Be my omega (Italian translat...

By ChiaradeLuca2

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Tutto iniziò quando l'alpha posò gli occhi sul basso e curvy omega e seppe in quel momento che la sua vita no... More

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Capitolo 101
Capitolo 102

Capitolo 1

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By ChiaradeLuca2

"Harry, tuo padre e io vorremmo parlarti."

Harry osservò prima sua madre e poi suo padre con una aria confusa, nel mentre masticava il suo cibo. Erano seduti attorno al tavolo da pranzo, nel mentre le cameriere portavano alte portate da aggiungere a quelle già presenti sul tavolo.

Dopo aver ingoiato il boccone, Harry disse, "Di cosa dobbiamo parlare, questa volta?"

Des, suo padre, disse, "Questa sera avremo alcuni ospiti, sono sicuro che ti comporterai egregiamente, giusto?" alzando lo sguardo dal suo piatto per osservare Harry.

Quest'ultimo scrollò le spalle e disse, "Quando arriveranno sarò nella mia stanza."

Anne abbassò lo sguardo per poi rialzarlo e spostarlo tra i due con aria preoccupata; lei voleva che lui incontrasse gli ospiti... in particolare uno degli ospiti.

Des disse semplicemente, come se non fosse poi un così grande problema, "Stai per sposarti, Harold, e tu sarai qui quando loro arriveranno, allora ti comporterai bene o no?" lo indicò con la forchetta, "Questa era la mia domanda."

Harry si quasi soffocó con la sua bevanda, per poi scrutare suo padre con occhi spalancati e dire, "Ho solo vent'anni diamine! Non sono pronto per essere un uomo sposato, in particolare con una persona che nemmeno conosco."

Anne lo rassicurò, "É per questo che la sua famiglia è invitata questa sera... così che tu possa conoscerlo meglio, tesoro."

Questo pensó, almeno non sono costretto a sposare una ragazza. Ma allo stesso tempo,non poteva fare a meno di esser stato promesso a qualcuno per il resto della sua vita e la parte peggiore, non sa chi questa persona possa essere.

I suoi parenti hanno accettato il suo orientamento sessuale e non hanno avuto problemi con il suo amare lo stesso sesso, il che è fantastico. Ha apprezzato il fatto che i suoi genitori vogliano per lui il meglio, ma ben sa se ciò è il meglio. Continuava a pensare la stessa cosa... E se andasse male?

Des aggiunse, "Non solo ciò, ma lui è anche un omega, non un beta. Sai quanto sono rari gli omega, figliolo?"

Harry, ovviamente, non sapeva nulla sugli omega dato che non ne ha mai incontrato uno prima d'ora. Esclamò, guardando suo padre scioccato, "Omega? C-come hai fatto a trovarne uno?"

Anne sorrise vedendo che ciò aveva catturato l'attenzione di suo figlio ed aggiunse, " Si, io e tuo padre conosciamo i suoi genitori. Suo padre, Mark, lavora per tuo padre nella compagnia. Inoltre, sua madre e io siamo amiche molto strette."

Gemma entró nella sala da pranzo e incominciò a mangiare un cupcake stando in piedi e disse, "Sono buoni," indicando il vassoio coi cupcake. Notando la tensione nella stanza disse pacatamente "Umm... Devo andare ora..." e lentamente inizió ad uscire dalla stanza, finché Anne non la fermò dicendole "No Gemma, rimani, vogliamo parlare anche con te."

Lei lentamente si girò e si sedette vicino ad Harry con il cupcake in mano. Guardò in basso mentre mangiava piccole porzioni del dolcetto, non era sicura di voler sentire, ma per una volta era sicura che non aveva altra scelta.

Des professó dal niente, "Dunque, quello che stavo dicendo é.... Vorremo che tu ti comporti bene stasera. Ti sto dando quello che qualsiasi altro alpha sognerebbe, e tutto quello che ti sto chiedendo é un semplice apprezzamento. Non vuoi sistemarti un giorno?"

Harry osservò suo padre per un momento, poi disse, "E se non mi piacesse?"

Des rispose, "Sono più preoccupato se tu possa piacere a lui, o meno. Ha rifiutato così tanti alpha ed è per questo che voglio che tu lo incontri."

Harry era ora interessato a saperne di più su questo omega, tamburellò sul tavolo con le dita, come se stesse pensando e disse, "Avete fatto un affare dunque," poi si alzò dalla sedia.

Gemma si girò ad osservarlo e disse, "Allora... Questo significa che dovrò comprare un nuovo vestito per stasera?"

Harry la osservò e disse con una alzata di spalle, "Sicuro,perché no?" e se ne andò.

Harry si guardò nello specchio una altra volta, per assicurarsi che fosse abbastanza decente per quella sera. Non sapeva il motivo per cui fosse così nervoso. Indossava un completo nero con stivali e i capelli acconciati di lato.

Improvvisamente, sentì un odore veramente buono che lo fece guardare attorno nella stanza; iniziò ad annusare, il che era strano dal momento che non sapeva da dove provenisse l'odore, ma questo aveva reso i suoi pantaloni più stretti. Grugnì e si strinse il cavallo dei pantaloni attraverso i pantaloni per calmarsi e disse a se stesso, "Cazzo..."

Gemma lo chiamò attraverso la porta, "Harry! Gli ospiti sono arrivati, farai meglio a scendere velocemente? Okay? Ti aspettiamo di sotto!" poi se ne andò.

Harry grugnì osservando il cavallo dei suoi pantaloni ora più calmo, prese un respiro profondo.

Si disse da solo, posso farlo.

Si aggiustò una altra volta, poi uscì fa camera sua e si diresse di sotto. Provó a non farsi intossicare dallo odore, ma man mano che camminava esso diveniva sempre più forte, facendogli aggrottare le sopracciglia in confusione, volendo sapere a chi appartenesse.

Come scese le scale... Vide venir loro dalla porta principale. Le sue pupille si dilatarono con lussuria non appena sentì il bellissimo e forte profumo e i suoi occhi caddero su un certo omega, piccolino con dei ridicoli e strettissimi skinny jeans che complimentavano le sue curve perfettamente.

Si congeló davanti a lui, perdendosi ad osservare ogni piccolo particolare, avvicinandosi poi a lui, notó quanto la sua mascella fosse netta e come le sue clavicole fossero perfette. Lo osservò mentre si aggiustava la frangia da un lato delicatamente, ogni cosa dello omega lo aveva già affascinato.

L'omega si girò lentamente e guardò Harry con i suoi occhi blu mare. Harry osservò quanto fossero scure e lunghe le sue sopracciglia poi abbassò lo sguardo sulla labbra, rosa, fini e da baciare, è l'unica cosa che avrebbe voluto fare era lanciarlo sul suo letto e legarsi con lui ripetutamente.

L'omega, ovviamente, notò quanto Harry lo stesse fissando, portandolo a ridere e dire, "E tu devi essere Harry."

In quel momento, Harry avrebbe potuto bruciare, sentì gli angeli cantare per quanto era soffice la voce di Louis.

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