Acqua

178 10 3
                                    

C'È LO SPECIALE SAN VALENTINO! ALLA FINE!

T/N POV
9 mese di gravidanza.
Era arrivato il nono mese di gravidanza e casa mia si era trasformata in un campo di rifugio profughi. Aki, Sayu, Misa, mia mamma, Sachiko, Nate, Natsuo, mio padre e anche padre Brown si erano accampati nel mio soggiorno da ormai una settimana in attesa del grande evento che a parer loro era la migliore delle benedizioni. Non ne potevo più, non era per nulla facile avere 10 persone in casa. (anche il bimbo/bimba) C'erano volte che avrei voluto buttarli fuori di casa, ma, in fondo mi faceva anche piacere avere la mia famiglia al mio fianco, non l'avrei mai ammesso anche perché a ogni mio minimo:"O sta calciando"
Mia madre mi portava in ospedale per controllare che tutto fosse apposto. Avevo legato con molti infermieri del reparto parto perché ero piantata lì un giorno sì e il giorno dopo anche. Mancava una settimana e poi lui o lei sarebbe nato/a. Ero seduta sul divano e stavo guardando un documentario sui pesci che popolavano il mare nordico. Vicino a me c'erano Natsuo e mio padre che stavano commentando in modo scherzoso il programma.
Mi portai alla bocca un cucchiaio di gelato al g/p. La coppetta che avevo davanti era un formato per famiglie che avevamo preso qualche ora prima e che era già stata mangiata per 2/3 da me.
Mi passai con svogliatezza una mano sotto la maglia che stavo indossando per poi grattarmi un fianco.
Oggi per fortuna la maggior parte dei miei "coinquilini" se ne era andata e al momento in casa c'eravamo solo noi tre. Ogni tre minuti il mio telefono suoneva indicandomi la presenza di una nuova notifica da parte di Misa che insieme a tutte le donne di casa tranne me era andata a comprare il necessario per il grande arrivo del bambino/a. Avevo provato a spiegare che non avevo bisogno di quelle cose e che avrei avuto il tempo di comprarle dopo il parto ma la bionda era stata irremovibile su questo argomento. Sentii un leggero crampo alla pancia e come sempre quando capitava mi alzai dal divano. E iniziai a camminare per la stanza. Mio papi mi si avvicinò e mi afferrò il braccio dandomi una mano nel tenermi in piedi senza ondeggiare troppo. Mi guardai il pancione che era coperto da una maglia almeno di quattro taglie più grandi rispetto alla norma. Era una maglia di Garfield nera, me l'aveva regalata Light, solitamente era il mio pigiama che mi faceva da vestito ma con quei nove mesi di pallone era diventata una maglietta perfetta, ne troppo grande né troppo piccola.
N/P:"Forza piccola fai dei respiri profondi, ora passa"
Seguendo i suoi consigli iniziai a riempire i polmoni per poi far uscire con calma l'aria da essi mente mio papà contava fino a quattro.
Camminai su e giù per la stanza per una decina di minuti poi per fortuna i crampi sparirono. Natsuo si era alzato ed era andato a prendermi un bicchiere d'acqua fresca. Li guardai entrambi per poi sorridergli. Ci eravamo di nuovo seduti sul divano ma neanche tempo due minuti che i campi iniziarono di nuovo a farsi sentire. Mi alzi dal divano con lo sguardo preoccupato dei due mente ad un certo punto sentii come dell'acqua cadermi giù della cosce , il dolore alla pancia continuava ad aumentare mentre quel liquido cadde per terra.
Ero terrorizzata quelle erano le acque, mi si sono rotte le acque. Sentii l'ansia impossessarsi di me mentre alcune lacrime iniziarono a scendere giù del mio viso. Avevo paura e non sapevo cosa fare.
Mio padre si alzò di scatto e iniziando ad impartire ordini a Natsuo. Io ero troppo presa dai miei pensieri e da quel dolore per poter stare a sentire mio padre. Vidi Natsuo uscire di casa di corsa con un borsone in mano e sentii due braccia avvolgermi e portarmi fuori. Davanti a casa c'era l'Audi A3 di Natsuo che aveva il motore accesso.
Sentivo le gambe tremarmi mentre il fiato si faceva corto ed affannato.
N/P:"Tranquilla T/N respira"
Dopo un po' di minuti arrivai vicino all'auto e grazie ai due uomini che erano con me entrai nella vettura. La macchina partì a tutta velocità mentre mio padre iniziava a digitare dei numeri sul cellulare per poi portarselo all'orecchio.
Natsuo:"Marda, il semaforo è rosso"
T/N:"CAZZO DATTI UNA MOSSA SE NON VUOI CHE LO FACCIA QUI!"
Sentì la macchina accelerare e alcuni clacson suonare. Sentivo la necessità di urlare, era come provare il dolore del ciclo però molto più potente. Le contrazioni mi stavano schiacciando i polmoni e mi veniva difficile respirare in modo regolare. Sentivo la fronte madida di sudore mentre le lacrime continuavano a scendere incessanti sulle mie guance. Avevo paura, non ero pronta per partorire, perché le donne devono partorire non lo potevano fare gli uomini? Perché abbiamo provato ad avere un bambino non era più facile adottare un cane?
AKI POV
Il mio telefono iniziò a squillare, mi staccai a malincuore dalle labbra del mio ragazzo che mi guardò con faccia da cucciolo.
Aki:"Panda, dopo andiamo avanti"
Gli sorrisi mentre afferrai  il cellulare, sul display c'era il nome del papà di T/N. Corrucciai la fronte per poi rispondere. Quattro semplici parole mi fecero congelare sul posto, agganciai dopo aver farneticato un "grazie".
N/P:"Si sono rotte le acque!"
Guardai Nate che stava giocherellando con la mia mano.
Aki:"Nate"
Lui alzò la testa guardandomi e facendo incatenare i miei occhi con i suoi.
Aki:"Dobbiamo andare in ospedale T/N sta per partorire"
Nate si alzò di scatto dalla panchina su cui eravamo seduti e con il cuore a mille iniziammo a correre verso l'ospedale.

