CAPITOLO 13

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Guardare le cose intorno a te con gli occhi colmi di lacrime fa sembrare tutto surreale, come se sul mondo fosse calato un velo opaco che mostra le cose come macchie di colori indistinte e lucenti, fa sembrare i fasci di luce più vividi e il tramonto parte integrante del terreno. In effetti tutto sembra più bello, ma la cosa orribile è la morsa che sento nel petto, come se qualcuno avesse in mano il mio cuore e lo stesse stringendo facendomi un soffrire. Solo una volta mi è capitato di sentire questa sensazione, gli occhi doloranti, le gambe tremanti, la voglia di gridare e sparire, lasciando questo dolore. Quando sono morti i miei genitori. Perché in quel momento vedere così mia madre significava fosse morta. Si può vivere restando in un lettino di un ospedale per 5 anni? No. Per me anche quello è morire, ma in modo diverso. Ho solo 17 anni e ho visto tanti modi di morire, un altro esempio è lo stato in cui mi ritrovo adesso. Una piccola parte di me sta morendo, la piccola speranza che coltivavo nel profondo, che riguardava mio fratello e la mia famiglia. Corro fino al parco, rifugiandomi in un piccolo angolo dove sono sicura che nessuno può trovarmi. Mi siedo sotto una quercia e metto la testa sulle ginocchia contando fino a dieci, e poi ancora, finchè non riesco a calmarmi. La psicologa della casa di famiglia, i primi giorni di trauma dopo la morte dei miei mi ha detto di usare questo sistema per calmare i battiti del mio cuore e per rendere più lucida la mia mente in un momento di follia. Avevano paura che dopo avermi tolto anche mio fratello facessi una pazzia. Tengo ancora la testa sulle ginocchia, sono più calma ma non riesco a fermare le lacrime. Mio fratello mi odia e non so il perché. Io ho lottato con tutte le mie forse per averlo vicino mentre lui voleva allontanarmi da se. Faccio una piccola risata senza allegria. Che stupida che sono ... che stupida. E piango ancora di più, come se le lacrime fossero un pezzo del mio cuore che scivola via da me. Quando una mano calda si posa sulla mia guancia alzo la testa di scatto e cerco di alzarmi, ma le gambe sembrano di piombo e non si muovono. Sbatto più volte le palpebre per vedere meglio, e alcune lacrime scendono sulle mie guancie rendendo la vista più chiara. Kim è chino su di me, guardandomi con quei suoi meravigliosi occhi, adesso di una brillante tonalità di blu al chiaro di luna. Non avevo notato di quanto si fosse fatto tardi '' Taylor tutto bene? '' ansimo come se stessi ancora correndo '' che ci fai qui? '' dico con voce tremante, ancora scossa dai singhiozzi '' ho sentito qualcuno piangere e volevo essere certo che era tutto okay ... '' '' adesso sto bene. Puoi andare, grazie per la tua preoccupazione '' dico aspra, girando la testa di lato per non guardarlo. Avvicino ancora di più la schiena contro tronco, per allontanarmi. '' non è vero, non stai bene '' faccio una risata senza allegria '' allora perché mi hai chiesto se stavo bene ? '' mi giro a guardarlo. Lui alza le spalle '' un modo per rompere il ghiaccio '' sorride '' non sono in vena di scherzare Kim '' con le braccia mi aiuto ad alzarmi e quando ci riesco un terribile capogiro mi fa chiudere gli occhi. Barcollo ma Kim mi aiuta a riprendere l'equilibrio, prendendo le mie mani e mettendole sulle sue spalle, mentre lui mi circonda la vita con un braccio. Riprendo a piangere silenziosamente '' non volevo trattarti male ... scusami '' riapro lentamente gli occhi e punto lo sguardo su di lui. Mi guardava intensamente, l'ombra faceva sembrare il suo viso di una bellezza quasi scultorea, gli