Be my omega (Italian translat...

By ChiaradeLuca2

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Tutto iniziò quando l'alpha posò gli occhi sul basso e curvy omega e seppe in quel momento che la sua vita no... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
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Capitolo 42
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Capitolo 50
Capitolo 51
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Capitolo 59
Capitolo 60
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Capitolo 88
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Capitolo 90
Capitolo 91
Capitolo 92
Capitolo 93
Capitolo 94
Capitolo 95
Capitolo 96
Capitolo 97
Capitolo 98
Capitolo 99
Capitolo 100
Capitolo 101
Capitolo 102

Capitolo 7

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By ChiaradeLuca2

Harry dormì tutta la notte tranquillamente, stringendo l'omega stretto al suo petto. Era, infatti, una sensazione nuova, che non voleva dimenticare. Voleva questo bellissimo omega per se stesso, ma sapeva che una volta terminato il loro breve weekend in Paradiso, non si sarebbero visti sin quando non si sarebbero detti di sì, ma relegò questi pensieri in un angolo della sua mente, continuando a godersi il tepore emanato dalla schiena dell'omega sul suo petto, mentre era ancora dentro di lui.

Il giorno seguente, Harry si assicurò di uscire dall'omega senza svegliarlo, osservando il suo buchino rosa allargarsi e restringersi. Gemette osservando quanto fosse bello il suo buchino così distrutto e rosa, ma scacciò quei pensieri dalla sua testa. Si avviò dunque verso il bagno che era in camera e iniziò a farsi una doccia, sorridendo ai ricordi della sera precedente. Sembrava così irreale, non riusciva a credere che quel omega era suo, che l'omega avesse scelto tra tutti gli alpha proprio lui, e Harry ne ignorava il motivo, non si sentiva di meritarlo o di esserselo meritato.

Dopo aver trascorso 15 minuti sotto la doccia, uscì da essa e si avvolse un asciugamano intorno alla vita, poi si lavò i denti, si mandò i ricci indietro osservandosi nello specchio. Dopo essersi sciacquato la bocca, si asciugò i ricci con un piccolo asciugamano, nel mentre pensava a cosa a fare quel giorno, voleva parlare con Louis, non voleva che ruotasse tutto intorno al sesso, voleva conoscerlo meglio ed era estremamente curioso di lui, voleva sapere tutto.

Quando uscì dal bagno, l'omega si stava svegliando lentamente, si strofinò teneramente gli occhi, per poi domandare con la voce mattutina," Che ore sono?" e gemette provando a muoversi, poiché indolenzito. "Sono le 9.46 di mattina, e Umm... Mi dispiace, sono stato troppo rude ieri sera?" Disse Harry portando le sue mani sul sedere dell'omega iniziando a massaggiarglielo.

L'omega si appoggiò a lui e scuoté la testa, dicendo, "Non è colpa tua," mantenendo la testa sui suoi addominali bagnanti, successivamente realizzò che Harry era per lo più nudo, arrossí, poi chiese "Ti sei fatto una doccia?" e alzò lo sguardo per osservarlo. "Si, vuoi farti una doccia anche tu, amore?" e iniziò a giocare coi suoi capelli.

Louis baciò gli addominali di Harry lentamente ed annuì, poi Harry, lentamente, lo prese tra le braccia facendolo strillare sorpreso, per poi dire, "Allora, ti porterò io in giro, okay?" e l'omega annuì grato e nascose il viso nel collo di Harry, mentre quest'ultimo si dirigeva in bagno con le braccia dell'omega avvolte intorno al collo.

Lo poggiò e gli schiaffeggiò il sedere dicendogli, "Mi farò una doccia con te" sorridendogli mentre si tolse l'asciugamano per poi entrare nella doccia con lui, avvolgendogli la vita con le braccia, baciandolo sul collo dolcemente. Louis ansimò appoggiandosi al suo petto e inclinando la testa di lato per dar maggior accesso al suo collo all'alpha. Quest'ultimo fece scorrere il proprio indice lungo il marchio che gli aveva lasciato la notte precedente e sussurrò, "Così fottutamente bello'" e baciò il livido dolcemente, facendo arrossire profondamente l'omega per tutte le attenzioni che gli stava regalando. Ora erano legati e non poteva essere più felice.

Dopo che ebbero finito di lavarsi con qualche bacio rubato qui e la, ovviamente, Harry lo scopò contro il muro del bagno, poiché Louis era in ancora in calore e ogni minimo contatto con il suo alpha lo rendeva eccitato. Entrambi dovettero lavarsi di nuovo, cosa che non li infastidì assolutamente, poi uscirono dal bagno, asciugandosi l'un l'altro, per poi vestirsi.

