Laced - Capitolo 46 (Piccolo Pezzo di Merda, Grande Pezzo di Merda)

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POV di Caleb

Riuscii a capire che Abby si sentiva a disagio con me, soprattutto quando diventai particolarmente affettuoso. Ovviamente, era solo una schiava, e non poteva rifiutare una persona libera, quindi scelsi di trarne vantaggio.

Ovviamente, non avevo intenzione di farle del male, e non la vedevo come più di una possibile amica, ma faceva tutto parte del piano per far confessare Zayn, quindi feci quello che dovevo fare.

Le diedi la buonanotte mentre uscivo dalla sua stanza. Aveva preso dell'ibuprofen dall'ospedale, ed io ero andato in bagno, poi eravamo tornati nella sua stanza.

Proprio mentre facevo un passo nella sala da ballo, un ghigno si formò sul mio viso, e mi passai una mano tra i capelli così che sembrassero in disordine. L'altra mano si alzò verso la camicia che stavo indossando, e sbottonai un paio dei primi bottoni, lasciando l'impressione che avessi passato del tempo a pomiciare con qualcuno.

Qualcuno, ubriaco come sempre, mi venne addosso, poi scoppiò a ridere e mi mise una mano sulla spalla per riprendere l'equilibrio.

I miei occhi percorsero sulla mano che si era appoggiata su di me, fino ad arrivare al viso dell'uomo, e poi realizzai che questo era l'uomo che stava causando tutti i problemi di Zayn, tutti i nostri problemi. Sykes.

Spostai via la sua mano con repulsione, fissandolo. I suoi occhi erano lucidi e rossi, ed aveva un sorriso pigro sul viso. "Fottiti, amico. Non è divertente."

"Scusa." Farfugliò, e se andò traballando.

Disgustoso coglione.

Mentre facevo un passo indietro da lui, andai addosso a qualcuno.

"Ahh, Zoozoo. Come stai?" Lo stuzzicai. Sapevo che gli stavo facendo venire i nervi, ma mi divertivo troppo ad irritarlo.

Mi fissò, con le mani chiuse a pugno. "Smettila di chiamarmi così, piccolo pezzo di merda."

Scoppiai a ridere. "Lo sai che mi ami."

"Uh-huh." Annuì sarcasticamente, alzando gli occhi al cielo. "Comunque, perché ci hai messo così tanto?"

Mi morsi la guancia per trattenermi dal ridere, ed alzai un sopracciglio. "Ho passato un po' di tempo...con qualcuno di speciale." Feci un gesto verso i capelli e la camicia sbottonata.

La sua reazione spontanea non fu proprio quello che mi aspettavo. Mi aspettavo che mi ignorasse con nonchalance, oppure che mi facesse il dito ancora una volta, o che mi mandasse a farmi fottere.

Invece, i suoi occhi fecero su e giù sul mio corpo, notando come i miei capelli fossero spettinati e la mia camicia sbottonata, e si richiusero a due fessure. "Caleb, cosa cazzo stavi facendo?" Ruggì.

Diverse persone intorno a noi notarono che c'era qualcosa che non andava, e si girarono a guardarci. Zayn fece finta di niente con casualità, scusandoci immediatamente con un piccolo 'scusateci' e poi mi afferrò con forza per l'avambraccio e mi tirò verso la grande finestra per andare sul terrazzo.

Avevo un ghigno scolpito in faccia, perché questa reazione era molto, molto meglio di quello che avrei mai sperato.

"Con chi cazzo eri?" Zayn alzò di nuovo la voce dopo avermi portato fuori e chiuso la porta. Era assolutamente furioso. Mi prese per la camicia con un pugno, tirando. "Perché è sbottonata? Parla!"

Feci spallucce con nonchalance, atteggiandomi come se non me ne fregasse un cazzo. Ma dentro, stavo morendo. Morendo dalle risate, in quel senso...

Laced (Italian Translation)Where stories live. Discover now