La Ragazza Yo-Yo

By Dreamer84

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'' In realtà non capisco come per Annabel sia importante avere un ragazzo o semplicemente essere innamorata d... More

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CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
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CAPITOLO 15
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
CAPITOLO 18
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
vacanze :)
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
PERDONATEMI
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 26
EXTRA
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
EXTRA 2
CAPITOLO 29
CAPITOLO 30
CAPITOLO 31
CAPITOLO 32
CAPITOLO 33
CAPITOLO 34
CAPITOLO 35
CAPITOLO 36
PAUSA + EXTRA

CAPITOLO 25

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By Dreamer84



Busso alla porta, sbattendo lentamente le nocche sul legno scuro e duro. Una voce dolce me stranamente agitata mi invita ad entrare. Entro e senza guardarmi intorno mi accomodo sulla sedia ormai nuovamente familiare. La stanza della psicologa è sempre così spenta e triste, per evitare di trasformare il mio umore ( traballante tra l'ottimo e il normale) alzo lo sguardo verso la donna che cercava in fretta qualcosa, alzando fogli, penne, matite. Kasie sembrava stanca, il suo viso era pallido, i suoi occhi cerchiati da linee violacee. Appena trova quello che stava cercando ( una cartellina rossa) alza il viso verso di me e cerca di rivolgermi un sorriso

'' ciao Taylor ... ''

Dice con voce meno allegra del solito. Si sforzava di apparire normale e tranquilla, ma era impossibile non notare che era inquieta. Il tremolio delle mani, il sorriso quasi sforzato.

'' ehm ... ciao ... ''

'' come è andata questa settimana? ''

Dice aprendo la cartellina e appuntando qualcosa.

'' ehm ... ''

Da una parte avevo voglia di raccontarle quello che era accaduto, cosa avevo provato, chi mi aveva aiutata. Ma da un'altra ritengo sbagliato raccontare qualcosa di così intenso e profondo a qualcuno che non fosse ... il nome di Kim lampeggia nella mia mente come una insegna a neon. Lui mi capisce, mi sostiene ... sembra che lui sia l'unica persona che mi conosca veramente. Ma lo squillo del cellulare di Kasie interrompe le mie riflessioni. Lei impreca, si scusa e si alza rintanandosi in un angolo.

'' Jamie, sto lavorando ''

Dice con palese irritazione. Dopo una breve discussione, la donna dice qualcosa che cattura immediatamente la mia attenzione

''Kim ha bisogno di tempo per decidere, tuo padre lo mette troppo sotto pressione''

'' è solo un ragazzo, James! ''

Quando si accorge di aver alzato troppo la voce si gira verso di me e fa un sorriso di scuse. Avrei dovuto girarmi e non ascoltare la conversazione, ma la curiosità mi divorava. Cosa c'entra Kasie con Kim? Sentivo che non poteva essere altro che il mio Kim, quello che aveva nominato.

'' finiscila di appoggiare Gideon e sostieni tuo figlio ... non alzare la voce! Per una volta metti da parte il lavoro e prendi in considerazione la tua famiglia! ''

''almeno tua madre capisce i bisogni di tuo nipote! ''

Dopo un ultimo scambio di battute, Kasie interrompe la chiamata e torna a sedersi davanti a me. Con la voce ancora adirata, riprende la cartellina e mi guarda come annoiata e con i lineamenti del viso duri e affilati

'' dove eravamo rimaste? ''

Rimango sorpresa dal suo tono freddo. Ancora con i pensieri da tutt'altra parte cerco di rispondere

'' ehm... ti stavo per raccontare la mia settimana ''

La donna incrocia le braccia, dopo aver lasciato la cartellina aperta sul tavolo, e si poggia sulla spalliera della sedie, fissandomi con sguardo da far rabbrividire.

'' forza ... ''

Se prima avevo qualche dubbio sul dirle ciò che realmente era successo, adesso non ne avevo più. Avrei raccontato quella settimana come una delle più normali in assoluto, solo per finire subito la seduta e tornarmene in camera a pensare e pensare. Ma Kasie mi stupisce, sbuffa e si passa una mano sul viso

'' perdonami, mi sono lasciata condizionare dalle mie emozioni, non volevo essere scortese con te '' si rimette dritta e, inaspettatamente, ridacchia '' avrei bisogno io di una psicologa in questo periodo ''

Mi rattrista molto vederla in quel modo. Sembra confusa, stressata. Mi viene una strana voglia di aiutarla, come se fosse un bisogno.

