La musica è alta, troppo. È veramente un macello. Se pensavo che a casa di Liam ci fosse casino, qui dentro non è nemmeno paragonabile... è indomabile come situazione.
Appena siamo arrivate mi sentivo troppo nuda. Qui invece sembro una suora.
Sono tutti vestiti in modo assurdo, molte in bichini e altrettanti a torso nudo. Non ho mai visto una festa così piena, c'è praticamente tutta Yale qua dentro.

«Vabbè stiamo per contro nostro!» strillo a un palmo da loro. Sono speranzosa, non mi va di vedere né Liam né Richard.

«Ehi rosha!» un ragazzo si avvicina ad Aria e la prende per la vita avvicinandola a sé.
Lei si divincola, schifata da questo biondo abbastanza fatto, così le prendo una mano e la tiro verso di me, guardando male il tipo.

«Che si fa?» grida dopodiché Sam accanto a me. Giro lo sguardo a vuoto, dato che sono schiacciata da corpi più alti di me.

«Balliamo?»propongo scrollando le spalle, per poi sorridere.

Dopo ciò che ho detto iniziamo a divertirci, anche se muoversi è complicato per via di tutta questa vicinanza.
In tutta la confraternita regna un odore inconfondibile di sudore, misto ad alcol ed erba.
Storco il naso appena una vampata di aria mi arriva dritta nelle mie vie aeree.

«Andiamo in bagno, per favore», prega Aria, alla nostra destra, dopo una mezz'oretta. Acconsentiamo entrambe e ci dirigiamo verso il presunto bagno.

Vaghiamo un po' per i corridoi al piano superiore fin quando vediamo un piccola fila sorgere davanti a una porta.

Bingo.

Aspettiamo cinque minuti sin quando non tocca ad Aria.

«Devi andare anche tu?» chiedo all'altra mia amica.

«No, me la tengo», nega guardando schifata quel bagno.
In effetti ci saranno stati una miriade di studenti, ma scoppia la vescica anche a me quindi ho il bisogno di andarci.

«Dio, che puzza di merda c'è lì dentro», mugola Aria una volta uscita, scrollando le mani bagnate con aria disgustata.

Ottimo.

«Ti aspettiamo all'angolo», propone la ragazza vestita da Flora. Annuisco verso di lei.

Sussurro un "bleah" una volta entrata. In effetti odore di cacca c'è.
Mi precipito verso la finestra per far passare un po' d'aria e appoggio la borsetta vicino al lavandino.
Sto per abbassarmi i pantaloncini arancioni quando sento bussare alla porta.

«Occupato.»
I colpi si fanno più forti, senza cessare.

«Occupato!» esclamo, ma i colpi non si interrompono, anzi, aumentano.

Ma che diavolo...

Spazientita mi avvicino alla porta e la spalanco.

«Ho detto...» non mi lascia nemmeno il tempo di parlare che Liam mi sorpassa di filata.

«Esci e chiudi», spara avvicinandosi al water.

Prego?

«Ma esci te subito!»
Sono furibonda. Come si permette di entrare in bagno e cacciarmi pure.

«Sto per vomitare», biascica. Strabuzzo gli occhi gelandomi di colpo. Mi volto e chiudo immediatamente la porta senza fiatare.
Mi avvicino a lui abbastanza preoccupata. È ubriaco fradicio e si regge a malapena in piedi.

Si accovaccia sul water iniziando a eseguire diversi conati. Mi affianco accanto a lui non sapendo cosa fare.
Inizia a vomitare, e seppur mi faccia schifo inizio ad accarezzare la sua grande schiena e le sue spalle larghe, coperte solo da una sottile maglietta nera.
Non si è travestito, ma me lo immaginavo. Non l'ha mai fatto, per nessun motivo.

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