Giocare

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T/N POV
Aizawa:"Perché questi due uomini sono morti di arresto cardiaco"
Non riuscivo a non pensarci, era passato un giorno da quando quelli del quartiere erano venuti a farmi visita e non potevo dire di essermi comportata nei migliori dei modi, ma non potevo farci nulla, mi dava fastidio, terribilmente fastidio. Avevano insinuato delle cose assurde e io non avevo potuto fare a meno di sbottare. Infondo lo sapevo che non era colpa loro se Light era morto ma non potevo nemmeno ignorare quella fastidiosa vocina che mi diceva l'opposto. Il fatto che loro si erano presentati a casa mia dopo un anno dalla sua morte solo per insinuare colpe non vere mi aveva fatto sbottare, detestavo il fatto che non si erano nemmeno presi la briga di chiedermi come stavo e detestavo ancora di più il fatto che fossero venuti per paura che io avessi deciso di intraprendere la stessa strada di mio marito. Vero la pensavo come lui e se fosse stato per me avrei continuato la sua opera ma non potevo... Non potevo, ero madre e non volevo che Soichiro rimanesse senza genitori solo perché la sua mamma aveva seguito l'istinto di vendetta che provava. Prima di qualsiasi altra cosa al mondo c'era mio figlio e non avrei mai potuto mettere qualcosa davanti a lui neanche una stupida vendetta, neanche la mia vita. Sopiarai leggermente osservando il mio bambino giocare con un libro dei suoni degli animali. Era un libro che mi aveva regalato Aki per il complemese di Soichiro, si trattava di un libro per bambini che faceva i versi degli animali se venivano schiacciati dei tasti. Il piccolo era seduto per terra che stava schiacciando tasti a caso che talvolta spaventavano Africa la quale si avvicinava al mio bambino strusciandosi contro la sua figura e facendo le fusa. Per fortuna la gatta possedeva una grande pazienza e quindi non si era mai girata conto Soichiro anche quando lui le tirava la coda. Mi avvicinai ai due sedendomi a gambe incrociate ed osservando da più vicino il mio bambino che iniziò a ridere e a sventolare il libricino per aria.
T/N:"È bello vero, ci sono tutti i versi degli animali. Senti questo è il leone"
Schiacciai un pulsante che provocò il suono del ruggito del leone che spaventó la micia. Che venne a passi svelti a rintanarsi tra le mie gambe. Osservai il mio bambino giocare per diversi minuti, giocherellando a mia volta con lui. Era stranamente divertente e passai diversi minuti così almeno fino a quando un certo odorino non arrivò alle mie narici facendomi rizzare il pelo. Dovevo cambiarlo, mi alzai dal pavimento prendendo in braccio il piccolo Soichiro e portandolo in bagno. Okey ora devo cercare di non morire soffocata, ci vuole una maschera antigas! Ma cos'ha mangiato? Maledette a voi frullati di verdure e frutta varie. Dopo aver messo borotalco dappertutto gli avevo allacciato il pannolino portando successivamente quello usato alla pattumiera.
Alzai lo sguardo per controllare che ora fosse notando solo in quel momento che era ora di pranzo, sospirai leggermente spalancano le finestre del bagno per arieggiare un po'.
T/N:"Allora piccolo che ne dici pappa e giro in passeggino?"
Annuì soddisfatta per poi prende in braccio il mio piccolino, raggiunsi a passo spedito la cucina e presi una scatoletta di passato di verdura per bambini afferrando una scatoletta di tonno per me. Perfetto! Posai i due barattoli sul piano di legno della cucina ed appoggiai con delicatezza Soichiro dentro alla sua seggiola in modo tale da poter riuscire a preparare il nostro pasto. Aprii la scatoletta di tonno e la travasai in malo modo dento in piatto prendendo successivamente una forchetta appoggiando il tutto sul tavolo. Dopo aver svitato il tappo della burnia di vetro contenente quella poltiglia verde comunemente chiamata cibo per bimbi la mescolai con un cucchiaino. Mi avvicinai al piccolo e provai ad imboccato anche se la cosa si rivelò più difficile di quando pensassi.
