CAPITOLO 3

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‘’ Ci vediamo dopo ‘’ dice Gus salutando una delle sue vittime. Questa volta aveva acchiappato una tra le ragazze più belle della scuola, si chiama Francesca Xilofe, aveva i capelli lunghi biondi e occhi blu da togliere il fiato, portava sempre una parte del corpo scoperta, in questo momento, mentre si allontanava dal mio amico, i tacchi delle sue scarpe risuonavano forti sul pavimento del corridoio e i ragazzi si voltavano a guardare le sue gambe nude fino a un terzo della coscia, dove indossava dei minuscoli short di jeans. Avevano appena finito di sbaciucchiarsi affianco al mio armadietto. Gus la guarda allontanarsi con un sorriso compiaciuto che gli curvava gli angoli della bocca, poi quando svolta l’angolo mi rivolge la sua attenzione ‘’ ti sei trovato una tosta ‘’ gli dico appoggiandomi sull’armadietto. Ci volevo ancora tempo per il suono della campanella e volevo godermi la sensazione dello zaino vuoto sulla schiena’’ gelosa? ‘’ dice lui appoggiando il gomito sull’armadietto affianco ‘’ ti piacerebbe ‘’dico dandogli uno schiaffetto sul naso ‘’ ho saputo che hai preso nove e mezzo al compito di geografia. Dovrò considerarti una secchiona ‘’ ridacchio ‘’ non considerarmi una secchiona … considerami la signorina NOVE E MEZZO ‘’ dico facendo un gesto teatrale con la mano. ‘’ secchiona nove e mezzo suona meglio ‘’ poi la sua attenzione viene attirata da qualcosa oltre le mie spalle, ma dura solo un minuto, si china verso di me e mi sussurra ‘’ vedo che oggi abbiamo fatto conquiste ‘’ mi giro, incuriosita dalle sue parole. Il ‘mio nuovo compagno di classe ‘  mi stava fissando con un sopracciglio alzato, aveva una mano sull’anta dell’armadietto aperto e l’altra nella tasca dei jeans. Era già affiancato da un paio di ragazzi che ridevano e scherzavano tra loro, cercando di coinvolgerlo. Quando incontra il mio sguardo sorride, compiaciuto. Mi giro di scatto e apro con furia il mio armadietto, con l’intento di affondarci dentro. Sento Gus ridere ‘’ ehi ehi, quanta foga ‘’ apro il mio zaino e lo riempio di libri che neanche io riconosco. Chiudo l’armadietto e afferro Gus per un braccio ‘’ Vieni … ‘’ gli dico cominciando a trascinarlo verso l’altro lato del corridoio ‘’ ti offro un Kinder Cereali ‘’.

‘’ che ti avevo detto? Sono un mito in geografia, ma anche in matematica, italiano, storia e greco, non scherzo ‘’dice Sam sedendosi su uno sgabello del bar. Erano all’incirca le 9 e il bar stava per chiudere, non c’era anima viva, ma il pomeriggio era stato abbastanza faticoso. Un ragazzino non riusciva a decidere cosa prendere: prima aveva detto un panino al formaggio, poi un pezzo di pizza rustica, poi un cornetto. Mentre Sam andava nel pallone prendendo e lasciando il cibo che voleva, io uscivo pazza cancellando e rimettendo il costo di quello che sceglieva. Mi siedo davanti a lui, buttando il panno che avevo in mano sul tavolino ‘’ questa volta te lo devo riconoscere … sei un mito ‘’ dico ridacchiando, seguita subito dopo da una sua risata. ‘’ hai sentito la novità?’’ dice incrociando le braccia. Di solito non era un tipo che andava matto per  i pettegolezzi. ‘’ no. Spara ‘’ dico chinandomi verso di lui e mettendo le braccia sul tavolo ‘’ hai presente il castello di Baston? ‘’     ‘’ chi non lo conosce qui? ‘’ il castello di Baston è l’edificio più bello della mia città. È un vero e proprio castello, risale a secoli fa, ma non è mai crollato, o meglio, una volta è crollato, ma lo hanno subito riparato, rafforzando le sua fondamenta. Da piccola ho sempre desiderato andarci, ma purtroppo il castello è privato, tutto quel terreno appartiene alla famiglia Baston da secoli. ‘’ sembra che il vecchio Baston abbia un figlio ‘’    ‘’ Gulliver Baston? Ha un figlio? ‘’ Gulliver Baston è il proprietario attuale del castello, è un signore anziano che se ne va sempre con una vecchia e bellissima 500, di un azzurro ormai consumato. È molto orgoglioso del suo castello, ma mi è sempre sembrato che Baston non avesse mai avuto una storia con qualcuno, tanto meno che avesse un figlio ‘’ già, sembra che adesso, il figlio sia qui, e indovina un po’ chi è? ‘’ chiede Sam con un sorriso esitante. ‘’ em … una specie di rockstar, un attore famoso? ‘’ lui sbuffa ‘’ è Christopher Baston ‘’ aggrotto le sopracciglia, annuendo lentamente. Non sapevo chi fosse ‘’ già … Christopher Baston … ‘’      ‘’ non conosci Christopher Baston? ‘’ esclama Sam incredulo, poi i suoi lineamenti si addolcirono ‘’ in verità, fino a qualche settimana fa, nessuno, qui lo conosceva … ‘’ concluse con un sorriso ‘’ Và avanti … ‘’ lo incitai a continuare ‘’ bene … in città si dice che il figlio non vuole il castello, perché ha già una grande azienda da controllare … ‘’     ‘’ un’azienda? ‘’     ‘’ Fri… Ban… Ter…  bhe non mi ricordo il nome dell’azienda, ma è abbastanza grande e famosa. ‘’     ‘’ e perché è venuto qui? ‘’    ‘’ penso per il padre … ma Tay, lasciami finire … si dice che il figlio del figlio abbia visto il castello e se ne sia innamorato, allora Baston ha deciso che, quando morirà, lascerà il castello al nipote. Forse lo ha fatto per riparare la vita del figlio senza il padre ‘’       ‘’ il figlio del figlio? ‘’     ‘’ praticamente il nipote  ‘’     ‘’ e quanti anni ha? ‘’     ‘’ so solo che di cognome fa Baston ‘’ ovvio che di cognome fa Baston! Pensai, ma non lo dissi. Baston, Baston, Baston, lo avevo già sentito. Baston. Kim Baston. Mi misi la mano sulla bocca, un gesto abituale quando scopro qualcosa di davvero sconcertante ‘’ Tay? ‘’ disse Sam allungando la mano verso di me. La presi velocemente e giocai con le sue dita ‘’ pensi che il figlio del figlio possa avere 17 anni? ‘’ ‘ il figlio del figlio ‘ mi piaceva come suonava. ‘’ em … non lo so … perché me lo chiedi? ‘’     ‘’ in classe mia è arrivato uno nuovo che si chiama Kim Baston … ‘’ i suoi occhi si illuminarono ‘’ coincidenze? ‘’ disse ridacchiando. Risi anche io ‘’ io non credo ‘’ conclusi la frase.

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