CAPITOLO 30

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'' Kim devi guardare Carola come se fosse il centro del tuo mondo, dei tuoi pensieri. Ciò che desideri, il tuo sole. E sai come la guardi? '' il professor Martines era salito sul palco, mettendosi tra Carola e Kim e guardando quest'ultimo con esasperazione. Il copione in mano svolazzava seguendo i suoi ampi gesti teatrali. Vedendo che Kim non risponde, forse non interessato ad una sua opinione, il professore riprende '' allora? '' il ragazzo sbatte le palpebre. Apre la bocca per parlare e subito il professore riprende '' come se ti annoiasse, ecco come la guardavi. Ma non deve essere così! '' comincia a sbraitare il professore, camminando attorno ai due '' ogni parola che esce dalla sua bocca è una preghiera per te! Tu devi pendere dalle sue labbra! '' grida, urla, per poi accompagnare le sue parole con bassi mormorii che non riuscivo a sentire. Ammetto che in queste situazioni il professor Martines mi spaventa. È caratterizzato da quella pazzia che rende le persone dei veri artisti. È strano, eppure maledettamente geniale. Appena mi ha dato il copione ho compreso quanto lavoro e passione è racchiusa in quelle battute, in quei discorsi, nei movimenti che descrive. Ogni minimo particolare è stato curato, dal linguaggio aulico al minimo spostamento. Perfino la mia parte è descritta in modo dettagliato, dandomi l'impressione di essere importante. Dopo aver ripetuto ancora e ancora quella scena, il professore dice di passare oltre, accompagnato dalle scuse di Kim e dalle sue promesse di impegnarsi. Dopo qualche altra scena, il professore decide di passare a quella dove compaio io. Un po' agitata e molto imbarazzata, mi alzo dal mio piccolo e scomodo sedile, e salgo sul palco, con il copione stretto al petto. Le mie battute erano evidenziate, ma non sono molte. Solamente risate e qualcosa tipo ' ci rivedremo'. Mentre rileggo le imbarazzanti battute, e sento lo sguardo di Gus scrutarmi, mi ritrovo a pensare che forse il ruolo della protagonista è molto meglio di questo. Non sono brava a recitare, soprattutto diventare qualcuno con cui non ho nessuna caratteristica in comune, lontana da ciò che sono. Il professore si avvicina

'' qui '' dice indicando una parte sul palco, sono troppo agitata per concentrarmi su di lui '' ci sarà un grande separè che fungerà da muro. Da una parte ci sarà la camera, dove starete voi, dall'altra il corridoio, dove casualmente passerà il nostro Jon di qui, che sentirà le vostre voci e risate '' si gira verso di me '' ehm ... '' scocchia le dita, forse cercando di ricordare il mio nome

'' Taylor ... ''

Gli suggerisco irritata da quel suono. Lui mi fa un tiratissimo sorriso

'' Taylor! '' ripete entusiasta, come soddisfatto di aver quasi indovinato il suo nome '' ti voglio accattivante '' mi dice stringendo il pungo e guardandomi con una sorta di intensità, tanto da aumentare il mio imbarazzo '' gli spettatori devono capire quanta passione c'è negli incontri con il conte. Lui ti diverte, ti accende '' scocchia ancora le dita e io trattengo un'imprecazione '' non dico che devi esserne innamorata ... '' riprende '' ... ma quasi ''

Annuisco. Gus è palesemente divertito e molto sicuro di se. Dava un'occhiata al copione solo di rado, mentre io continuavo a guardarlo, impaurita dal fatto di dimenticare quelle quattro battute che devo dire. Per decidere come uscire dalla stanza ci abbiamo messo pochi minuti, per stabilire la giusta espressione molto di più. Non parliamo della voce, non deve essere acuta, né troppo bassa che potrebbe apparire come infastidita. Il professore continuava a ripetermi che non è difficile, ma io più mi sforzo più sembra andare peggio. Alla fine il prof si arrende e decide di andare avanti, alla parte in cui Jon deve beccarci. Quasi mi sono dimenticata che Jon, il protagonista, è interpretato da Kim. La voce imbarazzata mi esce naturale, rispecchiando ciò che sento. Soprattutto quando Gus, da bravo conte birichino che interpreta, mi prende tra le braccia e comincia ad adularmi, il mio corpo, le mie 'abilità'. Sembra che la sua spavalderia piaccia al professore.

La Ragazza Yo-YoWhere stories live. Discover now