CAPITOLO 33

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Ci sono cose nella vita che ti sorprendo ma ti fanno piacere come ad esempio la proposta di Kim ad accompagnarmi all'ospedale quel pomeriggio. È stato qualcosa che mi ha fatto sorridere e per una volta ho deciso che non sono costretta a fare tutto da sola, ho accettato riuscendo a cancellare tutti i pensieri negativi. In effetti, mentre percorrevamo le scale ( Kim non apprezza molto gli ascensori) pensavo che ormai erano poche le cose che non facevamo insieme e il male era che mi ci sto proprio abituando. Male perché ho sempre la paura che lui un giorno non ci sia più, che se ne vada lasciandomi sola con un cuore fatto in mille pezzi. Un cuore che lui stesso sta ricostruendo con calma e attenzione.

Invece ci sono cose nella vita che ti sorprendono e ti lasciano con mille emozioni confuse impedendoti di formulare un pensieri logico o semplicemente muoverti. Perché non sono preparata a ciò che mi si para di fronte quando apro la porta della camera della mamma. Gli occhi mi cadono come sempre sulla sua figura distesa e senza sensi in un letto della sua camera quasi sempre vuota. Quasi perché questa volta non è affatto vuota. Se tra le persone di fronte a me ci fosse stato mio fratello avrei provato un po' di gioia. Ma la sua assenza non può che aumentare la mia delusione. Ci speravo davvero di vederlo in questo giorno. Appena entro Grace Giordano, sorella più grande di mia madre, si gira guardandomi con i suoi occhi tanto simili ai suoi, tanto da farmi sentire una dolorosa stretta al cuore. Al suo fianco un uomo che non ho mai visto prima, probabilmente il suo nuovo compagno. Sento la rabbia crescere in me: come può portare un estraneo qui?

'' Taylor ''

Non è la voce di Grace che mi chiama ma quella di Pete, primogenito della famiglia di mia madre. La sua voce mi fa più male dello sguardo che Grace mi ha rivolto. L'uomo che non ci ha voluto. Non riesco neanche a guardarlo tanto è l'odio che provo adesso nei suoi confronti per avermi fatto venire il dubbio di avere qualcosa che non va.

'' guarda come sei diventata bella ... ''

La voce di mia zia è diversa da come la ricordavo. Più salda. Più normale. Alzo lo sguardo e vedo le lacrime scendere dai suoi occhi rivolgendomi un sorriso nostalgico. Noto i suoi vestiti: jens e una semplice maglia. Capelli perfetti. Lei è l'unica con cui non riesco ad arrabbiarmi. Era impossibile farlo vista la sua condizione. La vita di mia zia non è mai stata semplice. Suo figlio è morto poco dopo il parto e suo marito l'ha tradita con un'altra donna quando lei ancora soffriva per quella perdita. Da lì ha cominciato a bere fino a farne una vera dipendenza. Ovviamente non hanno mai pensato di affidare me e Ron a una donna come lei eppure di fronte a noi zia Grace è sempre stata una donna sorridente. Il suo alito puzzava dall'alcol, si lavava si e no tre volte a settimana ma ci ha sempre trattato con dolcezza e affetto. Alla fine non badavi più neanche al suo aspetto spesso logoro. Anche se ricordo gli attacchi d'isteria che aveva e che la mamma era costretta a calmare. Ha sempre cercato di aiutarla. All'ospedale ricordo ancora le urla strazianti che mia zia fece quando scoprì ciò che era successo. Che suo cognato è morto e sua sorella ha buone probabilità di non svegliarsi più. Non la vedo dal giorno del funerale quando mi si avvicinò e mi promise che sarebbe migliorata e sarebbe venuta da noi.

Bhe ... sembra averlo fatto.

'' Taylor io vorrei parlarti ... ''

'' mamma! '' un bambino ( avrà circa quattro anni) entra camminando velocemente verso Grace e attaccandosi alla sua gamba '' mamma! ''

'' Thomas, tesoro, non devi gridare! Siamo in un ospedale ''

'' perdonami Grace stavo prendendo un caffè e lui è scappato ''

Come potevo dimenticarmi di lei? Jolie, la moglie di mio zio, entra sui suoi tacchi alti e con il solito abbigliamento elegante

inizio flashback

La Ragazza Yo-YoWhere stories live. Discover now