La Ragazza Yo-Yo

By Dreamer84

602K 28.1K 2.8K

'' In realtà non capisco come per Annabel sia importante avere un ragazzo o semplicemente essere innamorata d... More

CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
CAPITOLO 15
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
CAPITOLO 18
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
vacanze :)
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
PERDONATEMI
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 25
CAPITOLO 26
EXTRA
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
EXTRA 2
CAPITOLO 29
CAPITOLO 30
CAPITOLO 31
CAPITOLO 32
CAPITOLO 33
CAPITOLO 34
CAPITOLO 35
CAPITOLO 36
PAUSA + EXTRA

CAPITOLO 10

24.1K 938 77
By Dreamer84

‘’ Voglio che dite tutto questo quando verrete a esporre, quindi spero per voi che abbiate preso appunti ‘’ dice con voce irritante la signora Vizzel, professoressa di geografia. Guardo la mia pagina vuota e sospiro, anche questa volta non ho preso nessun appunto, non mi sorprendo che all’orale vado sempre male. La campanella è già suonata, così tutti aspettiamo che il professore di educazione fisica entri nell’aula e deciderà cosa fare nella sua ora. Il professore Martinelli è molto lunatico, ci sono volte in cui ci porta in palestra e altre in cui vuole spiegare in classe, certe volte esce pazzo e ci dice di fare quello che vogliamo. Per me è uguale, non faccio niente nella sua ora, a parte qualche esercizio individuale in palestra, di solito non mi scelgono mai per fare le squadre o per unire una coppia, e non sono brava in nessuno sport, quindi non mi lamento. Il professore entra e con voce solenne decide che avremmo fatto pratica in palestra. Sospiro e prendo la sacca hai miei piedi, quando mi alzo mi trovo Kim davanti. Non ci vediamo da quando l’ho svegliato al parco e mi ha accompagnata a casa. Sorride e io non posso fare a meno di ricambiare ‘’ che fate di solito quando andate in palestra? ‘’ mi chiede mentre cominciamo a camminare nel corridoio. Da quando è qui, il professore ha deciso di rimanere in aula a spiegare le regole della pallacanestro ‘’ dipende dall’umore, oggi mi sembra … ‘’ guardo il professore più avanti di noi, sembra abbastanza rilassato ‘’ … pallavolo, si irrita di meno ‘’ lui mi guarda confuso ‘’ riesci a leggergli nella mente? ‘’ alzo le mani ‘’ può darsi ‘’ ridacchia ‘’ sei inquietante ‘’ ridacchio anche io ‘’ non è il genere di aggettivo che una ragazza vorrebbe sentirsi dare ‘’si passa una mano fra i capelli ‘’ non sono molto bravo con le ragazze …’’ dice timido, passandosi una mano dietro il collo. ’ punto 34. I ragazzi amano i massaggi al collo ‘ okay, devo smetterla di ascoltare Annie, prima o poi mi farà impazzire. Gli indico con un gesto della testa le ragazze dietro di noi che ridevano come ochette, sicuramente per lui ‘’ non sembra … ‘’ guarda dietro di noi e sorride divertito, un sorriso disarmante. Cavolo, è bello e non se ne accorge nemmeno . Ritorna a guardarmi ‘’ dipende dalle ragazze … se una ragazza mi piace, divento piuttosto impacciato … ‘’ dice ridacchiando. Sbatto più volte le palpebre e senza accorgermene mi fermo qualche momento. Anche lui lo fa, rendendosi conto di quello che ha detto. Alza le mani e le agita nervosamente ‘’ non è quello che intendevo … cioè,  io non …  ‘’ si mette una mano sulla fronte, facendomi ridacchiare divertita. Ricomincia a camminare, mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni. Lo raggiungo e gli do’ un pugnetto amichevole sulla spalla ‘’ per tua informazione, non ho inteso niente … ‘’ in fondo con me non è impacciato. Cioè alcune volte lo è, ma può capitare. Cioè non è che gli piaccio, e io non penso di piacergli. Assolutamente. Gli sorrido e lui resta a fissarmi