🥀L'arte di essere fragili 🥀

By katastrof3

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Cosa succederebbe se le forze portanti non fossero l'unica potenza da temere? Ci hanno sempre tenuto lontano... More

Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Avviso importante
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40: il ritorno.
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Chiediglielo!
Chiediglielo! Pt.2
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63 1/2
Capitolo 63 2/2
Avviso importantissimo
Fermi tutti!
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Chiediglielo
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
📣Capitolo recensione!📣
Capitolo 76
⚠️IMPORTANTE⚠️

Capitolo 64

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By katastrof3

I raggi del sole filtrano attraverso le finestre di camera mia, quanto basta per riuscirli a percepire sulla mia pelle. La quasi inavvertibile brezza che soffia riesce persino a far muovere le delicate tende tende color panna e solleticarmi dolcemente i piedi scoperto dalle mie lenzuola candide e profumate alla vaniglia.
Piano piano, cominciai ad aprire gli occhi, guardando mi miei capelli corvini sul cuscino.
Appena presi coscienza di esistere, mi stiracchiai e mi alzai delicatamente dal letto, dando un'occhiata alla sveglia vicino al mio futon.

Andai in cucina e ,non appena mi scaldai una tazza di caffè caldo, tornai in camera. Guardai fuori dalla finestra il villaggio che cominci a a prendere vita con le sue tante bancarelle e la luce delicata del sole che cominciava a scaldarmi le ossa.
"Sono appena le sei di mattina.." mormorai tra me e me, soffiando nella mia tazza bollente. "Chissà come se la stanno cavando Naruto e il maestro Jiraya..."
Ora che non ci sono più, si sente benissimo la loro mancanza.
Erano patiti per un allenamento intensivo sotto il mio esplicito consiglio.

...
"L'autopsia non è ancora terminata,però abbiamo scoperto delle cose molto importanti sul nuovo justu di Naruto"ci comunicò Tsunade camminando avanti e indietro senza sosta, preoccupata da ciò che ci stava per dire. "il danno principale non gli è stato inferto in maniera contundente.. "

"Cioè?"chiesi incerta, scambiando uno sguardo insicuro con Yamato.
"Tutte le cellule del suo corpo avevano i vasi del chakra recisi, è una questione del tutto diverso da un normale attacco ninja"spiegò, tirando fuori il corpo dell'ex membro dell'organizzazione Alba dallo spazioso cassetto del obitorio,gelido come le sue parole.
"Ma è impossibile-"
"Già."interruppe Yamato,il suo sottoposto, per evitare inutili commenti. Lei li odiava. "Non avrei mai immaginato di vedere una cosa del genere.."

Il rasenshuriken è davvero così potente?

"Diversamene dai soliti attacchi , questa tecnica ha effetti simili al veleno. Tutti i colpi microscopici causano lacerazioni a livello vascolare." Continuò il discorso. "Immagino che la modifica del chakra abbia creato una serie di micro lame che aggrediscono le cellule del corpo."

Beh, c'è poco da dire, Naruto è su tutto un altro livello.
L'aveva sognato ed ora, come se avesse bevuto un bicchiere d'acqua, aveva finalmente terminato la tecnica di suo padre, Minato.
È così poetico ed anche così nostalgico...
È formidabile!
"È una tecnica micidiale" commentò il bruno, distogliendomi dal mio flusso di pensieri.

"Come il veleno."disse l'altro. "Se la sua ipotesi è corretta , ci troviamo davanti a un attacco che può mettere in difficoltà persino chi lo utilizza."

"Già.." continuò la donna. "è proprio questo il problema. Non approvo questa tecnica, è troppo pericolosa, proibisco a Naruto di usarla. Le condizioni del suo braccio sono pari al corpo di Kakuzu. A lungo andare temo che non riuscirà più a modellare il chakra...
Se le cellule si staccano dalla rete centrale, nemmeno le mie conoscenze mediche potranno salvarlo, fate in modo che lo capisca."

Ed ecco un nuovo pretesto per distruggere, ancora una volta, i sogni di quel ragazzo.
Ce l'aveva fatta , eppure doveva già rinunciare alla sua nuova tecnica...

"Non sono d'accordo, confido sul fatto che Naruto possa gestirla benissimo." dissi rompendo il silenzio è costringendo gli altri due a tornare indietro, dal momento che stavano per andarsene dell'obitorio.
So bene che esistono altre mille tecniche ma sono sicura che ,imparandola nel modo corretto, può farcela. Soprattutto con l'aiuto di qualcuno molto più esperto di me.

"Shizuka, ti rendiconto della situazione?" Alzò il sopracciglio la vecchia Tsunade, scettica.
"Si, certo che sì." Mi schiarii la voce. "Di recente , ho riportato delle gravi lesioni alle braccia e ai muscoli delle gambe dovuti dalla katana che, a detta sua, non dovevo utilizzare... Questa volta, al termine della missione, non mi ha vista in ambulatorio e questo perché ora so come gestirla."
A giudicare dal modo in cui mi stava guardando, non sapeva che avessi utilizzato la mia arma proibita.

Aggrottò la fronte, incrociando le braccia appoggiandosi al suo seno ingombrante che Yamato era incapace di non fissare insistentemente con la bava alla bocca, beccandosi uno scappellotto da Kakashi.
Era risaputa in tutto il villaggio la sua ossessione per il seno di quella vecchia, o per i seni piuttosto prosperosi da parte sua. Gli altri Jonin non parlavano d'altro in sua presenza.

"Lasci solo che scriva una lettera al mio maestro..."

...

