Laced - Capitolo 64 (Esito Lungo - Pt. 2)

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POV di Amber

La mia testa sbatteva quando riaprii gli occhi e realizzai di essere sul mio letto. Potevo sentire che i miei capelli erano un vero e proprio disastro, sparsi sul cuscino, e poi gemetti a causa della mia emicrania.

Il mio cuore affondo per la delusione quando mi resi conto che Niall non era lì, accanto a me, come avrebbe dovuto essere.

Non ricordavo molto della festa della sera prima - tutto quello che ricordavo era Niall che mi toccava, mi baciava e ballava con me. Avrei detto che pensava ad altro, e che aveva bisogno di un qualche modo per distrarsi, e per quanto detestassi ammetterlo, mi era piaciuto stare con Niall quelle poche ore da servirgli come distrazione.

Aveva rapidamente sostituito la nostra danza di baci pur di tenermi contro di lui. Potevo sentire la usa eccitazione aumentare, appoggiata contro il mio stomaco, attraverso gli strati strati tessuto tra di noi.

"Vuoi ritornare nella mia camera?" Dissi, tirandomi indietro dal suo bacio mentre abbassavo le mani per giocare con la cintura dei suoi pantaloni.

Lui non rispose a quelle parole ma riportò di nuovo le sue labbra affamate sulle mie, poi mi afferrò il polso e mi trascinò fuori dalla sala da ballo.

Ma ora che mi ero svegliata nuda sotto le lenzuola, la mia delusione non poteva essere maggiore. Volevo piangere, tirarmi i capelli, vomitare e ancora piangere. Mi sentivo terribilmente giù a causa del tira e molla tra me e Niall, un secondo mi respingeva e il secondo dopo chiedeva il mio affetto.

Non potevo più sopportarlo e tutto questo mi avrebbe piano piano distrutto se Niall continuava a nascondermi ciò che accadeva.

Quando mi alzai e misi le gambe fuori dal letto, notai che c'erano due antidolorifici e un bicchiere d'acqua sul comodino, ed io ero nuovamente commossa dal gesto dolce che Niall aveva fatto. Mi conosceva talmente bene che gli ero riconoscente per l'acqua e gli antidolorifici, ma non potevo perdonarlo. Dovevo capire cosa stava succedendo tra di noi.

Mi resi conto mentre inghiottivo i miei medicinali, che la decisione di Niall avrebbe distrutto la nostra relazione, o l'avrebbe riparata. Non potevo sopportare quel tira e molla, che un attimo mi ignorava completamente e l'attimo dopo voleva il mio affetto e il mio amore.

Non riuscivo a credere al fatto che forse, proprio forse, non mi amasse più. Forse mi stava solo usando e io non ero capace di affrontare tutto questo. Lo amavo troppo per essere in grado di farlo.

Quando mi alzai, mi legai rapidamente i capelli in una coda di cavallo e andai nel bagno per rimuovere dal viso tutto il trucco della sera prima.

Una volta che mi sentii più fresca, nonostante il mal di testa, mi diressi dagli schiavi dell'ala superiore dove ero certa di trovare Niall.

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Portai la mano contro la porta di legno e bussai.

"Niall apri! Lo so che sei qui."

Non ci fu riposta, così bussai di nuovo, ma più forte.

"Niall!"

Lui non rispondeva così pensai di colpire di nuovo la porta, ma ad un tratto quest'ultima si aprì e la mia mano entro in contatto con l'aria.

"Amber, seriamente, sono le sei del mattino." Gemette con gli occhi iniettati di sangue.

"Non me ne frega un cazzo. Dobbiamo parlare. Sono così stanca di questo tira e molla tra di noi che proprio non so cosa pensare." Dissi con rabbia entrando nella sua stanza. E non l'avrei lasciata fin quando non mi avrebbe detto tutto, o la finivamo con quel tira e molla, oppure tutto sarebbe andato in frantumi se si fosse rifiutato di dirmi la verità.

Laced (Italian Translation)Where stories live. Discover now