"Sparire"

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T/N POV
T/N:"Lasciatemi entrare"
Guardia1:"Non possiamo"
Guardia2:"Questo edificio è privato lei non può entrare"
Alzai gli occhi al cielo osservando scocciata i due uomini che mi avevano bloccato il passaggio. Ma è possibile che tutte le volte succede questa cosa, era capitato anche quando Light lavorava nel quartiere.
T/N:"Ho delle informazioni per le indagini che si stanno svolgendo, non ne parlerò con voi. L'unico a cui le riferirò sarà N"
I due uomini si scambiarono un'occhiata confusa. Il più vecchio si allontanò da noi sparendo dietro a una porta tornando dopo pochi minuti con Aizawa al seguito.
Guardia1:"Dice di voler parlare con N"
Aizawa annuì esaminadomi con gli occhi. Le due guardie mi lasciarono passare mentre il riccio mi guidò attraverso i corridoi che già conoscevo.
Aizawa:"Perché sei qui?"
T/N:"Perché voglio sapere"
Aizawa:"Non avrai delle risposte"
T/N:"Le avrò"
Dopo aver salito un paio di rampe di scale ci eravamo trovati davanti il quartiere tra cui N.
Mogi:"Perché lei è qui?"
Matsuda:"T/N, Soichiro!"
Nate era seduto per terra e stava giocando con dei lego, non aveva nemmeno alzato la testa per osservarmi ma aveva annuito soltanto.
Mi guardai intorno incuriosita, non era cambiato più di molto dall'ultima volta che ero venuta nella sala monitor. Essere lì mi lasciava sulla pelle un senso di amarezza che mi faceva contorcere le budella. Oramai era sera e Soichiro sentendo i  morsi della fame aveva iniziato a lamentarsi.
Effettivamente lo avevo trascurato, e ora non avevo molto tempo per pensare ad altro che non fosse il mio bambino.
Senza proferire una parola avevo raggiunto il bagno per cambiare il bimbo e darmi una leggera rinfrescata. Allacciai il pannolino e attaccai Soichiro al seno lasciandolo bere.
Guardai la mia immagine riflessa nello specchio, cosa diavolo sto facendo? Partire così alla cavolo di cane per andare a chiedere informazioni che non avrò per provare non so nemmeno io cosa. In più portandomi dietro lui. Dovrei collaborare con gli uomini che hanno ucciso Light? Per scoprire chi mi ha salvato la vita e se effettivamente c'è un nuovo Kira? La porta dei bagni femminili si aprì rivelando la figura di Nate che si stava avvicinando con passi felpati. Si era posizionato davanti a me e aveva accarezzato la gamba di Soichiro.
Nate:"So perché sei qui, T/N....ti dirò tutto. A patto che tu esca di qui e la finisca con questa storia, va bene?"
Annui interessata osservando i suoi occhi scuri.
Nate:"Da quanto siamo riusciti a scoprire in questi mesi, pare che un ragazzo sia entrato in possesso del quaderno, non credo però che i suoi intenti siano simili a quelli di Kira. Il fatto che quei due uomini sono morti è ancora un mistero pure per noi, è possibile che il ragazzo in questione vedendo la scena si sia sentito in dovere di intervenire, anche se dubito fortemente che questa sia la motivazione. Credo che quella sia stata un prova per mettere sul mercato il Death note. Secondo dei dati che siamo riusciti a reperire questo studente vuole vendere il Death note al miglior offerente. Su un sito si sono trovate delle informazioni e crediamo che tra un paio di mesi avverrà uno scambio del quaderno. Gli stati più potenti del Mondo si stanno tuttora contenendo il potere del quaderno della morte e sembra che il luogo dello scambio sia qui a Tokyo."
Diverse ora dopo