Harry indossò solamente dei boxer, lasciando i suoi addominali abbronzati ed il petto esposti, mostrando tutti i suoi tatuaggi, poiché non voleva semplicemente indossare troppi vestiti. Per quanto riguarda Louis,egli indossò delle mutandine di pizzo ed un enorme maglione nero che gli arrivava ai fianchi così carinamente che Harry non poté far a meno di osservarlo con affetto.

Lo afferrò tra le braccia e lo portò al piano inferiore, poi lentamente lo adagiò sul bancone e disse, "Cosa vuoi mangiare, amore?" e immediatamente iniziò a cercare gli ingredienti quando l'omega disse, "Ummmm... Uova?" e si morse il labbro inferiore mentre osservava Harry iniziate a rompere le uova in una ciotola, Harry disse, " Come le vuoi le tue uova piccolo?" l'omega sorrise e rispose, " Strapazzate con del formaggio dentro di esse". Ondeggiò le gambe avanti e indietro teneramente mentre osservava Harry iniziare a cucinare. Era adorabile il modo in cui aggrottava le sopracciglia concentrandosi nel girare le uova. Era veramente strano ma Louis era veramente innamorato di come l'alpha si stesse prendendo cura di lui, amava sentirsi protetto e accudito... in ogni modo.

Una volta che ebbero terminato di mangiare, Harry si sedette sul divano con l'omega accoccolato tra le sue braccia, il suo viso nascosto nel collo dell'alpha ed una coperta a coprire i loro corpi. Abbassò lo sguardo e notò quanto piccolo e vulnerabile fosse l'omega. Non era lo stesso omega che aveva incontrato la prima volta che lo aveva visto, l'alpha poteva sentire le emozioni dell'omega e sapeva per certo che Louis si sentiva sicuro intorno a lui.

Louis sussurrò teneramente contro il suo collo, "Perché finiamo sempre in silenzio?" e alzò lo sguardo verso di lui con i suoi occhioni innocenti e blu mare.

L'alpha tubò e voltò l'omega cosicché stesse difronte a lui e disse, stringendogli le guance, "Baby, vuoi parlare?"

Louis annuì in cambio e abbassò lo sguardo osservandosi le mani e disse calmamente, " Io volevo solo,.. conoscerti meglio, yeah?" e voltò la testa di lato, mentre gli baciava una mano.

Harry appoggiò le mani sui fianchi curvilinei dell'omega e disse, "Cosa vorresti sapere, piccolo?" al quale in cambio Louis scrollò le spalle e disse, "Qualsiasi cosa, tipo, um... quanti anni hai?"

"20, ne farò 21 il primo febbraio, e tu amore?" e strizzò i suoi fianchi leggermente facendo si che l'omega muovesse lentamente i suoi fianchi, mantenendo le braccia intorno al collo di Harry, poi rispose, "17, ne farò 18 il 24 dicembre."

Harry rispose con un sorriso, "La vigilia di Natale,hm? Beh, almeno ora so quali saranno i miei piani per Natale quest'anno," poi fece l'occhiolino a Louis che arrossì e nascose il viso di nuovo nel suo collo, con un gemito che fece ridere l'alpha che gli sussurrò nell'orecchio, "Avvolgerò il tuo sedere in un fiocco e ti scoperò fino alla mattina di Natale".

Louis sussurrò, "Harry per favore ..." E portò le sue mani sui suoi boxer stringendo il suo pene attraverso di essi facendo gemere l'alpha, finendo cosi a scopare due volte sul divano poiché Harry amava accoppiarsi con lui, con le sue mutandine di pizzo giallo spostate di lato. Voleva veramente conoscerlo di più, ma l'omega era giustificato poiché era ancora in calore, non che gli interessasse.

Si pulirono a vicenda ed anche il divano, poi l'omega iniziò a zoppicare in giro facendo tubare l'alpha che lo prese in braccio come una sposa dicendo, "Non dovresti camminare quando il tuo sedere é dolorante, piccolo," e lo baciò sulla guancia dolcemente.

Louis gemette apprezzando e accoccolandosi sul corpo di Harry cercando calore e sicurezza dall'alpha con un sorriso sulle sue labbra.

Harry sedette entrambi sul divano e disse dal nulla, "Raccontami di te, sei ancora all'università? Voglio sapere ciò che ti piace, ciò che ti disgusta, qualsiasi cosa, tutto".

L'omega pensò per un momento, poi disse, "Beh, frequento una università per omega e sono stato accettato perché sono uno di loro, non lascerebbero mai entrare un alpha nella università, per la nostra sicurezza," e scrollò le spalle con un sorriso.

Harry lo osservò per un momento, poi domandò, "C'è una università solo per gli omega? Come mai non ne sapevo nulla?" e gesticolava con le mani in aria.