Li avrei seguiti anch'io, ovviamente, se non avessi avuto delle responsabilità al villaggio, come i miei allievi ad esempio.
Avere la casa tutta per me non era poi così divertente, è dura avere a che fare con la propria coscienza...
Nemmeno il tempo di tornare che già dovevano partire per la missione con Kakashi e il team 8.

Per quello mi sono fatta ammazzare di straordinari in queste due settimane...
E in più, non riesco a smettere di pensare a mio fratello, motivo in più per ammazzarmi di lavoro.

Ieri è stato il giorno più brutto della mia vita e avrei pagato oro per non rimanere da sola...
Vorrei poter dire di essere andata avanti dopo tutti questi anni ma, alla fine, è come se avessi perso una parte importante di me.

Non dico che i miei amici non mi stiano accanto e tutto il resto ma, comunque sia, stiamo parlando sempre del sangue del mio sangue.

Fa male, provo amarezza nel rivedere uno dei suoi occhi su Kakashi, ma lo reputo comunque un gesto simbolico, è come se lo portasse sempre con sé.

Nel periodo della Terza Grande Guerra tra ninja, Kakashi affrontò la sua prima missione da Jonin insieme a Rin, Obito e il maestro Minato.
Obito e Kakashi non si andavano a genio perché il primo era sconclusionato e ritardatario mentre il secondo era preparato, efficiente e molto rigoroso nel seguire le regole degli shinobi, molto diverso da com'è oggi...

Ad un certo punto, durante la missione, i tre si separano dal maestro e vennero attaccati da due ninja che rapirono Rin. Obito, nonostante Kakashi gli ordinò di proseguire la missione, decise di andare a salvarla. La amava così tanto che avrebbe rinunciato a tutto per lei, persino alla sua vita...

Raggiunse il nascondiglio del nemico, ma venne scoperto.
Kakashi, d'altra parte, che finalmente aveva capito l'importanza del lavoro di squadra, corse in suo aiuto, ma venne ferito gravemente all'occhio sinistro. Il sacrificio del compagno fa risvegliare lo Sharingan di mio fratello che gli permise, finalmente, di combattere. I due riescono a liberare Rin, ma quel viscido che l'aveva rapita fece crollare la caverna sopra di loro ed Obito, per salvare l'amico, rimase schiacciato da un'enorme roccia che gli compresse l'intera parte destra del corpo. Consapevole del fatto di essere gravemente ferito e di non poter sopravvivere, decise di donare il suo Sharingan a Kakashi come regalo per la promozione a Jonin. Rin eseguì il trapianto e Kakashi riuscì a sconfiggere il nemico utilizzando, con successo, il Mille Falchi e lo Sharingan. In quel momento, sopraggiunsero numerosi nemici, ma in aiuto dei ninja della Foglia arrivò Minato. Fu così che i tre ninja portano a termine la loro missione...

Inutile dire che fu un disastro.
Un'orribile storia che odio raccontare...
Non nascondo di aver colpevolizzato molto il maestro Minato per averli lasciati soli ma, davanti al dolore della morte, non c'è rancore che tenga.

Confesso di aver fatto una settimana intera di lutto quando venni a sapere dell'attacco della volpe al villaggio e della morte dei genitori di Naruto. Mi stavo allenando, isolata dal mondo, per perfezionare la mia tecnica eremitica. Nemmeno l'isolamento mi ha protetta dalla verità.

Scrollatami di dosso questo pensieri, come al solito, dopo essermi vestita, mi recai al cimitero, posando i miei fiori preferiti sulla lastra fredda della tomba di mio fratello e me ne tornai al villaggio, pronta per fare le mie commissioni.

Un'ora dopo la maggior parte delle bancarelle erano ormai sistemate e i mercanti sono pronti alla fatica quotidiana. Osservare le bancarelle che espongono frutta e verdura è davvero uno spettacolo. Le tipologie diverse di verdure, sistemate al meglio, e le varietà di frutta, anche queste non sistemate a casaccio, ma con un determinato criterio, offrono un affresco di colori davvero gradevole. La natura sa dare spettacolo!

Quando il via vai della gente si fece più vivo, più intenso, ecco che iniziarono a spandersi lungo il mercato, robuste voci che lanciano richiami ai passanti perché si fermino e acquistino la loro merce.

Se ci si ferma alle diverse bancarelle, si possono percepire i profumi, gli odori...
E non parlo solo del pesce, il cui odore è impossibile non percepire, ma anche di altre mercanzie, ad esempio il profumo fresco delle pesche, oppure quello intenso del basilico, che il solo odorarlo ti fa venire voglia di un piatto di pastasciutta al pesto, o, in autunno, quello invitante delle caldarroste che sto fissando da mezz'ora e a cui sono intenta a sbavare sopra. In modo figurato,ovviamente...

"Non amo molto caldarroste" sentii alle mie spalle una voce profonda, inconfondibile anche tra le mille voci che giravano nella vai principale del paese.
Volevo quasi saltargli addosso ma mi trattenni, sfoderando solamente un accenno di sorriso."E io non amo i ficcanaso, ma eccoti qua."

"Credevo di esserti mancato, testa quadra." si avvicinò al mio orecchio, facendomi venire la pelle d'oca.
"È così," mi voltai a guardare i suoi occhi neri e profondi. "mi mancava essere tormentata fino allo sfinimento da te. Che vuoi?"

"Non posso passare del tempo con la mia 'sorellina'?" Mi scompigliò i capelli lui, giusto per prendersi gioco di me, per poi essere scacciato dalla mia mano.
"Se hai intenzione di torturarmi per tutto il mio giorno libero, almeno dammi una mano con le commissioni."gli lanciai un'occhiataccia, piazzandogli contro il suo petto la mia borsa di tessuto. "Così ti rendi utile.."