'' problemi in famiglia? ''

Chiedo con voce flebile, come se avessi paura della sua reazione. Lei mi guarda sorpresa, e per un attimo tra noi regna un silenzio teso. Ma successivamente, libera un profondo sospiro

'' mio marito non vuole capire quando delicata sia la situazione che stiamo attraversando. È preso dal suo lavoro, lo è sempre stato. A volte mi viene l'assurda idea che ami il suo lavoro quasi quanto ami me, se non di più. Un pensiero infantile per un'adulta, una moglie e una mamma. Ma la nostra è una mente contorta, associamo ad ogni cosa bella tutto ciò che potrebbe rovinarla. Siamo fatti così ... ''

Ma la mia mente si era fissata su una parola specifica. Amore.

'' io ... penso di aver scordato cosa sia l'amore. Cioè ... associo l'amore alla famiglia, a una persona speciale, magari alle azioni che qualcuno fa per te. Pensavo di aver un'idea precisa su cosa vuol dire 'amore ', ma adesso ... tutto ciò che mi sta succedendo, le persone che sto incontrando ... ''

'' c'è una in particolare? ''

Non potevo guardarla adesso, se avessi visto la sua espressione, qualunque essa fosse, mi sarei inevitabilmente bloccata. C'è davvero una persona in particolare?

'' si ... lui è gentile, premuroso, ha i suoi problemi ma non esita un attimo a venire da me se ne ho bisogno. Molti potrebbero pensare che lo frequenti per il suo stato sociale, con ciò che potrebbe offrirmi, e forse anche io all'inizio lo pensavo, anche se lo facevo involontariamente. Ma, è molto più di questo. Quando sono con lui il cuore mi batte all'impazzata, quando mi guarda sembra leggermi dentro, non ho mai visto una scintilla di compassione nei suoi occhi, mai. È ... fantastico. È questo il problema ''

'' perché sarebbe un problema? ''

'' con lui dimentico il dolore, ma non posso scappare dal passato. La mia vita è tutta una labirinto di emozioni, dolori, incubi, problemi. Lui è così buono, pieno di vita. Io ... non voglio cambiarlo solo perché sono egoista ... ''

Sento gli occhi inumidirsi al solo pensiero di cambiare Kim

'' lo hai incontrato questa settimana? ''

Annuisco

'' ti è stato vicino? ''

'' sempre ''

'' e cosa hai intenzione di fare con questo ragazzo? Allontanarti da lui con la speranza di dimenticarlo? ''

Possono sentimenti così intensi essere dimenticati? Possono queste emozioni essere abbandonate?

'' io non voglio dimenticarlo ... spero solo che lui ci riesca ''

'' e se anche lui non volesse? ''

Apro la bocca, ma non riesco ad emettere alcun suono. Non mi sono mai fatta questa domanda. Vorrei allontanarlo da me, ma se lui non volesse? Sembra che io sia egoista, costringendo qualcuno a fare qualcosa. Ma la cosa che troppo buffa e strana è il fatto che io spero questo per il suo bene, eppure allo stesso tempo sembra che lo faccia per me stessa. Ma cosa ne ricaverei io?

'' ci hai mai pensato? ''

Chiede Kasie, di fronte al mio silenzio. Scuoto la testa. La donna arriccia le labbra

'' potresti renderlo deluso, fargli del male ... ''

'' io non voglio affatto fargli del male! '' esclamo con voce troppo acuta e per questo cerco di misurarla '' io ... spero questo proprio per non renderlo deluso ... magari non sono la ragazza che si aspetta, e ... l'ho detto prima, non voglio comprometterlo con i miei problemi ''

'' ti sei mostrata diversa a lui? ''

Solo dopo quella domanda capisco che ho detto una gran bella cazzata.

'' no ... anzi con lui sono sempre me stessa ... ''

'' e perché ... ''

'' basta con queste domande! '' sbotto improvvisamente '' non so dare una risposta a me stessa, figuriamoci a lei! ''

Kasie spalanca gli occhi improvvisamente, e io mi mordo il labbro inferiore con forse, cercando di fermare le lacrime che stanno premendo insistenti nei miei occhi.

'' ti faccio queste domande per farti riflettere. Magari hai solo paura di porle a te stessa, magari hai le risposte ma non vuoi trovarla. Vedo che tieni molto a questo ragazzo, e che l'affetto che provi verso di lui cresce sempre di più. Hai paura di ... usando le tue parole, corromperlo, ma penso che sia una scusa che nasconde il vero problema. Hai paura di deludere ed essere delusa, specialmente con le persone a cui tieni ''

'' forse dovrei semplicemente allontanarmi io ... ''

'' no! Assolutamente! Magari questo ragazzo vuole essere corrotto ... dagli la possibilità di farlo ''

Mi sfugge una risatina soffocata e amara. Che situazione buffa! Se solo sapesse che il ragazzo in questione è Kim! Più la guardo più vedo Kim in lei, la forma del naso, le labbra perfette. Parla di suo figlio e neanche se ne accorge!