Louis sorrise e si accoccolò ulteriormente sul petto rispondendo, "Babe, non è che loro vadano in giro e promuovino l'università e tutto il resto, non ci sono molti omega nel mondo, così l'università é piccola, ma è abbastanza grande per noi, mi hai capito?" e lo osservò di nuovo.

L'alpha annuì affettuosamente e rispose, "Sì, amore capisco" poi lo baciò sui capelli, mentre lo stringeva ancor di più e sussurrò, "Raccontami qualcos'altro di te."

"Umm... mi piace molto leggere, sto studiando teatro ed inglese se te lo stavi domandando, ho solo due amici, ho un altro anno prima di laurearmi poiché ho finito la scuola superiore a 16 anni come chiunque altro, sono sicuro tu abbia fatto lo stesso. Sono un capricorno e sono nato a Doncaster, South Yorkshire. La mia band preferita sono i The Fray e non mi piacciono i fagioli stufati..." Louis mormorò, per poi osservare Harry controllando se lo stesse ascoltando.

L'alpha lo osservò con affetto poi annuì, affinché continuasse, poi sorrise e lo osservò mentre continuava, "La miglior nazione che io abbia mai visitato é la Francia e mi piace suonare il piano, i miei genitori hanno sempre avuto questo pianoforte a casa, nessuno lo hai mai usato, così ho pensato di iniziare a imparare a suonarlo, così ho fatto. Non so che altro raccontarti, non ho molto da dirti..." e lo osservò di nuovo.

"Sei bellissimo, lo sai questo?" e lo baciò dolcemente facendo arrossire l'omega che tuttavia rispose al bacio, avvolgendo le braccia intorno al collo dell'alpha e sussurrò sulle sue labbra, "Ora che ti ho raccontato di me, é il tuo turno."

Harry scrollò le spalle appoggiandosi al divano e rispose, " Non ho molto da dirti immagino. Sono un acquario e sono nato ad Holmes Chapel nel Cheshire..." poi si fermò, come a pensare, per un momento, poi aggiunse, "Mi piacciono i Beatles, i Coldplay, i The 1975, e si ascolto quasi tutto" e scrollò le spalle.

Louis stava disegnando dei cerchi sul petto dell'alpha, la testa adagiata sulle sue spalle, mormorò per poi dire, "Dunque ... nient'altro?"

"Umm.. Mi sono laureato e lavoro nell'azienda di mio padre..." E giocherellò con i capelli dell'omega mentre pensava a quello che doveva dire, poi aggiunse, "Si, é tutto."

L'omega annuì, strofinando il naso nel suo incavo del collo e sussurrò, "Mi sento assonato di già..." e chiuse gli occhi, stringendosi forte a lui.

L'alpha sorrise e gli diede dei buffetti sul sedere dicendo, "Sono sorpreso che tu sia ancora sveglio in realtà, vai a dormire piccolo, ti sveglierò per pranzo? Okay?" e lo baciò sulla fronte dolcemente poi si alzò e lo sdraiò sul divano, coprendo il suo piccolo corpo con una coperta e ponendogli un cuscino sotto la testa.

L'omega mormorò, poi chiuse gli occhi e si addormentò, portandosi le coperte sul mento; lentamente si addormentò con un piccolo sorriso sulle labbra.

~~

"Ti ho detto di non chiamarmi più, hai capito?"

Louis sbatté le palpebre mentre lentamente si svegliava,ma non si azzardò a muoversi, guardò intorno e vide che Harry non era in salotto, ma poteva sentire la sua voce forte e chiaro.

"Quale parte di non lo voglio non hai capito? Seriamente, non mi chiamare mai più di nuovo o altrimenti ci saranno conseguenze pesanti."

Louis chiuse gli occhi con forza e fece un respiro profondo, provando a calmarsi da solo, voleva sapere chi fosse quella persona al telefono con il suo alpha, era un ex o solo una avventura? Entrambi lo avrebbero pugnalato dritto nel cuore, ma sapeva che questa sensazione era quella con cui avrebbe dovuto vivere per il resto della sua vita.

Avrebbe dovuto vivere con persone che avrebbero gravitato intorno al suo fidanzato e che avrebbero provato a portarlo via da lui. Forse allora l'alpha lo avrebbe ritenuto inutile e lo avrebbe lasciato. Questo era ciò che lo terrorizzava di più, lo avrebbe gettato via, e ora era preoccupato che se ne sarebbe andato.

Lacrime iniziarono a cadere lungo sue guance, mentre strinse le coperte forte contro di se stesso, solo al pensiero dell'alpha che lo abbandonava.

"Sai cosa? Fottiti tu e le tue stupide teorie, buona giornata," poi chiuse la chiamata.

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