"Nessuno,oltre l'Hokage, oserebbe darmi degli ordini."rispose lui, riponendo delle mele rosse nella borsina. "Specialmente una donna-"

"C'è sempre una prima volta!" Mi avvicinai al suo viso, assottigliando gli occhi per poi tornare a raccogliere dell'uva dalla grande cassa della bancarella, pagando il tutto e passare alla prossima. "E poi ti ricordo che l'Hokage è proprio una donna!"
"Hai capito che intendo, non sono tagliato per queste cose." Aggrottò le sopracciglia lui, raccogliendo qualche cipolla.

"Eppure lo stai facendo bene!" Lo presi in giro, simulando un sorriso innocente. "Prenderò in considerazione l'idea di offrirti un lavoro come maggiordomo... Magari inizierai a portarmi la colazione a letto, prepararmi il pranzo, fare le pulizie-"

"Non ti allargare troppo." Mi interruppe lui, alzando un sopracciglio, ridandomi la borsa ormai pieno e pesante. Così pesante da trascinare le mie braccia terra con essa.
Non mi ero accorta che avesse preso tutte queste cose.
"Credi che sia poco carino darmi una mano?"dissi, infastidita dalla sua indifferenza, finché non mi gonfiai dalla rabbia nel momento in cui mi rispose: "Credo nella tua indipendenza."
"Buffone!"
"Ti ho sentita ,sai?" mi provocò lui, abbassandosi leggermente nella mia direzione.
"Tanto meglio!"digrignai i denti, sollevando con fatica la borsa in tela, sotto lo sguardo attento e burlone del mio compagno di merende.
Conoscendolo si sarebbe ucciso piuttosto di darmi una mano ma ,ad un certo punto, gli facevo così pena che sospirò, prendendomi la borsa della spesa dalla mani e caricandosela sulla spalla, facendomi poi cenno di camminare, assumendo,di colpo, un'aria più seria.

Non era un comportamento così strano da parte sua, ero abituata ai suoi sbalzi d'umore ma ,questa volta, sembrava una faccenda davvero grave.

Per la prima volta in così tanto tempo, ero seriamente preoccupata per ciò che stavo per sentire...
"Ti sarai chiesta che fine abbia fatto questa settimana.."cominciò a parlare lui, abbassando lo sguardo.
Annuì, cercando di non farmi prendere dai tanti dubbi che invadevano la mia testa. "Ti hanno incaricato di partire con il team 8! Come ben sai le voci girano velocemente al palazzo dell'Hokage. Appena Gai sente qualcosa, sta sicuro che lo sapranno tutti i Jonin-"

"Abbiamo trovato il cercoterio." continuò lui, interrompendomi e andando avanti a camminare , portandomi verso un luogo meno affollato, lontano da orecchi indiscreti. "la tartaruga a tre code?" Feci confusa."Credevo che non esistesse più ormai.."

Kakashi sospirò, cercando di essere più freddo e composto possibile. Era un argomento duro da affrontare sia per lui che per me."Kabuto lo controllava ma ,alla fine, siamo riusciti a sigillare la creatura."

"E la vecchia Tsunade? Avrà già pensato ad intervenire, giusto?"dissi mentre mi guardavo attorno per verificare se qualcuno ci stesse ascoltando. Purtroppo, in questo villaggio, anche i muri hanno le orecchie...

"Si, e presto formerà una squadra per cercare i membri..." si fermò all'improvviso, rivolgendomi uno sguardo preoccupato per poi girarsi ad osservare la montagna dove sono stati scolpiti i volti di chi, prima di Tsunade, ha protetto Konoha.
Mi avvicinai a lui in silenzio, tentando di sfiorarle la mano ma, prima che potessi farlo, la voce di Kakashi mi bloccò, facendomi cambiare idea immediatamente. "Ho la sensazione che la tranquillità del villaggio, possa facilmente scricchiolare."

Deglutii, cercando di rimanere più distaccata possibile."Credi che ci sarà di nuovo una guerra?"

"Chi può dirlo" rispose, appoggiandosi alla parete vicino a lui e posando delicatamente la mia spesa a terra. "Konoha non è più un'isola felice, è il momento di prepararsi al peggio."

Che significa? Aveva altre informazioni che non poteva dirmi? Magari qualcosa riguardo una  probabile guerra imminente.
Fremevo per riempire tutti i miei dubbi ma , al momento, avevo altro a cui pensare...
"È un vero peccato non far parte della squadra di ricognizione, mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più..." sospirai, arresa.

"Che vuoi dire?"mi guardò,aggrottando la fronte, come se avesse già dato per scontato il fatto che ne avessi fatto parte assieme a lui.

"Beh...mi hanno affidato una missione con il mio team, perciò non mi farò vedere per un po'."risposi semplicemente, allegra come al solito. "Il nostro obbiettivo è l'isola di Jajima! Già mi viene il mal di mare a pensare a tutta la strada che dovremmo fare in barca!"
"Quanto starai fuori?"
"Il tempo che serve:giorni o forse mesi.. Dipende dal tempo che ci impiegheremo."dissi vaga, facendomi poi sfuggire un sorriso leggermente derisorio. "Ti manco già?"

"Ti consiglio di stare molto attenta, Shizuka."Continuò serio lui, evitando di rispondere alla mia provocazione. "Dovrai avere mille occhi, soprattutto perché ti porterai dietro i tuoi genin."

"Si, so che è un'isola molto malfamata. Ma ,dopotutto, ci limiteremo alle mura del palazzo imperiale."cercai di mettere un freno ai suoi pensieri, sorridendo e facendomi vedere il più tranquilla possibile. In realtà, me la stavo facendo sotto dal momento in cui mi avevano comunicato la missione.

