Laced - Capitolo 59 (Fare i bagagli e Pianificare)

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POV di Abby

Feci come mi aveva consigliato Harry la notte scorsa, e iniziai a preparare una borsa per quando ce ne saremmo andati.

Quello che mi aveva dato Harry era uno zaino di discrete dimensioni - nero, robusto, e grande abbastanza da contenere un po' di cose.

Chiudendo gli occhi, cercai di ricordare cosa mi aveva precisamente detto Harry su quello che sarebbe stato saggio portare.

Non c'era modo di sapere cosa ci sarebbe potuto capitare quando saremmo usciti, così prendere tutto quello che sembrava utile era un buon punto di partenza. Naturalmente, dovevo ricordarmi che avrei trasportato tutte quelle cose sulla schiena, quindi assicurarmi che non fosse troppo pesante era un'altra cosa di cui preoccuparmi.

Alcune magliette, un maglione, due paia di pantaloni. Calzini in più, intimo, e due reggiseni. Una piccola coperta, ordinatamente piegata e schiacciata sul fondo così che non occupasse troppo spazio. Considerai anche di portare un cuscino, ma respinsi l'idea velecemente quando realizzai che avrebbe occupato troppo spazio.

Quando non riuscii a pensare a nient'altro da mettere nello zaino, mi diressi in bagno per vedere cos'altro ci sarebbe potuto servire.

Asciugamani. Sì, ci servivano asciugamani, per ogni evenienza. E sapone.

Aprii l'armadietto sotto il lavandino, e trovai un paio di scatole intatte di sapone. Ne presi una, e la infilai nello zaino.

Uno spazzolino, e dentifricio. Carta igienica? Cazzo, non avevo idea di quello che stava per succedere e di come avremmo fatto ad andare in bagno, quindi la carta igienica era definitivamente una necessità.

Afferai tutti e cinque i rotoli da sotto il lavandino, e mi accigliai quando realizzai che avrebbero preso troppo spazio.

All'improvviso mi venne un'idea, posai i rotoli sul ripiano e iniziai a srotolarli.

Avrebbero occupato molto meno spazio se fossero stati piegati, e non attorno ad un rotolo. E fu quello che feci per i quindici minuti successivi - li srotolai, li piegai e li misi nella mia borsa.

Quando finii, chiusi lo zaino, lo misi nel retro del mio armadio, tenendolo nascosto nel caso in cui qualcuno entrasse nella mia stanza.

Avevo i lavori in cucina tra pochi minuti, ieri era stato l'ultimo libero che mi aveva dato Liam. Ma andava bene, perché così avevo tempo per capire esattamente cosa dovevamo portare come cibo, dopo che i miei lavori fossero finiti.

Chiudendo gli occhi, espirai esausta, e dopo mi diressi in cucina al piano di sotto.

POV di Harry

Domenica.

Era sempre il giorno più lento in ospedale, perché per alcune ragioni sconosciute, non c'erano casi gravi o nessuno si faceva male.

Era come se i corpi di tutti decidessero unanimamente di darci una pausa, rendendolo effettivamente un giorno lento in reparto.

Normalmente, sarei stato bene con il silenzio dell'ospedale, eccetto per gli occasionali strascicamenti o colpi di tosse di Liam, ma oggi mi sentivo ansioso, e non riuscivo a starmene seduto e rilassarmi.

Al contrario, stavo camminando avanti e indietro, avanti e indietro, cercando di ricordare gli aggiustamenti dell'ultimo minuto che dovevo fare, prima che potessimo andarcene.

Liam si accorse del mio essere irrequieto, e mi chiese più volte se stessi bene.

"Harry, che cosa c'è che ti preoccupa?" Quando me lo chiese di nuovo, smisi di camminare.

Laced (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora