Occhi

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T/N POV
Fu solo per un attimo. Ma io gli avevo visti. Loro erano lì. Mi alzai di scatto dal lettino e nonostante i richiami dei miei amici uscii dalla stanza e iniziai a guardarmi intorno, iniziai a correre, a cercare quegli occhi, ma non li trovai. Lui era morto, probabilmente me li ero immaginati, era impossibile che lui fosse lì. Come poteva essere lì.
Ero caduta in ginocchio mentre alcune lacrime stavano lasciando i miei occhi. Che stupida. Lui non poteva essere lì. Sentii delle braccia avvolgermi in un abbraccio.
...:"T/N, mi dispiace"
Flash beach
T/N POV
Oggi era il giorno più brutto della mia vita. Mi ricordo il più bello, l'avevo passato con lui al mio fianco ma oggi era diverso. Sentivo l'aria mancare, i polmoni si ribellavano all'idea di nutrirsi di quel tanto agognato ossigeno. Io ero lì fisicamente ma mentale non ero presente. Avrei voluto che i dottori mi avessero riempito di farmaci ma non potevano. Sentii il mio nome e questo mi riportò alla realtà, a quel luogo e in quel momento.
Padre Brown:"T/N te la senti di dire qualche parola?"
Aveva un tono insolitamente comprensivo e calmo, era da un po' che le persone si comportavano così con me. Pensavano davvero che quel tono mi avrebbe aiutata? Annui leggermente al signore e mi avvicinai a lui. Mi girai nella direzione di Aki, trovandola lì abbracciata a Nate, stava piangendo. Mi veniva quasi da ridere. Feci vagare lo sguardo, che si scontró violentemente con le figure di quelli del quartiere. Scossi il capo contrariata e posai lo sguardo su Sayu e su Sachiko i loro volti erano distrutti e le loro espressioni sconvolte mi fecero sentire una stretta al cuore. Le budella mi si stavano rivoltando e sentivo come la necessità di piangere. Respirai pesantemente. Sembrava un incubo, tutto intorno a me era sfumato e la testa mi stava girando talmente tanto che dovetti appoggiarmi a Padre Brown per poter restare in piedi.
T/N:"Io... Non ce la faccio..."
Le mie guance si cosparsero di lacrime e la mie gambe cedettero lasciandomi cadere sulle ginocchia. Senti dei passi avvicinarsi a me e due braccia si strinsero attorno al mio busto.
Sachiko:"Shh"
Mi rialzai con grande fatica incontrando le facce preoccupate dei presenti mia mamma si era avvicinata a me e mi stava accarezzando la schiena. Dovevo farcela, dovevo, che brutta cosa, non avevo più la forza nemmeno di respirare e io dovevo andare avanti, dovevo? Non lo stavo facendo per me, di me non rimaneva quasi più nulla, il nulla che bella parola. Avrei voluto svegliarmi e capire che tutto questo era un brutto sogno ma nonostante ciò, nonostante i pizzicotti e i tagli, non mi svegliavo.
Respirai di nuovo cercando di acquistare un po' di quella tranquillità che solo una settimana prima mi apparteneva. Che impresa dura da fare durante una tempesta.
T/N:"Non dirò... Grazie alle persone che sono venute qui oggi... No. Perché dovrei? Voi siete qui....! Sapete una cosa? Io sono incinta... Già.... Incinta... Dovrebbe essere una cosa da affrontare in due... Lui sarebbe stato il genitore più bravo... Lo so, l'ha sempre voluto. Kira... Vero?? Sì lui era Kira... Ma allora?!? Non era forse anche lui una persona!? Lui non meritava di vivere??! Evidentemente no... E perché no? Lo sapere? Perché lui salvava le persone... Ha salvato me... Io sarei già dovuta morire anni fa... Io volevo morire... Ma poi è arrivato lui...lui è il suo stupidissimo ego da protagonista e la sua famigerata intelligenza, dio si vantava così tanto... Lui era perfetto, sapeva fare tutto... Ora c'è gente che viene a dirmi che mio marito era un... mostro... avrebbe pianto nel sentirsi chiamare così... Lui non era un mosto..... Nemmeno un'anno fa ci siamo sposati proprio qui... Con lei padre ricorda? Avevamo così tanti progetti, ma non ne avevamo il diritto giusto?"
La mia voce era spezzata, gli occhi mi bruciavano e avevo dovuto mettercela tutta per non singhiozzare. Che senso aveva andare avanti? Che senso ha tutto senza di lui? Tutto quel nero, quei volti tristi quelle lacrime, la sua bara era lì, lui era lì a pochi passi da me. No, non era lui era solo in suo corpo ad essere lì. L'uomo che avevo era morto. La mia vita era finita. Barcollai nel vuoto e annaspai in cerca di ossigeno. Mia mamma era lì vicino a me e con lei c'era la mamma di Light che piangeva ma nonostante le sue lacrime e il suo dolore lei cercava di essere un sostegno per me. Cercava di darmi forza quando nemmeno lei ne aveva.
T/N:"Mi fa rabbia, molta rabbia...e al contempo vorrei morire. Voi non potete capire.... Svegliarsi la mattina rendendosi conto che non era solo un incubo da cui scappare... Vedere quegli occhi tutte le notti e non poter nemmeno togliersi la vita perché?!? Perché c'è il bimbo?!....... Siete qui... Ma non tutti hanno il diritto di rimanere qui.... Non avete nemmeno il diritto di guardarmi... Eppure lo fate cose se tutto fosse normale come se tra un paio di giorni tutto questo potesse finire.... Magari per voi sarà così... Certo a voi non cambia....Light aveva una famiglia eppure a voi non cambia nulla averlo ammazzato....sua mamma! Come potete guardarla?! Le avete tolto suo figlio?! Ve ne rendete conto?! Avete tolto alla mia bambina il padre e a Sayu suo fratello.... Ma era la cosa giusta da fare... Vero? Spero davvero che ora siate felici della vostra scelta... E spero che questo momento vi trapani la mente... Non siete i buoni..... Siete degli assassini"
Fine flash beach
Ero in ginocchio per il corridoio mente il mio intero corpo tremava e quella giornata trovava a tormentarmi infiltrandosi nelle pieghe più strette del mio cervello facendomi girare la testa e mancare il respiro. Ti prego.. Dimmi che è solo un incubo..... Ti prego voglio rivedere quegli occhi.

Heyy:3
È già quello era il funerale di Light. Mi rendo conto che il capitolo è un po' depresso e chiedo scusa, il prossimo capitolo sarà più felice.
Ps. Chiedo scusa a iosonobellissima_94 alla fine non sono riuscita a pubblicare quando me lo hai chiesto. Sorry
Come sempre in caso di errori scrivetelo merci!
Grazie mille ❤

La tempesta nei tuoi occhi Kira x Reader  Where stories live. Discover now