Speravo che in qualche modo cascasse nel mio piccolo tranello, ma ,infondo, sapevo di non poterlo ingannare o rovesciare come un calzino a mio piacimento, come lui era solito fare con tutti i suoi sottoposti da quando ne ho memoria. Infatti, si limitò solamente a guardarmi con riluttanza, alzando il sopracciglio, puntualmente come ogni volta che ometto la verità. Sembrava sentirlo, aveva un acume particolare per le bugie. " Lo spero per te."

"Inoltre," continuai a parlare,soggetta al suo sguardo penetrante. "la nostra identità sarà totalmente nascosta, non c'è pericolo.."
"Non mi devi spiegazioni."
"Ma-"
"Sei adulta e vaccinata. Ci vediamo al tuo ritorno."mi interruppe lui, freddamente, scomparendo nella sua solita nuvoletta di fumo.
Che modi! Perché si deve sempre comportare in questa maniera!




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"QUANT'È CRESCIUTA!"esultai, cominciando ad accarezzarle la pancia. Era da un po' che non la vedevo e ,giustamente, avevo ben pensato di intrufolarmi a casa sua di sera, vestirla bene e portarla a bere qualcosa al bar più in voga di Konoha.
In realtà , se devo dirla tutta, non é bar ,né pub ,né ristorante... O forse è tutte e tre cose insieme.

Molti Jonin e Chunin ci vengono dopo il lavoro per divertirsi, mangiare o bere in compagnia dei colleghi. È aperto fino a tarda notte e ,dopo una certa ora, si popola di civili e non...
È una specie di luogo di ritrovo!

Non appena si entra ci si imbatte in un atrio grandissimo dove ,addossato alla parete, si trova un grande bancone ,con gli appositi sgabelli, fatto interamente di bambù. Questo grande spiazzo è circondato tutto in torno da un'alveare di stanze rialzate e caratterizzate da pareti divisorie per offrire una maggiore intimità per chi ne avesse il bisogno.
Come me e Kurenai, ad esempio.

"Si, sono passate 12 settimane dall'inizio della gravidanza, è normale che cresca almeno un po'!" sorrise Kurenai, stranamente più serena del solito. "Se presti attenzione, si sente già il bambino muoversi! E in genere i cinque sensi si amplificano non di poco!"

"Hai affinato gli istinti..." la guardai complice mentre sorseggiai un po' di tè matcha per poi posarlo di fronte a me, evitando di nascondere il sorrisetto beffardo che si scolpì sul mio volto. "Non oso pensare a cosa succederebbe se tornassi a lavorare per l'Hokage!"

"Non fare la stupida Shizuka!"
"Mi domando se è maschio o femmina!"
"Dovresti chiedere a Tsunade, anche se non sono del tutto sicura che sia anche ostetrica.."terminò lei, tra il preoccupato e lo spensierato, mentre prendeva un biscotto dal tavolino basso fra noi.

Non potevo far altro che fissarle quella piccola protuberanza che le cresceva a vista d'occhio.
Come vorrei avercela anch'io, magari con quello giusto. Ma ,più vado avanti e più mi rendo conto che quel qualcuno non esiste...
Andrò avanti con l'età senza sapere se ,almeno questo, è nei miei piani.
Tsunade l'ha detto, ha detto che dovrei pensare a farmi una famiglia ma con chi?
Non è un segreto il fatto che molte Jonin e Chunin abbiano dato le dimissioni per la maternità e che ci sia una crisi del personale...
In più voglio essere completamente sicura di chi sarà il padre e di aver realizzato le mie aspirazioni prima di farlo.
E se, a quel punto, fosse troppo tardi per essere mamma?

La mia amica sembrava avermi letto nel pensiero, scosse la testa ed emise una piccola risatina: "Vedrai che succederà anche a te, Shizuka cara! È il destino di tutte noi e, quando succederà, so già che sarai mille volte più disperata di ora!"

"O forse non sono destinata a stare in coppia." Feci spallucce, guardandomi in torno e cercando di occhiare qualcuno di minimamente interessante all'interno del locale. "Forse non è il mio destino. Ho una vita fantastica senza un partner. E onestamente, i miei genin mi soddisfano in un modo che un amante non potrebbe mai fare."

La mora mi guardò e sospirò arresa, alzando al cielo le sue iridi cremisi. "Andrà a finire che ,alla veneranda età di 53 anni, finirai sola e zitella come la signorina Tsunade..." mi spostò il mento attirando la mia attenzione su di lei, continuando a parlare. "Per quanto i tuoi allievi ti diano una soddisfazione, non copriranno mai l'affetto di un amore travolgente e passionale. E se non ti metti a disposizione per trovarlo, non lo scoprirai mai!"

"È come faccio?!"sbottai io. "Non ho certo il tipico aspetto da futura giovane madre!"
"Forse dovresti fare qualche esperienza!"

"Del sesso occasionale intendi?"arricciai il naso confusa e sorpresa che queste parole provenissero dall'eterna romantica Kurenai. "Quasi non ti riconosco... ma stai male per caso?"terminai facendo finta di misurarle la febbre.

"Credi forse che abbia cominciato a frequentare Asuma così a caso?!"ribattè, spostandomi la mano dalla sua fronte e facendo sbattere i palmi sul tavolo. "Ho scopato, Shizuka!E prima di trovare qualcuno che mi soddisfasse, sono passati due anni! E, credimi, non avevo l'aspetto di una 'futura giovane madre' mentre si divertiva con me!"
Sono sicura che sia la gravidanza a darle questi assurdi cambi di personalità. Chi se lo aspettava da lei?!

