CAPITOLO 14

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Seduta sul letto guardo la fotocamera di mio padre. Kim l'aveva riparata e restituita questa mattina, era persino riuscito a stampare le foto del rullino che era all'interno. Erano ancora nella busta, accanto alla fotocamera. Non ero pronta per vederle. Forse non lo sarei mai stata. Faccio un sospiro e prendo la fotocamera, avvicinandola al mio occhio, nello stesso modo di come lo faceva papà, mi alzo e mi metto davanti lo specchio, muovo lo zoom in modo che l'immagine sia più chiara e inquadro il mio riflesso: la maglietta larga e bianca, i pantaloncini di cotone azzurro, la tenuta che di solito uso per la notte o per stare a casa comoda. I piedi scalzi, i capelli bruni che mi ricadevano sulle spalle, la mano che si muoveva i modo impercettibile sulla fotocamera. Faccio un mezzo sorriso e premo il tasto sotto il mio dito. Dopo un breve flash deduco che la foto sia stata scattata e tolgo la fotocamera dal mio occhio, guardandola tra le mie mani e accarezzandola con le dita. È incredibile come una cosa così piccola, così insignificante mi ricordasse papà. Appena la osservo non la considero insignificante né piccola, è come se tutti i sorrisi di papà fossero impregnanti in quell'oggetto, tutti i miei ricordi legati a lui escono fuori dal piccolo cassetto della mia mente dove erano custoditi e esplodessero come pioggia, piacevole e distruttiva allo stesso tempo. C'è troppo papà in questa fotocamera per essere considerata insignificante. La porta si apre all'improvviso e io, dopo un balzo sorpreso, alzo lo sguardo. Annie entra fischiettando un motivetto indefinito e, mentre chiude la porta dietro di se, mi guarda stupita. '' pensavo ti fossi già preparata '' mi allontano dall'armadio proprio mentre lei inizia a frugare fra i suoi indumenti. Mi siedo sul letto e allaccio alla fotocamera il cordoncino azzurro che mi permette di portarla con me. '' prepararmi per cosa? '' lei si gira sbattendo le palpebre '' per il compleanno di Killian '' raddrizza la schiena e mi guarda rassegnata '' non dirmi che ti sei dimenticata! '' mangiucchio le unghia delle dita e la guardo aggrottando le sopracciglia '' certo che no, gli ho dato anche gli auguri stamattina '' '' ma Fannie ha detto che tra un'oretta gli facciamo una festa '' '' il mio abbigliamento non è un problema, mi infilo un paio di jeans e ... '' '' no! Per una volta puoi vestirti un po' più elegante Tay '' '' trovo i jeans un capo raffinato ... '' '' oh su, sai di cosa sto parlando '' alzo le spalle '' gli unici vestiti che ho risalgono ad almeno quattro anni fa, e mi vanno abbastanza stretti '' '' non c'è problema, te ne presto uno io '' ritorna china sul cassettone aperto e fruga lentamente, toccando ogni abito con estrema delicatezza e attenzione. Guardo la sua vita, molto più stretta della mia '' Annie, non penso che condividiamo la stessa taglia ... '' lei non mi ascolta, prende un abito bordò-marrone e lo alza davanti a se, poi si gira verso di me, mentre un velo di malinconia gli vela gli occhi chiari. Era un vestito abbastanza semplice e largo abbastanza per entrarci dentro senza difficoltà, le bredelline erano larghe con qualche pallino nero poco visibile, dopo una breve vista all'abito mi riconcentro su Annie. È la prima volta che la vedo così assorta nei suoi pensieri, con lo sguardo vuoto rivolto verso un punto sul pavimento. '' Annie? '' mi avvicino e lei sembra risvegliarsi, sorridendomi dolcemente '' era di mia sorella, me lo ha prestato prima ... bhe, prima che tutto succedesse '' mi lancia un'occhiata calcolatrice '' dovrebbe avere più o meno la stessa taglia. Forse Jo era più robusta, ma sono sicura che starai d'incanto '' me lo porge e io lo prendo. Vorrei conoscere di più sul suo passato, ma so che non è ancora pronta per rivivere quei ricordi. Se è qui non è per una breve gita senza i genitori. '' posso mettere i miei stivaletti? '' chiedo speranzosa, Annie sbuffa '' con un vestito elegante? Scherzi? '' '' no. Sono comodi '' le faccio il labbruccio, pregandola con gli occhi, alla fine cede e con un sospro dice '' e va bene. Adesso prima di cambiarti ci mettiamo lo smalto e ci trucchiamo '' inarco le sopracciglia '' smalto? Trucco? '' lei annuisce '' e dobbiamo sistemare anche quelle sopracciglia. Dio, sono un bosco selvatico '' mentre lei si gira verso il suo comodino per prendere l'occorrente, mi tocco le sopracciglia, un gesto involontario. Cos'hanno che non va le mie sopracciglia?

La Ragazza Yo-YoWhere stories live. Discover now