occhi più scuri del normale '' ti capisco. Anche io quando sono arrabbiato me la prendo con chi ho intorno ''deglutisco '' non sono arrabbiata '' '' hai ragione. Sei frustrata . Capita a tutti, siamo esseri umani. Anche noi prima o poi crolliamo '' appoggio la testa sulla sua spalla e lui mi chiude in un abbraccio. Sento ancora una volta quella sensazione, le lacrime smettono di offuscarmi la vista, la stretta al petto si scioglie '' a volte fa bene parlare con qualcuno. Non sei tenuta a sopportare da sola questi pesi, Taylor '' mi irrigidisco, l'unica persona con cui ho parlato della mia disastrosa vita è Gus, nessun'altro sa di cosa mi sta succedendo. Eppure Kim ha come intuito il mio stato d'animo. Frustrata, mi aveva definito. In effetti così mi sento, stanca di tutta questi muri che mi impediscono di sognare, di fare una vita da vera adolescente. Kim si allontana '' scusa non ... '' io mi attacco ancora di più a lui, stringendo la stoffa della maglietta e nascondendo il viso nel suo petto '' ti prego, non farlo ''. Per qualche minuto il suo corpo si irrigidisce e le sue braccia sono poco lontane da me, poi si richiudono di nuovo attorno a me. Respiro il suo odore, e mi stingo ancora di più a lui. Rimaniamo così per non so quanto tempo, e ci rimarrei ancora e ancora. Ma so che nulla e per sempre. Mi allontano di poco, e rimango sollevata nel vedere che continua a tenermi, come se avesse la paura che crollassi. '' va meglio adesso? '' mi chiede con un piccolo sorriso. Annuisco '' vuoi che ti accompagni a casa? '' mi chiede '' No! '' esclamo senza la minima esitazione. Non voglio tornare a casa, non così presto. Mi allontano ancora di più da lui e le sue braccia si sciolgono, abbassandosi vicino i suoi fianchi '' che ore sono? '' prende il cellulare dalla tasca e vede lo schermo. '' le ... 11 quasi '' sbatto più volte le palpebre '' wow ... è tardi '' non ricordo l'ora in cui tutto è successo, non so da quanto tempo sono qui a piangere. Sembravano solo pochi minuti, ma i mille pensieri nella mia mente hanno battuto il tempo '' è molto tardi ... '' ripeto '' ... se vuoi andare a casa, non fa niente '' dico con voce delusa. Mi incammino verso il sentiero e mi siedo sulla prima panchina che trovo. Inaspettatamente Kim si siede accanto a me. '' ti faccio compagnia. La notte può essere spaventosa quando si è soli. In compagnia tutto è più bello '' giro la testa per guardarlo. Osservava un punto davanti a lui, mostrandomi il suo profilo perfetto. La scarsa luce dei lampioni faceva un gioco di ombre sul suo viso '' è successo cinque anni fa ... '' riporto lo sguardo sull'albero di fronte a me '' ... ero a casa con mio fratello e i miei genitori erano partiti da molte ore per la Germania, dovevano assistere ad una conferenza stampa, mi pare ... sono riusciti ad arrivare qualche kilometro prima dell'aeroporto, prima che un camion, si ... bhe prima che ... ''chiudo gli occhi e stringo le dite sulle ginocchia. Kim mi prende la mano e la stringe fra la sua '' non sei costretta a continuare, lo sai '' scuoto la testa e la alzo, aprendo gli occhi e incontrando i suoi '' voglio dirtelo. Voglio che senti da me quello che è successo e non dalle voci che girano per il paese. E poi ... mi fido di te '' '' anche io mi fido di te, ragazza yo-yo '' '' allora voglio che questa fiducia sia fondata. Voglio che tu sia mio amico '' '' e lo sono. E ti comprendo se decidi di interrompere il racconto. So come sia brutto fare i conti con il passato '' annuisco '' già ... '' '' visto che sei così cocciuta, continua. Puoi fermarti in qualsiasi momento '' gli sorrido grata '' quella notte ci chiamarono