"Abbassa la voce!siamo in un luogo pubblico!"arrossii di colpo, cercando di calmare i suoi bollenti spiriti e tapparle la bocca.

"L'ultima volta."
" 'l'ultima volta' cosa?"
"L'ultima volta che hai scopato, Shizuka. E intendo bene!"si scaldò lei, mentre mi vergognavo come un cane sentendo tutti gli occhi presenti nel locale su di me.

Evitai di rispondere. Mi vergognavo troppo per proferire parola, mi limitai solamente a sorseggiare la mia bevanda calda, facendo finta di nulla.
"Come immaginavo..."assottigliò gli occhi. "Sono sicura che durante la missione non avrai tempo per queste cose, ti suggerisco di trovarti qualcuno stasera."

Sgranai gli occhi, incredula. "Tu sei una pazza schizzata! La gravidanza ti fa male, lo sai?!"

"Che ne dici di Genma?" Si calmò, una volta trovato con lo sguardo tra la folla che ballava e prendeva da bere al bar. Lui era là seduto al bancone che rideva assieme ai suoi vecchi compagni di squadra, Gai ed Ebisu.

"Non credo sia una buona idea-"
"Lui ti va dietro da un po'." Venni interrotta. "E so che non sei andata all'appuntamento con lui per compilare uno stupido rapporto e l'hai evitato per due settimane."
"Si ma-"
"Direi che andrà bene..." rifletté, alzandosi dal cuscino si cui era seduta e facendomi alzare anche me con la forza. "Ora vai là, gli parli, vai a casa sua e ciò che succede succede!"

Detto questo, la mia "cara"amica mi spinse con forza giù, in mezzo alla folla e , vedendomi costretta a non fare altro, mi feci strada fra i presenti , con odori e corporature diverse, e andai vicino al bancone, proprio dove stava il mio obbiettivo, o meglio l'obbiettivo che mi aveva posto Kurenai.
"Ehi! Shizuka!Sei venuta anche tu!" Sentii una voce gridare, riconoscendomi e facendo voltare gran parte delle persone vicino a me, mentre mi avvicinavo a loro. "Sapevo che il vento della gioventù ti avrebbe portato fino a qui!" Mi fece, facendomi sedere in uno degli sgabelli vicino a loro.

"Ciao Gai, ragazzi.."salutai, un po' in imbarazzo data la situazione.

"Shizuka! Come sta il nobile nipote del terzo, Konohamaru?" Ricambiò Ebisu cercando moderare la voce affinché fosse più alta della musica, sorseggiando la sua bibita alcolica e sistemandosi gli occhiali.
"Divinamente. Konohamaru..." risposi enfatizzando il suo nome, senza alcun titolo nobiliare. "sta migliorando a vista d'occhio."

"Sei venuta alla fine... credevo di dover aspettare anni prima di vederti fuori dal lavoro." mi provocò poi Genma, distraendomi, con uno dei suoi sorrisi provocatori facendomi arrossire leggermente, masticando il suo solito senbon.

"B-beh-"balbettai, in preda ai sudori.
Che mi succede, perché il mio corpo reagisce in questo modo...

Sentendo della tensione fra di noi, Gai ed Ebisu decisero di lasciarci soli, andando a consumare qualcosa seduti comodamente nel tavolino in alto assieme a Kurenai.
Mia decisione fu più sbagliata, se possibile, avevano fatto peggio di prima, mettendomi ancora di più in imbarazzo.
Mi presi un secondo per distogliere lo sguardo da lui tra le luci viola e blu del locale, facendo finta che non mi stesse letteralmente spogliando con i suoi occhi ambrati, con il suo sguardo famelico. Del tutto diverso da quello glaciale è indifferente di Kakashi che, un po' più in là, appoggiato ad una colonna, stava intrattenendo una conversazione con una Chunin dai lunghi capelli rossi, facendola ridere come non aveva mai fatto con me.

"Sono qui, sai?"mi prese delicatamente il mento lui, mettendo via il senbon e ridendo appena. "Non ti ho mai vista così tesa in tutta la tua vita. Sono io per caso a farti questo effetto?"

Aveva fatto centro, non poteva sapere la conversazione avvenuta fra me e la mia migliore amica, per cui mi limitai a scrollare la testa."No, certo che no! Non mi intimidiscono gli uomini! Men che meno tu!"
"Mh, ok."emise facendo un sorso dal suo bicchiere e posandolo davanti a lui."facciamo finta che sia così."

Calò un silenzio imbarazzante fra di noi, colcato solamente dalla musica e dal mio picchiettare ossessivo sul bancone.
Odiavo questa situazione e , senza dubbio, odiavo il solo rumore continuo e perturbante che riuscivo ad emettere.
"Allora..." feci per cambiare argomento, peggiorando di non poco la situazione. "Fai qualcosa dopo? o..."

Lui mi ricolse uno sguardo, squadrandomi dalla testa ai piedi con un sorriso impertinente stampato in faccia.
"Dipende. Tu che programmi hai?"

Inutile dire che, a quelle parole ne abbozzai uno anch'io, facendo finta di pensare. "Devo guardare la mia agenda..sono sicura che ,spostando qualche impegno, riuscirò a trovarti un buco."

"Sei una difficile, Shizuka.."alzò il sopracciglio spalancando la bocca in contemporanea , sorpreso nel ricevere questo tipo di risposta. "Chapeau!"
"Come dici tu.."

Lanciai uno sguardo da sopra la sua spalla, aspettandomi di vedere quel brutto spaventapasseri ancora lì a sedurre la Chunin dai capelli rossi, scrutando invece solo uno spazio vuoto. I miei occhi volarono per il locale, cercando di localizzarlo, ma nulla. Il che significava una cosa sola...

