CAPITOLO 4

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‘’Da quello che dicono tutti, sembra che sia un ragazzo bello e simpatico … ‘’ diceva un signore con un capello enorme in testa e un giaccone che lo faceva sembrare più grasso di quello che era già. ‘’ Giovanna mi ha detto che è presuntuoso e antipatico ‘’ rispondeva l’uomo seduto di fronte a lui. In città ormai non si parlava d’altro, tutti erano incuriositi dal figlio di Baston e da suo nipote, per non parlare del futuro del castello, ormai simbolo della nostra cittadina. Mentre lavavo e asciugavo i bicchieri più velocemente possibile, sentivo donne e uomini parlare di tradimenti, segreti, novità. Sembra che il figlio di Baston sia l’imprenditore di una grande azienda presente in tutta la nazione e che questo lo rendi ricco sfondato. Avevo già sentito questa notizia, ma più persone ne parlavano più questa  diventava vera. Sam, affianco a me, serviva una ragazza dai lucenti capelli biondi e dagli occhi verdi e brillanti. Era attenta a ogni suo movimento, a ogni sua mossa e quando mette le banconote sul bancone e se ne va salutandolo,Sam prende un foglietto nascosto tra di esse e viene da me, sconcertato ‘’ mi ha lasciato il suo numero di cellulare ‘’ dice mostrandomi il foglietto con i numeri scritti con cura, come se ci avesse messo abbastanza tempo per rendere la sua grafia perfetta. Annuisco e trattengo una risata, faccio un passo verso di lui e gli sfilo il foglietto dalle mani, c’era scritto qualcos’altro sotto il numero di cellulare ‘’ sei un cameriere molto carino e dolce, scrivi un messaggio … Terry? ‘’ scoppio a ridere, ridandogli il foglietto ‘’ il nostro Sam fa conquiste ‘’ grido in direzione della cassa dove si trovava Francesca. Era una ragazza dai folti capelli neri con qualche ciocca azzurra che faceva risaltare i suoi occhi color del cielo. Anche lei era una dipendente, ma veniva chiamata solo nei momenti più prosperi o critici, un esempio era oggi, il bar sembrava esplodere per quanta gente c’era. Lei fischia, divertita ‘’ rubacuori! ‘’ risponde lei con un sorriso. ‘’ ma smettetela !’’ ride Sam tornando al suo lavoro. Mentre io avvio la macchina del caffè, il chiacchiericcio della gente cessa bruscamente e dopo qualche minuto di silenzio tra la folla si fa strada un mormorio sommerso . Mi affaccio e vedo che, appoggiato sul bancone, il vecchio Baston aveva catturato l’attenzione di tutti. Nessuno lo vedeva da un po’ di tempo, dicevano che si era rintanato nel suo rifugio per pensare a quello che gli era successo. Sam mi fa segno di andarlo a servirlo, io con un cenno della testa gli dico di fare lo stesso. Iniziamo una discussione fatta di gesti e parole mute, alla fine ha la meglio il mio amico e vado a servire l’uomo. ‘’ come posso aiutarla? ‘’ Baston puzzava di vecchio e di fumo, aveva un accenno di barba bianca e i capelli si alternavano tra marroni e grigi, si poteva dire che non avesse niente di bello, ma l’unica cosa che attirava ogni abitate della città erano i suoi occhi, di un azzurro troppo intenso, quasi blu, ma non del tutto. Erano quelli che mi facevano vedere il vecchio in un altro modo, erano pieni di energia e lucentezza, in netto contrasto con la trascuratezza del suo corpo. ‘’ un wisky, ragazza ‘’ annuisco e mi giro per prendere un bicchierino e più sopra, la bottiglia di wisky. Verso il liquido nel bicchierino di cristallo e lo appoggio sul bancone davanti all’uomo. ‘’ è incredibile, ovunque vada sembra che fossi oggetto di scandalo ‘’  prendo la pezza da sotto il bancone e pulisco la piattaforma ‘’ è molto famoso nella città, siete in possesso del simbolo della nostra cittadina … è normale che tutti siano interessati a lei e alla vostra discendenza … ‘’ dico senza pensarci e senza guardarlo. Tutti amavano quel castello, erano curiosi di vederlo non solo dall’esterno ma anche all’interno. Se fuori era così bello, figuriamoci dentro … ‘’ sono fatti miei, la gente non dovrebbe farsi i cazzi degli altri … ‘’ dice prima di prendere un altro sorso dal bicchiere ‘’ su questo vi do ragione … ma nessuno pensava che aveste avuto una relazione con qualcuno … ‘’    ‘’ è stato tanto tempo fa … quella bastarda ha ottenuto ciò che voleva e poi se né andata … ‘’ non riesco a trattenere la curiosità. ‘’ e cosa voleva? ‘’ dico osservandolo. Baston era concentrato sul suo bicchiere, lo muoveva, facendo oscillare il wisky e osservandolo, come se contenesse la sua mente e tutti i suoi pensieri ‘’ quello che volevano tutti … quello che vogliono tutti … vedere il castello dall’interno … ‘’ beve l’ultimo sorso e appoggia senza delicatezza il wisky sul bancone. Poi mi guarda, e, puntandomi un dito contro, dice ‘’ sai, ragazza, tu mi stai simpatica. Sembri l’unica a non avere paura di me … ‘’ alzo le spalle ‘’ non vedo perché dovrei … ‘’ sorride  ‘’ la famiglia Baston tramanda leggende da generazione in generazione. Ce ne sono così tante da essermene dimenticato, ma quando ero ragazzo ce n’era una che mi piaceva più delle altre ‘’ mi appoggio sul bancone. Le leggende mi incuriosivano sempre, soprattutto se erano dell’edificio che sognavo fin da bambina. ‘’ quale? ‘’ chiesi curiosa. Lui rise e scese dallo sgabello ‘’ te lo dirò la prossima volta … se ci sarà. ‘’ prese dalla tasca anteriore dei pantaloni scuri una banconota e la mise sul bancone ‘’ a presto, ragazza ‘’ detto questo uscì. L’unica cosa che pensai, fu ‘ figlio di puttana’

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