagni. Adam non ne volle sapere di lasciarlo andare al dormitorio, spiegando che lo usavano solo i peggiori soggetti, quindi praticamente decise all'istante che sarebbe stato a casa sua. Incredibilmente, i suoi genitori non dissero di no, anzi, nemmeno Clarisse parve preoccupata della decisione, brontolò solo qualcosa riguardo l'aggiunta di un letto da prendere chissà dove.

Per la prima volta, Billy si sentì sereno e senza pensieri. Nemmeno il sapere che di lì a pochi mesi avrebbero affrontato un pericoloso viaggio lo turbava; sarebbe stato con i suoi amici, tutto regolare.

La casa di Afrodite accolse l'idea con un entusiasmo incredibile. Iris lo abbracciò più volte, ripetendogli quanto fosse felice che avesse deciso di stare al campo con loro. Iniziò a elencare le numerose cose che potevano fare insieme anche durante le feste invernali, i weekend se non aveva troppo da studiare, quelle pasquali e molto altro. E a Billy piacque molto sentire tutto quanto.



Pochi giorni dopo, tornarono tutti a casa o dalle famiglie per la fine delle vacanze invernali. Poco prima del rientro a scuola, Ian Magnussen mandò loro un messaggio Iride nel quale li informava che i lavori stavano procedendo bene e che tutti si stavano dando da fare per lavorare alla Argo III.

Billy si trasferì a casa Rodriguez il giorno prima dell'inizio delle lezioni alla Booth, in modo da avere un po' di tempo per sistemare le proprie cose e ambientarsi un attimo. Non fu difficile, l'appartamento di Adam era esattamente in centro e a pochi passi dalla scuola, potevano andarci a piedi. Non erano neppure tanto distanti da casa di Riley, bastava prendere il traghetto e un paio di fermate di metropolitana. Quando mise piede in camera di Adam, Billy capì cosa intendeva Clarisse riguardo il letto in più: la stanza dell'amico era parecchio spaziosa e la disposizione era stata cambiata per farci stare due letti invece che uno.

- Hai dovuto cambiare tutto per me...-

- Non fa niente! A casa ci sto pochissimo e sai, la vita da figlio unico è noiosa, a volte. Non ho bisogno di tutto questo spazio, alla fine-

Billy sorrise, guardando fuori dalla finestra la città al tramonto.

- Bello il panorama- commentò- è una sensazione stranissima, sai? Insomma, stare qui...-

- All'inizio sarà sicuramente dura- gli disse Adam- i tuoi ti mancheranno, fidati. Ma sono certo che troveranno il modo di trasferirsi qui anche loro! Solo, forse ci vorrà un po'-

- Lo so, ma credo che avrò molte cose a cui pensare. Casa nuova, vita nuova, scuola nuova...-

- Riley quasi dall'altra parte della strada, probabilmente nella tua stessa classe...-

Arrossendo, Billy si voltò verso Adam e si ritrovò un cuscino dritto sulla faccia.

- Ti sto prendendo in giro, dai, non arrossire così!- rise il nipote di Ares- Tra l'altro, sta sera ti va grassa, sai? Papà è tornato presto dal lavoro e cucinerà lui. Fa il miglior chimichanga di tutta Manhattan, credi a me!-


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