Non mi feci molti problemi, forse perché l'avevo finalmente lasciato perdere o forse perché faceva così male che che ormai c'ero abituata.
"Tutto bene?"chiede il mio compagno, vedendomi persa nel guardare le persone intorno a me.
Io annuii. "Ti dispiace se faccio un salto in bagno?"
"Affatto!ti aspetto qui."

Con calma mi diressi verso il bagno sul retro, sorpassando e passando in mezzo ad una marea di gente, poiché il principale era stra colmo di ragazze che aspettavano il proprio turno nello svuotare la propria vescica o solamente nell'incipriarsi il naso e sistemarsi il rossetto.

In pochi sapevano del bagno sul retro, infatti, non appena entrai, mi ritrovai sola, in compagnia delle tante porte che custodivano i gabinetti e i lavandini sormontati da un'enorme specchio,davanti a me, e con accanto, nello spazio libero fra questi e il muro delle casse di legno piene di birra.
Un paradiso per gli occhi, dato che il bagno delle signore non aveva mai avuto questo aspetto post apocalittico. E in più, mi sarei risparmiata l'ascoltare quelle inutili conversazioni tra donne basate sul nulla.

"Bene Shizuka, calmati, non agitarti...Ora andrai via con Genma, ti divertirai e chi si è visto si è visto. Non sei per nulla agitata, sei una bella ragazza, attraente e-" dissi tra me e me,guardandomi allo specchio cercando di respirare in modo regolare ,toccandomi i capelli nel tentativo di auto consolarmi. "E sono un disastro!Chi voglio prendere in giro..."

Ad interrompere i miei pensieri,però, furono delle risate e la porta che scricchiolò alla mia destra.
Dopotutto, non era raro che le coppie venissero qua a fare chissà che cosa sotto la luce spaventosamente fioca che c'era, sembrava quasi fatto apposta...

Come ho fatto a non pensarci?!
Tutto perché volevo evitare la coda dei bagni,accidenti a me!
In panico, mi nascosi al di là di una delle tante porte viola degli stanzini da bagno, in piedi sulla tavoletta del gabinetto.

Senti il suo cuore velocizzarsi ancora di più', riconoscendo la voce dell'uomo che stava parlando alla ragazza. Fu lì che imprecai in silenzio qualunque santo fosse all'ascolto, non solo perché ero in quella situazione e avevo capito chi ci fosse al di là di quella porta sottile, ma anche perché chissà quanto tempo sarebbe passato prima di uscire da lì.
Di cento non potevo piombare fuori e sorprenderli come una specie di stalker, non potevo far altro che stare lì e , contro la mia volontà, aspettare che finissero al più presto.

Fu appena mi arresi al mio destino ed essermi seduta sulla vaschetta del water che li sentii, al quanto disgustata. Beh, che sentì lei. Perché non era affatto silenziosa mentre lo intimava a continuare il suo lavoro.

Sapevo quanto fosse sbagliato, e perverso, e che se l'avevo beccato una volta ed essere sopravvissuta alla vergogna, non mi dava la garanzia di potermi salvare anche questa volta. Ma non potevo fare a meno di ascoltare, dopotutto ero intrappolata qui.
E di certo, non ero affatto curiosa di sentire che stava succedendo...

"Ah!m-mi piace da morire! Continua!" Gemette lei, in preda ad uno dei suoi tanti orgasmi.
Mi schiaffeggiai la fronte, quanto sarebbe durato ancora?!
Mi domando come faccia a non sentirla tutto il locale...

In qualche modo, però, lui lo faceva sembrare bellissimo, il sesso. Anche in quello squallido bagno dalla luce debole e tremolante, persino così era affascinante.
L'unico ingrediente che stonava era lei. Quella voce insopportabile che continuava a gemere come non ci fosse un domani, ma quando lo faceva lui, mi faceva venire le farfalle nello stomaco e non potei fare a meno di guardare al di là della piccola fessura che illuminava il mio occhio oscuro.

Arrossii completamente. Il corpo di Kakashi, o meglio la schiena, si muoveva con scopo, precisione e forza, la sua faccia era nascosta contro il collo della ragazza che ,ad ogni spinta, sembrava toccare il cielo con un dito.
Il viso di lei ,invece, era diretto verso di me, arrossato ed umido, e sembrava completamente ignara di tutto, stringendosi forte a lui e gemendo ad ogni spinta.

Poi qualcosa cambiò e improvvisamente le spinte si erano fatte decise ed intense.
Dovetti distogliere lo sguardo dal forte momento di intimità a cui stavo assistendo contro la mia volontà e mi maledì pensando a cosa avrebbe pensato il mio maestro se mi avesse vista in quella situazione poco conveniente.

Troppo esplicito. Troppo erotico.

Era questo che intendeva Kurenai? Era questa la soddisfazione di cui parlava?
Il tutto fu poi confermato dall'ultimo forte orgasmo che ebbe lei, finché tremava dal piacere.

"Ah... mi fai impazzire Kakashi Hatake.."disse lei, con il fiato corto. "So di aver detto che non voglio nessun legame ma, se desideri, sai qual'è il mio numero.."

Lui emise un leggero risolino. "Il tuo ragazzo potrebbe essere geloso ,sai?"

"Non mi preoccuperei più di tanto...Non sa nemmeno che esisto."fece spallucce lei. "Non lo facevo così bene da chissà quanto tempo!"
"Non prenderci gusto, Midori."

"Sai, prima avevo come la sensazione che tu avessi la testa da un'altra parte...spero che tu non sia già innamorato di qualcuno." cominciò, rimettendosi apposto il trucco. "A proposito, chi è quella ragazza che frequenti spesso? Quella con la folta chioma nera intendo."

