19.

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«Cazzo, do le pappe a Bloom!»fischia Aria, mentre si ammira davanti allo specchio.

Mi scappa un sorriso. «In effetti sei proprio carina», sentenzio ed è vero. Sia Sam che Aria sono davvero stupende.

«Come te», mi squadra per poi farmi l'occhiolino. Scuoto la testa divertita.

Visto che Halloween è la festa dove la gente si veste in tutti i modi possibili, abbiamo sgarrato vestendoci da Winx.
Aria è bloom, Sam è flora e io sono Stella.

Mi sento abbastanza a disagio in questo top striminzito, ma stasera quasi tutti hanno dato il meglio di sé.
Dando voce ai miei pensieri noto passare, dalla finestra della mia stanza, un tizio vestito da hot dog e una ragazza da hamburger. Scoppio a ridere per quella vista.

«Samantha Anderson muoviti, voglio fare una foto!» urla Aria, visto che è chiusa in bagno da abbastanza. Non ho mai visto una ragazza così eccitata per una festa.

«Che antipatica, mi hai chiamato cento volte! Fammi fare almeno la pipì», sbuffa la castana, una volta uscita dal bagno, in tutto il suo splendore.

Noto Ari alzare gli occhi al cielo, ma lascia perdere chiamandoci entrambe per fare questa benedetta fotografia.
Cerco di mettermi in una posa adeguata, sfoggiando il mio sorriso migliore, una volta partito il timer.
Dopo averne scattate una giusta quantità prendiamo le nostre borse, i capotti e usciamo.

«Oggi dobbiamo prendere la mia macchina, purtroppo Liam non può venirci a prendere», mormora distratta, mentre controlla come siamo venute in foto dal cellulare di Aria.

Che culo.

«No, che palle Sam! Ad halloween devi bere», si lamenta quest'ultima per poi riprendere il suo cellulare.

«Se vuoi guidare tu per me va bene.»

«Col cazzo, per questa volta sono contenta di non aver ancora preso la patente», gongola Aria, mentre si sistema la gonna azzurra.
Intercetto Sam guardarmi speranzosa per poi farmi dondolare davanti al viso le chiavi dell'auto.

«Te lo puoi scordare», parlo semplicemente, senza dire altro. Non guido una macchina da secoli... sarei un pericolo pubblico.

Mentre scendiamo le scale intravedo due ragazzi pieni di tatuaggi passare accanto a noi, nemmeno il tempo di vagare lo sguardo su di loro che iniziano a fischiare nella nostra direzione.
Noto Aria girarsi verso di loro per poi sfoggiare un clamoroso dito medio.

«Che fai?» strabuzzo gli occhi. Lei mi guarda confusa così continuo. «Stai attenta, non devi dare attenzioni a persone così, potrebbe succedere il peggio», sussurro, anche se ormai quei cafoni li ho già persi di vista.

Arriviamo in fretta alla 500 color panna di Samantha.
Salgo nel posto accanto al guidatore e Aria dietro, ci allacciamo velocemente le cinture e poi partiamo elettrizzate.
Nel viaggio parliamo del più e del meno e fantastichiamo su come potrà essere la festa.
Tutto quello che abbiamo detto però non è nemmeno immaginabile a ciò che scorgiamo. Apro la bocca scioccata nel vedere questa villa enorme e stracolma di gente.

Attraversiamo il giardino notando persone che fumano, altre che urlano... capto anche due ragazzi che vomitano.
Non so chi siano i proprietari della confraternita, ma penso che avranno molto da pulire l'indomani.

«Dove siete?!» odo gridare Samantha al telefono accanto a me.
«Tesoro non sento niente!» si lamenta. Penso che sia al telefono con Liam, anzi... ne sono sicura.

Ascolto Sam urlare ancora per un po' fin quando non attacca scocciata. «Non riesco a capire nulla di quello che dice, non so dove siano», sbuffa mentre ci addentriamo nella calca.

Prova a fermarmiWhere stories live. Discover now