'' cosa c'è? Perché ridi? ''

Chiede leggermente sorpresa ma estremamente curiosa. Interrompo la mia piccola risata. Non posso certo dirle la verità! Ma anche rifilarle una bugia sarebbe rischioso, infondo è una psicologa, capisce quando le persone mentono

'' stavo solo pensando che ... se il ragazzo in questione fosse un suo conoscente, magari suo figlio, forse cambierebbe idea ... ''

Lei, inaspettatamente, ridacchia

'' bhe, direi sicuramente a mio figlio di lasciar perdere, di contemplare altre bellezze, ma se davvero mio figlio ci tiene, neanche io potrei riuscire a fermalo. Un po' perché mio figlio è testa dura, un po' perché l'amore è qualcosa che non bisogna lasciarsi sfuggire ''

E finalmente l'aveva usata, quella parolina magica, ' amore '. Sembra quasi che avesse timore di usarla, come se solo sentendola mi sarei alzata e corsa via. Do questa impressione? Una che scappa via dall'amore? Probabile, forse perché è la verità. Rimaniamo in silenzio per svariati minuti, poi Kasie sospira

'' è davvero un piacere parlare con te, Taylor ''

Faccio un sorriso quasi divertito. Mi limito solamente a rispondere alle sue domande e a pensare durante questi silenzi quasi imbarazzanti

'' hai aiutato anche me a rilassarmi, ti ringrazio '' fa una piccola paura, rivolgendomi un sorriso decisamente riconoscente, al quale rispondo un po' incerta '' ci vediamo al prossimo incontro ''

Annuisco e mi alzo. La saluto in modo educato ed esco dalla stanza. Sospiro, chiudendo gli occhi e passandomi una mano sul viso. Quando li riapro non mi sarei mai aspettata di trovare quella persona proprio in quel corridoio, davanti quella porta.

'' Annie? ''

Esclamo facendo un passo in avanti e trovandomi di fronte a lei. È appoggiata sulla parete di fronte alla porta, i capelli ramati sono raccolti in una treccia che pendeva da una spalla, abbozza un sorriso, le labbra carnose si incurvano ma solo leggermente, nulla a che fare con quel sorriso spensierato che la caratterizza sempre. I suoi occhi non hanno la scintilla di vivacità che hanno sempre avuto, e, anzi, hanno assunto un colore spento, il suo sguardo è pensieroso.

'' ciao ''

Persino la sua voce è bassa e rauca, come se avesse trascorso ore ad urlare e piangere. È palesemente triste e giù di morale. Non sapendo come consolare una persona, le poggio delicatamente la mano sulla spalla mentre lei sposta il suo sguardo su di me

'' va tutto bene? ''

Non l'avevo vista molto in queste ultime settimane, spesso non pranzava né cenava insieme a noi o, quando lo faceva, mangiava velocemente per poi allontanarsi e uscire. Ritornava tardi, quando io ero già a letto, in uno stato di dormiveglia e riuscivo solo ad augurarle la buonanotte. Prima che riuscisse a rispondermi, la porta davanti a noi si apre leggermente e il viso di Kasie spunta fuori. Appena ci vede sorride, ed esce mettendosi al mio fianco e quindi di fronte ad Annie

'' tu devi essere Annabel ''

L'irritazione e la stanchezza che avevo notato in lei una volta entrata sembravano spariti. O forse semplicemente li nascondeva, pura caratteristica della sua professionalità. Annie annuisce e dopo un breve dialogo le due mi salutano ed entrano nella stanza. Mi chiedo cosa possa essere successo alla mia amica e un senso di tristezza e impotenza mi assale. Percorro il corridoio, per poi ritrovarmi nell'atrio. Metto un piede sul primo scalino quando una risata decisamente famigliare mi blocca. Pensando fosse frutto della mia immaginazione, mi avvicino alla cucina, da dove proviene quella voce, accompagnata da altre. Mi affaccio alla porta. Le emozioni di quella giornata non erano ancora finite. Fannie stava servendo giusto in quel momento un bel piatto di biscotti fumanti, dall'aspetto molto invitante e dall'odore delizioso. Roll e Killian si scambiano uno sguardo malizioso e divertito, tipico di quei due bambini pasticcioni. Subito si fiondano suibiscotti ma ritirano immediatamente le piccole e paffute manine per via dei biscotti ancora bollenti. La piccola Anna scoppia subito a ridere, seguita subito dopo dal ragazzo che la tiene in braccio.

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