"Shizuka dici?"domandò lui, dubbioso per poi appoggiarsi al lavandino, accanto a lei. "Figurati, non la toccherei nemmeno se fosse l'ultima ragazza di Konoha."
Brutto stupido defic-

"Sicuro?"fece lei, sistemandosi anche il rossetto, abbianato ai suoi capelli rosso fuoco. "È perfino più bella di me, accidenti. Anche il mio ragazzo, Kaido, le aveva puntato gli occhi addosso..."

Il suo fidanzato è Kaido?! Sul serio?!
Io credevo fosse...
Allora ero io l'altra donna. Ero l'amante?!
Ma che diavolo-
"Non è il mio tipo." rispose lui, distraendomi dai miei tanti pensieri e dalla voglia di gridare e distruggere l'intero bagno.
"E qual'è il tuo tipo?"
"Una più composta, più donna, un po' meno ragazzina..."

Sospirò, guardandolo finalmente negli occhi. "Hai proprio dei gusti difficili.."
Dopo essersi essersi acconciata e sistemata anche i vestiti, andò per uscire dalla porta. "Ci vediamo in giro, Kakashi Hatake."
Detto questo, se ne andò, seguita dallo sguardo di lui, ipnotizzato dal suo fondoschiena.

Fu in quel momento, mentre c'era un silenzio assordante , provavo a non farmi sentire e stringevo con forza le braccia attorno a me, che realizzai di essere in guai seri.
Lui era ancora lì, muto e io lo sapevo.
Esalai un respiro di sollievo non appena sentii la porta del bagno chiudersi.

Non appena sicura che fosse andato fuori dalla stanza, uscì dallo stanzino da bagno e mi diressi verso i lavandini per lavarmi le mani e rinfrescarmi un po' il viso, nella speranza che quel rossore se ne vada via.
Una volta finito, mi asciugai il viso con un panno di carta.

"Hai finito di ascoltare?"
Gridai non appena sentii la sua voce provenire da dietro le mie spalle.
"Non eri andato via?!"
"Dimentichi che siamo ninja, non allocchi" mi fulminò con lo sguardo. "So quando qualcuno mi ascolta."
"I-io...devo a-andare via.."

Mi congelai davanti a lui, chiedendomi se dovessi quantomeno scusarmi o se dovessi andarmene correndo più veloce della luce.
Sembrava avvertire il mio disagio, si mise le mani in tasca, è decide di farmi vergognare ancora di più.
"Và dove devi andare. Affronteremo la questione in un secondo momento."

Deglutì, quasi mi faceva paura. Feci come aveva detto e cercai di uscire da lì camminando più in fretta che potevo, senza guardarmi indietro. Sapevo che ,se l'avessi fatto, sarei morta di vergogna ancora di più.

Uscita da lì, sembra come se avessi visto un fantasma, scostavo e cercavo di passare tra la gente con la faccia completamente inespressiva. Stavo per solcare la porta d'uscita ma una mano si fermò sulla mia spalla, facendomi voltare immediatamente e pregando che non fosse ancora Kakashi.
"Dov'eri finita?"mi domandò quasi preoccupato Genma, aggrottando la fronte. Ringraziai il cielo fosse lui.

Non sapevo più cosa dire..avrei dovuto dirgli la verità?
No, certo che no.
"Ehm-sai quando..la natura chiama!"

"Oh beh, credevo fossi andata via o che mi avessi dato buca, di nuovo." Sorrise, mettendosi in bocca uno dei suoi senbon, alludendo a quando non mi sono presentata all'appuntamento. "Dai, andiamo"

Mi mise un braccio intorno alle spalle e , ricominciando a parlare come prima, ce ne andammo dal locale fra la musica e le luci colorate.

———————

———————

Soffermarsi a osservare un porto dà una sensazione quasi straniante, quel via vai di imbarcazioni, magari di lusso, magari ordinarie, magari mercantili...

Il porto ha una funzione molto importante, quasi un ruolo chiave per la vita di Konoha: è un punto di fiorente ricchezza, non tanto perchè ricco in se, quanto perchè punto di diffusione delle nostre merci.

La spiaggia,invece, è proprio qui affianco, ed è caratterizzata da ciottoli granitici in parte e da sabbia chiara.
Quella mattina, il mare sembra essere stato dipinto da un pittore esperto e sapiente. Mi rasserenava l'animo solo a guardarlo...

Presi una boccata d'aria, riposandomi un attimo dopo aver caricato lo zaino all'interno della piccola barca che ci aveva dato l'Hokage per la missione.

È incredibile come il movimento della marea abbia un effetto quasi ipnotico. Se non fosse per i miei allievi che stavano litigando fra loro su chi avrebbe avuto il diritto di salire per primo, potrei godermelo un po' di più.

I soliti ragazzini rompiscatole...
"Ora basta!muoveti!"sbottai , facendoli salire tutti e tre con la forza, finché continuavano le loro solite lamentele.

"Ci vuole molta pazienza con i ragazzini, ora che sei un maestro dovresti saperlo." Sentii una voce profonda e altrettanto allegra dietro di me.

Sorrisi a trentadue denti ancora prima di girarmi e correre verso di lui, poco più distante dalla nostra piccola "nave".
"Maestro Jirayia!"

"Ho sentito che partirai in missione per Jajima!"mi fece l'occhiolino, sogghignando leggermente per poi fasi un po' più serio, ma mai troppo. "Te l'avranno già detto, no? Apparentemente sembra un paradiso terrestre ma nei fatti è un inferno."

