Laced - Capitolo 21 (Per Ogni Azione, Una Giusta Conseguenza)

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Leggete le note dell'autrice a fine capitolo per favore, ho scritto una cosa importante :)

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POV di Harry

Tenni lo sguardo verso il basso mentre Niall mi conduceva dentro una delle celle.

La stanza era poco illuminata, e l'aria era viziata ed umida. Rabbrividii, con lo stomaco che mi si contorceva per la paura.

Dopo essere entrato nella cella, Niall mi chiuse la porta alle spalle, chiudendola a chiave. "Mi dispiace, Harry. Ordini del Signore." Mi rivolse uno sguardo di scuse.

Annuii. "Va tutto bene."

"Sarà qui tra un po'." E con questo, se ne andò.

Con il passare di ogni secondo, cominciai a riempirmi di terrore.

Mi abbassai sedendomi sul pavimento, guardandomi intorno. Ero stato qui diverse volte, ogni volta era stata più sgradevole della precedente.

L'unica fonte di luce era una lampada alla fine del corridoio delle prigioni, parecchio distante dalla mia cella.

Rabbrividii ancora, con la pelle d'oca che cominciava a formarsi sulla mia pelle.

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Sbloccò la porta, entrando nella stanza di dimensioni medie. Alzai di scatto la testa, chiedendo perdono.

Tuttavia, come la terza legge di Newton, il Signor Zayn credeva fermamente che ad ogni azione corrispondesse una giusta conseguenza.

E tra poco avrei dovuto affrontare la mia.

"Togliti le scarpe e la maglia, Styles." Ordinò, con la voce che emanava potere ed autorità.

Obbedii subito, togliendomi le scarpe e togliendomi il camice da infermiere che indossavo. Se avessi protestato, avrebbe influito sulla punizione, e non ne avevo certamente bisogno.

Una grande catena era appesa al soffitto, e all'estremità c'erano due manette.

"Alza le braccia, sai come funziona." Ringhiò.

Alzai velocemente le braccia, e lui mi mise velocemente le manette ai polsi, che ora erano tenuti sopra la mia testa.

Le manette erano alte abbastanza da non permettermi di muovere le braccia. Cominciai a sentire la circolazione sanguigna rallentare, e cominciavo già a sentire un po' di dolore, così mi misi in punta di piedi per muoverle di più.

"Avresti potuto evitare tutto questo, sai. È colpa tua, Styles."

Abbassai la testa, guardando per terra. "Lo so, Signore."

"Bene. Ora quante frustate pensi di meritare, trenta?"

Spalancai gli occhi, scioccato. "Trenta?" La mia voce suonò rauca, dato che avevo la gola secca. Non ne aveva mai date più di quindici.

"Ne vorresti trentacinque? O quaranta, forse?"

Scossi immediatamente la testa. "No, Signore. Trenta vanno bene." La mia bocca era completamente secca, e mi tesi. Non riuscivo a vedere il Signore o la sua espressione, dato che ero rivolto verso il muro.

"Felice che siamo d'accordo su questo, Styles." Mi prese in giro. "Conterai con me. Se ne perdi uno, si cominciai da capo, capito?"

Annuii. "Si, Signore." Mi tesi in anticipo provando puro terrore e aspettando il primo colpo.

Laced (Italian Translation)Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum