Laced - Capitolo 36 (Pareggiare)

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POV di Abby

Finì con l'aiutarmi ieri notte. Non avevamo cucinato niente di grande e stravagante; invece, avevo scelto una ricetta semplice che conoscevo come il palmo della mia mano: muffin di formaggio e jalapeno. O ciambelle, non ero esattamente sicura di cosa fossero...ma erano buonissimi.

"Potrebbero essere ciaffin. O mumbelle." Zayn suggerì, spezzandone la parte superiore. Risi a quanto stupido sembrasse, e lui si unì a me. Portò il pezzo verso le mie labbra, e ne presi un morso cautamente.

Eravamo in piedi di fianco al tavolo, con lo stomaco sul bordo. Il braccio di Zayn avvolse la mia schiena e si appoggiò al tavolo così che in qualche modo fossi intrappolata tra il suo braccio e il tavolo.

Una volta finite le ciambelle - o muffin, misi sul lavello tripartito la pentola, la terrina che avevo usato per mescolare gli ingredienti e il coltello con cui avevo tagliato il formaggio e i jalapeno. Zayn sparì per un paio di secondi in cantina, poi tornò con una bottiglia di vino e due bicchieri.

Alzai un sopracciglio nella sua direzione, scettica. "Non starai cercando di farmi ubriacare ancora, vero Signore?" Chiesi.

Ridacchiò, ma non rispose. Invece, mosse la testa, facendomi cenno di seguirlo fuori dalla cucina.

Mi morsi l'interno del labbro, poi parlai di nuovo. "Eri molto puntato sul non farmi bere alla festa di preparazione, Signore. Hai cambiato idea?" Risi giocosamente.

Mentre eravamo nell'ascensore, sospirò, con un grande sorriso sulle labbra. "Ho cambiato idea."

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"Alzati, Abby!" La voce di Niall risuonò dalla mia porta, ma se ne andò subito, andando a svegliare tutti gli altri.

Buttai le gambe fuori dal letto per sedermi, e trasalii. La mia mano volò sulla mia fronte, e grugnii per il pulsante mal di testa.

Non avrei dovuto definitivamente lasciarmi convincere a bere ed ubriacarmi ieri sera. Ma continuava a riempire, bicchiere dopo bicchiere, invitandomi a berne ancora. Non riuscivo a ricordarmi di cosa avessimo parlato mentre stavamo distesi sul letto. Mi ricordavo di essermi arrabbiata, ma non riuscii a ricordarmi esattamente il perché.

Guardai verso il comodino, trovandoci sopra un bicchiere di acqua con delle aspirine. Sospirai, alzando gli occhi al cielo. Almeno aveva avuto la decenza di lasciarmi qualcosa con cui combattere contro la sbronza dopo avermi fatto ubriacare.

Una volta aver preso le aspirine, andai velocemente in bagno per lavarmi e prepararmi per il grande giorno, leggermente ostacolata solo dal mal di testa.

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POV di Harry

Entrai nell'ala ospedaliera, questa volta però, non per andare a lavorare.

"Harry," mi salutò Liam, con un'espressione irritata in volto, "immagino che Zayn ti abbia già detto del sistema GPS che devo metterti?"

Mi passai una mano tra i capelli bagnati a causa della doccia che mi ero appena fatto, annuendo. "Si."

"E vuoi farlo?" Mi chiese, con interesse.

"Si, certo." Feci spallucce, indifferente.

"No, Harry, intendevo se vuoi farlo veramente. È una cosa permanente - il chip rimarrà sotto lo strato di epidermide della pelle del tuo polso." Liam mi spiegò, e riuscii a capire chiaramente che non voleva farlo. Era irritato che Zayn lo obbligasse a farlo, ed era arrabbiato perché mi ero fatto convincere.

Laced (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora