Fallin' All In You || Shawn F...

By LadyFrost02

71.3K 2.5K 825

«Ci siamo conosciuti in una situazione stramba e le cose sono andate diventando sempre più strambe, anche se... More

Presentazione
I - Raimon Junior High
II - Visita alla Royal Academy
III- Alius Academy
IV - Il Lupo dei Ghiacci
V - La Terra dei Ghiacci
VI - Non È Ancora Finita
VII - Partita da Tre Minuti
VIII - Absolute Royal Academy
IX - Primo Segreto Svelato
X - Confusione In Casa Collins
XI - Allenamento Speciale
XII - Il Cielo Stellato
XIII - I Capelli Favolosi di Xene... O Xavier?!
XIV - Cambi Repentini d'Umore
XV - Il Bomber di Fuoco
XVI - Vagando Per Okinawa
XVII - Ritorno In Campo
XVIII - Un Compleanno Quasi Rovinato
XIX - La Genesis
XX - La Fine... O Forse No
XXI - Un Nuovo Inizio
XXII - Il Ritorno
XXIII - Selezioni
XXIV - Non Dovevamo Allenarci Dice?
XXV - Interrogatorio Stile Collins
XXVI - Sono Brava A Dar Fastidio
XXVII - Questo Non È Mai Successo
XXVIII - Erik torna da noi!
XXIX - Suzette La Racconta-Storie
XXX - Fiammella Is Back
XXXI - Insegna Luminosa
XXXII - Ignoratemi Pure
XXXIII - Stonewall Non È Poi Così Male
XXXIV - Vittoria E Sconfitta
XXXV - Mi Devi Un Milkshake
XXXVI - È Tornato!
XXXVII - Zuccherino...
XXXVIII - Spada Angelica
XXXIX - Albino o Corvino?
XL - Geloso?!
XLI - Spin Off
XLII - Una Sequestrata... Particolare
XLIII - Ho Solo Giocato A Monopoly!
XLIV - Appuntamento Romantico
XLV - Festival
XLVI - Desiderio
XLVI - Desiderio (pt. 2)
Epilogo
Annuncio Sequel
Sequel
I - Il Tempo Vola
III - In Prima Pagina

II - Conversazione Tra Gli Spalti

282 15 12
By LadyFrost02

Nonostante all'apparenza Isabelle Collins stesse mantenendo un'innaturale compostezza e freddezza mentre i suoi occhi seguivano in maniera scrupolosa i movimenti delle due squadre in campo, nella sua testa sentiva che sarebbe scoppiata da un momento all'altro. Il chiacchiericcio della gente non la stava distraendo abbastanza da non notare i minimi dettagli della partita in corso, ma abbastanza da farle venire voglia di alzare gli occhi al cielo. Più che le grida, era la consapevolezza di essere sulla bocca di quegli spettatori attorno a lei a darle fastidio.

«Sei diventata virale, - la ragazza seduta accanto a lei ridacchiò quando vide l'espressione stoica di Isabelle abbandonarla per mezzo secondo, venendo rimpiazzata da una annoiata, - di nuovo.»

La corvina si limitò a sollevare un po' di più la felpa della nazionale che portava, fino a coprirsi il naso e incrociò le braccia al petto. Lanciò giusto un'occhiata alla sua migliore amica prima di riportare le iridi smeraldo sui giocatori dell'Argentina in possesso della palla. 

«Linda.» la bionda in questione si voltò a sentire il suo nome aspettando che Isabelle continuasse qualsiasi cosa volesse dirle. «L'allenatore Trevis è lì davanti, se dovessi perdere le staffe per colpa tua è la mia fine.» 

Ricordava ancora bene la ramanzina che le era aspettata quella mattina appena sveglia, quando l'allenatore l'aveva chiamata e l'aveva rimproverata per essersi comportata in maniera così infantile la sera prima e per di più averlo fatto davanti a delle telecamere. L'avrebbero aspettata degli allenamenti intensivi se avesse combinato qualcos'altro. 

Il fatto che la sua amica stesse leggendo i commenti, a detta sua più divertenti, sotto il video pubblicato le stava solo facendo tornare in mente i ricordi della serata prima, che voleva rimuovere. Linda capì senza che dovesse aggiungere altro e con un'ultima risata tornò a concentrarsi sulla partita in corso che vedeva entrambe le squadre in pareggio.

