Laced - Capitolo 18 (Colta con le mani nel sacco)

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Era già passata mezz'ora, e Harry non era ancora tornato.

Mi ero tenuta occupata guardando l'acquario, ma ogni secondo che passava, la mia curiosità cresceva sempre di più. Che emergenza c'era? Perché Harry ci metteva così tanto?

Mi alzai dal suo letto, controllando l'ora. La sua sveglia segnava le 12.31 della mattina.

Accessi le luci, cominciando a camminare per la stanza. Quando sarebbe tornato?

Camminai avanti e indietro per un altro paio di minuti.

Se non fosse tornato entro le 12.45 sarei andata a vedere cosa stava succedendo. Dato che Zayn era uscito e non sarebbe tornato fino a domani, non ci sarebbe stato nessuno a rimproverarmi per non essere nella mia stanza a quest'ora.

Mi sedetti di nuovo sul letto, chiedendomi perché Harry si fosse spaventato così tanto quando mi aveva vista con i suoi fogli in mano. Mi chiesi cosa fossero - perché li avesse messi via così di fretta, e perché non voleva che li vedessi.

Stavo morendo di curiosità, ma resistetti all'impulso di prenderli. Volevo rispettare la sua privacy.

Fissai lo sguardo ancora una volta sull'acquario, poi controllai l'ora, notando che erano le 12.43.

Mi alzai, andando verso la porta. Spensi l'interruttore con la mano non fratturata e poi uscii dalla stanza.

Passai velocemente per l'ala degli schiavi di livello superiore, facendo attenzione a non farmi scoprire. Sorprendentemente, nessuno era in giro. Era tutto tranquillo, così camminai in punta di piedi per non fare nessun rumore.

Passai davanti all'entrata principale del palazzo, e andai verso l'ala ospedaliera. Avevo perso il conto di quanto tempo fossi stata qui nel palazzo, ma non erano passati molti giorni, ma comunque sapevo come muovermi in giro.

Mentre mi dirigevo verso l'ala dell'ospedale, pensai ad una bugia da dire se mai qualcuno mi chiedesse cosa ci facessi li. Beh, non era esattamente una bugia, dato che avevo mal di testa e mi servivano degli antidolorifici. Semplice.

Entrando nell'ala alzai la testa di scatto quando udii un suono. Erano...singhiozzi?

Camminando verso la sala d'attesa mi imbattei in una persona che fatalità era l'ultima che mi aspettavo fosse qui.

Oh, merda.

Zayn.

Cosa ci faceva qui? Non doveva essere all'incontro con Sykes stanotte?

Era in piedi, camminava avanti e indietro, e sembrava frustrato ed esausto allo stesso tempo.

Alzò velocemente lo sguardo, inarcando le sopracciglia quando i suoi occhi si posarono su di me.

Mi sentivo come se fossi paralizzata, e non avevo idea di cosa dire o fare.

"Cosa ci fai qui?" Grugnì, fissandomi.

"Io... Io-io avevo bisogno di-"

Venni interrotta da un Harry abbastanza indaffarato che apparse nella sala d'attesa uscendo da una porta, cercando Zayn con gli occhi.

Sentii singhiozzi e pianti isterici da dentro la stanza, e la mia curiosità arrivò alle stelle. Chi c'era nella stanza, e cosa c'era che non andava?

Harry sgranò gli occhi quando mi vide, ma spostò subito lo sguardo, facendo finta di niente. "Signore?"

"Si?"

Laced (Italian Translation)Where stories live. Discover now