"Si, l'Hokage mi ha fornito un quadro piuttosto preciso..."feci incerta, prendendomi una breve pausa. "Cercare di tenere sott'occhio il signore locale, non è un lavoro esattamente semplice per un team di genin."

"Io credo che non sia importante il grado, l'importante è portare a termine la missione."

"Mh?"

"Per questo ho insistito affinché Tsunade ti passasse questa missione."

"Mi pare di capire che ci sia ben altro sotto..." dissi pensierosa, non era casuale la mossa fatta dal mio maestro. Di solito, quando faceva così, voleva dire che avrei dovuto sapere qualcosa di vitale importanza, infatti, annuì.

"Temo che ci sia qualcosa di più radicato della criminalità in quell'isola." Mi confessò, assicurandosi che il mio team non ascoltasse il nostro discorso, infatti, erano intenti a discutere su un'altra minima cavolata. "O delle sue misteriose sparizioni..."

"Ho come il presentimento che si rivelerà più impegnativo del solito..."
"Fossi in te non me ne preoccuperei più di tanto."fece, posizionando le mani dietro la nuca in modo completamente rilassato e sorridente. "Dicono che in pochi siano riusciti ad approdare e nessuno a tornare indietro... Ma io sono sicuro che la mia allieva migliore possa farcela!"

"Gran bell'incoraggiamento , sensei.."commentai, con l'occhio tremante, è leggermente in pensiero per ciò che mi aveva appena detto.
Sarei potuta non tornare? Sul serio?

"Ah, dimenticavo," continuò a parlare poi, rabbuiandosi. "Ho delle nuove informazioni riguardo la squadra ricognitiva: sarà divisa in più gruppi, ognuno dei quali verrà accompagnato da almeno uno dei cani di Kakashi. Avremmo più possibilità nel trovare ciò che stiamo cercando."

"E tu? Farai parte della squadra di ricognizione?"

"No, io cercherò delle nuove informazioni circa l'ubicazione del leader."

Sentii un brivido percorrermi la schiena. Forse era solamente una sensazione o forse il presagio che qualcosa di brutto sarebbe di lì a poco successo. Cercai in qualche modo di mandare giù il rospo e sorridere più che potevo, non dovevo e non volevo farlo preoccupare in alcun modo. "Rischi grosso, maestro. Alla fine non siamo poi così diversi, devo dire che mi hai crescita bene."

"Sei pur sempre la mia allieva, e in quanto rischiare grosso tu mi superi di gran lunga."se la ride lui sotto i baffi. "Alla fine è il nostro lavoro!"

"Farai tutto da solo?"chiesi poi preoccupata, richiamando un'ulteriore guardo amorevole da parte sua.
"Ti preoccupa il fatto che sia troppo vecchio?"

Abbassai lo sguardo, cercando di nascondere il fatto che fossi in pena dal momento in cui mi aveva riferito quest'informazione. Inutile dire che non sono per nulla brava a fingere...
"Me la caverò." Mi posò la mano sulla spalla, come per consolarmi e , a quel gesto, risposi gettandomi , per la prima volta nella mia vita fra le sue braccia, fin troppo muscolose per un uomo della sua età.
Lo strinsi forte a me e ,in un istante, tornai quasi bambina.

"Ti conviene, altrimenti non te lo perdonerò mai." Cercai di dire, schiarendomi la voce e nascondendo il mio viso contro la sua spalla e ,ovviamente, il fatto che sarei scoppiata a piangere da un momento all'altro. In quel momento, incredulo davanti a questo mio improvviso gesto, ricambiò l'abbraccio, scostandosi poi da me e augurandomi buona fortuna con il suo solito ampio sorriso è la sua solita pacca sulla spalla.
In genere le odiavo, le pacche intendo. Ma questa volta, ne avrei sopportate altre mille.

Con gli occhi lucidi, mi avviai verso la nostra piccola imbarcazione, tagliai le cime e mi diressi verso il mare aperto. Ma prima di perdere completamente la vista sul porto, mi girai indietro, verso Jirayia, chiudendo, come al solito, la mia mano in un pugno e attendendo una sua risposta che non tardò ad arrivare.




"Arrivederci, Eremita dei rospi..."















—————CONTINUA—————
Ecco qua! Spero non sia pesante! Non l'ho ancora riletto perciò..😅

Scusatemi tantissimo per l'enorme ritardo!! ♥️🥺
Con il mio blocco dello scrittore è stata veramente dura...
Non riuscivo più ad andare avanti! Mi dispiace essermi fatta attendere da tutti voi!❤️spero mi sosteniate ancora

Scusate per il capitolo poco carino e interessante ma ho perso un po' la mano😅
Spero di non aver fatto errori o buchi di trama perché non ho riletto nulla e sono andata proprio così a freddo...

PERÒ HO ABBONDATO DI SCENE CON KAKASHI... diciamo che ho lasciato spazio al Drama e alla vita sentimentale di shizuka.
Preparatevi alla sua nuova missione!
Cosa vi aspettate?

Non vedo l'ora di pubblicare gli altri capitoli!

-Genma o Kakashi?

-come avete reagito alla scena più trash del capitolo?

-cosa vorrà farle scoprire Jirayia?

-che succederà a Jajima?

-qual'è il vostro personaggio preferito all'interno della storia?

Se avete qualche richiesta in merito alla storia, è ben accetta!
Fatemi sapere!

Piaciuto il capitolo?
(Accetto critiche costruttive.
Errori grammaticali li correggerò al termine della storia...blabla)
La prossima parte uscirà a breve!
CI VEDIAMO ALLA PROSSIMA!

Vi lascio due mie fanart, che ne dite?!
Una delle due l'ho messa anche come copertina, cosa ne pensate?
Non sono ancora 100% perfette ma non posso lamentarmi...

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