per qualche momento, poi arriviamo in palestra e ognuno va nel proprio spogliatoio. Mentre mi tolgo la giacca e mi metto le scarpe da ginnastica non posso pensare a come siano fantastici i suoi occhi, come sia bello averli su di se. Metto la mia roba dentro il mio armadietto e esco dallo spogliatoio entrando direttamente in palestra mentre mi lego i capelli in una coda alta. La palestra è piuttosto grande. In un angolo in fondo ci sono tutte le cose adatte per fare lezione mentre dall’altra parte, una porta nasconde lo stanzino dove ci sono le ceste con tutti i palloni adatti per ogni sport. Come immaginavo la rete per la pallavolo si estende per tutto il centro della palestra, rendendo difficile passare da una parte all’altra. Quando la nostra classe è completa il professore ci degna di parlarci. Noto Kim scherzare con alcuni ragazzi, mentre le ragazze ridono esageratamente richiamando la sua attenzione. Rimango a fissarli per un po’, come incantata, poi distolgo lo sguardo e do attenzione al professore che teneva in mano un pallone da pallavolo ‘’ … vi dividerete in coppie, così da allenarci meglio. Niente discussioni altrimenti vi lancio un pallone in testa ‘’ ci minaccia. Coppie. Perfetto. Il professore comanda a una mia compagna di classe di prendere la cesta dei palloni e lei ubbidisce subito, aprendo la vecchia porta dello stanzino e uscendo fuori con una cesta marrone. I miei compagni si fiondano verso di lei e ognuno prende una palla per poi sistemarsi in una parte della palestra con il proprio compagno. Sto studiando un angolo della palestra dove potrei rifugiarmi, quando Kim si para di fronte, con un sorriso e un pallone sotto il braccio ‘’ ti va di giocare? ‘’ mi chiede. Guardo il pallone e poi lui. Alzo le spalle ‘’ non sono molto brava … ‘’ lui mi liquida con un gesto della mano ‘’ neanche io … ‘’ ci mettiamo a un lato della palestra e il professore ci mostra l’esercizio, un paio di palleggi. Semplice. Io e Kim cominciamo ad allenarci, a volte non riesco a prendere il pallone, provocando cadute e bestemmie, facendo ridere Kim. Al contrario lui non sbaglia un colpo, anche quando mando la palla dall’altra parte della palestra riesce subito a raggiungerla e a rimandarmela ‘’ pensavo che non fossi tanto bravo … ‘’ dico mandando il pallone verso di lui. Segue il suo tragitto con gli occhi ‘’ è solo la fortuna del momento ‘’ ribatte rimandandomela. Ignoro la sua affermazione ‘’ eri una specie di sportivo nella tua città? ‘’ chiedo cercando di prendere il pallone. Fortunatamente ci riesco. Quando lo guardo fa un sorrisetto compiaciuto ‘’ cosa te lo fa pensare? ‘’ anche lui riesce a prenderla. ‘’ intuizione ... ‘’ il suo sorrisetto non diminuisce. Rimando la palla. In quel momento la campanella suona e Kim prende il pallone in maniera perfetta. Lo lancia verso la cesta facendolo cadere all’interno e guadagnandosi i fischi di approvazione dei ragazzi lì vicino. Si avvicina a me ‘’ notevole ‘’ dico annuendo. Lui ride. Ci incamminiamo verso gli spogliatoi ‘’ quando esci voglio una risposta ‘’ dico puntandogli un dito contro. Lui sorride e annuisce. Mi cambio velocemente, prendo la sacca e esco dallo spogliatoio, proprio nello stesso momento in cui esce Kim. ‘’ pranzi con me, ragazza yo-yo? ‘’chiede mentre camminiamo nel corridoio ‘’ dovrei mangiare con un mio amico ma se vuoi puoi aggregarti ‘’ per una strana ragione non volevo che si allontanasse con altre ragazze. Ed ero sicura che se non avesse pranzato con me avrebbe pranzato con qualche altra ochetta che lo aveva adocchiato. In fondo tutti a scuola lo avevano adocchiato e Kim aveva la possibilità di pranzare con le ragazze più belle della scuola e fare amicizia con i ragazzi più popolari. E invece