Iniziai a far "volare" il cucchiaino pieno di purè di verdure e lo avvicinai piano alla bocca di Yagami imitando il suono di un aereo con la bocca. Ed ecco che la bocca del neonato si aprì di poco permettendomi di imboccato, si sbrodoló tutto cosa che aveva suscitato le mie risate.
T/N:"O ma quando siamo affamati oggi"
Dopo aver finito di imboccare Yagami lo cullai leggermente tra le mie braccia facendogli fare il ruttino, subito dopo era caduto nel sonno e mi aveva lasciata mangiare. Sospirai leggermente prendendo una prima moccicata di pane e tonno. Oggi avevo chiesto ad alcune persone di venire da me per insegnarmi come fare... Non mi reputavo una mamma pessima ma ero consapevole che c'erano molte cose che non ero ancora in grado di fare, per ora non era un problema farlo mangiare anche perché andava avanti a puppate e a omogeneizzati e quindi non avevo bisogno di cucinare nulla di speciale ma non sarebbe sempre stato così e quindi era meglio provare ad imparare come fare. Dovrò poi saper speparare un bento o anche solo partecipare attivamente alla vita sia scolastica che quotidiana del mio bambino. Per non parlare delle probabili frecciatine che sarebbero arrivate appena Soichiro avrebbe iniziato l'asilo. Un bambino con solo la mamma non era proprio un repellente per le prese in giro e sapevo che probabilmente anche per lui non sarebbe stato facile. Sospirai nervosamente cercando di non farmi venire il mal di testa. Lo sapevo, lo sapevo fin troppo bene... Spesso le persone quando scoprivano che ero una mamma "single" mi invitavano nel trovare un papà al bambino per farlo crescere al meglio e per dargli una figura paterna su cui fare affidamento. Avevo sempre scartato quelle idee ed ero ferma sulla convinzione che un bambino per crescere bene non aveva necessariamente bisogno di una mamma e di un papà e se quelle persone credevano davvero che non sarei riuscita a fare tutto da sola erano solo degli illusi. Non è che non volevo che Soichiro avesse una figura paterna era solo che non me la sentivo... Non avrei potuto sopportare che il bambino mio e di Light chiamasse papà qualcun altro differente da quest'ultimo sapevo che era un pensiero per lo più egoistico ma non potevo farci nulla. Finii di mangiare e con tutta la calma del mondo portai nel lettino color celeste il piccolo Yagami per permettermi di muovermi con più fluidità. Lo passai con delicatezza sotto le coperte per poi accarezzargli un braccio e stupirmi di quanto effettivamente fosse piccolo e fragile. Uscii da quella che era la sua stanza, non era male... Mi avevano dato una mano a sistemarla Natsuo e gli altri e ora sembrava la camera di un piccolo principe. A dir la verità dormiva spesso con me nel lettone grazie all'utilizzo di una specie di lettino che si affiancava con facilità al mio e che quindi mi permetteva di averlo vicino. Il fatto che esistesse la sua cameretta era dovuto principalmente all'euforia di Aki nel voler creare una camera per il piccolo, e dato che io non avevo granché forza decisionale quando la mia amica di metteva in testa qualcosa l'avevo lasciata fare. Avvicinai di poco la porta della sua camera per poi dirigersi in cucina pronta per i corsi avanzati che da lì a poco mi avrebbero fornito dei miei amici.

Hayy:3
Spero vi sia piaciuta! TRA POCO CI SARANNO TANTI DI QUEGLI SCLERI NON VEDO L'ORA!

AUGURI SORELLONA +🔞

La tempesta nei tuoi occhi Kira x Reader  Where stories live. Discover now