«Grazie.» affermò soddisfatta Isabelle. 

«Pensi che i nostri possano vincere?»

Linda era una ragazza che nonostante fosse amica di Isabelle da almeno cinque anni, ancora non riusciva a capire a pieno le regole del gioco e ancor di meno a distinguere una buona giocata da una pessima. L'unica cosa che si limitava a fare era controllare il tabellone ed esultare quando la squadra per cui tifava metteva la palla in rete. Per ciò faceva sempre affidamento sulla sua migliore amica quando non era in campo e tifava per lei quando non poteva spiegarle come stessero andando le cose.

Isabelle lanciò un'occhiata a Linda, osservando prima la sua espressione allegra sul suo volto e poi la maglietta della nazionale italiana che indossava.

«I nostri?» portò la sua attenzione su quel piccolo dettaglio. Linda si portò una mano sulla fronte ricordandosi del piccolo dettaglio per cui tecnicamente Isabelle era loro avversaria dato che faceva parte non dell'Orfeo, ma bensì dell'Inazuma Japan. Ma era così abituata ad averla attorno che si era dimenticata per chi giocasse. 

La corvina ridacchiò leggermente ma rispose comunque alla sua domanda.

«Sì. Penso che l'Orfeo vincerà.» seppur mancassero pochi minuti alla fine del secondo tempo e sembrasse abbastanza ovvio che le due squadre avrebbero giocato i supplementari, la voce di Isabelle non nascondeva la minima esitazione nella sua affermazione. 

«Come fai a saperlo?»

La giocatrice fece un cenno con la testa in direzione del maxi schermo che aveva appena inquadrato un determinato giocatore italiano appena entrato in possesso del pallone.

«Samuele è più esuberante del solito.» la irritava doverlo ammettere ma purtroppo era un ottimo giocatore, e proprio dal momento che conosceva così bene il suo stile di gioco, sentiva che aveva ancora molto da dare nonostante mancassero pochi minuti al fischio dell'arbitro.

Non aggiunse altro e si zittì, chiaramente persa nei suoi pensieri. Linda la osservò e provò per un paio di minuti a capire cosa le passasse per la mente, ma l'unica cosa che riuscì a capire era che c'entrava il giocatore appena nominato.

«Stai pensando a Samuele?»

«Sì. - Non negò, Linda era già pronta a fare una frecciatina ma si fermò quando Isabelle aggrottò le sopracciglia e indicò con la testa Samuele che sembrava aver appena fatto un occhiolino in direzione della telecamera in un momento di pausa dal gioco. - È talmente arrogante. Spero con tutto il cuore che sbagli il calcio di punizione.»

Linda non fece in tempo ad avvisarla del fatto che avesse alzato un po' troppo la voce, che le due sentirono lo sguardo addosso di alcuni membri dell'Inazuma Japan a un paio di file davanti a loro voltarsi. In particolar modo, la persona che fece venire i brividi a Isabelle fu il suo allenatore e si limitò a borbottare uno scusa.

«È successo qualcosa con lui ieri?» Linda era riuscita a trovare l'opportunità perfetta per portare a galla la questione e ringraziò nella sua mente l'astio che sembrava portare Isabelle verso il corvino. 

«No, perché?» 

La bionda tirò fuori il proprio cellulare e le mostrò la propria chat con il calciatore in questione, portando l'attenzione dell'amica su un particolare messaggio. 

«Qualsiasi cosa sia successa ieri potrebbe essere il motivo per cui è così esuberante oggi.» 

Isabelle si calò in un silenzio di cui non era abituata avvolgersi, non sapendo cosa pensare e soprattutto cosa dire per soddisfare la curiosità della sua migliore amica. L'unico aggettivo che le veniva in mente per descrivere lo strano rapporto tra lei e Samuele era: complicato. Il messaggio che le aveva mostrato non era niente di particolare, ma nascondeva una piccola scintilla di speranza che non sorprese Isabelle.

Prima che una delle due potesse aprire bocca per dire qualcosa, migliaia di persone si alzarono dal loro posto per poter esultare il goal appena segnato. La telecamera fece uno zoom sull'autore della rete che aveva ribaltato il risultato a un paio di minuti dalla fine e rimase lì fino a quando non venne circondato dai suoi compagni di squadra.