Kim Baston ha deciso di pranzare con me, la ragazza che gli ha lanciato uno yo-yo in testa. Mentre andiamo in mensa parliamo ‘’ i miei genitori sono abbastanza esigenti. Praticamente vogliono che i loro figli siano i migliori in tutti. Andavo in una scuola privata di ‘ giovani talenti ‘… ‘’ imita le virgolette con le dite, e parla con voce quasi sprezzante ‘’ … e lì ti facevano fare di tutto, sport di ogni genere, lezioni di educazione, lezioni di lingua, impari quasi tutta la commedia di Dante, e diciamo che la letteratura non era proprio il mio forte. È per questo che sono stato bocciato due volte … ‘’ dice ridacchiando. Mi concedo una risata ‘’ mi sembra abbastanza pesante … ‘’ annuisce ‘’ e lo era. Basta che non andavi bene in una materia che ti bocciavano. Erano troppo esigenti, e ai miei genitori stava bene. L’unica cosa in cui posso ritenermi fortunato e che la scuola era mista, per fortuna non mi hanno iscritto in una maschile … ‘’ gli sorrido ‘’ secondo me una scuola maschile non è poi tanto male ‘’ spalanca gli occhi ‘’ scherzi? È noiosa una vita senza le ragazze … non puoi dire al tuo compagno di banco che trovi il ragazzo di fronte a te un figo da paura e non puoi mandare bigliettini romantici al ragazzo con cui ti stai fissando. A parte se sei gay, ma quello è un caso a parte … ‘’ scoppio a ridere di fronte al suo ragionamento ‘’ ed è questo che facevi con le ragazza della tua scuola? ‘’ chiedo divertita. Fa vagare gli occhi altrove ‘’ forse … ‘’ rido di nuovo e quando finisco lui mi sta fissando. Imbarazzata metto una ciocca di capelli, sfuggita dalla coda, dietro l’orecchio ‘’ mi piace la tua risata ‘’  deglutisco di fronte al suo tono trasognate. E a me piacciono i tuoi occhi, vorrei dire. Ma mi blocco. Perché mi blocco? Perché è così dolce? Perché mi fissa con quei suoi occhi stupendi? Distolgo lo sguardo per prima e mi accorgo che ci siamo fermati. Ricomincio a camminare, imitata da lui. Lo guardo senza farmi accorgere, è diventato rosso e cerca di sfuggire al mio sguardo. È imbarazzato … che carino. Prendo in mano la situazione ‘’ mi stavi parlando della tua vecchia e pesante scuola … ci sarà per forza una cosa che ti piaceva‘’ mi guarda di nuovo, poi fa vagare lo sguardo altrove, pensando ‘’ una cosa che mi piaceva … ‘’ sussurra ‘’ la lezione di musica, quella era divertente e piacevole ‘’ dice con un sorriso ‘’ lezione di musica? ‘’ annuisce ‘’ imparavi a leggere gli spartiti e a scriverne di  nuovi, e a suonare uno strumento ovviamente ‘’ spalanco gli occhi mentre entriamo nella mense ‘’ suonavi uno strumento? ‘’ chiedo colpita. ‘’ si, ma non mi ritengo molto bravo … ‘’ sorrido, senza pensarci e ci mettiamo in fila prendendo un vassoio ‘’ e che suoni? ‘’ chiedo girandomi verso di lui ‘’ pianoforte ‘’ risponde fiero. Senza pensarci guardo le sue mani, le dita lunghe e sottili, e a come la prima volta che le ho viste mi sono sembrate dita perfette sui tasti del pianoforte. Prendo un pezzo di lasagna e un piccolo cestino di insalata, con una bottiglietta d’acqua, mentre Kim prende una fettina e una cesta di macedonia. Faccio vagare lo sguardo per tutta la mensa ma non trovo Gus, per questo mi faccio condurre da Kim occupando un tavolo vuoto. ‘’ bhe e tu che mi racconti, ragazza yo-yo? ‘’ chiede prendendo un pezzo di carne e infilandolo nella bocca. Io comincio dalla mia insalata. Alzo le spalle ‘’ non ho nessuna abilità, nessuna storia di famiglia felice, nessun hobby … in realtà mi reputo una ragazza problematica e noiosa ‘’ Kim alza un sopracciglio ‘’ quanta negatività! ‘’ prende un altro pezzo di carne continuando a guardarmi e catturando il mio sguardo. ‘’ hai il talento micidiale di trasformare un innocuo yo-yo in un’arma letale! ‘’ scoppio a ridere, trovando difficoltà a ingoiare la mia insalata. ‘’ ancora con questa storia! Mi dispiace, okay? Non l’ho fatto a posta, è stato un incidente! ‘’ ribatto una volta finito di ridere. ‘’ che mi è quasi costato la vista! ‘’ prendo un boccone di lasagna ‘’ esagerato! ‘’ lui ride, facendomi sorridere. ‘’ … ciao … ‘’ mi giro e alla mia destra trovo Gus con un vassoio in mano. Gli sorriso ‘’ ciao Gus … non ti ho visto e ho pensato di prendere posto … vieni qui ‘’ dico indicandogli il posto affianco a me. Ubbidisce, e, una volta seduto, lancia uno sguardo curioso a Kim. Devo fare le presentazioni? Mi chiedo mentre vedo il loro scambio di sguardi. ‘’ ehm, Gus, lui è Kim ‘’ dico indicando Kim a Gus ‘’ Kim lui è Gus ‘’ dico indicando Gus a Kim. Loro dicono un debole ‘ ciao ‘ e poi cade un silenzio imbarazzante, che decido di rompere dopo qualche minuto in cui i due si scambiavano ancora sguardi elettrici. Chiedo come è andata la giornata a entrambi ( anche se Kim l’ha passata maggiormente con me ) e ascolto interessata le loro versioni. Gus ha passato tutte le ore di lezione fuori dalla classe, perché era stato cacciato per le sue risposte sarcastiche e le sue bravate. Restiamo qualche minuto in silenzio ‘’ e tu, Tay, cosa hai fatto oggi? ‘’ mi chiede Gus. Alzo le spalle ‘’ non è stata movimentata come la tua. Ho ascoltato le lezioni e preso ‘ appunti ‘, poi siamo andati in palestra e abbiamo fatto pratica … ‘’ dico dando un fugace sguardo a Kim e trovandolo a sorridere, divertito. Mi mordo un labbro, reprimendo un sorriso. ‘’ interessante ‘’ dice Gus, prendendo una patatina e imprimendola nella maionese. Non ho mai capito come faccia a prendere le cose migliori. Rubo una patatina e la mangio, facendolo sorridere divertito. Passano alcuni minuti di silenzio, ma io lo impegno mangiando il mio pranzo con gusto ‘’ devi lavorare oggi Tay? ‘’      ‘’ sei libera oggi pomeriggio? ‘’ mi chiedono contemporaneamente Gus e Kim. Alzo lo sguardo su di loro, che ricominciano a guardarsi, Kim con un sopracciglio alzato e Gus con una calma innaturale sul viso. E quando Gus è così relativamente calmo c’è da spaventarsi. Alterno lo sguardo da Kim a Gus, e viceversa. Ingoio la saliva e sospiro rumorosamente, attirando la loro attenzione ‘’ in verità oggi, dopo lavoro, devo fare un giro con Annie ‘’ mento. In realtà non so se devo uscire ma posso comunque convincerla a fare un giro per il paese. Annuiscono e ritornano a mangiare.

‘’ quindi hai fatto amicizia con il nipote di Baston? ‘’ chiede Gus appoggiandosi su un armadietto affianco al mio. Annuisco, ma sembra più un affermazione che una domanda ‘’ è simpatico, è bravo e non fa troppe domande ‘’ affermo aprendo l’armadietto ‘’ e ti piace … ‘’ dice lui. Lo guardo aggrottando le sopracciglia. La sua voce è fredda e non fa trapelare nessuna emozione, come il suo viso ‘’ come ti salta in mente, scusa? ‘’ incrocia le braccia davanti al petto ‘’ ti conosco troppo bene, se non ti interessava lo avresti già eliminato ‘’  alzo un sopracciglio ‘’ non pensi che eliminare sia una parola un po’ troppo pesante? ‘’ ci scherzo sopra ‘’ Taylor, hai capito cosa intendo ‘’ dice serio. Dopo aver messo tutti i libri che non mi servono nell’armadietto chiudo l’anta e lo guardo ‘’ Gus, non capisco perché te la prenda tanto. Sembra che questa cosa ti dà problemi ‘’ buffa e sfugge dal mio sguardo. Lo guardo interessata. Cosa c’è che non vuoi dirmi Gus? Perché in questi giorni ti stai comportando in modo strano? Stringo le labbra per non far uscire queste domande da esse. Per qualche strano motivo, mi sembrano troppo pericolose. ‘’ ma lo hai visto? ‘’ sbotta all’improvviso, si guarda intorno e calma il tono della voce ‘’ fa tutto il perfettino, il