Ero tornata a casa Aki era in cucina che si stava prendendo cura di Soichiro. Sentivo l'acqua calda colpirmi il corpo rilassando i nervi accavallati. Con la mente stavo ripercorrendo le parole che Nate mi aveva rivolto. Ero riuscita ad avere le mie risposte eppure nonostante quello ero andata a casa, alla mia vecchia casa. Forse avevo fatto male. Forse la risposta che mi aveva dato il mio amico non era quella che le mie orecchie volevano sentire, una parte remota del mio cervello tra le pieghe più nascoste si era insinuata la curiosità e la voglia di addentrarsi ancora di più in quella vicenda. Mi guardai le ginocchia passandoci sopra i polpastrelli . Le ferite erano ancora fresche, non credevo che cadendo in ginocchio mi sarei conciata così le gambe. Eppure mi avevano abbandonato ad ero caduta a terra appena i miei occhi si erano scontrati con le pareti del soggiorno che avevamo dipinto io e lui. Yagami era scoppiato a piangere dati i  gesti avventati che lo avevano spaventato. Alcune lacrime erano scivolate lungo le mie guance con goccioloni continui e ripetitivi che mi ricordavano che lui era ancora vivido nella mia mente, che il suo segno sul mio corpo era ancora presente. Nonostante sentissi il dolore impresso nelle ossa non potevo fare a meno di sentirmi felice nel provarlo era la prova che lui era esistito davvero. Che le cicatrici che mi aveva inflitto erano ancora sulla mia pelle e che non mi avrebbe abbandonato e che io non avrei abbandonato lui. Stupidaggini… lui mi aveva abbandonato e io invece ancora non riuscivo ad andare avanti con la mia vita e per una qualche strana ragione il mio inconscio gioiva per questo. Nell'aria si sentiva odore di polvere e la casa aveva assunto un tono cupo che mi stava schiacciando i polmoni con prepotenza facendomi soffocare.
Mi passai una mano tra i capelli cercando di levare la schiuma. Mi ci era voluto diverso tempo per riprendermi ed ero rimasta immodile accasciata a terra a consolarmi e a consolare il mio bambino. Le domande tornavano con prepotenza ad invadermi la mente mentre la paura era insinuarsi come spine nel mio cranio. Cosa dovevo dire a Soichiro, cosa gli avrei dovuto dire quando sarebbe diventato grande abbastanza? Come avrei dovuto reagire?
Mi allacciai l'accappatoio attorno al corpo asciugando leggermente i capelli con un asciugamano. Osservai lo specchio appannato del bagno scrivendoci sopra.
"Sparire"
Alla casa di mio fratello e successivamente mia e di Light avevo trovato un bigliettino. Attaccato al frigo, era scritto con la calligrafia di Light, l'avrei riconosciuta tra altre mille, aveva un modo di scrivere lineare e tondo…di quelli che calmano, non era un tratto veloce o agitato. Solo una parola, solo una. "Sparire" Mi ero rigirata il fogliettino tra le mani e dopo aver corrucciato la fronte avevo posato quel pezzetto di carta sul tavolo. Perché aveva scritto sparire? Sparire dove? Cosa doveva sparire? Perché? Sospirai rumorosamente detestavo avere così tante domande e così poche risposte ma avevo promesso a Nate che non sarei entrata in questo problema e una parte di me voleva rispettare il patto. Lui mi aveva dato delle informazioni che non avrebbe potuto riferirmi e se tutto quello che dovevo fare era lasciare stare l'argomento lo avrei fatto. Mi costava molto non indagare e rimanere indifferente a quell'argomento ma lo avrei fatto per lui. Infondo ci sono problemi che nemmeno io poterai risolvere o capire.

Hey:3
Non aggiorno da un po' nel senso volevo aggiornare prima ma non me ne sono ricordata. Comunque: stavo pensando che magari potrei scrivere una raccolta di one-shot. Secondo voi può essere una buona idea?
BUONA SERATA! CIA CIA
(つ≧▽≦)つ         (灬º‿º灬)♡

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La tempesta nei tuoi occhi Kira x Reader  Where stories live. Discover now