«Era da molto che non lo vedevo così allegro ed è merito tuo.» Linda diede una gomitata all'amica, la quale si limitò ad alzare gli occhi al cielo. «Non è che vi siete quasi baciati?»

«Non dire idiozie.» la fermò prima che potesse farsi delle idee sbagliate e vagare con l'immaginazione come era solita fare, per sua sfortuna. Poi fece per ribadire la cosa, per essere sicura che il messaggio le arrivasse in maniera chiara. «Non è successo niente del genere.» 

Linda la guardò facendole capire che ci teneva ad avere una spiegazione, se ben articolata ancora meglio. Avrebbe indubbiamente chiesto anche il parere di Samuele ma prima voleva conoscere il punto di vista di Isabelle.

«Hai presente il mio video che ormai hanno visto tutti su Liocott?» 

«Intendi quello dove metti i manicaretti nella borsa?» Isabelle annuì per confermare.

«Ho trascinato Samuele per aiutarmi a recuperare il filmato prima che diventasse pubblico. Ci siamo riusciti ma a quanto pare qualcun altro aveva registrato il tutto sul proprio cellulare e poi l'ha pubblicato.»

«Oh.» la realizzazione di cosa potesse aver pensato in quel momento Samuele la colpì in pieno. La corvina si passò una mano sulla faccia e sospirò «Merda. Non avrei dovuto trascinarlo.»

Isabelle era tante cose, ma di certo non era una che ignorava i sentimenti altrui, soprattutto quando si trattava di persone care a lei e seppur non facesse altro che negarlo, Samuele rientrava in questa categoria.

«Samu avrà pensato che vi siete avvicinati e che potresti star iniziando a passare oltre.»

Linda aveva afferrato a pieno cosa fosse successo e non appena quelle parole lasciarono le sue labbra ecco che vide Isabelle sprofondare lentamente sul suo sedile, con il solo scopo di farsi piccola piccola fino a sparire. 

«Non so se lo sto facendo come vorrebbe lui.» 

Quando fischiò il fischio di fine partita, annunciando ufficialmente come vincitori i giocatori della nazionale italiana, ecco che Isabelle fece per iniziare a raccontare a Linda nel dettaglio cosa fosse successo la sera prima, da quando la sua conversazione con Shawn venne interrotta da una terza persona. 

«Zuccherino, champagne?» 

Era così che aveva deciso di entrare in scena Samuele, con il solo scopo di distogliere l'attenzione di Isabelle dal suo compagno di squadra e portarla su di sé. Il suo obiettivo si realizzò. Sapeva che la calciatrice non l'avrebbe abbracciato e innondato di quel tipo di attenzioni, ma anche solo lo sguardo seccato per l'interruzione che gli riservò, lo resero soddisfatto. Era pur sempre una reazione e niente l'avrebbe fatto stare male come essere totalmente ignorato. Finché i suoi occhi sarebbero stati fissi su di lui e potesse ascoltarla parlare, non gli importa che espressione avrebbero avuto o che commento acido nei suoi confronti avrebbe potuto fare.

Ma lo sorprese quando non accadde nulla di tutto ciò. Afferrò il calice di champagne dalle sue mani e ne diede un sorso. Poi si alzò in piedi e con un dolce sorriso si scusò con Shawn per potersi allontanare in compagnia di Samuele. 

A differenza di quello che aveva iniziato a pensare il corvino sulle motivazioni per il quale avesse accettato di stare da sola in sua compagnia, Isabelle non perse tempo a spiegargli per quale motivo l'avesse fatto. 

«Una giornalista ha un filmato che voglio recuperare. Vuoi aiutarmi?»

Samuele accettò senza esitazione e Isabelle ignorò di proposito quel dettaglio, anche se ora iniziava a pentirsene. La ragazza trascinò l'italiano all'interno della sala dove la festa era ancora in pieno corso e collaborarono per poter rubare la chiavetta con i filmati della giornalista che aveva stava intervistando Shawn prima che questo la mollasse per rincorrere Isabelle. Il piano fallì ma Samuele si offrì di dare un'intervista in cambio del filmato e la giovane giornalista più che entusiasta fu felice di accettare la proposta. Le prove vennero eliminate e Isabelle ringraziò sinceramente il corvino per il suo aiuto. 