belloccio ‘’ alzo un sopracciglio ‘’ non pensavo che ti desse fastidio la perfezione e la bellezza ‘’ dico alludendo a tutte le sue splendide ragazze. Lui capisce e caccia un sospiro rassegato ‘’ e poi non è come sembra … ‘’ continuo ‘’ … è gentile, disponibile, dolce … ‘’    ‘’ ritorniamo alla supposizione che ti piace ‘’ alzo le mani al cielo ‘’ da cosa te ne accorgi? ‘’ chiedo con aria di sfida, mi punta il dito contro ‘’ dallo sguardo trasognante che hai ‘’ alzo  entrambe le sopracciglia ‘’ ho lo stesso sguardo di una che descrive un amico! Avrei lo stesso ‘ sguardo ’ anche se descrivessi te ‘’  esclamo. La campanella suona e i ragazzi corrono verso l’uscita. Questa volta aspetto che il corridoio si svuoti prima di uscire. Gus mi segue. Si schiarisce la gola ‘’ e come mi descriveresti? ‘’ chiede divertito. Sorrido, cominciando a camminare verso casa ‘’ non ti darò questa soddisfazione ‘’ dico facendolo ridere. ‘’ vuoi un passaggio? ‘’ scuoto la testa ‘’ voglio fare una passeggiata ‘’ annuisce e mi saluta, andando verso il parcheggio della scuola. Passo dal parco, davanti il castello dei Baston e poi finalmente a casa. Apro la porta ed entro, appendendo la giacca sul mio personale appendino. Dolores si affaccia dalla cucina ‘’ ciao Taylor ‘’ mi viene in contro, strofinandosi le mani ‘’ ciao Dolores ‘’ sembra contenta, e vengo contagiata dal suo sorriso ‘’ mi sembri felice oggi ‘’ annuisce ‘’ non vedevo l’ora di dirtelo ‘’ mi stiro la maglia, curiosa ‘’cosa? ‘’ mi prende le mani ‘’ sono riuscita a fissare un appuntamento con tuo fratello ‘’ dun tratto non riesco più a muovermi, rimango paralizzata. È così ogni volta che Dolores mi dice qualcosa su Ron, per esempio come sta, che cosa sta facendo, che voti prende a scuola … è strano pensare che rivedrò mio fratello dopo anni, ma non devo essere sicura che lo rivedrò. La sua nuova famiglia mi odia, una volta stavo aspettando mio fratello e invece di lui mi ritrovo due spilungoni ricchi sfondati di una citta a qualche kilometro di distanza dal paese. Mi hanno detto che Ron non era potuto venire e che non avrei potuto vederlo per un bel po’. Hanno cercato di dissuadermi dalla voglia irrefrenabile di vederlo dicendo che era scosso, che di notte urlava in preda a un incubo, che per un periodo non ha mangiato. Il fatto è che capivo come si sentiva mio fratello, anche io mi svegliavo in preda a incubi terribili, gridando, ma senza che nessuno mi coccolasse. Anche io non mangiavo per interi giorni. Anche io ero scossa e avevo bisogno di qualcuno che mi stesse vicino. Peccato che l’unica persona che volevo vicino era mio fratello. Che mi avevano portato via. Ma avevo ancora la speranza di poterlo riabbracciare, anche dopo tanti anni ‘’ Taylor? ‘’ la voce di Dolores mi riporta alla realtà, e cerco di farle un sorriso, mettendomi una ciocca dietro i capelli. Apro la bocca per parlare ma non esce alcun suono, lei sorride, comprensiva. ‘’ capisco che sei un po’ scossa, è da tanto tempo che non hai potuto avere un incontro con lui. Ti volevo solo avvisare che lo abbiamo fissato la settimana prossima, il più presto possibile, insomma ‘’. Annuisco e lei mi fa una carezza sulla guancia, poi sparisce dentro il suo ufficio. Rimango immobile per non so quanto tempo, a pensare a come sarà diventato Ron e cosa farà quando mi rivedrà. Scuoto la testa per liberarmi dei miei pensieri e salgo al piano di sopra, entrando in camera. Appena entro rimango un po’ perplessa. Sul letto Annie e una sua amica parlottavano tra loro, con risolini divertiti e voce stridula. Quando chiudo la porta, entrambe si girano verso di me e Annie sorride, venendomi incontro e abbracciandomi, ricambio l’abbraccio. Quando si stacca mi presenta la sua amica ‘’ Taylor lei è Lena, una mia nuova compagna di classe, spero di non essere stata invadente a invitarla qui ‘’ scuoto la testa ‘’ no, sta’ tranquilla ‘’ intanto Lena si era alzata e ora mi porgeva la mano ‘’ Lena ‘’ dice sorridente. Stringo la mano ‘’ Taylor ‘’ era davvero carina, un viso delicato e rotondo, meravigliosi occhi azzurri e capelli di un marrone chiarissimo, quasi biondo.  