per darci la brutta notizia. Volevo andare subito dai miei genitori, ma non mi fu permesso. Piansi fino alla mattina seguente. Tralascio il trauma di vedere i miei genitori ... morti '' deglutisco '' non mi lasciarono entrare né nella camera di mia madre, né in quella di mio padre. Uscii dall'ospedale e corsi fin qui in lacrime. Vengo qui quando mi sento ... frustrata, come dici tu '' gli stringo la mano '' sei sconvolta. Cosa è successo oggi? '' con delicatezza prende una ciocca dei miei capelli e la mette dietro l'orecchio '' avevo un fratello ... in quei giorni me lo portarono via. Ho cercato di vederlo ma ogni volta c'erano delle scuse che me lo impedivano ... '' faccio un singhiozzo strozzato '' oggi avevo ... avevo finalmente avuto l'occasione di incontrarlo, ma ... ma lui mi odia. Pensa che lo abbia abbandonato. E forse è così '' comincio di nuovo a piangere disperata, ma Kim prede il mento con le dita e gira il mio volto verso il proprio '' no, non è così. Quale persona normale piangerebbe per ore per una persona ha voluto abbandonare? '' '' forse non sono così normale '' '' bhe, su questo possiamo lavorarci '' dice facendomi ridacchiare '' Taylor '' mi richiama '' non disperarti per lo sbaglio di qualcun altro '' '' Kim, lui mi odia. L'ho visto nei suoi occhi, l'ho ... '' '' non si può smettere di amare una persona. L'amore non si può tramutare in odio. Anche dopo 5 anni. Tu ami ancora i tuoi genitori anche se sai che non torneranno più? '' '' certo '' '' ami ancora tuo fratello anche dopo quello che hai visto oggi? '' abbasso lo sguardo. Amo ancora mio fratello, penso meravigliata. Non posso odiarlo. Lui è sempre il mio fratellino, quello con cui saltavo sul lettone della camera da letto. Quello con cui facevo le gare a chi arrivasse prima a tavola. Quello con cui litigavo per il telecomando della tv. '' anche se fosse così, lui non vuole parlarmi '' '' quello non è un problema '' '' cosa vuoi dire? '' dico aggrottando le sopracciglia '' non si può costringere una persona a parlarti, ma non c'è niente di male a parlargli. Può ascoltare e non ascoltare, ma meglio provarci no? ''. Una nuova speranza si accende in me, limpida come i suoi occhi, sicura come il suo sorriso. Niente mi vieta di parlargli e spiegargli cosa è davvero successo. Niente. mi asciugo le guance dalle lacrime '' Grazie '' lo guardo negli occhi mentre lui si apre in un sorriso '' perché non mi parli un po' di te? '' chiedo stringendomi nelle spalle '' so solo che andavi ad una scuola privata, suonavi il piano, hai una sorella, la tua famiglia ha occhi azzurri e tuo nonno è strano '' lui scoppia a ridere '' ah! E sei proprietario di un castello, questa è un'importante caratteristica '' '' sei davvero lunatica sai? '' '' cerco di mascherare il dolore con l'ironia '' '' vuol dire che sei molto coraggiosa '' '' non è sempre così. Dipende dalle persone che ho intorno '' ci scambiamo uno sguardo intenso '' cosa vuoi sapere di me? '' ci penso su '' tutto '' sorride '' la mia era una vita di un adolescente benestante. Pieno di ragazze che mi adoravano, amici che mi amavano ... una vita niente male, insomma '' dal tono ironico si capiva che non era la verità. O non tutta era verità. Lo guardo esitante, facendolo ridacchiare '' in realtà la mia famiglia non era molto unita. I miei erano spesso in viaggio per lavoro e io e mia sorella di solito restavamo a casa con mia nonna. Qui si sono presi una specie di pausa dal lavoro e mia nonna ci ha fatto la fantastica sorpresa di venirci a trovare '' sospira '' non so se ricordi, quella volta in cui ero al bar e me ne sono andato subito '' annuisco '' era