Passarono un po' di tempo tranquilli insieme, per la prima volta dopo diversi mesi, immersi nei loro pensieri. Ma Isabelle non si sarebbe mai immaginata che il suo mostrarsi amichevole per un paio di orette avrebbe dato false illusioni a Samuele. E non era sua intenzione farlo. 

«Quando ti racconterà cosa è successo, digli di non farsi false idee.» Isabelle puntò un dito in direzione della bionda, minacciandola con lo sguardo di fare come ha detto. «Ricordagli che non lo sopporto.»

Ma la sua preoccupazione diceva il contrario, era questo quello he Linda voleva farle notare, ma non si azzardò sapendo che se la sarebbe presa e avrebbe iniziato un monologo per dimostrarle che la sua avversione verso Samuele non era infondata.

«Come vuoi.»

Ritenuta la conversazione conclusa, Isabelle mise le mani all'interno della felpa della nazionale e riprese a guardare il campo dove i festeggiamenti degli italiani erano ancora in pieno corso.

«Se ci fossimo stati noi in campo avremmo vinto noi.» la convinzione nella voce di Isabelle fece sorridere Linda, felice di sapere che si fosse ripresa rapidamente e avesse già smesso di pensare a Samuele. Ma di colpo il suo interesse si sportò su un'altra persona seduta a qualche metro da loro.

«Lui è Shawn Froste?» indicò un ragazzo seduto, dai capelli chiari, girato a parlare con il capitano, intenti a commentare le ultime giocate della partita. Dopo aver ricevuto un cenno di affermazione dalla propria amica non perse tempo a dare la sua opinione. «È proprio figo.» 

Non lo disse ad alta voce ma Isabelle si trovava d'accordo con lei e probabilmente avrebbe fatto lo stesso chiunque altro. Era oggettivamente un bel ragazzo. 

«Come vanno le cose con Shawn?»

Senza neanche accorgersene, la corvina non riuscì a nascondere l'accenno di un piccolo sorriso mentre la sua espressione andava ad addolcirsi. Infine, si lasciò andare a una risata.

«Inizialmente non sapevo come sarebbero potute andare le cose. Forse temevo che le cose sarebbero state strane e lo pensavano anche gli altri. Per questo motivo i nostri compagni di squadra ci hanno impedito di restare da soli durante le qualifiche.» ammise. 

Alcune situazioni sembravano assurde, esattamente come le scuse che inventavano Mark o Jack per giustificare la loro improvvisa interruzione, che alla fine era tutto fuorché improvvisa. 

«Ma le cose non sono per niente strane.» la sera prima in sua compagnia si era trovata molto bene e sperava che la stessa cosa fosse stata anche per lui. Il suo timore e quello degli altri era infondato. Da quel momento aveva sperato di potersi ritrovarsi da sola con lui per poter chiacchierare. Forse l'aveva sperato fin troppo nell'arco di troppe poche ore.

«Se dovesse chiederti un appuntamento accetteresti?»

«Probabilmente sì.» 

Non esitò a rispondere. Però non avrebbe tanto facilmente ammesso ad alta voce quanto le sarebbe piaciuto vedere come si sarebbe potuto evolvere il rapporto tra loro due.


**********

L'autrice ha un chiaro debole per Samuele se non si fosse già capito.

Ma anche per Shawn, non preoccupatevi.

Faccio rapidamente un in bocca al lupo per tutti coloro che hanno iniziato l'anno scolastico e per tutti gli universitari (ci servirà).

Alla prossima!

Continue Reading

You'll Also Like

11K 526 52
@kenanyildiz_official ha iniziato a seguirti...
157K 6.2K 65
Chissà perché ci era stato insegnato che i simili erano soliti respingersi, che due menti e due caratteri fin troppo uguali non erano fatti per stare...
58K 3.4K 28
Se non è amore, dimmelo tu, cos'è?
121K 5.4K 54
Where... Camilla Leclerc e Lando Norris scoprono cosa c'è oltre la linea sottile che divide il punzecchiarsi e l'amore. Non possono o meglio non vogl...