Si siedono di nuovo sul letto, mentre io mi stendo sul mio, troppo stanca per pensare a fare bella figura con Lena ‘’ stavamo parlando del fratello di Lena ‘’ dice ad un tratto Annie. Lena ride ‘’ mi stavi raccontando della sua ragazza … ‘’ dice Annie, incitandola a continuare. Ascolto la loro conversazione, ma senza vero interesse ‘’ non è stato proprio un grande amore, infatti quando ci siamo trasferiti qui lei lo ha lasciato. Non è mai stato tanto bravo con le ragazze ma lui non si è mai ‘ innamorato’ veramente ‘’     ‘’ come fai a esserne sicura? ‘’ Lena sbuffa ‘’ lui ha tutto un suo pensiero sull’amore … troppo complicato e smielato ‘’ Annie ridacchia ‘’ sembra così romantico ‘’ la ragazza annuisce ‘’ infatti è un romanticone, uno di quelli che farebbe una serenata alla propria ragazza su un cavallo bianco in riva al mare al tramonto ‘’ Annie ride, e anche io trattengo una risatina ‘’ anche se da quando siamo qui, si comporta in modo strano … ‘’ dice pensierosa ‘’ cosa vuoi dire? ‘’ chiede curiosa la mia amica. Guardo la sveglia sul comodino della rossa, tra una mezzoretta devo andare a lavoro. Ma non mi azzecca di prepararmi. Sono sicura che oggi farò tardi ‘’…  penso abbia incontrato una ragazza appena siamo arrivati qui … ‘’ stava dicendo Lena ‘’ … e ha avuto, tipo, un colpo di fulmine. Ma di quelli proprio forti! ‘’ scoppia a ridere ‘’ fino a qualche giorno fa dividevo la stanza con lui, e parla nel sonno. Sapessi che tortura! Certe volte mi svegliava dicendo cosa strane ‘’ Annie sembra abbastanza interessata ‘’ del tipo? ‘’ Lena scoppia a ridere, e imita una voce assonnata, probabilmente del fratello ‘’ non andartene … non sono riuscito a fermarmi … 5 minuti … occhi stupendi … ‘’  Annie ride ‘’ ammazza quanto parla! ‘’ la ragazza sorride ‘’ certe volte fa pure certi discorsi, ma non mi hai fatto dire la cosa più bella! ‘’ mi alzo e comincio a prepararmi, apro l’armadio e mi infilo una camicia azzurra, lasciandola sbottonata e facendo intravedere la semplice maglietta nera che indossavo già ‘’ e cosa dice? ‘’ Lena ride, e riprende quella ridicola voce assonnata. Prendo la borsa e mi infilo in bocca una gomma da masticare ‘’ sei bellissima … ragazza yo-yo ‘’ le due scoppiano a ridere, mentre io per poco non mi strafogo con la gomma. Comincio a tossire, e per fortuna riesco a riprendere il controllo. Annie se ne accorge ‘’ Taylor tutto bene ‘’chiudo l’anta dell’armadio e mi passo una mano tra i capelli. Mi rivolgo a Lena ‘’ tuo … tuo fratello si chiama Kim? E il tuo cognome è Baston? ‘’ dico con voce stridula ‘’ si e si ‘’ annuisce Lena. Mi metto una mano dietro il collo e gesticolo incapace di dire qualcosa. ‘’ okay, fantastico. ‘’ dico in preda al panico, sotto gli occhi confusi delle due ragazze. ‘’ benissimo! ‘’ prendo la borsa e esco dalla camera, scendo le scale e esco fuori. E cammino a passo veloce verso il bar in cui lavoro. Non so se sono irritata o meravigliata. Irritata perché i Baston mi stanno perseguitando. Meravigliata … Kim mi sogna la notte? Sul serio pensa che sia bellissima? Che ho degli occhi stupendi? In realtà non penso di aver dei bei occhi, sono semplicemente verdi, e neanche di un verde luminoso. Giro l’angolo che conduce al castello e sbatto contro qualcosa, perdendo l’equilibrio. In un primo momento penso di aver preso un palo, o di aver