⚠️💕SPECIALE SAN VALENTINO💕⚠️

BUON SAN VALENTINO A TUTT*!

INIZIO STORIA
T/N POV
Stavo girando per le strade del centro città. Oggi era un giorno alquanto speciale. Il giorno di cupido, dei cuori e delle coppiette che entusiaste si scambiano doni tra di loro a base di cioccolato e panda giganti. Non è che detestassi questa festa... Insomma solo che tutto quel clima "magico" e super romantico mi faceva un po' vomitare. Tutti quei sorrisi, quelle occhiate innamorate tra le coppie. Forse se Light fosse ancora qui la penserei diversamente. Ne dubito, a cosa serve una festa come questa? Abbassai il capo posando lo sguardo sull'asfalto, non faceva molto bello, il cielo era scuro e tirava una leggera brezza gelata. Che mi stava congelando quei pochi punti di pelle scoperta che gli abiti lasciavano. Finalmente in lontananza riuscii a vedere il nostro amato bar blu che mi avrebbe offerto riparo dalla tempesta gelida che pian piano stava iniziando a soffiare. San Valentino. Aprii la porta del bar inserendo le chiavi nella toppa Natsuo come suo solito arrivava in ritardo e quindi il compito di aprire il bar e di accendere la stufa spettava quasi sempre a me. Il papà di Natsuo aveva lasciato il bar al foglio trasferendosi ai tropici con la moglie. Non ero molto informata della situazione ma da quello che ero riuscita a capire i genitori del moro non sapevano della sua omosessualità e questo creava sempre un po' di imbarazzo alla presenza della coppia anziana. Dopo aver acceso il caminetto mi ero avvicinata al bancone di legno scuro. Non era cambiato nulla. Sospirai svogliata per poi accendere le luci del bar che fino a quel momento era stato nel più totale buio. Sul bancone c'era una scatolina di color rosso a forma di cuore. San Valentino. Perché mi deve perseguitare? Io dico tu credi di entrare in un negozio vecchio stile di legno con l'odore di caffè impresso nelle pareti. Pensi di essere al sicuro dal San Valentino e invece? Lui è ovunque. Sorrisi divertita dalle mie idee pensando che infondo forse ero troppo esagerata. Lasciai di nuovo settare la mia attenzione alla scatola. Era pochi passi lontano da me e la tentazione di scoprire di chi era mi invase. Sarà uno dei tanti amanti di Natsuo? Lui ne rimarrebbe contentissimo! Ma aspetta.... Io ho aperto il bar.... Come a fatto la cioccolata a finire dentro a un negozio chiuso? Magari ieri notte Natsuo a incontrato un'amante e glielo ha lasciato lì e il mio collega essendo uno che non regge bene l'alcol forse non l'ha notato. Annuì soddisfatta della mia ipotesi e mi avvicinai con passi lenti alla scatolina colorata. Me la passai tra le mani senza guardarla molto quando finalmente mi decisi a posare i miei occhi sulla confezione a forma di cuore ci trovai in foglietto. Lo afferrai rigirandomelo tra le mani indecisa sul da farsi. Se lo avessi letto non sarebbe morto nessuno ma... Non era mio diritto farlo, si insomma. Sospirai rumorosamente per poi aprire il bigliettino e osservarlo in modo famelico, avara di scoprire chi fosse il mandante. I miei occhi si scontrano con una semplice parola.
T/N
Era scritta in modo indeciso, la penna nera era stata ripassata più volte lasciandolo una specie di grassetto. Trattenni il respira metabolizzato che in realtà era per me. Aprii la confezione di cioccolatini trovandoci dentro alcune tipologie di cioccolato accompagnate da un altro foglietto ripiegato su se stesso. Lo afferrai con più sicurezze di quello precedente magari c'era il nome del mandante. Era un po' inquietante ricevere del cioccolato da qualcuno che non conoscevo e soprattutto riceverlo era il colmo più grosso. Aprii il bigliettino. Leggendo la scritta che c'era sopra. A differenza della prima era scritta in bella grafia senza insicurezza senza caricature.
Io sono con te in ogni maledetto istante che ci vuole dividere e non ci riesce.

Heyy:3
Ragazz* buon giorno! Come ve la passate? Io passerò San Valentino a guardare anime SHOUNEN AI e a sgranocchiare qualcuna durante le varie appuntare. Voi avete progetti? Con i vostri valentini o le vostre valentine? Scrivete pure nei commenti se avete idee per rendere questo San Valentino bello e romantico con il vostro amore. E io caso come me foste single scrivetemi i vostri piani per la giornata all'insegna dei sentimenti. Cia cia!

La tempesta nei tuoi occhi Kira x Reader  Where stories live. Discover now