appena arrivata mia nonna e mio nonno stava rientrando a casa. Non ho visto tutta la scena, ma quando sono arrivato al cancello erano ancora lì a fissarsi increduli '' non riesco a fremere la curiosità '' perché tua nonna se ne andò? '' alza le spalle '' penso per seguire i suoi sogni. Mio nonno voleva restare nel suo paese, mentre mia nonna voleva viaggiare '' '' Baston sembra molto arrabbiato quando parla di lei '' '' ho sentito dire da mio padre che lei se ne andò senza preavviso. Lasciando solo una lettera al fianco di nonno che in quel momento dormiva '' '' forse non riusciva a dirgli addio '' '' questo non giustifica la sua azione. Questa è vigliaccheria. Lasci la persona che ami con una misera lettera. È come lasciarsi per messaggio. Una cosa ingiustificata '' '' ma questa è una circostanza diversa '' alza le spalle '' sarà ... ma anche io sarei furioso con quella persona se se ne andesse senza preavviso '' '' hai appena detto che è impossibile smettere di amare una persona '' '' questo non vuol dire che non possa essere arrabbiato con lei. Non è odio, quella è un'altra cosa '' '' mi sbaglio o sei molto suscettibile su questo tasto? '' ridacchia '' diciamo che credo nel vero amore. Una specie di quelli che si vedono nei film e nei libri '' '' è una cosa molto romantica '' '' mia sorella mi prende in giro. Dice che alla fine resterò zitello. Lei è più o meno come te, non crede nell'amore '' '' chi ti ha detto che ... '' lui scuote la testa '' non mentirmi. Riconosco le persone che hanno paura di amare '' '' chi sei? Uno di quelli della tv che con un solo sguardo prevedono il futuro? '' ride '' e poi ... '' continuo '' ... io non ho paura di amare. Io ... '' non trovo le parole e dopo qualche attimo Kim finisce la frase al mio posto '' hai paura di essere delusa '' '' forse '' '' mi dispiace, ma è la stessa cosa '' '' confondi il sale con lo zucchero '' scoppia a ridere e si appoggia sulla spalliera della panchina. Sbadiglia '' hai sonno? '' chiedo '' sono solo stanco '' '' è la stessa cosa '' dico imitando la sua voce '' confondo il sale con lo zucchero'' dice imitando la mia, per poi scoppiare insieme in una sonora risata '' che ci facevi in giro a quest'ora della notte ? '' '' ero andato in parafarmacia a comprare un antidolorifico per mia madre '' lo squadro da capo a piedi, notando la sua giacca marrone e i suoi jeans strappati, ma nessun sacchetto '' non vedo nessuna busta bianca '' '' questo perché mia sorella mi ha chiamato due minuti prima che entrassi nella parafarmacia. Avevano trovato un antidolorifico nella borsa di lavoro di mio padre. Stavo ritornando a casa, quando ho sentito piangere e ... '' '' e adesso sei qui con me '' mi appoggio anche io sulla spalliera e guardo in alto '' quando ero piccolo, e l'azienda di mio padre era ancora un sogno,io e lui salivamo in terrazza e ci stendevamo per terra a guardare le stelle. Non conoscevo le costellazioni e quindi ne creavamo di nuove. Era il nostro rito di sabato sera ... '' volto la testa e lo guardo. Fissava il cielo, con un misto di spensieratezza e nostalgia. Guardo di nuovo il cielo '' unisci quei punti ... '' dico indicando le stelle con un dito '' ... e ottieni un fiore '' '' ma che dici! '' scende dalla panchina e si stende sull'erba. Lo imito mettendomi al suo fianco '' quello è una navicella spaziale '' '' ti sbagli è un fiore angolare '' '' non esiste! '' rimaniamo lì a discutere sulle costellazioni che inventavamo e sui possibili nomi da attribuire. Doveva essere una notte di disperazione e invece fu una notte di confidenze e piacevoli scoperte.

La Ragazza Yo-YoWhere stories live. Discover now