girato un po’ prima e aver sbattuto contro il muro che circondava il castello. Ma quando due braccia mi prendono per la vita impedendomi di schiantarmi a terra, capisco che ho sbattuto contro il petto di qualcuno. Apro gli occhi, che avevo chiuso a causa dell’impatto, e mi ritrovo gli occhi azzurri di Kim a fissarmi. Guardandolo riesco a cogliere le somiglianze con la sorella, come il naso perfetto e gli occhi brillanti. Il mio respiro è pesante, forse a causa della corsa che ho fatto, o forse per il calore che le sue mani trasmettono, mandandomi brividi piacevoli in tutto il corpo ‘’ alla tua lista di abilità, dobbiamo aggiungere la tua innata capacità di cadere ogni volta che sei da queste parti ‘’ dice sorridente. Senza pensarci metto le mani sulle sue spalle e mi alzo, ritrovando l’equilibrio ma perdendo la stretta delle sue mani ‘’ ehm … non … ‘’ non so che dire, e ad un tratto l’irritazione ritorna, e per un caso misterioso me la prendo con lui ‘’ mi spieghi quanti siete in famiglia? Vi siete concentrati tutti qua? ‘’ Kim aggrotta le sopracciglia ‘’ cosa? ‘’ chiede confuso ‘’ vi ritrovo dappertutto come funghi! ‘’ alza un sopracciglio ‘’ i funghi sono buoni ‘’ spalanco le braccia ‘’ e perché avete tutti quei fottuti occhi azzurri? È un segno distintivo dei Baston? ‘’ assottiglia gli occhi, ancora più confuso ‘’ io … ‘’ lo zittisco puntandogli un dito contro ‘’ e no! Adesso tu non sviare e rispondimi! E non guardarmi come se fossi pazza! ‘’ scoppia a ridere, contorcendosi dalle risate. Metto le mani sui fianchi, ancora più irritata ‘’ Kim, sul serio! La tua famiglia mi sta perseguitando! E anche tu! ‘’ ancora scosso dalle risate, mi guarda. Lo fisso negli occhi, e non posso fare a meno di rilassarmi vedendo quei meravigliosi oceani. Quegli occhi esercitano uno strano potere su di me, catturandomi e costringendomi a non smettere di guardarli ‘’ cosa c’è che non va nei miei occhi? ‘’ chiede sorridendo Kim, mi metto nervosamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio ‘’ assolutamente niente! ‘’ rimane immobile a fissarmi ‘’ non ti piacciono? ‘’ sbatto le palpebre ‘’ scherzi? ‘’ lo guardo, come aspettandosi che continuassi ‘’ se ti aspetti che ti dica che sono meravigliosi o roba varia, ti sbagli, non lo dirò ‘’ ride, e alza le mani. Devo dirgli che ho incontrato sua sorella e lei mi ha raccontato che parla la notte? E che ripete il mio nome? come se mi leggesse nel pensiero, abbassa la testa di lato e mi osserva, come leggendomi dentro ‘’ c’è qualcosa che vuoi dirmi? ‘’ chiede serio. Mi gratto la testa ‘’ assolutamente niente ‘’ sorride, disarmante ‘’ ti hanno mai detto che sei una pessima bugiarda? ‘’ incrocia le braccia davanti al petto ‘’ sono brava in molte altre cose … ‘’ alza le mani ‘’ come giocare a pallavolo? ‘’ mi stuzzica ridendo. Apro la bocca per protestare, ma la campane della chiesa mi interrompe. Le quattro. Il lavoro! Spalanco gli occhi ‘’ cazzo! ‘’ dico cominciando a correre. Passo affianco a Kim e lo saluto mentre corro verso il bar.

Continue Reading

You'll Also Like

48.8K 1.9K 55
Chissà perchè la vita attrae sempre ciò che all'apparenza sembra così lontano. Due mondi opposti. Due vite opposte. Due nazionalità opposte. Due inte...
23.8K 1.2K 35
Victoria è una ragazza di 21 anni che si sta trasferendo a metà degli studi universitari di giurisprudenza da Bologna a Empoli per alcuni motivi pers...
118K 3.9K 67
Katherine, bella, forte, impavida, ma con un dolore dentro se stessa che la segue costantemente. E' la ragazza nuova, lei che odia i cambiamenti, lei...
12.6M 436K 111
Caroline Night è una ragazza che deve lavorare per sistemare i danni del padre ormai scomparso da anni. Per colpa di un vecchio patto tra la sua fam...